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Autore: Kekkafox    21/11/2012    1 recensioni
Blaine decide di lasciarsi il passato alle spalle e si trasferisce a New York. Qui, conosce persone molto sorridenti, a parer suo. Anche se, non ha né un lavoro, né una casa. Così, cerca una casa, possibilmente con un coinquilino e fortunatamente la trova. Peccato, però, che sembra non andare molto d'accordo con il suo nuovo coinquilino.
Klaine. Fic.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Puck era in quella casa solo da qualche giorno, ma aveva sentito litigare Kurt e Blaine più di tre volte. Non era molto sicuro di ciò che gli diceva Rachel, ma la ragazza continuava a insistere e lui non sapeva più cosa fare se non accontentarla.

Sembrava un’impresa impossibile far innamorare quei due, ma lui aveva fatto ben di peggio alle superiori. Possibile che ora non poteva far innamorare due zucconi.

Si alzò dal letto e sentì i due ragazzi discutere, ma stavolta non era un litigio. Sembrava stessero discutendo su qualcosa da fare. Si nascose dietro la porta del salotto e ascoltò i due ragazzi parlare.

- Non vedo l’ora. Ho sempre amato il Natale. – disse Blaine entusiasta.

- Allora siamo in due. Ma quest’anno vorrei cambiare. – rispose Kurt. Puck sorrise. Con tutta quella storia si stava dimenticando che il Natale si stava avvicinando. Beh, mancava ancora un po’, ma sarebbe comunque arrivato.

- Che vuoi dire?

- Beh, questa è anche casa tua ora. Voglio comprare nuovi addobbi che piacciano anche a te. – rispose il più grande. Puck alzò un sopracciglio, curioso. Fino a qualche giorno prima Kurt discuteva proprio su quello e ora diceva chiaramente che quella era anche casa di Blaine? Qualcosa non gli quadrava.

Si sporse per vedere nel salotto e ciò che vide lo sconvolse non poco. I due erano sdraiati sul divano accoccolati l’un l’altro sotto una coperta. Kurt aveva appoggiato la testa sul petto di Blaine, mentre quest’ultimo gli accarezzava i capelli.

- Grazie.

- Volevo chiederti scusa. – mormorò Kurt, dispiaciuto.

- Per cosa? – chiese Blaine curioso.

- Ti ho trattato davvero male negli ultimi giorni. È solo che ho avuto un brutto periodo a lavoro e tu eri l’unico sfortunato con cui potevo sfogarmi. – spiegò Kurt. Blaine sorrise e gli accarezzò la guancia.

- Non devi scusarti. È stata anche colpa mia. Mi devo abituare alle “regole” dell’avere un coinquilino. Ho sempre vissuto con i miei genitori che non c’erano mai in casa. – Kurt sorrise e si accoccolò ancora un po’ sul moro.

- Comunque sia, oggi andiamo al centro commerciale e compriamo tutto nuovo.

- Ok, ma l’importante è che tu non mi distrugga come quando siamo uscite con le ragazze. – disse scherzoso Blaine. Kurt gli diede uno schiaffetto sul braccio, ma poi rise insieme a lui.

Puck sgranò gli occhi e fece una corsa in camera sua e fece il numero.

- Puck che c’è? Sto lavorando.

- Dobbiamo vederci. Ora.

****

Puck era seduto in un bar, aspettando la ragazza che gli aveva detto che sarebbe arrivata tra dieci minuti. Batteva il piede vicino al tavolino nell’irrefrenabile voglia di rivedere la sua ragazza e raccontargli ciò che aveva visto.

Non appena la vide, stava per saltare dal tavolo ma decise che era più appropriato aspettarla al tavolo. La ragazza gli sorrise e gli scoccò un bacio sulle labbra. Puck sorrise.

- Non sai quanto mi sei mancato. – disse Rachel, sorridendo.

- Anche tu.

- Scusami, ma devo sbrigarmi. Devo tornare a lavoro. Puoi dirmi perché mi hai chiamato? – chiese Rachel di fretta, anche se voleva rimanere lì per sempre con il suo adorato Puck.

- Quei due sono perfetti per stare insieme.

- E lo scopri solo ora?

- No. Non capisci. Fino a ieri litigavano come pazzi furiosi. Ora, invece erano accoccolati sul divano e parlavano di dover far compere per il Natale. – spiegò il ragazzo. Rachel aveva gli occhi a cuoricini intermittenti e sorrideva come una stupida.

- Oddio, non ci posso credere. Beato te che li hai visti.

- Rachel, come fai a non capire? È ovvio che quei due ci nascondano qualcosa. È troppo strano, perfino per loro. – Rachel s’incuriosì e sorrise.

- Che intendi fare?

- Oggi pomeriggio vanno al centro commerciale. Credo che non ci resti altro che seguirli.

- Puck, sei pazzo? Questo si chiama stalking.

- Dai, sei tu quella che voleva farli stare insieme. Ora mi devi aiutare, però.

- Ok, ma solo perché sei tu.

****

Era da quella mattina che sentivo uno sfarfallare allegro nello stomaco. Più precisamente, da quando avevo parlato con Kurt sul divano. Si era accoccolato a me come se niente fosse ed era stato così dolce che mi sentivo come se stessi tenendo tra le braccia un bambino.

Non so perché, ma credo che Puck non abbia poi così torto. Devo ammettere che un po’ mi piaceva Kurt. Non che ora non mi piaccia, ma sentivo qualcosa di strano quando stavo con lui. Come quella mattina.

E lo guardo in modo diverso, ora. Mi sembra più di un amico. Mi sembra una persona di cui mi sto innamorando. Cavolo, guardate i pensieri che mi mette in testa quel Puck!

****

È da stamattina che ho la testa fra le nuvole. Da quando ho parlato con Blaine, mi sento diverso. Strano. Come se qualcosa nella mia vita fosse cambiata. Non so se è normale.

E poi da quando Rachel mi ha parlato, vedo Blaine come una persona diversa. Ogni volta che lo guardo negli occhi, è come se sentissi il cuore esplodere. E poi quello sfarfallare nello stomaco.

Credo di essermi innamorato. Innamorato di… Blaine. Innamorato del mio coinquilino dagli occhi d’oro e le labbra più baciabili che potessi immaginare. Cavolo, sono proprio andato. Tutta colpa di Rachel!

 

Angolo dell’autrice

Ok, avete diritto di picchiarmi per il mio ritardo. E in più, le casse con i pomodori e tutte le armi possibili e immaginabili sono di là ---> *si nasconde*

Ok, però mi sono fatta perdonare con un po' fluff Klaine, no? *occhi da cucciolo di Blaine* Dopo tutte queste foto Klaine/CrissColfer, ci voleva anche un po’ di fluff. Tanto per ubriacarci di dolcezza.

Nel prossimo capitolo vedremo dei divertenti Pucklberry e dei dolcissimi Klaine. Vi giuro che i Pucklberry ne combineranno di tutti i colori in quel centro commerciale.

Ringrazio ancora tutte le persone che mi seguono, nonostante i miei grandi ritardi. Thank you so much.

Gay Bye. Cioè, volevo dire Bye Bye.

   
 
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