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Autore: RizafromKeron    10/06/2007    6 recensioni
La mamma un giorno tornò a casa con un canarino.
Piccolo, vispo e con le piume screziate di un bruno dorato.
“Un micio richiede troppe cure e voi siete ancora piccoli, ma se saprete occuparvi di questo uccellino ve ne lascerò tenere uno.”

Il suo nome era Bete.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Trishia Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BETE*

 

Edward gonfia il petto finché non si sente girare la testa. L’aria straborda alle guance tese come pelle di tamburo. Cerca di fare come gli hanno detto: la punta della lingua in basso, contro i denti socchiusi. Stringe la bocca in una ‘O’ piccola e tonda.

E soffia.

Forte.

Così forte che il naso gli si arricciola fino a fare male.

Così forte che quando i polmoni si sono svuotati ancora non basta: costringe il diaframma a fare di più e spinge.

Sbuffa ancora. E ancora fallisce.

Tutto quello che ottiene è una pernacchia imbarazzante.

Si lascia cadere sull’erba morbida a pancia in giù, con la fronte premuta contro un braccio. Gli fa male la faccia e la bocca pizzica.

Maledizione, è impossibile!

“Non ci riesci?”

Edward sbuffa seccato: aggrotta le sopracciglia contro la pelle e tende le labbra in una linea amara, ingoiando una risposta spazientita. No, non ci riesco, vorrebbe rispondere, e rimarcarlo non mi aiuta. Ma suo fratello non lo merita, non lo fa apposta. Solo che è umiliante la calma bonaria che impregna la voce di Alphonse. Più del fallimento in sé, più delle sghignazzate beffarde di Winry che gli sembra di sentire anche adesso se non è lì con loro.

E’ come se gli stesse dicendo:

“Tanto non ce la farai mai, è inutile.”

Edward si asciuga in fretta la bocca contro la manica della maglietta.

“No, ci provo un’altra volta.”, ansima. “Ci sono quasi.”

Si tira su coi gomiti e stringe i denti.

Si può sapere dove sbaglio?

Perché è così difficile?

 

 

La mamma un giorno tornò a casa con un canarino.

Piccolo, vispo e con le piume screziate di un bruno dorato.

“Un micio richiede troppe cure e voi siete ancora piccoli.”, aveva detto posando sul tavolo la gabbietta di legno, di fronte alle nostre facce scontente. ”Ma se saprete occuparvi di questo uccellino ve ne lascerò tenere uno.”

Non ce ne siamo mai occupati molto.

Quel canarino ci irritava.

Saltellava da un trespolo all’altro anche di notte senza farci dormire, faceva disgustose  cacche a mucchietti, e quando tentavamo di giocare con lui o di parlarci si allontanava atterrito dalle nostre facce o sbatteva le ali come se volesse schiaffeggiarci. L’avevamo chiamato Bete, perché era l’unico nome che eravamo riusciti a trovare per un animale così stupido.

Bete se ne stava chiuso in casa d’inverno perché non soffrisse il freddo, e d’estate appendevamo la sua casetta al sottotetto della porta posteriore, dove avrebbe potuto respirare un po’ d’aria fresca.

La mamma era contenta di averlo lì.

La mattina avevamo cominciato a svegliarci al suono di un sommesso e allegro fischiettare. Mamma entrava nella nostra stanza in punta di piedi e ci scostava piano le tende lasciando entrare la luce, e sopprimeva risatine; mentre cucinava la colazione intervallava bassi gorgheggi ad allegri motivetti senza senso. Bete le rispondeva sempre, in quel suo canto assordante che ti vibrava nello sterno per ore. La sera a volte capitava che ci attardassimo troppo a giocare e tornassimo a casa più tardi del solito: allora la vedevamo seduta al tavolo della cucina, con la gabbietta di fronte a sé. Con una mano a puntellarsi la guancia e quel sorriso dolce, di un’affettuosità appena accennata, sul volto: quello che riservava solo a noi.

Bete cantava ancora e piegava il capo.

Ci consolava sapere che i canarini avessero vita breve.

Nel frattempo cercavamo di accelerare la sua triste dipartita, saltandogli alle spalle di nascosto per spaventarlo o ficcandogli dei bastoncini tra le sbarre.

Quando la mamma era fuori casa per delle commissioni ed eravamo soli lasciavano ondeggiare un po’ la gabbia al vento e ci lanciavamo contro dei sassolini. Non lo avevamo mai fatto nemmeno in presenza di Winry, perché sapevamo che ci avrebbe rimproverati fino a farci spuntare radicchi dalle orecchie.

Un giorno ho colpito per sbaglio la molla che apriva la sua porticina e Bete ne ha subito approfittato per conquistarsi la libertà con un frullio d’ali, lasciandosi dietro solo qualche piuma e un mucchietto di cacca d’uccello su un po’ di sabbia.

Alphonse mi aveva dato la colpa di tutto.

Io gli avevo mollato un pugno.

La mamma non ci aveva neanche rimproverati. Si era stretta nelle spalle e aveva sorriso: accarezzandoci la testa aveva detto che era stato un incidente, che non dovevamo litigare per un uccellino.

Però aveva smesso di fischiare.

Perché non c’era nessuno a risponderle.

Così mi ero messo in testa che avrei imparato io.

 

 

E’ perfetto, pensa Edward lasciando che lo sguardo si posi dal cerchio alchemico tracciato per terra all’oggetto appena trasmutato. Lo soppesa nel palmo di una mano: è di legno, piccolo e leggero, delle dimensioni di un pollice. C’è una piccola e fine incisione, le sue iniziali, vicino al sottile bocchino di metallo.

E’ un bellissimo richiamo per uccelli.

Usarlo non sarebbe imbrogliare.

Sono un alchimista.

Sto solo sfruttando le mie capacità.

Forse, pensa, se se lo ripetesse tante volte nella testa finirebbe col convincersene e la sola idea di portarsi quell’arnese alle labbra per provarne il suono non gli darebbe la nausea.

Ma poi lo fa.

Ci soffia dentro.

Piano, un anelito appena.

Ed ecco che l’aria e il petto vibrano all’unisono di un flebile e melodioso gorgheggio artificiale, più bello di quello che uno stupido pennuto qualsiasi potrebbe produrre in tutta la sua vita, che gli fa pizzicare un po’ gli occhi. Ma basta premerci forte sopra il palmo della mano per ricacciare indietro quel po’ di magone che gli ha serrato il respiro. Nel momento in cui il cuore torna a battere normalmente, quel piccolo, fragile oggetto gli s’è già frantumato tra le dita.

Accucciato in un angolo, con gli occhi stretti dietro i palmi chiusi, Edward inspira ancora a fondo gonfiando le guance e i polmoni come palloncini sul punto di scoppiare.

Soffia.

Ancora e ancora.

Come sempre a vuoto.

Finché Alphonse non viene a chiamarlo per la cena.

“Se non impari in fretta ci toccherà trovare un altro canarino.”

 


Ma non ho imparato in tempo.

 

 

 

 

Note di Fine Fanfiction: L’idea per questa fan fic è nata perché oggi i miei canarini hanno deciso di darmi il tormento cinguettando tutto il santo giorno. Invece di friggerli in padella o di farci un boa di piume per la Barbie ho deciso di sublimare il mio odio con una storia in cui un povero uccello indifeso veniva preso a sassate.

Oggi c’è MOLTO di me in questi ragazzini.

Assicuriamo i signori lettori che nel corso della stesura dell’opera nessun canarino reale è stato maltrattato. Io amo i miei canarini, ci fischietto sempre le arie di Ennio Morricone assieme (hanno imparato a fare FIU FIU FIUUUU quando gli do da mangiare), ma oggi avevo mal di testa e un CIU CIU CIUUUUU non aiuta la sopportazione. Si può amare tanto un animale ma avere voglia di ucciderlo!

Tra parentesi, io fischio benissimo, anche con le dita! XD

 

Detto questo auguro a tutti buone vacanze estive, perchè dubito che tra tutti gli impegni che ho potrò tornare su questi lidi prima dell'autunno! ^.^ Di sicuro non con una fic, visto che sto scrivendo una yaoi a capitoli e sono così insicura del risultato che non la darò da leggere ad anima viva finché non sarà completa! XD Sperando che la vergogna non prenda il sopravvento e io non scriva l'ennesima fic a rating verde (che odio! >_<)

 

E tra parentesi ancora vorrei inaugurare una rubrica di nome “Beta con manie di Grandezza”, in quanto la mia beta se n’è uscita con un’osservazione strepitosa a riguardo del titolo. Non sapendo il significato del titolo credeva che BETE fosse un errore di digitazione, che avessi scritto BETA e che significasse che la fic era da betare. XD La amo e senza di lei non vivrei! Grazie Ale!


  Ora finalmente risponderò ai commenti! XD

ONDA: Questa storia ha preservato me dal divenire una canaricida, per cui non può averti fatto venire poi tutto questo magone, dai. : P Sto cercando di sdrammatizzare, in realtà sono una di quelle persone che puntualmente piange per qualunque cosa, ma odia farlo, specie per le fic (non magone, proprio lacrime. Per un paio di cose ho singhiozzato. Ed erano PWP! No, per rendersi conto della situazione. XD), per cui buttarla sullo scherzo aiuta.

Fa piangere di meno il lettore, ma aiuta! XD

Sulla perplessità su Al (cominciamo subito! XD), devo dire che me l'aspettavo da più persone! XD A parte il motivo che hai già detto tu (e mao, ma inoltrerò questo pezzo anche nella sua risposta se occorrerà! XD), mi toccherà diventare noiosa con un aneddoto personale: mia cugina è mamma di due gemelline adorabili. Come nel più classico dei clichè una (Laura) è la capobanda, l'altra (Irene) la fedele seguace. Ora, capitò qualche anno fa (avevano 6 anni) che mia cugina non trovò in pasticceria cornetti alla marmellata, ma solo alla cioccolata, e li portò a casa. A pranzo venne spiegata la situazione alle bambine e Laura, che la cioccolata proprio non la soffre, incrociò le braccia e si rifiutò di mangiare "quello schifo di coso" (carina! XD). Irene, che va pazza per la cioccolata, visto che la sorella schifava a tal punto il cornetto e non avrebbe mangiato il dolce, si rifiutò di mangiare anche lei, non tanto per il dispiacere, ma perchè non voleva fare "brutta figura" di fronte alla sorella che reputava schifo quei cornetti. Questo per dire che, che un canarino è come un cornetto alla cioccolata? Più o meno. Nel senso che quando si è fratelli così uniti come possono esserlo Ed e Al o due gemelli, è inevitabile che quello esternamente più forte, più chiassoso, detti un po' le regole. Che Al, quindi, influenzato dall'odio cocciuto di Ed per il canarino (per i motivi suddetti, quindi nemmeno motivi stupidi), non voglia "sfigurare". Un po' c'è la gelosia, un po' il "seguire il fratello". Il risultato è un Al che va contro l'amore per i micetti e prende a sassate un povero uccello indifeso (indifesi un corno, i miei canarini si stanno accoppiando come ricci in sto periodo, hai voglia a spiegare a mia sorella che "vanno a sbattere" - se mia madre mi scopre a parlarle di sesso mi uccide). A me non sembra tanto strano, ma perchè ho avuto sotto agli occhi due coppie di gemelli e so a che livelli di stranezza arrivano. E Ed e Al li vedo talmente uniti che più che fratelli li considero proprio gemelli (questo lo spiego prima che arrivi qualcuno a dirmi che non sono gemelli per davvero! XD). Questo il motivo principale che mi ha portato a giustificare il mio Al. Poi tutto quello che hai detto è più che esatto.

Tra parentesi, che risulti plausibile mi rende felice. ^.^

Ma non la farò mai leggere a Laura e a Irene o pretenderanno i diritti (povere ingenue pulcine, nemmeno se mi pagassero loro in film di Antonio Banderas).

Ed pare supercarino anche a me, ma che resti tra noi.

Roy è contrario a certe forme di pedofilia (ancora per poco. : P).

Quella cosa del fischiare è tremendamente autobiografica. Mi sono ricordata quando ero piccola e ho imparato a fischiare con le dita. Certe sputazze in giro per casa, ho fatto il bagno a più di un abitante. E certi giramenti di testa a furia di soffiare! E' un dramma quando ti ricordi troppo bene com'era essere piccolo, finisci per scrivere tutte storie coi bambini (mi entusiasmano troppo, i bambini sono meravigliosi!)! XD Che venga realistica è il MINIMO! Cioè, intendiamoci, che sia riuscita a renderla realistica mi riempie il cuore di gioia, non credere che lo dia tanto per scontato, però.... E non so come finire la frase. Magnifico, che bella figura quadra! XD Comunque, torniamo a noi e facciamo le serie. Anche questo naturalmente è solo un tentativo di sdrammatizzare, perchè la verità è che questo Ed mi fa una tenerezza che non ne hai idea. Cioè, l'ho scritto io e tutto il resto, quindi più di tanto non dovrebbe farmi impressione, ma la verità è che il magone è venuto anche a me.

A parte il fatto che io in tutta sincerità me ne sarei fregata del suono artificiale. Il suono riesce, è più bello di uno sputazzo, fischio con quello (pigrizia! XD). E il problema non si pone. Se lo vedessi dal vivo considererei un idiota chi fa così. Ma su carta, e trattandosi di Ed, io mi intenerisco. T_T Anche perchè poi alla fine tutto questo enorme sforzo, perchè di enorme sforzo si tratta, non gli servirà ad un emerito niente.
Vedi che è meglio non tentare ed essere pigri, Ed?

Sulla frase finale, sai che non è mio compito dare una chiave di lettura troppo  obiettiva e/o ossessiva.
Però quando l'ho scritta io pensavo proprio a quello a cui hai pensato te! XD

Ovvero che la madre sia morta prima che imparasse a fischiare.

Non avevo pensato a niente d'altro.

Anche se è saltata fuori volutamente ambigua. ^.^

Infatti per riprendermi dal magone ho dovuto scrivere una drabble idiota con Ed e Winry(avevo tentato con una yaoi allegra, ma è venuta deprimente, santo cielo!!!). Ne ho sentito proprio il bisogno fisiologico, perchè mi ha fatto troppa tristezza questo Ed così cocciuto e così tenero (ma che te lo dico a fare, l'hai capito meglio tu di me! XD), che "si è impegnato tanto". Piccolino, lo coccolerei fino a soffocarlo (ma poi temo che mi darebbero la sedia elettrica). Ma è meglio che ci pensi Roy (costringerò la mia beta a fare una cosa consolatoria dietro minaccia, perchè io mi sono appena resa conto di non essere in grado! XD).

Per il resto, spero tanto che il mio progetto non si riveli una sola.

Io ci sto provando, e mi sono incasinata ancora di più l'esistenza scrivendo una yaoi m preg (è venuta l'idea, mi pareva interessante, la sto sviluppando come posso - a parte interrogativi da niente lasciati da parte, come "QUANDO è successo, e COME?"), e speriamo di riuscire a non scrivere un'emerita scemata. Al massimo resterà nel mio pc, anche se la mia beta sta facendo il tifo per me vestita da ragazza pon pon (che è un po' come dire che Varenne sta facendo il tifo per una corsa di lumache, visto che lei è bravissima a scrivere yaoi). Grazie per l'appoggio incondizionato, so quanto debba significare (poco tempo fa ho incoraggiato la mia beta in tal senso!)! XDDD Ma io non dovrei stare qui a scrivere, devo studiare, studiare, studiare! Se non dovessimo risentirci (leggi: se non dovessi avere l'ispirazione), ti auguro di nuovo buone vacanze! ^.^ E grazie mille per i complimenti! <3 <3 <3 <3


MAO CHAN91: Non puoi chiedermi di rinunciare al mio stupendo "muro di mattoni"! XD E' crudele! E' come chiedere a Battiato di produrre un testo che sia comprensibile (io ci provo, sul serio, a dare un senso a quello che canta. Ma è come cantare le sigle giapponesi dei cartoni, ti piacciono, le sai a memoria, ma cosa diamine stai cantando? XD) Dai, non è bellissimo, un coso tutto compatto di parole e periodi lunghi, come puoi criticarlo?

Come????!!! XD

Ovviamente questo non ha nulla a che vedere col fatto che ci ho provato ma non c'è niente da fare, l'andare a capo mi rende il testo disarmonico e mi sembra di stare steccando con un violino (che credo sia il rumore più fastidioso che esiste sulla faccia della terra dopo le unghie sulla lavagna e del pater familias che canta i Bee Gees sotto la doccia).  : P Sono critiche serie e ponderate, le mie. No, dai, buffonate a parte. Prima o poi ci riuscirò a fare una sana via di mezzo tra il mio muro di mattoni e una cosa che non turbi lo sguardo. Lo giuro, lo giuro! XD In quella storia a capitoli che sto facendo vado tantissimo a capo (mica perchè non so cosa dire, nooooooo! XD), c'è dello sforzo da parte mia.

Peccato che penso mi vergognerò troppo per postarla.

Userò un nick fasullo e lascerò che sia quello a prendersi le accuse di essere una pervertita.
O lo lascerò a soggiacere nel pc (le fic yaoi non giacciono. Soggiaciono.). A parte quello, "muro di mattoni" a parte (mi piace un sacco chiamarlo così! XD), son contentissima che il linguaggio non risulti pesante. Fiùùù (sospiro di sollievo). Sono talmente un'amante del linguaggio un po' ricercato che c'è sempre il pericolo che i miei bambini parlino come dei piccoli lord. Però non voglio farli nemmeno degli stupidi che non sanno fare nemmeno i ragionamenti più semplici (mi dà fastidio vedere delle storie gravide di piccoli idioti! >_<). Sta tutto nel cercare il giusto equilibrio.

Lietissima di averlo trovato! ^.^

Riguardo ad Al, ha avuto la stessa perplessità anche Onda, e devo dire che è mica stupida come critica da porre. In effetti è stato anche il mio dubbio, son stata indecisa se lasciarlo o meno in un certo senso, però mi tornava e nemmeno poco. E qui ri-riporto il mio noioso aneddoto personale (copiato e incollato dalla risposta di Onda, che vergogna! XD): mia cugina è mamma di due gemelline adorabili. Come nel più classico dei clichè una (Laura) è la capobanda, l'altra (Irene) la fedele seguace. Ora, capitò qualche anno fa (avevano 6 anni) che mia cugina non trovò in pasticceria cornetti alla marmellata, ma solo alla cioccolata, e li portò a casa. A pranzo venne spiegata la situazione alle bambine e Laura, che la cioccolata proprio non la soffre, incrociò le braccia e si rifiutò di mangiare "quello schifo di coso" (carina! XD). Irene, che va pazza per la cioccolata, visto che la sorella schifava a tal punto il cornetto e non avrebbe mangiato il dolce, si rifiutò di mangiare anche lei, non tanto per il dispiacere, ma perchè non voleva fare "brutta figura" di fronte alla sorella che reputava schifo quei cornetti. Questo per dire che, che un canarino è come un cornetto alla cioccolata? Più o meno. Nel senso che quando si è fratelli così uniti come possono esserlo Ed e Al o due gemelli, è inevitabile che quello esternamente più forte, più chiassoso, detti un po' le regole. Che Al, quindi, influenzato dall'odio cocciuto di Ed per il canarino (per i motivi suddetti, quindi nemmeno motivi stupidi), non voglia "sfigurare". Un po' c'è la gelosia, un po' il "seguire il fratello". Il risultato è un Al che va contro l'amore per i micetti e prende a sassate un canarino che Ed non sopporta. E nemmeno lui, tanto, ammettiamolo. Perchè come dici benissimo tu sono bambini, e sono più istintivi che razionali: sono del partito "chi se ne frega del premio DOPO? E' il fastidio ADESSO che conta", e quel coso noioso piace alla mamma e chi se ne frega del gattino.

Sulla crudeltà dei bambini non poso che essere d'accordo.

Io ero la prima delle sadiche crudeli nel coro. Però mai contro gli animali.

Picchiavo i bulli grossi il doppio di me perchè era più intelligente farlo visto che le maestre così non ti sgridavano! XD Per cui sì, i bambini sono molto crudeli, sono subdoli, sono sadici, e prendono a sassate gli uccellini. Però quello lo faceva un amico di un mio cugino (e spezzava le code alle lucertole). Io chiedo addirittura scusa ai miei canarini se li spavento con un movimento brusco! XD A parte questi miei deliri grazie mille per i complimenti e per avermi fatto notare il "muro di mattoni". Giuro, non me ne rendo conto, ma ci provo a contenermi! XD

Alla prossima fic! XD


ROSHEN: Ti ringrazio tanto, quanti complimenti tutti insieme, sono felicissima! ^.^ Grazie ancora!


SAKICHAN: Ti ringrazio molto! ^_^


ADUAH: Gli uccellini MOLTO SPESSO rompono, specie d'estate quando si mettono sempre a cinguettare durante le mie importantissime visioni dei primi episodi di ER, quando imperversava il caro vecchio George. E allora sì che ti vien voglia di lanciar sassi. Ma sono così carini, come fai? E soprattutto, pagati 15 euro l'uno! XD Grazie mille per i complimenti e baci anche a te! ^_^


ELYXYZ: Ti ringrazio. Per i complimenti e per avere la pazienza di seguirmi in ogni mia storia (lo apprezzo tanto e mi fa sentire tremendamente in colpa perchè a me il tempo manca troppo e non posso leggere tutte le belle cose che vorrei. Maledizione! T_T Tra parentesi, già che ci sono te lo dico anche qui, poi ti scriverò appena possibile. Non ho letto il seguito della tua fic su Greg e Lisa. Accidenti! Meno male che me l'hai detto, rimedierò quanto prima possibile! *_* Maledetto il mio viziaccio di non guardare mai bene gli account autore. E grazie ancora anche per la nota! XD Che odio gli accenti, nessuna meraviglia che non abbia fatto un liceo linguistico (certo, è colpa degli accenti, non della mia assoluta incapacità di imparare le lingue! XD). Grazie mille per i complimenti, mi fanno arrossire e mi fanno degenerare con idiozie! XD

 


 

[*] Stupido” in francese. Anzi, grazie a elyxyz posso scrivere bene la parola come sarebbe in francese. Vale a dire: "bête". Con un simpatico accento circonflesso che non riuscivo a trovare sulla tastiera. XD Nella fic non lo modificherò, perchè trovo carino che dei bambini scrivano sbagliata una parola (un po' meno carino è che lo faccia io! : P). Grazie ancora a elyxyz per la pazienza! ^.^
NB: Per fare questa nota mi sono votata all’Asteriscone™. L’inventrice, se leggerà, non me ne voglia, ma prima o poi avrei dovuto metterlo, ne sentivo il bisogno fisiologico.

  
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