20/11/2012
11 recensioni
Capitolo 1
Questa è la mia vita
Questa è la mia vita
Due mesi, due fottutissimi mesi erano passati e io non mi ero ancora ambientata.
Avevo cercato in tutti i modi di abituarmi alla vita Universitaria ma era davvero pesante..
tutte le mattine riuscivo a fare tardi e il professore mi guardava male.. e già,
perchè la mia testa,due mesi prima, mi aveva fatto provare ad entrare alla Facoltà di Architettura..ero rientrata e io nemmeno me l'aspettavo, così ogni volta il professore non mancava a sentenziare...
"Signorina Smith ma lo sa quante persone vorrebbero essere al suo posto? Dovrebbe arrivare un'ora prima non un'ora dopo.. "!
Si lo sapevo, ero una sbadata ma per frequentare qulla scuola avevo dovuto lasciare la mia famiglia e la mia terra.. ero lontana Km da casa e ne sentivo spesso la nostalgia, per non parlare delle spese..
per fortuna ero riuscita ad ottenere una borsa di studio, che dovevo tenere ben stretta.. mi stavo impegnando per riuscire ad ottenere più crediti possibili,in ogni progetto cercavo di dare il massimo, anche se non avevo idea di quanti se ne potessero organizzare in così poco tempo..!!
Non tutti erano attinenti al mio corso di studio ma comunque tutto faceva brodo!
Il mio più grande problema era un altro però,la sottoscritta Serena Smith non riusciva a fare amicizia, già, non ci ero mai riuscita, non che ero una brutta ragazza o antipatica.. non ero neanche asociale, ma non riuscivo a legare con le persone, non riuscivo a fidarmi ed esporre i miei problemi.. sapevo ascoltare alla grande, questo si, ma non mi piaceva parlare di me e di conseguenza ogni volta che conoscevo qualcuno in Facoltà ci scambiavo giusto qualche parola.. la cosa che mi faceva sorridere in quelle mattinate in Facoltà era solo una, il suo sorriso. Ogni volta che mi sedevo in aula partivo alla ricerca di quel ragazzo che aveva impegnato la mia testa fin dal primo istante, non lo conoscevo di persona ma di "fama" si.. Era fidanzato con la ragazza più "cool" a quanto pare.. Come sapevo queste cose? Semplice avendo ottenuto la borsa di studio ho ricevuto una stanza nella residenza Universitaria. La ragazza in questione si chiamava Shila ed era nel mio stesso pianerottolo, ogni volta quando tornavo da lezione o da pranzo incrociavo quel Dio di ragazzo, ormai avevo studiato i suoi orari così oltre a vederlo in aula potevo incontrarlo anche fuori. No, non lo stavo pedinando però era l'unica cosa che mi rallegrava in quelle giornate prima di chiudermi in stanza a studiare e a pensare che magari un giorno l'avrei conosciuto...non sapevo ancora il suo nome, che rabbia!
Pensandoci bene un'amica vera ce l'avevo, solo che non li con me, troppo lontana... con lei e la mia famiglia riuscivo ad essere me stessa, per il resto mi vergognavo sempre a parlare di me e questo mi aveva causato un pò di problemi anche nelle relazioni, mi ero innamorata o almeno credevo, sinceramente non lo so se mi ero innamorata veramente, ma comunque mi aveva delusa tantissimo, credevo di aver trovato una persona che mi volesse bene davvero invece era solo un pretesto per portarmi a letto, cosa che non ha ottenuto e così mi ha scaricato dicendomi che tra me e lui non c'era niente e non aveva nemmeno interesse a coltivare qualcosa.. ma guarda che stronzo! Se ripenso a quanto ci ero rimasta male..ma era tutto passato non ci pensavo minimamente anzi mi piaceva pensare che ad aspettarmi ci fosse un amore vero e sincero a cui donare tutta me stessa,adoravo sognare..probabilmente se non ne avessi avuto la capacità non mi sarei trovata lì a studiare e a lottare per me stessa nonostante le difficoltà.
In quel momento ero distesa sul mio letto, per fortuna avevo ottenuto una stanza singola e l'avevo potuta rendere un pò mia.. avevo diverse passioni dalla fotografia all'arte ovviamente, ma ero anche una maniaca di smalti e orecchini, ne avevo una mensola piena e cercavo di cambiarli ogni giorno, quando mi guardavo allo specchio vedevo ancora una bambina, ero fatta così ma mi andavo bene.. non ero brutta anzi, ero magra magari non tanto alta ma i miei lineamenti erano graziosi..o così mi dicevano spesso!
Avrei potuto avere parecchi ragazzi effettivamente, ma non ne avevo voglia, sognavo il principe azzurro da una vita, anche se alla fine ci si innamora del pirata...!
Mi guardavo in giro, forse avrei dovuto mettere un pò di ordine e mangiare qualcosa, erano quasi le otto e la mattina successiva avevo lezione, dovevo andare presto, non potevo fare sempre la figura della ritardataria, sicuramente tutti mi conoscevano e ridevano di me anche se in classe non fiatava nessuno, non sia mai.. il Prof. era un pò particolare, aveva sempre idee pazze ed era la persona più lunatica che conoscevo! Di faccia ci conoscevamo quasi tutti proprio perchè la Facoltà di Architettura era a numero chiuso e non eravamo tantissimi ma comunque un numero corposo e direi che anche le lezioni erano abbastanza pesanti, un giorno si e un giorno no avevamo il pomeriggio fino alle sei di sera, per fortuna il sabato e la domenica potevamo rilassarci nel campus oppure per la città.
Non ancora avevo avuto modo di visitare la mia nuova città mi ero limitata all'aeroporto, al campus e alla Facoltà, sinceramente non volevo andarci da sola, mi sembrava veramente triste e di sicuro mi sarei persa, avevo il senso dell'orientamento sotto zero, ero un tale disastro di ragazza, potevo anche essere brava nello studio ma in tante altre ero da ricovero totale, potrei stare ad elencare i miei difetti ma erano troppi davvero!
Mi feci coraggio e mi alzai accantonando i miei pensieri, dovevo mangiare... oh ecco! Questo era a mio favore, tra i fornelli ero una maga.. adoravo fare qualsiasi cosa! Mentre stavo mangiando la mia carne al forno con patate sentii urlare nel corridoio, mi precipitai ad aprire la porta..
"Sei solo una poco di buono" urlò un ragazzo uscendo dalla stanza di Shila..
"Su questo sono d'accordo con te, Shila cazzo, non ti vergogni proprio?" sentii dire da un altro ragazzo ancora dentro la stanza..
Come me un sacco di ragazze si erano affacciate nel corridoio..
"Cosa avete da guardare tutte? Stanno litigando per me siete invidiose?" Uscì Shila.. mamma mia quante arie si dava,come aveva fatto una così stupida a superare un test così difficile come quello di Settembre? Non volevo pensarci neanche, mi voltai e vidi il ragazzo che era uscito per primo a terra.. accidenti mi ero distratta con quei pensieri e non avevo visto cos'era successo.. alzai gli occhi per vedere chi aveva tirato il pugno, oh cavolo quegli occhi, i suoi occhi, non riuscivo a non guardarlo.. non ero mai riuscita a incrociare il suo sguardo tanto meno a inchiodarmi nei suoi occhi, "Sere abbassa la testa" continuavo a ripetermi ma non ce la faccevo, era umanamente impossibile, ma i suoi occhi stavano cambiando forse si era arrabbiando perchè lo fissavo. Il ragazzo per terra si rialzò e gli restituì il pugno facendolo vacillare, accidenti era colpa mia, ma chi gli aveva detto di continuare a guardarmi? Dovevo fare qualcosa? Restai a vedere un pò come si risolveva la questione.. d'altra parte non erano fatti miei.
"Siete due idioti.. cosa pensavate che vi volessi bene?" disse Shila..
"No tranquilla, ma almeno potevi dirmi di stare con Vish..sei.. ah lascia perdere" disse il ragazzo andando via..
Vish...Il suo nome era Vish.. che razza di nome era? Il più bello del mondo, che cavolo stavo pensando? Ah, stavo dando i numeri..dovevo rientrare, ma Vish si stava asciugando il sangue con la manica della maglia..
"Shila vattene va e non ti azzardare ad avvicinarti a me.. non credere che io provassi qualcosa per te.. tranquilla ti stavo usando solo per i miei bisogni, ma se c'è una cosa che non sopporto è dividere le mie cose, e il tuo corpo era mio.. ora fatti consolare da qualcun'altro, non credo tu abbia problemi ad accogliere altri uomini" disse Vish con uno sguardo agghiacciante, Shila non rispose e rientrò in stanza un pò stizzita più per il fatto che avevano smesso di litigare per lei che per altro, ero sicura che le facesse piacere che il tutto era accaduto nel corridoio, si sarebbe atteggiata con tutti di sicuro! Vish stava andando via,accidenti stava sanguinando ancora, forse aveva bisogno d'aiuto, così respirai profondamente e... 1,2,3...
"Hai bisogno d'aiuto?" dissi con voce tremante
"E a te cosa importa?" rispose brusco..
"Sc..scusa, volevo solo essere gentile" risposi spiazzata dal suo tono di voce.
"Nessuno è gentile con me.. vuoi per caso qualcosa in cambio?" rispose ancora con quel tono, mi stavo innervosendo davvero..
"Ma per chi mi hai preso? non sono una di quelle che ti scopi dalla mattina alla sera.." urlai chiudendomi la porta dietro.. accidenti, come prima conversazione non era stata proprio il massimo, non mi andava nemmeno di finire la cena, era meglio evitare di aprire la porta anche se sapevo benissimo che non c'era nessuno! Così, andai direttamente a letto crogiolandomi nei miei pensieri. Ma io che restavo sempre in disparte senza farmi guardare o notare, proprio in quell'occasione dovevo sperimentare il mio coraggio? Stupida, stupida, stupida...
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Ciao a tutti, questa è la mia prima storia, spero che vi piacerà..vi chiedo di non fermarvi a questo capitolo.. :) mi sto mettendo in gioco e spero di imparare tante cose, quindi mi raccomando i vostri consigli sono super graditi, in questo capitolo ho voluto fare una sorta di presentazione della protagonista per mettere le basi di questa storia..
Ah, la protagonista porta il mio nome ma quella che racconto non è storia vissuta.. Vi ringrazio in anticipo e vi abbraccio! Gruppo FB:https://www.facebook.com/groups/125691914289905/ Al prossimo capitolo!