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Autore: savemeoned    19/11/2012    1 recensioni
ventitré marzo. questa data è l'unica di cui mi importa davvero, l'unica che mi rende felice. dedico molto, forse troppo tempo a pensare quel giorno. così tanto che la notte me la sogno. così, qua' ho scritto il mio sogno di qualche settimana fa'. buona lettura.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ventidue marzo. sono le due, e tu non sei ancora riuscita a chiudere occhio. sei troppo emozionata per fare qualunque cosa, perfino respirare. pensi al giorno seguente, pieno di ansia e disperazione per altre ventiquattro ore. aspettavi questo giorno da mesi, e non vedevi l'ora che diventasse realtà. ti sembra tutto perfetto, tutto uguale a come l'avevi sognato. inizi a piangere mentre guardi le sue foto, non ti sembra vero che tra poco lo vedrai dal vivo, non più da uno schermo. sei troppo nervosa, così tanto che ti alzi e inizi a saltare per tutta la stanza in preda al panico. perché ti comporti così? colpa della bieber fever. lui riesce a farci felice, a farci vivere.
sono le tre, e incominci a mettere musica a palla nelle cuffie, per non incominciare a saltare di nuovo. sei ancora troppo nervosa, troppo emozionata per dire e pensare qualcosa di sensato. sorridevi, sorridevi già da mesi grazie al pensiero di quel giorno. ti faceva male la mascella, ma non ti importava, continuavi a sorridere.
alle cinque passate ti addormenti di colpo, con la musica nelle cuffie con la canzone 'believe' e con un grande sorriso sulle labbra.

sono le dieci del mattino. tuo padre ti ha portato via le cuffie dalle orecchie e ti aveva evitato un mal di testa atroce il giorno dopo. ti prepari e vai in giro per bologna, tra negozi e bancarelle. le persone sono tanto felici, soprattutto ragazze che come te, devono andare al concerto. ci riconoscevamo subito, ci capivamo con uno sguardo quello che stavamo provando. siamo tutte sorelle, sorelle inseparabili dal loro fratellone justin. protettivo, dolce, lui ci amava come noi lo amavamo. era un ragazzo d'oro, insostituibile. ci aveva preso il cuore, e la cosa migliore che potesse farci e non ridarcelo più.

la sera non mangerai quasi niente, l'emozione prenderà il sopravvento. avevi già tutto pronto per accamparti il giorno seguente, volevi goderti ogni minuto di quella giornata indimenticabile. sono le otto, e provi a dormire un po', prima di dirigerti fuori dallo stadio. alle tre di notte incominci a prepararti. niente trucco, sai che tra lacrime e sudore diventerai un panda. capelli lisci e pettinati per bene, che scendevano lungo la schiena. inutile dire che stavi incominciando a piangere dall'ansia. era inevitabile, sei fatta così. le persone che stanno intorno a te non provano neanche a chiederti di stare calma. non potrà mai succedere.

sono le quattro, e come avevi previsto, c'erano già ragazze accampate là dalla sera prima. le vedevi così felici, come te. inizi a fare foto, volevi ricordare ogni secondo. ogni minuto sembrava un'ora, eri esausta. alle otto del mattino inizia ad arrivare gente. c'era chi piangeva, chi con le occhiaie e c'era chi come te, stanca, sorridente, e piangente allo stesso tempo. alle dieci sembrava ci fosse la fine del mondo, con file chilometriche e cori di canzoni varie di believe e my worlds.
alle due, iniziammo a mangiare, malgrado avessi lo stomaco chiuso dal nervoso. eri tra le prime nella fila, cercavi di prendere i migliori posti che ti potevi permettere. alle quattro, iniziavamo tutti ad essere stanchi, sfiniti, ma pur sempre sorridenti. alle sei, qualcuno iniziava a sentirsi male, compresa te. il tuo cuore batteva a mille e non riuscivi a credere di essere davvero lì, a due ore dal realizzare il tuo sogno. alle sette e mezza inizi ad assomigliare ad una fontana. era troppo grande da descrivere l'emozione che provavi. 
iniziarono a venire delle persone per prendere il biglietto e farci entrare. la tua mano tremante porse quel biglietto giallo al signore e inizi a piangere quando te ne riconsegnò una parte. entri, e inizi a correre. nella tua mente inizi a fare il conto alla rovescia, stavi diventando pazza.
''tra venti minuti lo vedrò dal vivo.
tra quindici minuti realizzerò il mio sogno.
tra dieci minuti uscirà da lì, e io piangerò, piangerò come non ho mai fatto prima.'' era questo quello che pensavi.
ed eccolo lì, brillante come sempre, e tu lì, provando emozioni che non avevi mai provato prima e col cuore a mille, cantavi insieme lui.

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SPAZIO ALL'AUTRICE.

ok, questo è il mio punto di vista riguardo a quel giorno. spero di avervi fatto entrare nella storia, e magari anche un po' commosso lol. 
sarei felice di ricevere qualche recensione, così magari mi impegnio per una ff seria.
arriverciao. c:
  
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