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Autore: Alchbel    23/11/2012    4 recensioni
Il ragazzo appoggiò la schiena contro il sediolino, tirando la testa indietro e chiudendo gli occhi. Se solo pensava alla serata che aveva appena passato con Kurt sarebbe scoppiato in lacrime lì, senza alcun pudore: aveva così tanti sentimenti nel petto che probabilmente le lacrime sarebbero state la sola soluzione. Ma al momento si lasciava andare solo ad un lieve tremore, impossibile da fermare.
Breve shot scritta in un momento di delirio, dopo la riot delle foto Klaine di Natale. SPOILER 4x10
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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White Christmas.

 

Ho incontrato il tuo sorriso dolce,

con questa neve bianca adesso mi sconvolge,

la neve cade e cade pure il mondo

anche se non è freddo adesso quello che sento

(L’ultima notte al mondo – T. Ferro)

 

 

«Ci sentiamo».

«Certo. Allora… ciao».

«Ciao».

Un abbraccio. Semplice, veloce e poi Blaine era salito con Burt nel taxi che avevano chiamato qualche minuto prima perché li portasse all’aeroporto.

Il ragazzo appoggiò la schiena contro il sediolino, tirando la testa indietro e chiudendo gli occhi. Se solo pensava alla serata che aveva appena passato con Kurt sarebbe scoppiato in lacrime lì, senza alcun pudore: aveva così tanti sentimenti nel petto che probabilmente le lacrime sarebbero state la sola soluzione. Ma al momento si lasciava andare solo ad un lieve tremore, impossibile da fermare.

Loro due, la pista di pattinaggio e la neve. Non credeva potesse esserci qualcosa di più bello della visione di Kurt filtrata tra i piccoli fiocchi bianchi di quella serata e più volte aveva dovuto fare attenzione a non cadere o investire qualcuno, perché non riusciva a staccare gli occhi e la mente dalla figura meravigliosa del suo ragazzo… ex-ragazzo… amico. Kurt.

E avrebbe voluto baciarlo. Avrebbero voluto baciarlo lì, come se non fosse successo nulla tra loro, come se il tempo non fosse mai passato. Ma si era trattenuto perché non sarebbe stato giusto, perché in fondo il tempo era passato e lui aveva sbagliato.

E Kurt aveva sorriso. Si era leggermente allontanato, ma aveva sorriso e lo aveva abbracciato. Quel calore. Quanto gli era mancato quel calore? Improvvisamente non aveva sentito più freddo: aveva continuato a tremare, non per i pochi gradi della serata, ma per quel contatto. Solo in quel momento aveva realizzato quasi con violenza quanto gli fosse mancato.

«Com’è andata?».

La voce di Burt lo fece sussultare: aveva dimenticato che fosse lì con lui. Riaprì gli occhi e lo guardò: doveva tutto a lui. Se non si fosse presentato a casa sua praticamente costringendolo ad andare a New York da Kurt, probabilmente avrebbe passato il Natale a pensare nostalgicamente al suo ragazzo, senza però avere la forza di fare altro. Invece Burt gli aveva regalato – aveva regalato ad entrambi una serata indimenticabile.

«Mi ha perdonato. Siamo amici».

L’espressione dell’uomo divenne confusa e in breve rasentò la delusione.

«Non siete tornati insieme…», disse, più a se stesso che a Blaine.

«No… ma siamo amici. Ci sentiremo…»

«Ho sperato… ho creduto che…»

«Sa cosa mi è mancato di più di suo figlio? Il suo sorriso. Leggero, di quando è sincero e mentre le labbra si distendono abbassa leggermente la testa, come a volerlo nascondere, quasi ne fosse imbarazzato. Non sa di essere bellissimo in quel momento».

Burt lo guardò senza capire cosa c’entrassero ora quelle parole.

«Mi è mancato. Mi è mancato come manca l’aria e sapere che non mi odia, che siamo amici, che potrò sentirlo, vederlo, parlare con lui… io non ci speravo davvero fino a che non è stato lui a dirmelo».

«Quindi per te va bene così?».

«No. No, non va bene. Ma Kurt è stato il mio migliore amico prima di essere il mio ragazzo e quando è andato via ho perso entrambi. Sapere di poter ancora contare almeno sull’amicizia è importante per me...».

L’uomo si sistemò meglio sul sedile e sospirò.

«Posso farti una domanda?». All’annuire di Blaine, Burt continuò «Sei stato il primo ragazzo di mio figlio e lui il tuo. Credo nel vostro amore, ci credo davvero, ma… cosa… che cos’è che vi fa insistere tanto?».

Il ragazzo ci pensò per un attimo, cercando le parole adatte a fargli capire perché sapeva che Kurt sarebbe stato l’unico.

«Lo so. So che è lui… come se lo sentissi. Insomma quando incontri la tua metà sei… sei assolutamente convinto di essere un uomo felice, di essere intero. Però poi capisci che non sei niente senza di lui e non puoi tornare indietro a quando eri a metà perché adesso sai cosa significa essere intero... e so che sentirò questo solo con Kurt… che se anche provassi a stare con qualcuno, alla fine sarebbe sempre Kurt il mio ultimo pensiero».

Burt annuì. Capiva, capiva davvero che cosa intendeva.

«È per questo che sto bene. Nonostante tutto sto bene. E aspetterò. Lo aspetterò anche se dovesse metterci una vita intera prima di tornare. Perché so che dovrà andare così, perché siamo noi due, lo saremo sempre».

«La tua convinzione è di un coraggio sorprendente, ragazzo. Soprattutto perché entrambi sappiamo quanto sia fragile la vita».

Blaine annuì: lo sapeva, eppure sentiva di aver ragione. Ci sarebbe anche voluta davvero una vita, era certo che avrebbe aspettato. Ci aveva messo tanto a capire che era lui l’unico, ora era il suo momento di aspettare.

Per Kurt.

Sorrise, guardando la neve cadere. Si sentiva male e bene nello stesso momento, ma aveva una serenità di fondo che lo faceva sorridere. Ce l’avrebbe fatta.

Ce l’avrebbero fatta.

 

Se mi innamorassi davvero saresti solo tu,

 l'ultima notte al mondo io la passerei con te

(L’ultima notte al mondo – T. Ferro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Tralasciando il fatto che la puntata di oggi mi ha riempito di feelings di ogni tipo e che non mi sono ancora ripresa, ieri sera ho scritto questa cosa – ringrazio la Bel per averla letta in anteprima, perché per me non aveva alcun senso, e mi scuso ancora (lei sa perché) – mentre ero ancora invasa dalle news Klaine di Natale.

Non so bene che cosa dire, attendo quella puntata con trepidazione e credo di sentirmi proprio come Blaine: bene e male allo stesso tempo, ma pronta ad aspettare. Anche dopo la visione della puntata di oggi, i Klaine non mi sono mai parsi più perfetti di adesso. True Love! (cit.)

Un paio di precisazioni: la canzone dell’incipit iniziale e finale, come ho scritto, è “L’ultima notte al mondo” di Tiziano Ferro (cavolo, ascoltarla mentre si guardano le still di Natale ha il suo effetto), mentre la frase in corsivo, nelle parole di Blaine, è tratta dal film “Indovina chi” – ringraziamento speciale a mia madre che me ne ha parlato, citandomela **

 

Smetto di vaneggiare e  vado – non scrivevo una shot su di loro da un po’ xD

A presto!

 

Alch

 

   
 
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