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Autore: DumbHumanBeing    24/11/2012    3 recensioni
"Sto male, senza di te. Mi sento morire. Vorrei poterti abbracciare, poterti baciare, poterti semplicemente guardare, e ammirare la tua perfezione. Potermi rifugiare nel mio angolo di mondo sicuro, che purtroppo adesso si sta sgretolando in mille pezzi, come un foglio di carta rovinato dal tempo."
Due lettere, la prima di Kurt a Blaine, la seconda di Blaine a Kurt.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo moooooolto tempo, rieccomi qua xD Piccola OS dovuta allo sclero momentaneo: tra foto CrissColfer sull’ice rink, tutte le scene Blaine, “I don’t trust you anymore”, Dark Side, il ritorno degli Warblers, la Blam e tutta una serie di eventi di forza maggiore, avevo bisogno di scrivere. Perciò, eccoci qua :)
Attenzione: QUESTA STORIA CONTIENE QUALCHE SPOILERINO
Enjoy ;)













Caro Blaine,
come stai?
Okay, ricomincio.
Caro Blaine,
Come va la vita?
Domande idiote. È inutile che ci giro intorno, mi manchi. Da morire. Mi manchi talmente tanto che non riesco a respirare. Mi manca la tua voce, il tuo sorriso, i tuoi baci, i tuoi abbracci, le tue mani sul mio corpo e il tuo profumo.
Quando Tina mi ha detto di Grease, ho pensato subito a te. Mi è sembrato strano che tu non avessi ottenuto la parte di Danny; mi ricordo quando passavamo pomeriggi a cantare le canzoni di quel musical e tu ti divertivi tantissimo a saltare a destra e a sinistra, facendomi ballare con te. Appena ho saputo la data del musical, ho deciso che dovevo venire. Dovevo vederti, dovevo parlarti. La sera in cui sei arrivato a New York, quella stessa sera in cui mi hai detto di essere stato con un altro… Non ci siamo più rivolti la parola, e non mi hai nemmeno salutato il mattino dopo, prima di andartene. Sono rimasto sveglio tre ore su quella dannata sedia nel soggiorno, sperando che tu ti saresti fermato a parlare con me, prima di andare via. E invece sei sgattaiolato fuori dal mio appartamento mentre mi sono addormentato, come un ladro. So perché lo hai fatto; avevi paura che ti avrei mandato a quel paese, o peggio, che mi sarei messo a piangere davanti a te, e tu mi hai detto più volte di non riuscire a guardarmi soffrire.
E allora perché mi hai tradito? Perché sei stato con un altro?
So di averti trascurato, ma devi capire che ormai New York è casa mia, io vivo qui, ho un lavoro qui, anche se c’è sempre qualcosa che mi manca, e quel qualcosa è la tua presenza. Ho passato tutto l’ultimo anno scolastico a pensare a come sarebbe stata stupenda la nostra vita nella Grande Mela; quanti progetti che mi sono fatto, sempre con te al mio fianco. E adesso mi sembra impossibile credere che tutto quello non ci sarà più.
Quando sono arrivato al McKinley, avrei voluto scappare; non volevo più vederti, perché non sapevo come avrei reagito, e avevo paura che le mie emozioni avrebbero potuto prendere il sopravvento, non lasciando spazio alla ragione. Non so come tu ti possa sentire, ma io mi sento uno schifo. Sentirti dire che eri stato con un altro ragazzo… Mi ha fatto crollare il mondo addosso.
Mi hai sempre detto che ero l’unico per te.
Mi hai sempre detto di amarmi, che ero la tua anima gemella.
Avevamo fatto dei progetti insieme, Blaine. Eppure adesso è tutto finito.
Evidentemente è anche colpa mia; ti ho trascurato, ho messo i miei impegni prima di te, ma non l’ho fatto di proposito. Questa nuova vita, tutto questo, questa città, sono un grosso cambiamento. Devo ancora abituarmi a vivere in una città così grande. Specialmente adesso che tu non sei qui con me.
Quella sera, mentre mi cantavi Teenage Dream, ho capito che era successo qualcosa… Ma mi avevi baciato. Mi avevi portato delle rose. Mi avevi detto che ti ero mancato da morire e che non vedevi l’ora di vedermi. Eppure mi avevi già tradito. Con che coraggio sei riuscito a guardarmi in faccia e sorridermi? E poi cantare quella canzone, addirittura con la dedica; colpo basso.
Ci sto male, ogni giorno, e sembra peggiorare. Senza di te è come se la mia vita non avesse uno scopo. Ma un tradimento è pur sempre un tradimento. A questo punto preferisco lasciarti libero, perché riconosco anche da solo che tornare insieme vorrebbe dire vincolare entrambi ad un rapporto che evidentemente non riusciamo a gestire. Fa male dirlo; è come se qualcuno mi avesse pugnalato dritto al cuore, e più penso a te… A noi… Più quel pugnale si rigira nel mio petto e va sempre più a fondo.
Devo decidermi a lasciarti andare, perché è la cosa giusta da fare.
Sei la mia anima gemella, e ti amo con tutto me stesso, ma le relazioni si basano sulla fiducia, e io purtroppo non ho più fiducia in te.
Ti amerò sempre,
Kurt
 

*************

 

Caro Kurt,
mi dispiace. Banale, vero? Ma mi dispiace sul serio.
Quando sono venuto a New York quella sera, speravo che le cose si sarebbero sistemate. Speravo che, specchiandomi nei tuoi meravigliosi occhi azzurri e baciando le tue soffici labbra, avrei potuto fingere che non fosse successo nulla. È stato tutto un grosso sbaglio, e ora ne paghiamo entrambi le conseguenze. Quando ti ho visto, quella sera, il mio cuore ha perso un battito: eri stupendo, come sempre. Non vederti  è una tortura insopportabile per me, non riesco a farmene una ragione.
Sembra che il mondo abbia perso il suo colore senza i tuoi sorrisi, amore mio.
Io non avrei dovuto, non avrei dovuto nemmeno pensare di poter stare con qualcun altro che non fossi tu. Mi sembrava tutto così sbagliato, e ovviamente lo era. Come poteva essere una cosa “giusta”, se mi sentivo in colpa? Se mi sento in colpa tutt’ora…
Per uno stupido sbaglio ho perso la persona che amo di più al mondo, e non voglio crederci.
Spero sempre che tutto questo sia un grosso incubo dalla quale mi sveglierò presto, magari fra le tue braccia, perché io non ce la faccio ad andare avanti senza di te, non posso.
Non senza la mia anima gemella.
Non senza l’amore della mia vita.
Non senza il mio Kurt.
Da quando ci siamo lasciati non ho mai voglia di mangiare, non dormo più, perché la mia mente e il mio cuore sono pieni di tuoi ricordi e ogni sera piango lacrime di delusione, di vergogna, di disgusto verso me stesso e verso ciò che ti ho fatto.  Non mi metto nemmeno più il gel sui capelli nel weekend.
Nessuno riesce ad ascoltarmi come facevi tu. Tutti mi dicono che è una cosa passeggera, che col tempo passerà, ma io so che non è così; quando incroci lo sguardo della persona giusta, quella che ti fa battere il cuore e mancare il fiato ogni volta che la vedi, non puoi dimenticare.
Forse ti ho tradito perché mi sentivo lasciato da parte, come se per te contassi meno di zero.
So che non è così, ma la tua mancanza mi stava uccidendo, e va sempre peggio. Non passa giorni in cui io non pensi a te, a noi, a tutto quello che abbiamo passato insieme e a tutti i progetti che avevamo fatto del nostro futuro perché, come hai detto tu, di progetti ne avevamo fatti davvero tanti.
Andare a vivere insieme su un faro e aprire una scuola per artisti, ricordi?
Sto male, senza di te. Mi sento morire. Vorrei poterti abbracciare, poterti baciare, poterti semplicemente guardare, e ammirare la tua perfezione. Potermi rifugiare nel mio angolo di mondo sicuro, che purtroppo adesso si sta sgretolando in mille pezzi, come un foglio di carta rovinato dal tempo.
Quando sei venuto al McKinley, avrei voluto spiegarti ciò che era successo, ma non me ne hai dato il tempo, perciò volevo provare a scrivertelo in questa lettera. Ci siamo promessi di essere sempre sinceri al cento per cento l’uno con l’altro, giusto? Bene, questa lettera di risposta è l’occasione buona per farti sapere cos’è accaduto.
Un giorno, mentre ero in aula canto, mi è arrivata una richiesta di amicizia su Facebook, un certo Eli C.. All’inizio ero un po’ scettico, ma quando ho cominciato a messaggiarci, m faceva sentire bene; avevo qualcuno con cui parlare, visto che al McKinley nessuno sembrava volermi ascoltare. Ci siamo visti un paio di volte, ed è successo. Sono andato a casa sua per una birra e un film, e non so come, ci siamo ritrovati a letto insieme. Sapevo che era sbagliato, sapevo che non eri tu. Ma ho pensato che forse nella tua nuova vita non c’era più spazio per me, e che non fossimo fatti per stare insieme. Evidentemente mi sbagliavo.
Mi sono sentito una nullità, un guscio vuoto, qualcosa lontano anni luce dal solito Blaine. Volevo quasi tornare alla Dalton, ma Sam mi ha fatto cambiare idea. Avrei voluto tornarci perché mi hanno trattato come un fratello mancato da tempo, e perché ogni cosa al McKinley mi ricorda te. Credevo fosse inutile rimanere in un luogo che non sentivo più come casa mia. Ma cantare Some Nights in auditorium… Ho capito che le Nuove Direzioni sono la mia famiglia, e non voglio andarmene.
Comunque, non voglio obbligarti a perdonarmi, perché nemmeno io riesco a perdonare me stesso. Ti chiedo solo di leggere attentamente tutto quanto.
Ti amo, Kurt, ti amo da morire.
E spero che almeno potremmo tornare ad essere amici. So che sembra un clichè, ma se non possiamo tornare insieme, vorrei almeno riavere indietro il mio migliore amico. Quello che ha cantato con me Baby, It’s cold outside, quello che mi ha accompagnato da GAP a San Valentino, quello che mi ha sempre aiutato e che in ogni occasione sapeva ascoltarmi e darmi dei consigli salva vita. So che sarà dura, e so anche che lo sforzo che ti sto chiedendo è qualcosa di difficile da accettare, ma ti prego, io non ce la faccio senza di te. Non ce la faccio a vivere la mia vita senza di te al mio fianco, perché non sarebbe vita.
Ti amo da morire,  tesoro mio, e ancora una volta
Mi dispiace.
Per sempre tuo, indipendentemente da tutto,
Blaine
 
 
 
 
 





 
 

Dedico questa FF un po’ angst alla mia anima gemella, nonché l’unica persona che mi capisce veramente, Andrea.
Ti voglio bene, Rach <3
   
 
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