Entrando nell’auditorium, lo vide. Non avrebbe saputo descrivere le emozioni che le suscitava, dopo così tanto tempo; sicuramente sorpresa: pensava che fosse all’officina. Poi Finn si girò e la vide; sorpresa, tristezza e una certa esitante felicità si mescolarono sul suo volto “Rachel”. Sentirlo pronunciare il suo nome le fece provare una inaspettata nostalgia. ”Ehi. Io….io pensavo che fossi all’officina” “No, oggi sono rimasto un po’ qua a pensare, sai…” “Ah”. Calò un silenzio imbarazzato. “Beh io…Insomma ho promesso al professor Schue che sarei passata a salutarlo quindi..” “Oh sì sì certo. Allora ciao” Si girò, allontanandosi più in fretta che poteva.  Era tornata per rivederli tutti; il professor Schue li aveva invitati ad assistere alle Regionali del Glee club e lei aveva accettato subito, senza neanche pensarci. Ovviamente Kurt era stato  entusiasta e l’avrebbe costretta a venire comunque, ma non c’era stato bisogno che insistesse nemmeno un po’. Non sapeva perché, ma si sentiva vuota: certo, con Brody era finita, ma aveva sempre saputo che sarebbe successo; lui la faceva sentire al sicuro e accolta nella Grande Mela, ma una volta che si era completamente ambientata avevano cominciato ad allontanarsi, anche perché lui sembrava aver perso ogni interesse, e lei non aveva fatto niente per impedirlo. Non era come con lui, non lo era mai stato, anche se Rachel aveva cercato di fuggire da quel pensiero con tutte le sue forze. Aveva ottenuto un ruolo in uno spettacolo a Broadway, ed era quello che aveva sognata fin da quando aveva tre anni, ma neanche quello sembrava bastare a renderla felice. Aveva paura persino di pensarlo, ma rivederlo lì, seduto davanti alla batteria nella grande sala vuota, e vedere la speranza malcelata nella sua espressione, quello la aveva fatta sentire felice, anche se solo per un fugace attimo. Persa nei suoi pensieri, stava quasi sorpassano l’ufficio del professore senza accorgersene; “Ehi Rachel, sono così felice di vederti, Kurt è passato prima e mi ha raccontato del ruolo che  hai ottenuto a Broadway, congratulazioni!”. Parlò con il professor Schuester, poi andò nella sala coro e abbracciò, salutò, sorrise, rispose alle domande di tutti e ne fece molte, ma la sua mente non era veramente lì.  Non riusciva a evitare di pensare alla figura solitaria nella sala dell’auditorium, e avrebbe dato qualsiasi cosa per poter indovinare i suoi pensieri.
Dopo che se ne fu andata, suonò la batteria per un tempo che gli apparve infinito; continuava a rivederla  nella sua testa: era così cambiata, ma in fondo era sempre lei, e lui ne era comunque innamorato, anche dopo quello che era successo fra di loro. Che cosa avrebbe dovuto fare? Probabilmente stava ancora con Brody, quel tizio che recitava a Broadway, e anche se era il secondo del professor Schue e aveva finalmente capito che insegnare era quello che voleva fare per il resto della sua vita, che cosa aveva lui da offrirle? E lei? Provava ancora qualcosa per lui? Ricordava benissimo le sue parole quando lo aveva lasciato: “Tu sei stato il mio primo amore, e voglio più di ogni altra cosa che tu sia anche l’ultimo”. Ma era ancora così?  Avrebbe dato qualsiasi cosa per poter indovinare i suoi pensieri.
Le Nuove Direzioni furono fantastiche quella sera, e vinsero il trofeo e con esso la possibilità di partecipare alle nazionali; ma né Finn né Rachel prestarono molta attenzione alle esibizioni; non  potevano fare a meno di ricordare le competizioni che avevano vinto insieme, e anche quelle che avevano perso, sempre insieme: la dichiarazione di Finn alle loro prime Regionali, il bacio sul palco alle Nazionali l’anno dopo, e lo sguardo di lui mentre lei cantava “It’s all coming back to me now”…Alla fine della premiazione, Finn aveva preso una decisione; camminando lungo il corridoio del McKinley diretti all’uscita e poi all’aeroporto, Rachel e Kurt sentirono un rumore di passi affrettati alle loro spalle. “Rachel!” Finn era davanti a loro, ansimante; “Ehi fratellino, sono felice di vederti!” ”Anche io. Io ehm…ho dimenticato il cellulare in auditorium! Aspettami pure qui Rachel.” Mente Kurt si allontanava gesticolando alle spalle di Finn, Rachel cercò freneticamente qualcosa da dire “ Complimenti per la vittoria” “ Beh è stato merito dei ragazzi e del professor Schue..” “ Anche tu sei stato bravissimo” Sorrise. “In fondo, ho sempre te come medusa” Fu il suo turno di sorridere, al ricordo suscitato da quelle parole” . Aprì la bocca per replicare, ma Finn la precedette ”Senti Rachel io devo dirtelo anche se stai ancora con Brody..” “ Ci siamo mollati due settimane fa” “Oh. Mi spiace…” Esitò “No in realtà non mi dispiace affatto perché io ti amo ancora Rachel l’ho capito non appena ti ho visto e anche se cercavo di non pensarti perché mi faceva troppo male tu eri sempre con me, qualunque cosa facessi e ho capito che non potevo lasciarti andare senza nemmeno dirtelo mi manchi moltissimo e adesso è tutto diverso so che cosa voglio fare nella mia vita  e so anche con chi voglio passarla…Rachel, ti prego, se provi ancora qualcosa per me dimmelo.” Parlò quasi senza prendere fiato e quando si fermo la fissò, speranzoso ma insieme con il timore di essere nuovamente deluso e respinto.  Lei esitò un attimo, impaurita da quella scelta che, lo sentiva, avrebbe potuto cambiare completamente la sua vita. “Ok, senti se tu non provi più niente va bene, io…volevo soltanto che tu lo sapessi e…” Fu interrotto dal bacio di Rachel, che aveva improvvisamente deciso che per lui valeva ancora la pena di correre il rischio, e le rispose con un entusiasmo e una felicità che non provava più da molto tempo; dal fondo del corridoio, Kurt li guardava sorridendo: “ Finalmente!”