Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Howaitotaiga    22/11/2012    1 recensioni
Dal testo:
"Una stupida. È questo quello che mi ripeto da più di una settimana e me lo sto ripetendo anche ora camminando come un’anima in pena nelle strade affollate e piene di negozi. Sono una stupida e per di più anche ingenua."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una stupida. È questo quello che mi ripeto da più di una settimana e me lo sto ripetendo anche ora camminando come un’anima in pena nelle strade affollate e piene di negozi. Sono una stupida e per di più anche ingenua. Come ho fatto a non accorgermi di niente? Come ho fatto a pensare che ogni volta che disdiceva un nostro appuntamento dicendo che doveva studiare per un esame, che un ragazzo al locale nel quale lavorava non veniva a lavorare e quindi il turno doveva farlo lui, che un suo amico stretto si era appena lasciato con la ragazza e quindi voleva tirarlo su il morale fosse vero? Da brava fidanzata ho deciso di fargli una sorpresa andando a casa sua. E cosa mi ritrovo? Una tizia che indossava una sua felpa e che quando le ho chiesto chi era mi ha risposto che era la sua fidanzata. Quando lui si è accorto della mia presenza non ha detto niente, si è limitato a dire che ero una delle sue vicine rompipalle che bussavano sempre per cose inutili. Al che mi sono girata e me ne sono andata.
Mi sento così delusa. Da lui che mi ha illusa e da me che, credendo che lui fosse la mia anima gemella, non mi sono accorta di niente.
La vita fa schifo, questa è un’altra cosa che mi sto ripetendo da quel giorno. Mentre me lo ripeto per la millesettecento quarantaduesima volta forse mi volto a guardare una vetrina di un negozio di giocattoli notando in mezzo a quest’ultimi una statua di Babbo Natale intento a toccarsi la pancia nella sua tutona rossa. Fra poco è Natale e devo comprare regali per i miei familiari, questo è l’unico motivo che mi ha spinta a scendere da casa. Io avrei preferito rimanere nel mio caldissimo e morbidissimo pigiamone a deprimermi mangiando gelato a casa.  
Fortunatamente mi mancano solo pochi regali e potrò tornare a casa.
Una volta finito di fare compere, decido di fermarmi in un bar per bere qualcosa di caldo visto che somiglio ad un cubetto di ghiaccio pronto per essere messo in un bicchiere di coca cola.
La prima cosa che noto entrando nel bar è la quantità di persone presenti, non ho mai visto così tante persone insieme e per di più tutti col sorriso stampato in faccia. Sarà l’aria di Natale forse, oppure molti di loro potrebbero avere un futuro da attori.
Vedo un tavolino libero in fondo alla sala e mi ci fiondo in modo da non dovermi gustare la mia cioccolata calda in piedi, che ordinerò appena un cameriere si avvicinerà per sapere cosa voglio.
Mentre aspetto la cioccolata -alla quale ho aggiunto anche un muffin alla vaniglia- un ragazzo mi si avvicina e  mi chiede come mai una ragazza dall’aspetto così dolce si ritrovi tutta sola. Gli rispondo che se è venuto per sfottere può anche andarsene. Lui alla mia risposta ride e non posso negare che ha una risata stupenda e coinvolgente infatti non posso fare a meno di ridere anche io. Si siede nel posto di fronte a me e iniziamo a parlare. Mi chiede il nome, l’età, dove abito e quando mi chiede se ho un ragazzo o qualcuno con cui mi sto sentendo gli racconto tutto, forse perché è vero che è più facile dire le cose a chi non conosci perché non ti giudica o forse perché non ho detto a nessuno quello che è successo e sono arrivata al punto in cui avrei sfogato anche con quella stronza della ragazza  che abita al piano di sopra al mio.
Raccontando di lui e di come mi abbia ingannata scoppio a piangere e lui cerca di consolarmi dicendo che sicuramente non mi meritava, che è stato uno stupido a lasciarmi perché lui, anche se mi aveva appena conosciuto, non si sarebbe mai lasciato scappare un ragazza come me. Mi viene da sorridere.
Finito di raccontare ciò che era successo una settimana prima guardo l’orologio accorgendomi che è quasi ora di cena e che quindi devo scappare. Quando lo saluto mi chiede il numero di cellulare. Glielo do, sembra una persona buona e conoscere nuova gente non può farmi che bene.
Arrivata a casa ordinò una pizza e mentre aspetto che il fattorino la porti mi siedo sul divano e accendo la tv girando i canali bloccandomi quando vedo che su un canale, a me sconosciuto, stanno trasmettendo “Topolino strepitoso Natale”. Durante la mia parte preferita del film e mentre sto mangiando la mia deliziosa pizza mi squilla il telefono avvertendomi dell’arrivo di un messaggio. Mi pulisco le mani e controllo il messaggio.

“Ciao sono Mattia, il ragazzo del bar,
ti ho mandato un messaggio cosicché anche tu possa segnarti il mio numero.
Volevo dirti che oggi sono stato molto bene con te e che mi farebbe piacere rivederti.
Se fa piacere anche a te ovviamente”

Mentre rispondo al messaggio scrivendo che anche io sono stata bene e che anche a me farebbe piacere rivederlo non posso fare a meno di sorridere pensando che dopotutto la vita non fa così schifo. Infondo dopo la pioggia c’è sempre un arcobaleno. Può darsi che sia proprio lui mio personalissimo arcobaleno venuto a dare un po’ di colore alla mia vita divenuta troppo grigia.

Note Howaitotaiga:
Avevo in mente questa storia da una vita e finalmente ho avuto il coraggio di scriverla e pubblicarla.
Spero vivamente vi piaccia e se ci sono errori grammaticali o di qualsiasi altro genere chiedo scusa in anticipo.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Howaitotaiga