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Autore: Deb    24/11/2012    3 recensioni
Cominciava a mancare l'aria lì dentro.
Avrebbe potuto chiamare Schmidt, ma poi si ricordò che quella sera era uscito con Winston.
Rimaneva soltanto una persona in casa, che aveva deciso di non uscire perché era troppo difficile alzarsi dal divano.
Probabilmente, anche se fossero stati tutti a casa, Jess avrebbe chiamato proprio lui. Per una semplicissima ragione
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessica Day, Nick Miller
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La maglia demoniaca


Non poteva credere a quello che stava succedendo, se non fosse che stava veramente accadendo.
Era troppo ridicolo. Decisamente oltre misura.
Chi avrebbe potuto chiamare?
No, perché non sapeva proprio come uscire da quella situazione. Ci aveva provato, ripetutamente, ma era sempre rimasta bloccata in quella maniera.
Se soltanto vivesse con delle donne, dannazione!
Si pentì di aver deciso di vivere con tre uomini. Certo, erano simpatici, voleva loro bene, ma non facevano per lei in quel preciso momento.
Era decisamente troppo imbarazzata.
Jess sbatté le palpebre più volte. Insomma, doveva mettere da parte l'orgoglio – e già ne aveva poco – e chiamare qualcuno.
Subito!
Cominciava a mancare l'aria lì dentro.
Avrebbe potuto chiamare Schmidt, ma poi si ricordò che quella sera era uscito con Winston.
Rimaneva soltanto una persona in casa, che aveva deciso di non uscire perché era troppo difficile alzarsi dal divano.
Probabilmente, anche se fossero stati tutti a casa, Jess avrebbe chiamato proprio lui. Per una semplicissima ragione: lui l'aveva già vista nuda.
«Nick!», urlò, attendendo una qualche reazione.
«Nick! Nick!», riprovò più forte.
Quanto la faceva attendere?
O forse, improvvisamente, aveva deciso di uscire?
«Nick!»
«Cosa?», gridò dalla sala, con la sua solita intonazione da uomo arrabbiato con il mondo.
«Aiutami! Sono incastrata».
Jess cercò di avvicinarsi alla porta di camera sua, ma lasciò perdere l'impresa visto che era diventata momentaneamente cieca.
«Cosa sei?».
Sentì la voce dell'amico più vicina, quindi aveva avuto il buon cuore di alzarsi dal divano e cominciare ad avviarsi in camera sua.
«Incastrata, Nick. Sono incastrata».
Udì la porta aprirsi e, senza volerlo, arrossì. Fortunatamente non poteva ancora vederla.
«Oh mio Dio, Jess!».
«Mi daresti una mano?».
Nick cominciò a ridere, cosa che fece imbarazzare ancora di più l'insegnante.
«Sto finendo l'aria, aiutami!».
«Non puoi finire l'aria, non lì sotto».
«Nick! Mi vuoi dare una mano o no?».
«No», rise ancora, «Voglio godermi questo spettacolo. Davvero, Jess, sei proprio una bambina».
«Dai, Nick».
«Una bambina che non è nemmeno capace di vestirsi».
«Ti odio», mugugnò Jessica cercando di districarsi da quel groviglio da sola, ancora una volta.
«E dopo questo pretendi che ti aiuti?».
Lei sospirò, «Pensa a me, ti odio, eppure ho avuto il coraggio di chiamarti. Non è mica da tutti».
«Mi sai dire come diavolo hai fatto a finire così?», domandò trattenendo un'ulteriore risata.
Jess aveva un braccio alzato e l'altro piegato contro il torace, in una posizione non del tutto naturale. La testa era incastrata nel collo alto della maglia di sotto che stava per indossare.
«Non lo so! È successo e basta».
«Okay, okay, Jess. Hai ragione, non devo farti domande così complicate, se non sai ancora vestirti non è di certo colpa tua».
La prese in giro.
«O mi dai una mano, o puoi pure tornare a fare quello che stavi facendo».
«Non potevi chiamare Cece?».
«Come, Nick? Come?».
«Non lo so, con il cellulare?».
«Nick! Non vedo e non respiro, mi spieghi come avrei fatto a trovare il cellulare?».
«Se lo tenessi a posto, l'avresti trovato!».
«Ma non vedi che non riesco a muovere le braccia?».
«Telepaticamente?», provò nuovamente.
«Nick, andiamo!».
Nick sospirò e Jess, quando sentì le sue mani sui suoi fianchi, sobbalzò.
«Che stai facendo?», chiese preoccupata. Aveva le mani fredde, Nick.
«Ti tolgo la maglia, Jess. Non dovevo aiutarti?».
La scena era un po', come dire, equivoca e loro ne erano consapevoli, tutti e due.
«Dio ti ringrazio!», esclamò lei quando, finalmente, non aveva più addosso quella maglia nera indemoniata.
«Finalmente ci rivedo, e respiro».
Quando alzò lo sguardo si ritrovò a pochi centimetri dal corpo di Nick e, probabilmente per la sorpresa di aver ottenuto nuovamente la vista, sussultò.
«Ehm... grazie».
Nick fece spallucce, «Se vuoi posso farti un corso accelerato su come ci si veste».
«Prova tu a mettere quella maglia e poi ne possiamo riparlare».
Jess indossò una vestaglia.
«Non credo che mi starebbe, se non è entrata a te...».
«La commessa mi aveva detto che era superelasticizzata, che mi sarebbe entrata perfettamente e senza difficoltà».
«L'hai vista?», la indicò e la prese in mano.
«Certo che l'ho vista, l'ho comprata».
«Non noti niente?».
«Cosa?».
«È piccola, Jess. P-I-C-C-O-L-A. È grande come un foglio, come pretendevi di metterla?».
«È super...».
«... elasticizzata. Sì, Jess, okay. Ma non c'entra. È comunque piccola», la interruppe. Tanto la voleva vinta lui.
«Sì, sì. D'accordo, Nick», alzò le mani in segno di resa. «Grazie per l'aiuto, ora vado a farmi una doccia».
«Vado a guardare la tv. Se ti servisse una mano perché, che so... ti sei incastrata nella tenda della vasca, chiamami pure».
«Ah-ah. Molto divertente, Nick. Bravo, continua a prendermi in giro».
«Fino alla morte».
Jess annuì e, quando notò il sorriso sulle labbra del suo amico, non poté fare a meno di sorridere di rimando.
Lo sapeva, in fondo, che non la prendeva in giro con cattiveria. Era il suo modo per dirle che le voleva bene.

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Grazie ad Ili91 per aver letto la storia in anteprima ♥
Devo ammetterlo è la prima volta che scrivo su una sit-com, è decisamente arduo cercare di mantenere il carattere dei personaggi, infatti non ero propriamente sicura di riuscirci.
Il risultato mi soddisfa, ma devo lasciare giudicare a chi legge dall’esterno, credo. xD
Spero vi abbia divertito e vi sia piaciuta! :)
Sono sincera, ciò che è accaduto a Jess, è capitato anche a me. XD E la maglia non era propriamente grande quanto un foglio, ma più grande, anche se io ho incastrato solo la testa per colpa del collo alto xD
Btw, se questa fic è nata devo ringraziare Cla90, ma anche il contest TV Shows Addicted - Quando i telefilm diventano droga (momento pubblicità! :’D Se vi va di partecipare siete i benvenuti! *v*) visto che hanno scelto di scrivere su questo fandom ed è venuta pure a me la voglia di scriverci! *-*
Baci
Deb
   
 
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