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Autore: NovemberDelane    22/11/2012    6 recensioni
Mi cimento per la seconda volta in una storiella autoironica, sperando che via piaccia quando l'altra. (:
Tratto dal testo (mi mette sempre in crisi trovare le "frasi più significative", come carinamente mi ricorda la nota che in questo momento mi fissa come a dire «forza, scrivi»)
« [...] La mia visione del tempo è da sempre un po' distorta, ad ogni modo ero talmente insicura che gli ho risposto il 16 gennaio. Quasi un mese dopo. Se ci ripenso mi viene da prendermi a sberle. Poveraccio.
Per inciso, siamo stati insieme un mese e 10 giorni. In pratica ci ho messo quasi più tempo a decidere se volevo stare insieme a lui che non a lasciarlo.
Sì, perché alla fine l'avevo lasciato io. Non eravamo fatti per stare insieme, presente? [...] »
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho paura di scegliere. Dopo 17 anni della mia vita sono giunta a questa conclusione.

Ho sempre avuto qualche difficoltà nel fare delle scelte, anche se apparentemente insignificanti.

 

I gusti del gelato ad esempio.

Dopo essere cresciuta a forza di fragola e limone non riuscivo più a vederli, ma quando finalmente sono diventata abbastanza grande da poter scegliere da sola che gelato prendere la scelta era talmente ampia che sono andata avanti a fragola e limone per un altro anno.

 

Oppure la pizza.

Pagine e pagine di pizze diverse; “funghi”, “carciofi”, “prosciutto”, “prosciutto e funghi”, “funghi e carciofini”. Probabilmente quel carciofini dovrebbe mettere tenerezza alle persone particolamente sensibili.

Fatto che sta che puntualmente passavo più tempo a scegliere la pizza di tutti gli altri miei amici insieme, e quando arrivava il cameriere era sempre la stessa storia. «E per te?» «Una margherita.». Imbarazzante.

 

Anche con i ragazzi le cose non andavano molto meglio.

Ho avuto la mia prima cotta corrisposta in seconda media, intendo il momento in cui oltre a sapere che un ragazzo ti piace e che tu piaci a lui si riesce anche a parlarci (cosa non scontata a quell'età), e il tipo in questione mi ha chiesto di mettermi insieme a lui il 26 dicembre.

Io ero persa, letteralmente, ma quando finalmente è arrivato il messaggio tanto fantasticato (a quel tempi non si diceva niente a voce, era tutto sms-izzato) mi ha assalita il panico.

Al momento non ricordo esattamente se è stato lui a dirmi che non serviva rispondessi subito o se avevo chiesto un momento di riflessione (altrimenti chiamata tregua), comunque dovevo dirgli “se ci stavo” appena tornati dalle vacanze (eravamo in classe insieme).

La mia visione del tempo è da sempre un po' distorta, ad ogni modo ero talmente insicura che gli ho risposto il 16 gennaio. Quasi un mese dopo. Se ci ripenso mi viene da prendermi a sberle. Poveraccio.

Per inciso, siamo stati insieme un mese e 10 giorni. In pratica ci ho messo quasi più tempo a decidere se volevo stare insieme a lui che non a lasciarlo.

Sì, perché alla fine l'avevo lasciato io. Non eravamo fatti per stare insieme, presente? Be', infondo mi ci è voluto solo poco più di un mese per capirlo, no?

E sempre tanto per la cronaca, l'anno dopo ci siamo rimessi insieme. Quella volta però sono stata bravissima, gli ho risposto quasi prima che me lo chiedesse. E lui mi ha brutalmente scaricata dopo neanche tre settimane, ma sapete una cosa? Mi sta bene. Me la sono cercata. Sono felice che sia un tipo abbastanza diretto, se fosse stato troppo carino avrei ancora i sensi di colpa.

 

Qualche giorno fa a scuola la prof di spagnolo ci ha fatto giocare a tris con i numeri della tombola.

In pratica ognuno doveva riempire una tabella 3x3 con numeri da 1 a 99, lei pescava i numeri e il primo che faceva tris vinceva.

Nel momento in cui ha detto «Scrivete 9 numeri a caso» mi è venuto male. Io mi faccio sempre troppe seghe mentali.

Per un minuto e mezzo buono ho guardato il foglio pensando ai numeri con probabilità maggiori di venire estratti, quindi escludendo i numeri con una cifra, il 99 e i numeri interi. La mia vicina di banco intanto mi guardava via malissimo.

Finalmente quando stavamo per iniziare mi è venuta l'illuminazione: 19-20-21-22-23-24-25-26-27.

E detto fra noi, decidere con che numero iniziare è stato davvero un casino.

 

 

 

Spazio autrice

 

Buongiorno! Mi cimento per la seconda volta in una storiella autoironica e (spero) divertente.

(ci ho messo una vita a decidere se postarla o meno, ero l'indecisione personificata)

Se vi va ditemi come vi è sembrata, mi farebbe un piacere enorme se sapere cosa ne pensate e magari conoscere anche qualcuno dei vostri problemi, tanto per non sentirmi sola.

Un bacione,

Chantal93

   
 
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