VIVACI
CILIEGI IN FIORITURA
«A proposito… Riguardo al
profilo economico che citavi prima… Che ne dici se me ne occupo io al
tuo posto?»
Alle mie parole, furtivamente scorsi la tua figura regalarmi un sorriso
vanescente. Poi però, non appena me ne meravigliai, mi resi conto che
quello non era altri che un sogno ad occhi aperti.
Un bellissimo sogno ad occhi aperti.
«A proposito di… cosa?» chiedesti, leggermente perplessa.
E prima ancora di sentir proferire dalle tue morbide labbra femminee: «Sono
curiosa, Oreki-san», m’affrettai a prender parola.
«N–Niente.»
risposi inspiegabilmente balbettando, stringendo saldamente il manubrio
della bicicletta. – Come se non fosse già abbastanza complicato
interagire con la tua grande esuberanza.
Quel giorno lo era stato più del solito.
In quell’istante, credetti d’esser stato intrappolato nelle profondità
del tuo cuore.
Era così che si sentiva Satoshi, l’altra volta?
Imprigionato nell’anima di qualcun altro.
Catturato dai suoi occhi.
Gentilmente soffocato dal suo sorriso.
Involontariamente arrossii, senza nemmeno una causa apparente.
«Comincia a far freddo.» ammisi.
«No, ora è primavera.»
Piacevolmente sorpreso da quella tua risposta, trattenni a malapena un
sorriso sincero. Il vento soffiò con vigore, accompagnando quei soffici
petali rosa nel loro breve viaggio.
Ne rimasi incantato.
In quell’attimo, ai miei occhi, la tua vivacità apparve armoniosa
ed incredibilmente bella.
Stordito dal profumo dei ciliegi in fiore, sorrisi con il cuore in mano.
Ero stato travolto da un ciclone d’incredibile bellezza.
"Chitanda, mi sono innamorato".
© LADY ROSIEL/ Luna Azzurra