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Autore: aerith89    10/06/2007    1 recensioni
Prima che cominciasse ff7, prima cheAerith conoscesse Cloud...prima di tutto...una ragazza e un ragazzo vivono una breve ma intensa storia d'amore!!! Il primo incontro tra Reno e Aerith secondo un ottica tutta nuova!!!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Reno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi pelato potresti anche toglierli quegli occhiali da sole, c'è un tempo orribile” disse il ragazzo dai lunghi capelli rosso fuoco, legati in una coda, con degli enormi occhialoni sopra la testa, indossava una camicia bianca abbastanza sbottonata, un abito nero ed un enorme barra di ferro teneva legata ai pantaloni!!- -modera i termini ragazzino, sei qui da solo un mese e già fai lo spavaldo” rispose il grande uomo pelato con gli occhi coperti da un paio di occhiali da sole. Erano seduti ad un bar alla periferia di Midgar, uno di quei bar squallidi dove vanno tutti i poveri uomini senza ormai più nulla, ma anche i delinquenti che cercano divertimento dopo l'ennesima malefatta. Erano seduti ad un tavolo vicino la finestra, il cielo era grigio ed annuvolato, e il ragazzo dai capelli rossi guardava fuori con aria annoiata.-Sono stufo!!! è da circa un mese che lavoro per la Shinra e non fanno altro che assegnarci missioni stupide e noiose, sono stufo di uccidere ribelli di poco conto soltanto perchè così vuole Tseng...io voglio vivere avventure, voglio combattere con grandi guerrieri, viaggiare per il mondo e chissà anche conoscere qualche bella ragazza, è per questo che ho deciso di lavorare per loro...e invece mi ritrovo qui, con un energumeno pelato, a bere l'ennesima birra, nell'ennesimo bar della squallida periferia di Midgar- così parlava il bel ragazzo dai capelli rosso fuoco mentre fissava il cielo cupo.
-scusa l'energumeno sarei io??- -certamente..e chi se no???vedi altre teste pelate intorno???- -Basta Reno, mi sto arrabbiando- -dai Rude non fare il permaloso e poi io dico solo la verità!!!- Dopo aver finito la birra i due uscirono fuori dal locale. Reno tirò fuori dalle tasche dei pantaloni un pacco di sigarette ed un accendino -vuoi??- -no grazie, non fumo- -meglio così, ce ne saranno più per me-, si accese la sigaretta e col suo fare naturale ma che aveva qualcosa di particolarmente sexy e accattivante la mise in bocca con non curanza!!!- Devo andare a sbrigare alcune cose per Tseng, ci vediamo dopo- disse rude. -ok, allora a dopo e cerca di non fare tardi, odio le persone ritardatarie- -tranquillo farò prestissimo-. Dicendo così Rude si allontanò dal bar e a poco a poco la sua sagoma si fece sempre più piccola e indefinita fino a scomparire del tutto davanti agli occhi di Reno. Reno era ancora lì, fuori dal bar, poggiato al muro a fumarsi la sua sigaretta e continuava a fantasticare la vita di avventure che tanto desiderava. Flop!!!Flop!! una goccia d'acqua cadde sul suo naso, un altra gli rigò il viso, un'altra gli bagno la calda mano che teneva la sigaretta, alzò lo sguardo al cielo...stava cominciando a piovere, era prevedibile, infondo il cielo era così cupo, in realtà il cielo è sempre cupo a Midgar, l'inquinamento e tale che da anni la luce non riesce a filtrare, ecco perchè è difficile capire se pioverà o meno. Reno spostò le spalle dal muro e cominciò a camminare verso la strada di casa, la pioggia cominciava a cadere più forte “dannazione la sigaretta!!! porca miseria!! non si può neache più fumare in santa pace in questo schifo di città”, buttò il mozzicone di sigaretta bagnato e continuò a camminare...la pioggia si faceva sempre più forte, sempre più, sempre più -..Ma che diamine....Devo trovare un riparò altrimenti mi verrà qualche influenza -..cominciò a correre alla ricerca di un riparo, ma davanti a lui vide solo rifiuti e porte chiuse,correva e correva, davanti a se la nebbia e la confusione - ahi, cavolo mi sono tagliato -, poggiò la mano alla spalla e la allontanò per guardarla era rossa, ma non rossa come i suoi lunghi capelli ma come il sangue, si girò e vide del filo spinato avvolto in una ringhiera, a Midgar c'erano molti delinquenti, per questo le persone coprivano le ringhiere delle case con del filo spinato.......fece come non fosse accaduto nulla e continuò a correre,arrivò ad una zona isolata, priva della presenza di qualsiasi forma di vita di li ad un miglio,ma finalmente nonostante la fitta pioggia, riuscì ad intravedere un edificio molto grande,li imponente, solitario, quasi terrificante, si trattava di una chiesa, una grande chiesa abbandonata ed un pò distrutta, entrò e chiuse la porta. Il bellissimo ragazzo era poggiato con la schiena alla parete della chiesa, ansimava ancora per la bocca dalla stanchezza, era infreddolito, bagnato fradicio e si trovava lontano da casa in una chiesa abbandonata, teneva ancora la mano alla ferita del braccio, il braccio sinistro, ma ormai era abituato alle ferite, erano anni che combatteva in continuazione, era il suo mestiere. Finalmente finito il fiatone, alzò il volto davanti a se per osservare quello strano luogo nel quale si trovava. Sgranò gli occhi nel vedere un luogo così strano ma nello stesso tempo suggestivo, dava un senso di maestosità e pace allo stesso tempo, di potenza ma anche di sacralità, stupendi affreschi oramai sbiaditi e quasi cancellati dal tempo potevano ancora essere visti....gli occhi del giovane si muovevano lentamente e fissavano ogni piccolo dettaglio e particolare dentro a quel luogo quando ad un certo puntò notò un foro sul tetto dal quale passava la pioggia, ma non solo passava pioggia ma anche uno spiraglio di luce quella poca luce che ancora esisteva a Midgar, seguì quel lieve raggio che puntava in una zona precisa della chiesa, più o meno nei pressi dell'altare!! STUPORE, ecco cosa provò Reno quando vide che lì, in quella chiesa abbandonata di una città senza vita, si proprio li davanti ai suoi occhi c'erano dei bellissimi fiori dai colori sfavillanti, gli uni accanto agli altri quasi a farsi compagnia e a ripararsi tutti insieme dal freddo che entrava dal buco sul tetto, lentamente si avvicinò ad essi, mai scostò lo sguardo, avanzava fissandoli, come se avesse visto qualcosa di impossibile , qualcosa di unico nel suo genere. ***dei fiori , dei fiori a Midgar, esistono ancora** ..pensava il ragazzo avanzando verso essi. Finalmente avvicinatosi avverti un profumo di fresco e puro che non aveva mai sentito in vita sua. Si poggiò a terra con le gambe piegate ed aperte e le braccia poggiate sulle ginocchia, e osservava lo spettacolo davanti ai suoi occhi in silenzio, per coglierne occhi attimo, ogni colore, ogni odore. La sua attenzione fu però distolta da un rumore, un rumore così lieve che solo chi ha combattuto per anni e conosce le tecniche del mestiere può udire, con l'orecchio seguiva i movimenti di quella presenza che con lui si trovava dentro la chiesa, lentamente facendo finta di nulla avvicinò la mano alla coscia, prese la barra di ferro, la impugnò e con una velocità tipica di un guerriero si voltò puntando la barra verso fuori. Li davanti a lui c'era un uomo, coperto da un mantello rosso, incappucciato, un mantello rosso incappucciato tutto bagnato, per qualche secondo lo fisso cercando di vedere il suo volto, ma non ci riuscì, furono istanti di tensione, lui ancora poggiato a terra che tendeva la sbarra verso quell uomo, quell uomo impassibile che non faceva nessun movimento, minimamente intimidito dalla minaccia del giovane dai capelli rossi. - Chi sei, mostrami il tuo volto- disse Reno, da fuori il mantello una sottile mano bianca scivolò, salì lentamente verso il fioco che teneva il mantello sulle sue spalle,prese con le sottili dita il fiocco e lo tirò, scivolò lentamente e finalmente Reno riuscì ad osservare il volto di quel losco personaggio...Reno osservò quella scena con estrema attenzione e tensione pronto a saltare su e a combattere nell'eventualità che quell uomo sotto al mantello avesse qualche arma, nell'eventualità che fosse stato l'ennesimo bandito che cercava di derubarlo, non aveva paura lui era il più forte. Ma non appena il volto fu scoperto, gli occhi di Reno si aprirono completamente, un brivido, un enorme brivido lo avvolse, il freddo era scomparso, dentro la sua pelle sentiva solo un brivido, mai provato prima, qualcosa di indescrivibile, ma non era u brivido di paura ma di piacere, uno di quelli incontrollabili che ti sconvolge, di quelli che non si provano facilmente, eccitazione, adrenalina, estasi ecco quali erano i suoi sentimenti non appena vide quel volto. Due occhi verdi, verdi come un giardino infiorito a primavera di quelli che ormai non esistono più a Midgar, un paio di labbra rosse come le rose, le rose rosse della passione, dei morbidi capelli castani scivolavano su quel volto come una cascata d'acqua, di pure fresca acqua...**VORREI CHE QUESTO ISTANTE NON FINISSE MAI**

......continuava a pensare il giovane senza distogliere lo sguardo, per paura di perdere una delle poche emozioni di adrenalina pura che aveva provato in vita sua. Un nastro rosa legava i morbidi capelli in una treccia, quella treccia gli ricordava un mare mosso in tempesta, indossava un abito rosa che le fasciava l'esile corpo ben fatto, un corpo giovane dalla carnagione bianca e delicata...Si era proprio una fanciulla, ma non una fanciulla qualsiasi la più bella che avesse mai visto in vita sua, forse un angelo????si forse era morto ma non gli importava perchè se il paradiso era così allora lui sarebbe voluto morire subito. No non poteva essere un angelo, perchè Reno sarebbe finito all'inferno per le sue malefatte. Gli occhi verdi come smeraldi della ragazza lo fissavano, cercando di studiarlo ma Reno non se ne era neanche accorto era come paralizzato...furono istanti di un silenzio sacrale , bellissimo. Ad un tratto la fanciulla accennò un lieve sorriso e socchiuse la bocca per pronunciare qualcosa: - ma che ragazzo irruento- disse, accenando una risata. Quelle parole dal suono lieve e gradevole lo risvegliarono da quell'ipnosi. Subito Reno rispose prontamente -non è un pò rischioso per una fanciulla girare da sola in queste zone e soprattutto con questo tempo?- -ero preoccupata per la loro salute- -la salute di chi?-, la fanciulla sollevò l'esile braccio indicando i fiori ke si trovavano vicino al giovane...Reno seguiva la morbida linea del suo braccio fino ad arrivare con lo sguardo ai fiori che stava osservando prima di essere interrotto, -Sono belli vero?- disse la ragazza -sono fiori- rispose il ragazzo. Gli occhi verdi della ragazza si abbassarono notando una macchiA di sangue sul pavimento, quando li rialzò notò che il giovane irruente dai capelli rosso fuoco aveva una ferita sul braccio sinistro -ma tu sei ferito!!!- così dicendo si avvicinò a Reno piegandosi alla sua altezza, era così vicina....Reno poteva sentire il profumo della sua pelle, lo stesso dei fiori che si trovavano li vicino. La ragazza sollevò il braccio e per paura di essere colpito Reno indietreggio, ma la mano non andò a colpire Reno bensì arrivò sulla testa della ragazza che tirò con estrema delicatezza il nastro che legava la sua treccia. I capelli castano chiari scivolarono sulle sue spalle, adesso accarezzavano quella morbida pelle...*come vorrei essere uno di quei capelli* pensava il ragazzo. Con non curanza la ragazza prese delicatamente il braccio di Reno e legò il nastro rosa attorno alla ferita....Era così vicina, quel suo fare così innocente e puro quasi lo infastidiva, perchè in quel momento nessuno dei suoi pensieri era puro. Era la prima volta che una ragazza si avvicinava in maniera così smaliziata a lui. Reno la fissava attentamente, quando la ragazza finì di fasciargli il bracciò notò di essere osservata e arrossendo distolse lo sguardo. Inconsapoevolmente Reno le afferò il braccio stingendolo, il suo corpo si muoveva da solo, ma quando notò che la ragazza si era spaventata staccò subito la presa. No, non era una di quelle donne facili a cui lui era abituato, no, non era caduta ai suoi piedi come tutte le altre. Il rumore della pioggia continuava a rindondare nell'edificio. La ragazza impaurita non aveva detto più nulla ma si era solo allontanata, sendendosi vicino ai fiori. *Che idiota che sono* pensò Reno, aveva rovinato tutto, cosa poteva fare per conquistare di nuovo la sua fiducia??? Si girò intorno e....-devi amare molto i fiori vero???- . Subito il sorriso tornò sulle labbra della ragazza, lo smeraldo dei suoi occhi brillava come non mai. "Si, amo i fiori, mi piace stare ore intere nei campi e parlare con loro-...-campi???non esistono campi di fiori a Midgar, e poi parlare con i fiori , che assurdità !!-...-invece si-. La ragazza si alzò nuovamente , e si riavvicinò a Reno , afferrò la sua mano delicatamente....*com'è morbida e soffice* pensava reno. Fece cenno di seguirla e così fece. Lo portò davanti ai fiori dell'altare e con una lieve spinta lo fece sedere. -Adesso sdraiati e chiudi gli occhi- disse premendo le sue mani delicatamente sulle spalle di lui, ad una distanza forse troppo confidenziale per due sconosciuti . Entusiasta ma senza darlo a vedere Reno eseguì il comando , era una donna come le altre, però non gli era mai successo di fare certe cose sui fiori. Ma dopo qualche secondo le mani della ragazza non premevano più sulle sue spalle, Reno stava per riaprire gli occhi quando una voce glielo impedì - Rilassati e concentrati sul profumo dei fiori.....-. Il ragazzo si fece trascinare da quelle parole e così fece.  -Adesso riapri gli occhi-. Delicatamente le palpebre si riaprirono, una grandissima luce proveniva dall'esterno. No, non poteve essere...difronte a lui uno sterminato campo di fiori, non aveva ne inizio ne fine...-hai visto???i campi di fiori esistono anche a Midgar-. Il ragazzo si voltò, era lei la fanciulla del miracolo..-sei un angelo???- disse spontaneamente reno senza rifletterci su. - Sono solo una fioraia-  rispose lei sorridendo. Era il luogo più bello che avesse mai visto, il suo cuore batteva dolcemente, sentiva il profumo dei fiori scorrere dentro di lui e la luce del sole che lo riscaldava. La ragazza si abbassò verso i fiori...-come dite??? si è simpatico vero??forse un pò troppo arrogante- . Stava parlando con i fiori ed era così spontanea e felice. La bocca di Reno si mosse accenando un sorriso, non il suo solito sorriso spavaldo e un pò arrogante, ma un sorriso di una estrema dolcezza. Senza voltarsi la ragazza capì che Reno stava sorridendo e facendo finta di nulla continuava a parlare con i fiori -fa lo spavaldo, ma ha un cuore puro!!si lo so che anche voi ve ne siete accorti-. Reno continuava ad ascoltare il dolce suono di quelle parole. Davvero i fiori pensavano che lui fosse una buona persona???Era così convincente il suono di quelle parole, Reno si sdraiò alzando gli occhi al cielo di primavera, cedendo al profumo dei fiori e continuava ad ascolatre quelle parole dolci e delicate che lo lodavano. -ehi tu apri gli occhi-. Reno chiuse e aprì gli occhi velocemente. Era seduto tra i fiori, ma stavolta al posto del cielo sopra di lui si trovava un tetto marcio e davanti a lui un edificio marcio. -Ti sei divertito?-, subito si voltò accanto a lui stava la fanciulla dai morbidi capelli, sdraiata accanto a lui con gli occhi chiusi. Reno la osservò non con eccitazione di quella maschile, ma con un batticuore. *Perchè il mio cuore batte così forte??? Fa silenzio potrebbe accorgersene* pensava il ragazzo. La fanciulla era ancora li, distesa, ad occhi chiusi, quale momento migliore per avvicinarsi e strappare un bacio a quelle dolci labbra?? Reno si avvicinò molto delicatamente al viso della fanciulla, era sempre più vicino, sempre più...delicatamente le labbra della fanciulla si socchiusero -cosa dite??c' è qualcuno che vuole fare il furbetto- disse la ragazza sorridendo. Imbarazzato di essere stato scoperto Reno si allontanò e si rialzò. Era triste..*sono triste perchè sono stanco..si solo per questo, ma cosa dico sono triste perchè sono stato rifiutato...devo andarmene di qui, devo andarmene subito*, senza voltarsi con voce malinconica disse -addio- e cominciò ad aumentare il passo verso l'uscita. -Aspetta- disse la ragazza. Reno si voltò, si era rialzata ed era li davanti a lui con le mani incrociate poggiate al ventre - fuori piove ancora-. No, non erano quelle le parole che voleva ascoltare. Reno si girò nuovamente e con gli occhi bassi rispose -non importa sono già baganto fradicio-. Era li in piedi, aspettando che lei dicesse ...no aspetta resta ancora qui con me....ma nessuna di queste parole era uscita dalle sue labbra. Senza voltarsi Reno continuò a dirigersi verso l'uscita *perchè mi sento così triste, perche sto male dentro, perchè sei così bella, perchè mi fai così male, perchè non riesco a togliere il tuo sguardo davanti ai miei occhi*. Era quasi arivato all'uscita quando dei passi veloci e continui dietro lui si facevano sempre più vicini e rumorosi, si fermò e mentre lentamente si voltava, vide la fanciulla correre verso di lui, pèiù vicina , più vicina....ora più lontana, non si era fermata ad abbracciarlo, teneva tra le braccia il mantello rosso e lmentre correva lo lanciò a Reno -tieni io posso farne a meno, ho proprio bisogno di una rinfrescata-, la faniulla aprì la porta dell'edificio e uscì furori sotto la pioggia. Reno era scioccato. La ragazza si voltò verso di lui ridendo "com è fresca". L'acqua scivolava sul suo viso e sul suo corpo, il vestito già aderente adesso lasciava intarvedere ogni forma di quel corpo ben fatto. La ragazza si voltò verso la strada , teneva lo sguardo verso il cielo e gli occhi chiusi. Reno corse fuori prese il mantello glielo mise sulle spalle, coprì col cappuccio i capelli bagnati e la abbracciò, si le su braccia non ce la facevano più, dovevano toccarla, dovevano starle vicino, le sue braccia avevano avvolto quella sottile e delicata vita.La ragazza non si voltò, il cappucciò copriva i suoi occhi, ma un rossore si poteva intravvedere nelle sue guance. -Perchè sei così bella- disse lui continuando ad abbracciarla. La fanciulla non aveva parole continuava a guardare in basso con le guance arrossate.


 

La pioggia continuava a cedere incessabile...l'unica cosa che rompeva il silenzio tra i 2. Reno staccò le braccia dal corpo della fanciulla e la prese per mano -dobbiamo rientrare altrimenti ci verrà davvero qualche influenza-..la fanciulla lo seguì in silenzio e con lo sguardo abbassato. Adesso erano entrambi bagnati fradici, l'imbarazzo tra i 2 regnava sovrano!!Così per spezzare un pò quel silenzio Reno disse con aria divertita -Hai visto? volevi fare l'eroina e invece adesso ci sono 2 potenziali malati-....-già hai proprio ragione...adesso anche io sono bagnata fradicia-...Reno guardò il corpo della fanciulla avvolto da quel vestito bagnato attraverso il quale poteva intravvedere le bellissime forme -Il chè non mi dispiace-...La ragazza si guardò e notò che a causa dell'acqua il vestito si era ristretto così cadde in un imbarazzo ancora peggiore ....stringendosi le braccia sulle spalle nel tentativo di coprire quel poco che poteva....*Caspita non ne combino una giusta*, pensò Reno!!!Nuovamente il giovane un pò troppo impulsivo cercò di salvare la situazione...poggiò la mano sulla testa della fanciulla accarezzandole i capelli...-sembri proprio un pulcino bagnato- disse sorridendo...anche la fanciulla sorrise poggiando la sua mano sul colletto della giacca di lui...-beh tu non sei da meno-...Con uno scatto istintivo Reno abbracciò nuovamente la ragazza...stavolta però era dentro il suo abbraccio....persa tra le sue braccia......i loro corpi erano un tutt'uno...-Io non pensavo-...disse Reno con voce molto seria...-beh io non pensavo che esistesse la vera pace...che esistessero certe bellezze della natura...ma soprattutto non sapevo cosa fosse l'amore....lo so..probabilmente mi prenderai per uno sciocco..ma la verità è che è la prima volta che il mio cuore batte così forte...è la prima volta in vita m,ia che mi sento davvero felice...-...Reno finì il suo discorso aspettando una risposta da parte della fanciulla...-Tu ...tu sei una persona simpaticissima...sei un bel ragazzo e sei molto allegro e di buona compagnia...ma vedi...io...beh..io...amo già un altro...il suo nome èZack....beh...è partito da poco..però mi ha promesso che sarebbe tornato..-. Così come Reno non aveva mai provato prima la sensazione di un cuore battere all'impazzata così non aveva mai provato la fitta che un cuore può ricevere per una delusione...Faceva male...molto molto male...Di nuovo il silenzio incombeva.....Ormai disperato Reno fece l'unica cosa che realmente desiderava...e l'avrebbe presa anche senza che lei ricambiasse...ormai conosceva la sua risposta....era inutile sperare in qualcosa di diverso tra di loro....-Scusa-...disse Reno....-di cos..-...la fanciulla non fece in tempo a rispondere le sue parole furono bloccate dalle labbra di Reno....si lui la stava baciando...Finalmente, finalmente poteva sentire il calore delle sue labbra...il sapore.....La fanciulla fu così sconvolta da non riuscire ad opporsi...forse anche lei desiderava quel bacio tanto quanto lui....UN bacio intenso, caldo, dal sapore sconosciuto...il bacio più dolce e vero della sua vità...Più la baciava e più le sue braccia la stringevano...Dopo qualche minuto Reno ancora accaldato mollò la presa....buffo ma vero ma quando guardò la ragazza in volto finì con l'arrossire come un bambino alla sua prima cotta!!!Da fuori no proveniva più nessun rumore...ormai la pioggia era finita.....- Adesso...adesso devo andare.....beh allora ciao -....Con uno scatto Reno si avviò all'uscita....senza voltarsi...col cuore che gli batteva all'impazzata sia per la felicità di quel baciò ma soprattutto dal dolore e dalla consapevolezza che non l'avrebbe rivista mai più......Aprì la porta...si..la pioggia era davvero finita..... Reno uscì lentamente anche questa volta si aspettava una qualche reazione da parte sua...-Aspetta....-disse la fanciulla....-Non mi hai ancora detto qual' è il tuo nome-....Reno davvero felice rispose..-Beh io sono Reno e tu?..- Quando si voltò Reno non vide più nessuno....così magicamente come era arrivata lei se ne era andata per sempre!!!!



3 MESI DOPO...STABILIMENTO SHINRA....

- Reno ho un incarico per te-....-spero solo che stavoplta Tseng tu abbia un pò più di immaginazione-....-Non mi fanno ridere le tue battute ragazzino....devi rapire una ragazza...ci serve per alcuni esperimenti...-..-Mi piace questa storia...almeno è carina?..-..-Tieni guarda tu stesso..- Tseng diede delle foto a Reno ma quando le guardò, anche se il suo viso era rimasto abbastanza impassibile...il cuore sapeva....riconosceva...si era la sua amata fanciulla...l'unica ragazza che avesse mai realmente desiderato in vita sua...Moerdendosi il labbro inferiore Reno chiese..-Posso sapere il suo nome?..-...-Certo...il suo nome è Aerith...Aerith Gainsborough....adesso vai..e portami la ragazza...cercala presso la periferia...dovrebbe esserci una chiesa abbandonata , è li che spesso va a prendersi cura dei fiori...-

Reno si diresse verso la chiesa.....


Col cuore in frantumi aprì la porta della chiesa...lei era lì....piegata, ad annaffiare i fiori.....Aerith si accorse che qualcuno la stava osservando....si alzò...e riconobbe Reno il simpatico e affascinate ragazzo che le aveva dato quel bellissimo bacio.....-Sono venuto a prenderti....AERITH..-..stavolta nessun sorriso...nessun gesto di affetto....solo il distacco.......Aerith lo guardò sorridendo...aveva capito che quello era il suo dovere...ma nei suoi occhi poteva vedere quello che il suo cuore in realtà provava.....


Entrambi anche se adesso erano nemici...nei loro occhi riuscivano a vedere....a sentire ancora....quel bacio....quel lugno brivido che anche se breve sarebbe durato un eternità!!!





FINE






 

 

 

 

 

 

 

 

  
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