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Autore: Tori    10/06/2007    9 recensioni
Ecco la mia prima fanfiction romantica... E' venuta fuori così, all'improvviso, poco prima di cadere dalla sedia per il sonno... Buona lettura! Spero in lunghissime RECENSIONI, anche negative, se ritenete sia il caso...Forse, poi, tra qualche tempo aggiungerò un altro capitolo se piace (^^)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un Semplice "Ciao"

Eccolo lì.
Quanto è carino!
Non ce la faccio. Non posso evitare di guardarlo.
Devo essere proprio fuori di testa: andare dietro ad uno come lui…
Non è che sia quello che si dice “un gran bel ragazzo”, però mi affascina lo stesso. Non so neanche quando precisamente ha cominciato a piacermi. Mi piace, punto e basta, è difficile piegarlo persino per me, che ogni volta che lo vedo divento un pomodoro fosforescente.
Cavolo! Sta venendo da questa parte!
Devo nascondermi assolutamente!
- Ele! Ti prego aiutami! Sta arrivando! – urlo ad una mia amica. Tornare a casa con lei non è proprio una sfortuna.
- Chi sta arrivando? – mi fa lei, con aria indagatrice, anche se in fondo sa a chi alludo.
Io la guardo allarmata:
- Come “chi sta arrivando”?!? Chi dovrebbe arrivare, scusa? – mi nascondo dietro di lei e faccio finta di parlarle.
Lui intanto attraversa la strada e si avvicina all’angolo dove sto tentano disperatamente di diventare invisibile.
‘Aprititerra, aprititerra, aprititerra…’ prego tra me e me; Ele si guarda intorno attentamente.
- E’ a circa dieci metri da noi… - mi sussurra – Vuoi salutarlo?
Io la guardo come se fosse un alieno in calzamaglia rosa shocking:
- Ceeeeeeerto che voglio salutarlo! Stai scherzando? Sono rimasta qui apposta! – le dico, quasi urlando davanti a tutta la strada. Poi cominciano le mie crisi paranoiche – E se non mi sente? E se non ha voglia di salutarmi? E se…?
Ele mi prende per le spalle e mi immobilizza:
- La vuoi piantare di fare la scema? – mi sussurra arrabbiata. Poi cambia completamente espressione e io mi pietrifico - …ehm…
Mi volto facendo finta di continuare a camminare trascinandomi dietro Ele.
- Ciao! – per poco non gli finisco addosso! “Merda”, penso. Ele mi fa una smorfia, ma non riesco a capire se vuole dire che sono una deficiente totale oppure che sta per rivolgermi la parola.
In effetti, mi rivolge la parola.
- Oh, ciao, Vittoria – mi fa. Io divento così rossa che mi brucia la faccia dalla vergogna – Devo chiederti una cosa…
Mi sento quasi male dall’emozione. O, meglio, sto così male che non mi sento più le dita dei piedi.
Lui mi guarda e io rimango a fissarlo come un pesce lesso.
Che avrà mai da chiedermi? Deve essere qualcosa d’importante
Ha i capelli un po’ lunghi, castani scuri che gli nascondono gli occhi brillanti, scuri anche quelli.
È piuttosto alto per avere quindici anni. A volte mi chiedo se anch’io diventerò così alta.
Ma poi comincia a parlare e io dimentico tutto quello a cui stavo pensando.
- Ehm…- comincia, un po’ incerto – Cioè…Tu verrai al classico, no?
Quasi cado per terra: vuole sapere se m’iscriverò al classico? Davanti ai miei occhi si aprono centinaia di casi possibili, prospettive magnifiche e altre un po’ meno.
Faccio per rispondere, ma mi si è seccata la gola. Perché mi fa sempre quest’effetto disastroso?
- Uh… - provo ad aprire bocca. Inutile dire che il risultato è deprimente: non riesco a spiccicare parola. Allora faccio cenno di sì con la testa. Per fortuna, a lui sembra bastare.
Mi sorride e io mi sciolgo come burro fuso. Penso anche di aver fatto uno dei miei soliti sorrisi idioti.
- Ah, okay – sembra sollevato e, in un certo senso, anche contento della mia risposta – Allora, ci vedremo. Chissà, magari possiamo anche tornare a casa insieme… - propone, arrossendo lievemente.
A questo punto, la mia “compagna d’avventure” (alias: Ele) dovrà raccogliermi non con il cucchiaino, ma con una pipetta Pasteur.
- Ehm…Allora, ciao – mi saluta e aspetta che risponda.
- Ciao – faccio io, praticamente senza più respirare.
Mi stupisco di come mai non sia ancora diventata viola.
Lui riprende a camminare per la sua strada.
Io mi giro e mi sento letteralmente morire.
Ele mi guarda, attendendo commenti.
- E…Allora?
La guardo fissa senza sbattere le palpebre.
- Ele... Mi piace da morire!


Non ho la più pallida idea di come sia venuta fuori questa fanfic, ma spero piaccia ugualmente, nonostante sia uscita dalla mente assonnata di una sconsolata ragazzina con una cotta tremenda per un ragazzo più grande.
Ma che ho fatto di male? Che ho fatto per meritarmi questo?
Ops, va bene, lasciatemi perdere...Sono completamente fuori di testaaaa!!!
  
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