E in più l’angoscia per l’incognita,per il mio futuro immediato: l’università e soprattutto il trasferimento a Roma,lascio la mia città..la mia amata Puglia,per cominciare un’avventura che non so dove mi porterà. Ma per fortuna non sono da sola,parto con la mia migliora amica Sere,anche lei si iscrive all’università,abbiamo fatto due scelte diverse: io giurisprudenza,lei lingue orientali.
La mia è stata una scelta naturale,ho deciso che avrei fatto l’avvocato penalista all’età di sei anni, quando mi chiedevano “ cosa vuoi fare da grande?” io rispondevo “ l’avvocato!ma quello con la toga!” , Sere invece si è dannata tutta l’estate, subito dopo la maturità ha iniziato ad arrovellarsi il cervello..per poi fare la scelta più normale per la sua più grande passione:il Giappone, e quindi come non scegliere lingue orientali? La paura è tanta,l’università è un altro mondo,il mondo degli adulti,delle esperienze importanti,in un’altra città,una grande città..ma devo superarla,perché ho davvero voglia di realizzare il mio sogno!e poi mi conforta sapere che c’è Sere con me, con la sua incoscienza e un po di follia!
Alla stazione si consuma il dramma dei saluti e degli abbracci di tutta la famiglia,io e Sere sembriamo due che stanno per partire per il fronte,tutti piangono,e le mamme iniziano a fare le solite raccomandazioni inutili:
- mangia e cerca di dormire ( come se uno che si trasferisce in un’altra città improvvisamente non sia più in grado di svolgere le funzioni vitali di ogni essere umano..)
- non studiare troppo ( sto per cominciare l’università,al primo anno è d’obbligo studiare troppo)
- chiuditi bene a chiave la sera e non aprire agli sconosciuti( in effetti è pieno di serial killer..)
- ricordati di spegnere le luci ( non ti preoccupare mamma ho già messo in valigia le candele..)
- copriti che al nord fa più freddo( Roma non è al nord, è al centro,le temperature sono pressoché simili alle nostre,ma se ti tranquillizza vestirò solo coi maglioni..)
- non prendere la metro,è pericoloso ( no..in facoltà ci vado volando,anzi no,uso il teletrasporto!)
- ricordati di chiamare( nell’era di internet e dei telefonini è praticamente impossibile essere irreperibili,mi trovi per forza)
Insomma,per l’appunto raccomandazioni inutili..
Finalmente alla fine riusciamo a divincolarci dalle strette e dagli abbracci e riusciamo a salire sul treno.
Ci sediamo una di fronte all’altra,e ci guardiamo, un po disorientate ma felici.
- Si parte-dice Sere sospirando
- Già..si parte-rispondo io,mentre giro lo sguardo verso il finestrino nel momento in cui il treno si mette in moto e piano piano gli edifici,le facce delle persone si fanno piccole piccole e scompaiono dall’orizzonte.