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Autore: Lavedovabianca    23/11/2012    1 recensioni
Immaginate una diciassettenne che viene svegliata bruscamente nel cuore della notte con una notizia a dir poco tragica...Dove andrà? Cosa farà? L'unica cosa importante è che lui per lei ci sarà sempre...vero John?
Come trasformare un sogno in una FF :3
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                   COSA FAREI SENZA TE.....
 
Liverpool, 16 Ottobre 1958
 
<< Eleanor! Eleanor svegliati! >>
Ma chi è che mi sveglia? Ho sonno! Fatemi dormire..
<< Eleanor, Eleanor ti prego alzati >>
Quella voce non voleva proprio smettere eh?
Aprii gli occhi e... mia madre?!?
<< Mam-m-ma-ma >> Sbadigliai << Mamma che succede? Perché mia hai svegliata? >> 
Con ancora un occhio chiuso e uno aperto non avevo messo a fuoco la situazione...
Feci un altro sbadiglio, mi stropicciai gli occhi, guardai l'ora e....L'UNA DI NOTTE?!?! Una diciassettenne non può venire svegliata a quest'ora se domani deve andare a scuola per un esame! A meno che non sia successo qualcosa di...di... NO VA TUTTO BENE.
Riposai lo sguardo su mia madre,accesi la luce sul comodino..
<< Mamma stai, stai piangendo! Che - succede??? >>
Non riusciva a guardarmi neanche...
<< Ca-cara vieni in salone...devo >> I singhiozzi aumentarono << Devo dirti una cosa... >>
Dire che ero allarmata è dire poco! Continuavo a respingere l'idea che fosse successo qualcosa di.. di.. grave....No va tutto bene, tutto bene. 
La mia autoconvinzione che filasse tutto liscio svanì appena entrai in salone.
<< Nonno?!? Nonna?!? Zio?!?! Perché siete tutti QUA?? >>
Col cavolo che va tutto bene!
<< Cara ora con calma siediti, dobbiamo dirti una cosa >> Stavolta a parlare era stata mia nonna, non ci capivo più nulla!
<< Non che non mi siedo! Vengo svegliata all' una  di notte, nonostante io abbia un esame domani, da mia madre completamente in lacrime, per di più vengo qui e vi trovo comodamente seduti sul divano che mi dite di stare CALMA?! >>
Sapevano , sapevano che essendo pessimista di natura andavo in ansia e pensavo subito al peggio.
No, un momento e mio padre?? Oh... OH MIO DIO...
Avevo il maledetto difetto di capire le cose al volo..
<< Ma-mamma.... papà dov'é? >> I singhiozzi e le lacrime aumentarono.
<< Eleanor siediti >> Fece mio nonno.
<< NO! Dov'è papà?? >>
Silenzio.
<< Mamma...? >> La guardai già con le lacrime agli occhi.
<< E'....è....morto >>
 Sbarrai gli occhi e involontariamente mi partì una risata isterica....La persona più importante della mia vita NON POTEVA MORIRE!
Ridevo ma una risata fredda, nervosa e piangevo allo stesso tempo.
<< Papà, papà andiamo dovunque tu sia fatti vedere , lo scherzo è bello quando dura poco.... è per caso il primo di Aprile? >>
<< E' MORTO ELEANOR PIANTALA DI DIRE STUPIDAGGINI! >> Urlò mia madre.
<< Stava tornando a casa quando mezz'ora fa un ubriaco l'ha investito >> continuò mia nonna
No no no no NO NO NO! NON poteva essere vero!
Presi a scuotere freneticamente la testa.
<< No no no no non è vero... >> Continuavo a scuoterla e a piangere.
<< Eleanor...>> Fece mia madre con dolcezza.
<< NO! >>
Corsi in camera, mi cambiai e di colpo mi trovavo piangente a correre per strada.
Non avevo mai realizzato quanto Liverpool fosse fredda di notte, soprattutto se stai correndo per strada a piedi nudi con i calzoncini di Jeans corti e la maglia enorme a maniche corte del tuo migliore amico addosso.Non voglio neanche sapere in che condizone pietosa erano i capelli.
Inutile dire che la gente che si trovava per strada a quell'ora si era tutta girata a guardarmi.
E ora? dove sarei andata?? Da Cynthia, la mia migliore amica? No, non potevo turbarla in questo modo sarei andata dalle uniche due persone che potevano capire cosa provavo....Per giunta di una ne ero follemente innamorata da quando me lo avevano presentato, la sua voce i suoi occhi.... ma per lui eravamo solo semplici amici e poi con le ragazze si divertiva ad affascinarle , andarci al letto e poi chi si è visto si è visto.
Direzione? Casa Paul McCartney! 
Presi a correre ancora più veloce , sempre piangendo ma con il cuore che aveva inziato a battere sempre più veloce.
Dopo dieci minuti ero arrivata e con il cuore in gola suonai il campanello.
Ad aprire fu Michael, suo fratello.
<< Eleanor?!? Che... che ci fai qui a quest'ora?? E perché piangi? >>
<< Paul..? >> Dissi ansimando, odiavo correre e mi stancavo subito dopo un paio di metri figuriamoci dopo i kilometri.
<< Beh ..... ecco..... Paul è in camera sua.. con.. con...>> 
"L'ennesima ragazza" finii nella mia testa.
LO SAPEVO! Ma quante ne cambia??
<< Michael non devi dire nulla, ho capito... quando ha finito digli da parte mia che è UN EMERITO IDIOTA! >>
Non lo salutai neanche che ripresi a correre per strada...
<< John.. >> Dicevo fra le lacrime, ma come avrei fatto ad andare da lui? Mimi già mi odiava se mi avesse beccato mi avrebbe anche ucciso.
Ero davanti casa sua, andai sotto la sua finestra e senza accorgemene mi ritrovai ad urlare << JOHN, JOHN!! >> e a tirare sassi al vetro.
<< Ma cosa cazzo succede? >> La finezza è il suo punto forte.
Accese la luce e si affacciò alla finestra.
<< John! >>
<< Eleanor sei tu?? >> 
Era palesemente ovvio che quella talpa pervertita aveva capito che ero io solo dalla voce, quando si sarebbe deciso a mettersi quei dannati occhiali? Ci stava anche benissimo,
<< Sì.. John, John fammi salire ti prego >> dissi piangendo.
<< Abbassa la voce! Se Mimi si sveglia io faccio 'ciao ciao' >>
<< Fammi salire! >>
<< Sì ma dove..>>
<< E INFILATI QUEI DANNATI OCCHIALI >>
Sbuffò
<< Solo perché sei tu... >>
Mi tirò giù una scala, mi fece salire e la posò sotto il letto.
Eran passati tre mesi eppure la sua stanza era ancora in quelle condizioni da campo di battaglia....Chissà se anche io avrei distrutto la mia...
Rigettò via gli occhiali.
<< Eleanor mi spieghi perché a quasi le due di notte ti presenti sotto casa mia, mezza nuda-Ehi perché hai una mia maglia?- perdipiù piangente e mi implori di farti salire?? Se avevi una certa voglia ti capisco ma potevi anche aspettare domani! >>
Gli diedi uno scappellotto
<< Vaffanculo John è una cosa seria! >>
<< Ahio! ... Oh.. oh..>> Fece quando una luce si accese in corridoio << Oddio mi uccide>>
<< E ora >>
<< Ora Shhhhh vieni >> Mi prese, mi infilò nel suo letto e si mise vicino a me nascondendomi con le coperte.
Mimi aprì la porta e in due trattenemmo il respiro. Con il silenzio e il suo sguardo indagatore addosso le lacrime silenziose ricominciarono a scendere. John se ne accorse e mi abbracciò dolcemente.
Dopo alcuni minuti finalmente sua zia uscì dalla stanza e se ne ritornò a dormire.
Riaccese la luce
<< El, perché stai piangendo? >>
<< Mio padre è .. è.. morto >>
Si sedette sul letto incrociando le gambe, mi fece sedere su di lui e le sue braccia mi circondarono.
<< Stava, stava tornando a casa quando un pazzo ubriaco lo ha investito e e mi hanno svegliata all'una e me lo hanno detto e e e io non sapevo dove andare! >> Dissi singhiozzando e piangendo.
Rimase in silenzio e io cominciai a parlare di lui, di quanto fosse importante per me, di come avevo bisogno di lui e me lo avessero portato via. Gli raccontai di tutti i ricordi, dei momenti felici e quelli orribili che mi aveva aiutato a superare, di quanto fosse speciale e ora non c'era più...
Io ero sempre accucciata a lui che mi abbracciava, la sua testa poggiata sopra la mia e una sua mano che mi accarezzava i capelli e io parlavo , parlavo , parlavo.
Non disse una parola fino a quando io smisi.
<< John >> Lo guardai, stava piangendo..
<< Sono passati esattamente tre mesi da oggi...mi manca da morire...>>
Passarono alcuni minuti fino a quando...
<< Perché sei venuta proprio da me? >>
<< Perché voi...>>
<< Voi? >>
<< Prima ho provato ad andare da Paul ma...>>
<< Ahhh ora capisco mooolte cose..>>
<< Molte cose?!? >>
<< Nulla , nulla >> Fece con un ghigno malefico in volto.
<< Beh perché tu mi puoi capire , sai il dolore che sto provando...>>
<< Sei innamorata di McCartney eh? >> e rifece quel ghigno.
<< Io... eh... cosa? quando? come perché?>> Arrossii violentemente << No cosa dici mai >>
<< Hihihi guarda stai arrossendo..>>
<< E a te piace Cyn! >>
Rimasi sorpresa nel sentire il suo cuore accelerare appena pronunciato quel nome.
<< No cosa dici mai >> Mi prese in giro imitando la mia voce.
<< Ah Ah , sì molto simpatico e comunque >> Mi partì una risata << appena ho detto 'Cyn' il tuo cuoricino è accelerato >> risi di nuovo mentre gli arruffavo i capelli.
<< Mi piace, felice ora? E sarà mia! >> rispose soddisfatto di sé.
<< John è fidanzata e con Stu,Il tuo migliore amico! E da quasi un anno per di più >>
<< Ah non potrà resistere al fascino dell'uomo più bello di tutta Liverpool >>
Risi
<< E poi ho questi capelli così perfetti...>> Disse passandosi una mano fra i capelli spettinati.
Continuavo a ridere
<< AHAHAH Sembri la versione etero di McCartney >>
Rise anche lui
<< Versione ETERO? AHAHAHA >>
Continuammo a ridere
<< Pensa quando gli dirò che hai detto una cosa del genere >>
<< cosa cosa cosa cosa?? No, TU non lo farai VERO? >>
<< Ohh sì che lo farò >> sorrise beffardo.
<< Pensa quando dirò a Cyn che sei mezzo cieco e porti gli occhiali >>
<< El , ti uccido >>
<< Muahahaha come mi sento potente >>
<< Ah sì? >>
Mi guardò, fece una delle sue solite smorfie idiote prima di cominciare a farmi il solletico.
<< Ahahaahah John piantalaaa! John , Jooohn!!! >>
Tutto ad un tratto rimanemmo pietrificati nel sentire una porta aprirsi.
<< Oh Merda >>
<< Quanta finezza >> feci sarcastica.
<< Modestamente, non vedi quanto sono dolce, serio e fine? >> E si passò di nuovo una mano fra quei capelli.
<< Versione etero di McCartney parte 2! >> Ridemmo entrambi.
Si accese la luce in corridoio.
<< Nel letto, muoviti! >>
2 Secondi dopo ci ritrovammo nella stessa posizione di quando Mimi era venuta la prima volta.
Un paio di minuti in cui fissò dove eravamo ( io ero sepolta sotto le coperte) e poi se ne riandò.
<< Uff, stavo soffocando >> Respirai a pieni polmoni.
<< Ma scusa già che eri là sotto nell'attesa potevi...>>
Gli tirai uno schiaffo e rise.
<< Deficiente...>> risposi <<....però non so che farei senza di te...>>
<< Eh lo so, tutti mi vogliono >>
<< Rovinare i miei RARI momenti di dolcezza , lo stai facendo bene >>
Sghignazzò.
Di colpo mi abbracciò da dietro e mi cantò dolcemente all'orecchio:
<< Now it's time to say goodnight. GoodNight, sleep tight...>>
Menomale che c'era John, il mio migliore amico....c'era e c'è sempre stato.
  
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