23/11/2012
2 recensioniSei stupida, Brittany
« Brittany, perché sei così stupida? » Disse quasi senza pensare. Sembrò pentirsene subito, notando i l cambiamento repentino dell'espressione della ragazza.
Quelle parole infatti giunsero taglienti e affilate come una lama di un coltello al suo orecchio.
« Eri l'unico in questa scuola che non mi aveva ancora chiamata così. » Mormorò mentre le lacrime le offuscavano la vista. Brittany si voltò, allontanandosi da Artie con il cuore in mille pezzi. Non avrebbe mai immaginato che persino lui, che le era sempre sembrato così tenero e premuroso nei suoi riguardi, avrebbe potuto farle del male. Mentre camminava a testa bassa, cercando di celare le lacrime che le rigavano le guance, riaffiorarono alla sua mente tutti coloro che l'avevano definita in tal modo.
Sei stupida, Brittany. Dannatamente stupida.Continuava a ripetere fra sé.
Brittany Susan Pierce, la stupida del Liceo McKinley.
La bionda si appoggiò ad un armadietto, continuando a fissare il pavimento con gli occhi arrossati.
Sarai sempre etichettata così. Rassegnati.
Le labbra le tremavano visibilmente, e non sembrava volersi muovere. Le lacrime scorrevano ancora imperterrite sul suo viso, facendo luccicare le sue iridi chiare e cristalline.
D'un tratto, come destandola da un sonno profondo e travagliato da incubi, una mano le si appoggiò sulla guancia, accarezzandola lievemente.
« Ehi, Britt, cosa ti è successo? » Una voce calda e familiare le fece alzare lo sguardo.
« Santana… Io sono… stupida? » Domandò singhiozzando.
Gli occhi azzurri della ragazza si scontrarono con quelli scuri dell'ispanica.
« No, certo che no! » Rispose Santana. « Sei la persona più bella che io abbia mai conosciuto. Non sei stupida, Britt. Perché me lo chiedi? Ma soprattutto, perché sta piangendo? »
Brittany tirò su col naso. « Artie… Mi ha detto che sono stupida. »
« Come?! Artie ti ha detto questo? Ora gli faccio pentire di non essere nato muto! » La interruppe bruscamente la ragazza.
« No Santana, ha ragione. »
« Brittany, tu non sei stupida, okay? Nessuno può ferirti in questo modo, nessuno può permettersi di far piangere la mia Britt. » Il suo sguardo si addolcì.
« Comunque ora sono single. » Disse con la voce ancora rotta dal pianto, e un debole ma tenero sorriso si fece largo fra le lacrime.
Santana la circondò in un affettuoso abbraccio stringendola a sé.
« Ti amo Britt. Più di ogni altra cosa. Sei una ragazza meravigliosa e brillante, gli altri non capiscono un accidente. »
« Anche io Santana. » Sussurrò Brittany. « Lo sai che Lord Tubbington ha ricominciato a fumare di nascosto? Ecco perché quando entro in camera sento sempre puzza di fumo! »
Santana rise. « Quel gatto non si arrenderà mai Britt! »
La bionda sorrise, ritornando ad essere la ragazza spensierata e innocente di sempre, nonostante la ferita infertole da Artie le dolesse ancora.
« Stasera prometto di portarti al Bel Grissino. D'accordo? » Santana le sfiorò la punta del naso con l'indice, poi la prese per mano, allontanandola da quell'armadietto da cui Brittany sembrava essere incollata.
Intanto, Artie osservava sconsolato la scena, dandosi ripetutamente dell'idiota.
Bravo, ora l'hai persa! Sei proprio uno stupido! Pensò amaramente.
Angolo dell'autrice
Buonasera! Ecco a voi la mia primissima fic su questo fandom, ovviamente una Brittana.
Spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Ed.