La mediatrice e la
virilità nascente
Questa storia è un misto tra il romantico, il
drammatico e ovviamente il demenziale e qui
io penso e parlo
così!
Siamo ad Osaka
Un ragazzo coreano, che a vista era un ventenne, muscoloso, aveva un look da teppista e i capelli rossi
Credo di avergli finalmente trovato un difetto!
Il
suo vero nome non lo conosceva nessuno, probabilmente nemmeno i suoi genitori,
che lo chiamavano come lo chiamano tuttora i suoi “amici”
Questo mi ricorda quel libro, Rosso Malpelo, era una noia…
HWOARANG
che, in coreano, significa virilità nascente.
Hwoarang
era ad Osaka, in vacanza da un suo chissà quanto lontano zio, uno zio
assente, che non stava mai, né con il nipote, né con nessun’ altro.
Ma chi se ne frega dello zio! TORNIAMO AL CAROTINO!
Hwoarang
era in città, perché doveva partecipare ad un torneo di arti
marziali, ma non il tekken, lui considerava questo torneo facoltativo un
“allenamento provvisorio” e da quel torneo, non ne sarebbe uscito
lo stesso teppista che vi era entrato.
Mica sono scema che scrivo solo che Hwoarang partecipa ad un torneo di prova! A questo punto usavo Jin!
Dall’ altra parte della città, c’era un piccolo Dojo di Aiki Jujitsu dove si stava allenando una ragazza diciassettenne, giapponese, piuttosto formosa.molto carina in viso e con i capelli castani e corti
Dovrei fare la designer per la
NAMCO magari se disegno come descrivo!
La ragazza poteva essere considerata, tanto per farla breve, l’opposto di Hwoarang, lui era un teppista, invece lei era chiamata “ la mediatrice di Osaka” perché proteggeva la città dai teppisti, spesso mettendoli K.O.
Non per niente è il mio pg preferito!
Asuka non era come le ragazze della sua età, a lei non piaceva attardarsi fino a tardi con i ragazzi, non si truccava( acqua e sapone come la sottoscritta)aveva i capelli corti e le piaceva molto lottare, questa forse era l’unica cosa che accomunava la virilità nascente e la mediatrice di Osaka, i combattimenti
Se è per questo piacciono pure a me!
I due giovani combattenti si sarebbero incontrati al quinto torneo del pugno d’acciaio e li avrebbero combattuto l’uno contro l’altra
E qui non ci piove
Ma in realtà, i due si erano già conosciuti, si erano già sfidati e parlati
Ma se ve lo dico ora vi rovino la sorpresa!
E tutto ciò, anche se in parte, avvenne in un pomeriggio di fine aprile, nel bel mezzo della primavera, vi racconto:
Hwoarang camminava pensando ai fatti suoi per le strade di Osaka
Ovvero: camminava pensando a come battere Jin Kazama
Aveva lo sguardo chino a terra, era letteralmente soprappensiero, girò un angolo per fare la strada più corta, pensando di non dare fastidio a nessuno, invece dal fondo del vicolo si udì una voce
Voce:
ehi tu
Hwoarang
non pensava all’inizio che si rivolgesse a lui
quindi continuò a camminare
Voce:
dico a te carota ambulante!
Hwoarang
non poté fare a meno di capire, che si rivolgeva a lui, il ragazzo dai
capelli rossi alzò lo sguardo per vedere in faccia il tizio che lo
chiamava, il tizio era un ragazzo non più grande di lui, muscoloso,
americano e con i capelli castani
R:
vattene, questo è il mio territorio!
Hwoarang:
da quando un territorio appartiene a qualcuno scusa? Non voglio rogne, lasciami
in pace!
R:
ah no! caro il mio carota! Le rogne ora ci sono!
Come dal nulla, spuntarono tre ragazzi fisicamente simili al tizio americano, avevano l’espressione di qualcuno che vuole fare a pugni, l’americano parlò di nuovo
R:
a te la scelta! O paghi, o ci becchi le botte!
Hwoarang
abbozzò un lieve ghigno e, in pochi secondi, tutti i ragazzi sbucati fuori dal nulla, finirono al tappeto, l’americano
aveva assistito alla scena, alla fine abbozzò anche lui un ghigno e
disse
R:
nessuno si mette contro JORDAN STROMBEL! neanche uno
stupido coreano
Jordan
tirò fuori dai pantaloni un coltello e lo
lanciò a Hwoarang, il coreano, convinto di cavarsela, si mise in guardia
pronto a prendere il coltello al volo, ma fu preceduto; il coltello cadde a
terra a pochi centimetri da
Hwoarang
Tranquilli non ha fatto la magnum di Derek Zoolander
Si
senti il rumore di un pugno, e allora anche Jordan cadde a terrà
con le mani allo stomaco gemendo dal dolore; Hwoarang non aveva capito bene
cosa era successo finché non la vide
Ecco c’è lei ora! no non quel Lei, ma lei lei lei! ma voi che Lei avete capito?
Hwoarang video una ragazza giapponese, con i capelli e gli occhi castani, formosa, carina in viso( e così via)la ragazza aveva la divisa scolastica, probabilmente era appena uscita da scuola, raccolse il coltello finito ai piedi di Hwoarang e parlò
Asuka:
stai bene?
Hwoarang:
potevo farcela anche senza di te! Chiunque tu sia!
Asuka:
bel modo di ringraziare!
Hwoarang era stato
piuttosto scortese con la sua salvatrice, non gli importava molto di lei in quel momento ma le
parlò ugualmente
Hwoarang:
tu chi sei ragazzina?
Asuka:
una studentessa da come puoi vedere dalla divisa!
La
ragazza ridacchiò per qualche secondo, poi tornò seria
Asuka:
tu non sei di qui, mi conoscono tutti da queste parti
Hwoarang:
sono coreano!
Asuka:
infatti si vede e anche tanto, tutti qui mi conoscono
come “la mediatrice di Osaka”
Hwoarang:
bello il nome, te lo ha dato la mamma?
Asuka
sgranò gli occhi un attimo, la frase del coreano l’aveva colpita,
ma rispose normalmente
Asuka:
non sono affari tuoi
Jordan
si stava leggermente rialzando, sempre dolorante
Jordan:
eh già carota! Tu non sei proprio di qui, neanche lo meriti di essere qui
Hwoarang
e Asuka diedero a Jordan un pugno in contemporanea e l’americano
finì alla fine del vicolo per quanto era forte il colpo
Si questo è come il finale di Asuka(the best)su tekken 5 per chi lo ha pensato!
Hwoarang:
non sarò degno forse, ma sicuramente ho la mano più pesante della
tua
Asuka:
bel colpo, te lo concedo ehm…ragazzo coreano
Hwoarang:
nessuno mi chiama per nome, tutti mi chiamano Hwoarang
Asuka:
virilità nascente….
Hwoarang:
esatto
Hwoarang
fece dietro front e tornò in strada lasciando la ragazza di cui non
sapeva neanche il nome, da sola nel vicolo, se ne accorse poco dopo, si
fermò, girò la testa e disse
Hwoarang:
e tu invece?
La
ragazza era sparita, senza dubbio era agile, Hwoarang era rimasto incantato da
quella ragazza, anche dal suo modo di combattere, molto particolare, decise di
tornare a casa, rigirò la testa e si ritrovò davanti la ragazza,
che per poco non lo fece sobbalzare
Asuka:
mi chiamo Asuka
Hwoarang
era veramente colpito da quella ragazza
Vorrei vedere!
E
iniziò a ridere, Asuka si unì a lui nel ridere per qualche
minuto, poi guardò l’orologio e il suo viso dolce e beato, divenne
piuttosto preoccupato
Asuka:
oh no! sono di nuovo in ritardo! Scusa
ma devo andare
La
ragazza prese uno zainetto posato vicino un palo della luce, poi tornò
da Hwoarang con calma
Asuka:
mi ha fatto piacere conoscerti, ciao!
La
ragazza scappò via correndo come un razzo
Hwoarang
l’aveva vista correre e non aveva neanche avuto il tempo di ricambiare il
saluto, riuscì a dire solo quando lei era
lontana
Hwoarang:
anche a me
Hwoarang rimase fermo alcuni secondi a guardare la direzione in cui Asuka si era diretta, anche quando lei era completamente sparita, poi decise che era tardi per lui e tornò a casa
I sogni non sono nei cassetti, perché ci stanno stretti e rimangono a metà, crudeli, bastardi, come questo colpo di fulmine….adoro questa canzone!
Beh
il capitolo semi- introduttivo l’ho finito, che ne dite, a voi dello
staff ora va meglio?
Lasciate
commenti voi che leggete!
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