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Autore: alenefos    22/11/2012    0 recensioni
Seguito di "L'unica che abbia mai amato". Tony e Pepper si ritrovano ad affrontare una nuova esperienza, quella di rivelarsi al mondo. Ma i cattivi sono sempre in agguato e Tony dovrà tornare a combattere e non solo per se stesso!nRomanticismo, azione, nuovi nemici, vecchi amici e...un'avventura tutta nuova! + DISEGNI!!! XD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16: Alla torre di Tokyo

Ancora un androide, ancora un’armatura…ma questa volta, era davvero qualcosa di estremamente pericoloso e completamente diverso.
Un drone di circa cinque metri era davanti agli occhi di Tony e del Team dei Fantastici 4.
Nel suo pettò, parte della lamiera era sostituita da un pannello fatto con un qualche tipo di speciale e resistente resina, che lasciava vedere il pilota seduto all’interno dell’armatura.
Brian Mars sorrideva con aria di sfida, sicuro del potenziale del suo gioiellino.
Fermo nel mare antistante le coste Giapponesi, vide Tony farsi più vicino e fermarsi a mezz’aria, con gli occhi della maschera illuminati.
<< Finalmente ci incontriamo, Stark! >>

***

Solcando il corridoio a grandi passi, Pepper raggiunse l’ufficio dove stava l’agente Coulson, preso alla sprovvista dall’ingresso fulmineo della donna.
<< Signorina Potts! >>
<< Mi porti da Levyathan! >>
<< Ma cosa? >>
<< Mi porti la lui o giuro che le farò passare un brutto quarto d’ora! >>
Coulson sgranò gli occhi. Pepper non era mai scortese o dispotica, ma la sua determinazione era disarmante.
<< Cosa vuole da lui? E’ un tipo pericoloso e non posso lasciarla entrare anche se è ben immobilizzato e… >>
<< Lui sa comandare la creatura! E credo sia una vittima quanto lei, ma per accertarlo, devo parlare con lui! >>
<< Cosa le fa pensare che lui possa essere disposto a trattare? >>
<< Io devo almeno provare a parlare con lui! Non lascerò nulla di intentato! Tony sta andando incontro a dei criminali ben organizzati ed io ffarò qualunque cosa per aiutarlo! Devo poter parlare con Levyathan! >>
Coulson restò qualche secondo indeciso sul da farsi, poi…
<< E va bene! Ma devo comunque avvertire il direttore Fury! >>

***

Johnny scese in picchiata e si fermò accanto a Tony.
<< Reed dice che ha addosso un’arma chimica, o qualcosa di simile! Il computer rileva qualcosa >>.
Mars era un tipo di poche parole ed entrò subito in azione. Tese un braccio verso i due che lo fronteggiavano e dal palmo iniziò a scaturire uno strano fumo bianco che, come un serpente, prese a dirigersi verso i due.
Johnny si allontanò di qualche metro, quando si accorse che la strana sostanza puntava dritta contro di lui.
<< Ma che…? >>
<< Ahahah! Ti conviene non farti prendere! >> Lo derise Mars.
Johnny iniziò a volare cercando la fuga, inseguito dalla scia bianca.
<< Johnny, mi ricevi? >>
<< Reed! Che cavolo è questa roba? >>
<< Azoto! >>
<< COSA?! >> Urlò Johnny accelerando.
<< E’ una composizione chimica mista, nella quale prevale un’altissima concentrazione di Azoto liquido! Pare sia come “vaporizzato”. E’ presente qualche elemento che lo fa risultare così…e qualcos’altro che lo porta ad essere attrato dal fuoco e dal titanio…praticamente, seguirà te e Tony! E’ pericoloso per chiunque, ma per te… >>
<< Capito, capito! >> Urlò John << Che faccio? >>
<< Continua ad evitarlo! >>
<< Oh, ma dai! >> disse il ragazzo esasperato e spazientito.
<< Sto cercando una soluzione ma ho bisogno di un po’ di tempo! >>
Nel contempo, anche Tony era alle prese col composto.
<< Jarvis, come lo fermo? >>
<< Presenta elementi chimici sconosciuti signore… è attratto dal titanio della sua armatura e dal fuoco. Se la tocca rischia non solo il congelamento, ma genererebbe una platina su tutta l’armatura, attivando poi un altro agente chimico presente >>
<< Che tipo di agente chimico? >> Chiese Tony iniziando, come Johnny, a schivare la scia bianca.
<< L’azoto è soltamente incolore signore. La colorazione bianca è data da un elemento altamente corrosivo e tossico. Si attaccherebbe all’armatura squagliandola e la avvelenerebbe >>.
<< Splendido! >> Disse Tony sarcastico.

***

<< Cosa vuoi da me, donna? Perché mi offri il tuo aiuto? >> Chiese Levyathan dalla stanzina dove era legato ad un pannello con fasce di titanio.
Pepper, ferma su l binario della porta scorrevole aperta, assieme a Coulson e Fury, lo fronteggiava.
<< La tua creatura non è un mostro come sembra. Tu sei in grado di darle dei comandi, ed io ho bisogno di voi per aiutare ony! >>
<< Perché dovrei aiutare Stark? >>
<< Perché non dovresti? Dopotutto sei un mercenario, non è vero? >>
<< IO NON SONO UN MERCENARIO!!! >> Urlò l’uomo.
Pepper non si scompose affatto.
<< Allora dimmi cosa sei…e perché hai prestato i tuoi poteri a quei criminali! Se troviamo un accordo, forse possiamo risolvere molti problemi! >>
Cadde il silenzio, mentre Levyathan, con lo sguardo fisso su Pepper, pensava a cosa fare.
<< Ero un mutante…una volta… >>

***

Fasci di luce, piccoli razzi esplosivi e proiettivi magnetici, seguivano imperterriti Tony.
L’armatura era stata lievemente scalfita, segno che quegli aggeggi, erano ben diversi dai giocattolini di Hammer. No…quel mostro metallico, supercorazzato, non era opera di quell’idiota! O almeno non completamente!
Reed e Ben erano entrati in battaglia assieme a Tony.
Reed continuava a cercare di “legare” l’enorme robot con le proprie braccia, allungandole a dismisura, mentre Ben rimbalzava da una parte all’altra assestando potentissimi pugni per indbolirlo.
<< Ahahah! Illusi! >> Urlò Mars afferrando Mr. Fantastic tendendolo come un elastico e lanciandolo in acqua a grandissima distanza.
La velocità e l’impatto con l’acqua, lo lasciarono galleggiante e stordito sul pelo del mare.
<< Oh, no, Reed! >>  Ben saltò di nuovo sul mostro ddi ferro e Mars lo afferrò stringendolo con una forza tale che si sentì la roccia di cui era coperto il corpo di Ben, iniziare a scricchiolare.
La cosa perse i sensi e Mars lo scaraventò in acqua, facendolo affondare.
Tony attivò i razzi che partirono copiosi dalla sua armatura, colpendo Mars e facendolo indietreggiare di numerosi passi sulla sua piattaforma.
Continuò a lanciargli fasci di luce esplosivi e nuovi congegni. Aveva apportato numerose modifiche ma non sembravano bastare.
Dalle braccia di Iron Man erano addirittura partiti dei piccoli dischi taglienti che, una volta colpito l’avversario, essendosi conficcati attraverso le lamiere dell’armatura di Mars, avevano iniziato a diramare scariche elettriche intensissime e continue.
<< Niente da fare, Stark! Non bastano i tuoi giocattolini! >>
<< Per metterti a terra forse no… >> commentò Tony continuando a lanciare i dischi in gran numero.
<< Perché ti ostini a lanciarmi queste piccole mosche?! Non hai altro?! Ahahah! >> Continuò a sghignazzare Mars rispondendo al fuoco, e mancando Iron Man che schivava a fatica i razzi.
Tony lo bombardò con una miriade di dichi. Questi si conficcarono per tutta l’enorme armatura. Grossa com’era, era difficile mancarla!
Mars parò entrambe le mani verso Tony, iniziando a concentrare una grossa energia pronta ad essere lanciata contro il nemico : << I tuoi giochetti mi fanno il solletico! Mi aspettavo
di più dal famoso Iron Man! >>
<< I miei giochetti ti faranno il solletico, ma come la mettiamo se finisci in acqua? >>
<< Che cosa?! >> Disse Mars sbarrando gli occhi.
<< Dovresti essere più attento quando credi di aver messo KO un nemico! >>
<< Ma che…? >>
Mars si voltò appena. Con la coda dell’occhio vide qualcosa che gli arrivava addosso a gran velocità.
…Un impatto durissimo e dal rumore assordante!
<< Bella mossa, Ben! >> Pensò Tony che aveva preso tempo intuendo il piano dei due amici.
L’accaduto? E’ presto spiegato:
Reed era riuscito a richiamare la macchina volante da lui creata, approfittando della distrazione di Mars, convinto di averli entrambi sconfitti.
Al momento del bisogno, la navicella dei Fantastici 4, si divideva nei tre componenti guidati rispettivamente da Reed, Ben e Sue con John.
Richiamatala, Reed l’aveva appunto fatta dividere nelle tre “sottomacchine”. Aveva allacciato entrambe le gambe alla prima, impostandola in blocco, e le braccia alle altre due, ordinandogli attraverso un comando vocale, di allontanarsi una verso destra e l’altra verso sinistra.
Aveva così teso le braccia come una fionda pronta a scoccare.
Ben si era posizionato addosso a Reed mantenendosi alle sue spalle. Mentre la terza navicella indietreggiava tirando così le gambe di Reed e tendendolo al massimo.
Una volta pronto. Reed aveva lasciato andare la presa delle gambe, scattando appunto a mo’ di fionda e lanciando Ben come un proiettile.
Con una tale potenza, il super drone di Mars non era riuscito a fare più presa sulla piattaforma della grande navicella ed era piombato in acqua.
Atterrato sulla piattaforma, Ben osservò l’acqua sotto di lui ribollire per le scariche elettriche che emettevano i disci ancorati al corpo di ferro di Mars.
Pochi terribili minuti…ed il drone affondò portando con se il criminale, ormai sconfitto.

***

<< Quando molti di noi si sono fatti abbindolare dalla possibilità offerta dal governo di usare “la cura” per recuperare una vita normale, e non essere più esiliati come mutanti, siamo caduti in una tremenda trappola… >> Stava raccontando Levyathan.
<< Quelli di noi con i poteri più interessanti, sono stati trasportati con l’inganno in un laboratorio diverso da quello dove veniva applicata “la cura”. Siamo stati usati come cavie e ci hanno fatto gli esperimenti più crudeli che la mente “umana” potesse escogitare. Ci hanno dopati per vedere fino a che punto potevamo arrivare, fino a quanto potevamo amplificare i poteri. Ma molti di noi, hanno finito col non resistere alle dosi massicce iniettate. Io sono stato sottoposto a vari test…e quando hanno scoperto che la mia capacità di interagire con l’acqua si estendeva anche alle creature che vivevano in essa, mi hanno messo in una stanza enorme con una piscina. Lì c’era la creatura che tu, donna… >> continuò fissando Pepper << …hai difeso. La creatura è frutto di un esperimento. Hanno modificato un pachiderma, applicandogli parti di altri animali e ricostruendo tessuti ossei, cartilagine e nervi. Poi gli hanno iniettato sangue mutante di vari individui. Però qualcosa non ha funzionato e si sono ritrovati con una creatura in grado di autoriprodursi.
La creatura ha infatti avuto un cucciolo che gli è stato sottratto. Da quel momento, ha scatenato una rabbia ed una furia che non riuscivano più a controllare. Ma…un arma così potente non si può “sprecare”…e così, hanno usato me per comunicare con lei. Ma io posso controllarla solo se è in acqua. Fuori dall’acqua è incontrollabile…salvo che da lei, signorina >>.
<< Da me? >> chiese Pepper inorridita dal racconto di Levyathan.
<< Si. Lei ha la capacità di sedarla. Non ho idea del perché, ma i fatti parlano chiaro. Comunque…una volta scoperto che riuscivo a controllarla attraverso l’acqua, io, la creatura ed il cucciolo siamo stati venduti dietro lauto compenso a Mick Credden. Lui ci ha trattati da schiavi…è vero…ma ho dovuto obbedire >>.
<< Perché? >> Intervenne Coulson << Perché non ti sei ribellato? Dato che controllavi la creatura avresti potuto approfittarne! >>.
<< Mi hanno mostrato la loro sala controllo >> mormorò Levyathan e la sua voce si ridusse ad un
sibilo << Loro… hanno… hanno la mia famiglia. Mia moglie e mio figlio >>.
<< Non è corretto! >> Proclamò Nick Fury. Tirò fuori dalla tasca un telecomando e il muro laterale alla cella scarse indietro rivelando un vetro a specchio.
Dall’altra parte, una bellissima donna dai capelli lisci e neri, teneva in braccio un bambino e giocava con lui, seduta sul letto di una piccola stanza che non sembrava affatto una cella, pur essendo piccola e scura.
Levyathan sgranò gli occhi: << E’ una proiezione? Deve essere così! Voi mi state ingannando! Li avevano rapiti! Non può essere! >>
Fury spinse ancora un pulsante: << Signora Jank! >> Disse.
E la donna alzò lo sguardo ascoltando la voce dall’altoparlante: << E’ lei signor Fury? Ha notizie di Levyathan? >> chiese agitata e speranzosa.
Nick fece cenno a Levyathan di parlare.
<< Becky! >> Disse lui con le lacrime agli occhi, guardando la moglie scattare in piedi stringendo il loro bimbo.
<< Levyathan! >> Urlò lei scoppiando in lacrime << Sei tu?! Dove sei? Come stai!... Oh mio Dio… >>
<< Sto bene…ti hanno fatto del male? >>
<< No! Il signor Fury ci ha fatti portare qui dopo che gli agenti dello S.H.I.E.L.D. ci hanno salvato! Stiamo bene! >> continuò lei tra le lacrime.
<< Signora Jank, suo marito è stanco, ma sta bene. Devo chiudere la comunicazione, ma le assicuro che presto rivedrà suo marito, si fidi di me! >>
<< Oh, grazie! Grazie! >> disse ancora lei piangendo << Gli dica che il nostro Sid sta bene! >>
<< Lo farò, non si preoccupi! A presto! >>
Nick richiuse la parete e spense l’audio, mentre Levyathan annaspava tra le lacrime, legato ancora dalle fasce di ferro.
Pepper era sconvolta. A quanto pare, non era la sola ad essere in pena per il proprio innamorato, e sapere che Levyathan era più umano di quello che non apparisse, la rincuorò.
<< Allora? >> Chiese Fury all’uomo.
<< Farò qualunque cosa! Pur di riavere la mia amata e mio figlio, farò qualunque cosa! Vi sono grato per averli salvati! Combatterò per voi! >> disse.
<< Bene! Coulson, fallo preparare, e portalo dalla creatura! >>
<< Signor Fury! >> Lo interruppe Levyathan << Posso controllarle entrabe. Restituitele il suo cucciolo e sarà una potentissima alleata…nonché una doppia arma! >>

***

<< Sembra che ce l’abbiamo fatta! >> Disse Ben.
<< Non credo sia finita… manca Credden! >> Aggiunse Tony.
<< Ragazzi!!! >> La voce di Reed li mise di nuovo in allarme.
Johnny volava verso di loro veloce come una freccia. La scia bianca continuava a rincorrerlo…e lo rincorreva praticamente da inizio battaglia.
Tony gli si affiancò. Ben e Reed fecero lo stesso con le navicelle.
<< Hey! Mi avete mollato! Sue è in pericolo! La torre ha iniziato a detonare! >> Disse la torcia.
<< Cosa?! >> Chiese Reed.
<< Detona dal basso verso l’altro, una bomba alla volta! Ma solo perché Sue sta contenendo ogni singola esplosione non permettendogli di raggiungere la bomba successiva. Però hanno un dispositivo a tempo, credo! Esploderanno in sequenza comunque! >> Concluse il ragazzo mentre volavano in tondo, poi a zig zag e via dicendo, sfuggendo alla scia chimica.
<< Raggiungiamola! >> Disse Ben, e tutti fecero rotta alla torre.
Non si accorsero però, che alle loro spalle, la navicella a bordo della quale era arrivato Mars, si stava trasformando. 

  
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