Per
Ema, aspettando il tuo
Blaine/Kurt accontentati dei miei con la tua canzone preferita.
Shelter
“Kurt,
per favore ascolta solo per un momento”
“Io
non ho più niente da dire! Non posso
ascoltarti se ciò che dici è uguale a quello che
hai già detto. Ti ho già
risposto.”
“Non
andartene, ti prego.”
“Per
favore Blaine, non sei tu la vittima in
tutto questo”
“Kurt…”
And I’ll
cross oceans like never before
So
you can feel the way I feel it too
E
la
sua voce, le sentivo le sue lacrime che però teneva nascoste
e mi stavo odiando
come mai prima perché quella tristezza ce l’avevo
messa io.
Mi
dispiace.
Quelle
due parole cominciavano a non avere senso
nemmeno alle mie stesse orecchie tanto le avevo ripetute.
I find
shelter in this way under cover, hide away
Can
you hear when I say I have never felt this
way
***
Il
mio
nome pronunciato in quel modo, la sua voce che quasi si spezzava allo
stesso
modo del mio cuore per l’ennesima volta.
Gli voltai le spalle, schiena dritta e testa alta per non mostrargli
quanto mi
avesse distrutto e quanto, alla fine, poco era rimasto di me
perché lui aveva
tutto.
It takes an
ocean not to break, company
Mi
bastò voltare l’angolo, essere lontano dai
suoi occhi, per cadere in ginocchio sotto il peso di quel dolore. Le
lacrime
corsero sul mio viso senza che riuscissi a trovare la forza di fermarle
mentre
combattevo i singhiozzi e i brividi di paura che la sua assenza mi
causava,
senza meta.
It takes a
while to settle down
My
shivered bones until the panic’s out
***
Restai
immobile a fissarlo mentre si allontanava da me. Non mi aveva stretto
ma mi
pareva di sentire il calore del suo corpo spegnersi e il suo profumo
abbandonare i miei ricordi.
Can
I be? Was I there? It
felt so crystal in the air
I still want to drown whenever you leave
Please teach me gently how to breathe
Mi
riscossi, muovere qualche passo mi sembrava la cosa più
difficile da fare
perché raggiungerlo era così giusto e
così sbagliato.
Non volevo farti del male Amore mio, non volevo.
***
It’s
a terrible love and It’s I’m walking with spiders
It’s a terrible love and I’m walking in
Passi
alla mia destra mi fecero tremare, ero solo nel mezzo della notte a
Central
Park a piangere; mi sentii ancora una volta stupido per aver dato
ascolto a
Blaine.
“Kurt” la voce di Blaine, il suo sussurro nella mia
testa. Almeno mi erano
rimasti i ricordi, era così perfetta la sua voce anche se
immaginata.
Poi le sue braccia mi avvolsero, il suo calore, il suo profumo, il suo
cuore
vicino al mio orecchio e le sue lacrime tra i miei capelli.
Tremai di nuovo e lo sentii irrigidirsi, la sua presa su di me che si
allentò
immediatamente e in un secondo le sue braccia non c’erano
più.
“Blaine” la mia voce tremante di lacrime
risuonò acuta e titubante, forse
velata di paura.
“Ho bisogno di te, Kurt. Ho bisogno di amarti, so che ho
sbagliato ma io devo
amarti. E’ l’unica cosa che mi riesce davvero
bene”
Mi feci forza e mi alzai, dopo aver ascoltato le sue parole trovai la
forza di
guardarlo negli occhi, asciugando le lacrime che ancora mi
sfuggivano.
“Non è più così, Blaine. Tu
hai… Io non posso fidarmi di te.”
“Sei tutto quello che di più bello potesse
capitarmi, Kurt. Sono un cretino ad
averti ferito…”
“Tu non mi hai ferito, Blaine. Tu mi hai
distrutto.”
“Dimmi che non è troppo tardi, che non ho mandato
tutto a puttane.”
“Non lo so, Blaine.”
“Kurt so essere migliore di quello che ti ha spezzato il
cuore, sai che posso.”
Posai una mano tremante sulla sua guancia, le sue lacrime calde
nascoste dal
mio palmo: “So anche che potresti tornare a farmi male, non
voglio soffrire.
Non così, non per te che sei tutto quello di cui ho
bisogno.”
“Non trovo più nemmeno la forza di dire mi
dispiace, Kurt. Quelle parole sono
così insensate, vorrei poterti dimostrare quello che penso
invece di dirtelo.”
“Come posso crederti, Blaine? Mi è bastato andare
via per poco e ti ho perso,
hai cercato conforto tra le braccia di un altro.”
“E’ stato solo uno sbaglio…”
“Quanto passerà prima che sia io a diventare uno
sbaglio?”
Il suo sospiro mi solleticò la pelle del polso, ero
consapevole di averlo
ferito ma non riuscivo a non pensarci.
Qualcuno l’aveva avuto al mio posto, l’aveva
baciato e toccato la sua pelle e
io avevo perso quel senso di appartenenza e sicurezza che derivava da
lui.
Non era più mio.
Ci guardavamo negli occhi, la sua tristezza era eco della mia. Ci
stavamo
facendo del male in egual misura, troppo codardi per ammettere di aver
sbagliato e forse troppo delusi per provare di nuovo.
“Non potresti mai esserlo, Kurt. Mi sembra così
inutile tutto quello che
faccio, senza di te.”
“Le parole servono a poco, Blaine.” Di nuovo il mio
orgoglio, misto a paura.
“Fidati di me, per favore. Un’ultima
volta…”
Mi venne spontaneo annuire e lasciarmi abbracciare, asciugare le sue
lacrime
con le mie carezze e stingerlo di rimando.
Sospirai e poi inspirai il suo profumo nascondendomi in
quell’abbraccio e
permettendogli di baciare le mie lacrime, rabbrividendo piano.
Fui io a cercare le sue labbra, necessitavo di quel contatto per essere
sicuro
che il suo sapore non fosse stato intaccato, che lui fosse ancora come
lo
ricordavo.
Sfiorai la sua bocca con la mia, incerto, fu lui ad attirarmi a
sé forse con un
impeto che non gli avevo mai visto.
Sentii le sue dita intrecciarsi ai miei capelli e trattenermi contro di
lui, il
suo braccio che circondava la mia vita e lui che si tendeva per essere
alla mia
altezza.
La sua lingua forzò dolcemente le mie labbra, dopo averne
delineato i contorni
con calma e perizia; io le schiusi con un piccolo sospiro.
Poi sentii il suo sapore e mi sentii a casa, finalmente lì
dove dovevo essere,
perché le sue braccia erano le uniche che avrebbero potuto
darmi quel
silenzioso conforto che neppure lui sapeva di donarmi.
Mi spinsi contro il suo corpo per ricambiare il bacio, necessitando del
suo
calore e del suo sapore, di sentire che lui apparteneva a me ed io a
lui.
Assaporai la sua lingua, lasciando che invadesse dolcemente la mia
bocca,
intrecciandola poi con la mia.
Avvertii i suoi denti mordicchiarmi la lingua e sentii le mie guance
arrossarsi, il suo respiro che si mescolava al mio e mi solleticava il
viso.
Si staccò dopo un po’ e io posai la fronte contro
la sua, stretto ancora tra le
sue braccia e, tenendolo stretto a mia volta, gli sorrisi.
***
Maybe
I had done something
that was wrong
Can I make it better with the light turned on
Avevo
riavuto indietro il suo sapore, il suo profumo, la sua dolcezza e una
ragione
per continuare a essere me stesso.
“Ti amo, Kurt.” dissi e ricambiai il suo
sorriso.
“Ti amo, Blaine.”
Sentirgli dire quelle parole mi fece sentire di nuovo bene, leggere la
fiducia
nei suoi occhi ancora una volta, anche se adombrata da un velo di
timore.
“Mi fido di te, mi fiderò ancora di te. Lo faccio
perché ti amo, perché ho
bisogno di te. Non ferirmi di nuovo Blaine.”
Io annuii, sentendo di essergli ancora una volta inferiore.
Perché mi ero
permesso di dimenticare lui, quello che provavo e pensando di essere
nel
giusto.
“Non ti ferirò di nuovo, promesso.”
***
“Ti
amo”
“Ti amo”
“Davvero, Blaine?”
“Davvero, Kurt”
I'll
be anything you ask
and more