The Undercover (Wo)man
Un urlo agghiacciante rimbombo` nell’auricolare di Peter e Jones, che allarmati uscirono dal furgone e fecero irruzione nell’elegante hotel, diretti alla stanza 217.
Neal poteva essere in pericolo.
Avevano appena svoltato l’angolo del corridoio, le pistole in pugno, quando una montagna di lardo con i pantaloni calati e il sedere pallido e flaccido esposto al vento, piombo` loro addosso.
- Un maniaco! Aiuto! Aiuto! – grido`.
Lo riconobbero immediatamente come il loro uomo. Peter e Jones si scambiarono un’occhiata interrogativa e preoccupata.
Jones lo ammanetto` leggendogli i diritti e trascinandolo via; aveva ancora le brache calate. Peter riprese a correre.
Neal, penso`, il cuore in gola.
Apri` la porta della camera, e si blocco` all’istante.
Neal era tranquillamente in piedi accanto al letto; si stava chiudendo la lampo della gonna, un ghigno soddisfatto in volto.
Vedendo l’espressione scioccata dell’amico, ridacchio` malizioso.
- Spero non voglia denunciare l’FBI per molestie sessuali, Peter – disse ammiccando.
L’agente era rimasto senza parole.
Muto, usci` dalla stanza e chiuse la porta dietro di se`.
L’intervento del team non era stato necessario, Neal aveva gia` sfodeato la sua “arma segreta”.
FINE
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Grazie a chi ha avuto il tempo e la voglia di leggere questa serie di drabble. Spero vi sia stata gradita e vi abbia strappato un sorriso; a me senza dubbio ha fatto molto piacere scriverla. Ice (: