Fui sbattuto dal mio avversario contro il parapetto.
Inavvertitamente, mi sbilanciai…
E sentii mancarmi la terra sotto i piedi…
Anzi, il marmo sotto i piedi…
Il marmo del London Bridge.
Sarei caduto in acqua, nel Tamigi…
Questo era certo.
Avevo le gambe verso il ponte; il corpo proteso verso il fiume…
 
Cercai un appiglio al ferro battuto che faceva da balaustra…
Ma lo trovai in una mano.
Una mano che mi afferrò dai petacci della giacca, traendomi a sé.
Gli occhi gai di Irene mi restituirono lo sguardo.
Le sorrisi…
- Guarda guarda… Ma chi si vede…!- esclamò.
- Era… della tua scorta, vero?-
Accennai all’energumeno che mi aveva aggredito.
- Esattamente, Sherlock… Ottima deduzione.-
Stavolta, fu lei a sorridermi.
- Puoi… farmi posare i piedi sul suolo?- chiesi…
Mi sbattè le ciglia.
- Perché mai dovrei farlo?-
Sorrisi nervosamente.
- Beh, perché, altrimenti, farei un tuffo del tutto indesiderato, gioia…
E rischierei la vita, da quest’altezza…-
Mi trasse a sé, senza però farmi sfiorare il pavimento…
E, con un sorriso furbetto, mi baciò…
Intensamente…
Tanto da farmi perdere la concezione del tempo.
Poi, avvicinò le sue labbra al mio orecchio.
- Sherlock, sei sopravvissuto gettandoti nel fiume dalle finestre centrali di Westminster… Sopravvivrai anche a questo…-
La fissai, con occhi stupiti.
- I-Irene…!-
- Scusa, tesoro… Ma ho lavori urgenti da sbrigare… Mi capisci?-
Un fuggevole bacio sulla mia guancia.
- Mi farò perdonare domani… Al Grand Hotel… - mi sussurrò, suadente…
E lasciò andare i risvolti della mia giacca.
 
L’impatto con l’acqua fu tremendo…
Il gelo mi prese fin nelle ossa…
 
Nuotai, fino a lambire il pelo dell’acqua…
 
Quando riemersi, facendo entrare aria nei polmoni, fissai il mio sguardo sul parapetto del ponte.
Al chiarore dei lumi a gas che facevano brillare il London Bridge nella notte cittadina, vidi Irene sorridermi…
Per poi svanire.
 
Di nuovo gabbato.
Di nuovo ridicolizzato… dalla Donna.
Sbuffai, tornando a riva.
 
Almeno, avevo la consolazione che l’avrei rivista, il giorno seguente…
E per un piacevolissimo motivo...
Sorrisi.
Constatando che il prezzo di un tuffo per una notte d’amore con lei era molto più che accettabile…