Un
Principe...
tenero, tenero!
“Perché mi chiedo...
perché?”
Gli strilli aumentarono di
volume.
“Perché a me?”
I timpani erano messi a
dura prova da quella vocina alta e penetrante...
“E va bene! Sono sveglio!”
ringhiò Vegeta balzando seduto sul letto. Il cuscino, che
aveva premuto forte
sulle orecchie, cadde a terra, seguito dalla coperta che si era
strappato di
colpo di dosso. Bulma, al suo fianco, si accucciò nel sonno
ed ebbe un brivido
di freddo, ma non si svegliò. Vegeta digrignò di
denti furioso. Proprio quella
sera Bulma aveva deciso di ubriacarsi con gli amici colleghi? Proprio
quella
sera Bra non voleva saperne di addormentarsi? Proprio quella notte Bra
doveva
svegliarsi alle 2?! Già Vegeta rodeva di rabbia ripensando
alla scena di appena
3 ore fa di lui che coccolava in braccio Bra, tutto rosso di vergogna,
per
cercare di farla dormire, con Bulma che era collassata sul divano da
quanto era
ubriaca e si era messa addirittura a russare! Neanche Vegeta sapeva
quanto
aveva impiegato Bra per addormentarsi... minuti... o forse ore! E
adesso si
doveva risvegliare in piena notte?!? Altamente scocciato prese a
scuotere
violentemente la moglie per cercare di svegliarla. E no,
l’orgoglioso Principe
dei Sayan si era reso fin troppo ridicolo quella sera! Non si sarebbe
alzato
per nulla al mondo per prendere in braccio una mocciosa di appena un
anno!
Bulma grugnì ma non volle
sapere di svegliarsi.
“Maledetta donna!” sbottò
Vegeta incrociando le braccia irato, mentre Bra strillava ancora con
tutto il
fiato che aveva in corpo.
“Ci penserà Trunks!” decise
dopo un po’ Vegeta e appoggiò la schiena al muro
dietro al letto, sempre con le
braccia incrociate, sempre con un’aria seccata e assonnata,
sempre con le urla
della piccola che riecheggiavano per il corridoio da due stanze
più in là.
Però, improvvisamente, Vegeta si ricordò di una
cosa.
“Porca...!” sbuffò. Trunks
non c’era. Era a dormire da Goten per il weekend. Maledetto
ragazzo!
Vegeta chiuse gli occhi,
sperando in un miracolo... che so, che Bra finisse la voce o che
cadesse dal
letto svenendo dopo aver sbattuto la testa... e miracolo fu. Bra
tacque. Vegeta
aprì subito gli occhi e rimase in ascolto. Silenzio.
Il Sayan sospirò sollevato
e scivolò lentamente a pancia in su. Raccolse in malo modo,
come suo solito, la
coperta e la posò sul suo ventre e, in modo rude, la
gettò sopra Bulma...
quella donna gliele aveva fatte passare troppe quella sera: non si
meritava
delicatezza o favori. Agguantò il cuscino e se lo
sistemò sotto il capo. Chiuse
gli occhi. Sospirò assonnato.
........
“Mhuaaaaaaaaa!!!!” questa
volta le urla di Bra erano dieci volte più acute. Appena
dieci secondi per
riprendere fiato che era ripartita alla carica, con più voce
di prima.
“Basta!” gridò Vegeta e
balzò furioso giù dal letto. Scalzo si diresse a
passi pesanti alla camera
della figlia. Spalancò la porta e dovette socchiudere gli
occhi e tapparsi le
orecchie, ferito dalla voce acutissima della piccola.
Strisciò fino il lettino,
con in viso una smorfia di dolore... i suoi timpani non avrebbero
resistito
ancora a lungo.
“Piantala insomma!” sbraitò
e Bra tacque immediatamente. Volse al padre un profondo sguardo tenero
e si
portò il pollice alla bocca, iniziando a ciucciarlo.
“Così va bene.” Vegeta si
tirò su meglio i pantaloncini del pigiama e disse minaccioso:
“Prova di nuovo a sbraitare
in quel modo che ti faccio tacere io per sempre!”
La piccola gli rivolse una
risatina divertita, cosa che fece infuriare ancor di più
Vegeta. Il Principe
sbuffò e si voltò per raggiungere la porta. Ma
appena afferrò la maniglia sentì
qualcosa alle sue spalle che gli fece fermare il cuore... la piccola
iniziava
di nuovo a singhiozzare piano. Vegeta si girò di scatto.
“No...” scosse la testa a
sua figlia “No... no... non ci provare...”
Bra arricciò il labbretto
inferiore e iniziò a singhiozzare più forte
tirando su con il naso il mucciolo.
Vegeta si avvicinò con cautela al lettino.
“No... Bra... Bra,
guardami. Non. Lo. Fare.” scandì bene Vegeta, ma
Bra non era d’accordo. Il suo
visino si arricciò tutto, strizzò gli occhi e...
“Mhuaaaaaaaaa!!!”
Vegeta si portò
immediatamente le mani alle orecchie.
“Smettila!” però la piccola
non gli dava retta.
“D’accordo! D’accordo!” si
arrese Vegeta e allungò le mani verso di lei. La bambina
ridacchiò felice
quando suo padre, al massimo imbarazzato e colpito profondamente
nell’orgoglio,
la strinse forte a se, tra le sue braccia. Vegeta, non molto pratico,
iniziò a
sballottare Bra, avanti e indietro, su e giù... in teoria il
suo intento era di
cullarla per farla addormentare, però forse la stava
scuotendo un po’ troppo...
“Che schifo!” abbaiò Vegeta
e mollò, non molto delicatamente, Bra sul letto, poi corse
in bagno a
cambiarsi. Il suo pigiama era completamente ricoperto di vomito
puzzolente
della bambina. Intanto, mentre era in bagno, Bra ricominciò
a piangere.
“Arrivo, arrivo!” si cambiò
in fretta, più in fretta che poté e
tornò di corsa in camera di Bra. La riprese
in braccio, ma questa volta la piccola non smise di piangere.
“Accidenti...” mormorò
Vegeta iniziando a perdere la pazienza “Come diamine fa Bulma
in questi
casi...?” in quel momento l’immagine di Bulma
apparve nitida nella sua mente...
se la rivide con Bra sulle gambe, sulla sedia a dondolo, a coccolarla e
cercando di farla addormentare... cantando una ninnananna!
“E no!” sbottò Vegeta
riscuotendosi dai suoi imbarazzanti pensieri “Io la
ninnananna non te la
canto!”
Bra, appena sentita la
parola “ninnananna”, smise di piangere e volse uno
sguardo speranzoso al padre.
“No, no e poi NO!
Scordatelo!” le rispose a tono Vegeta. Lentamente la piccola
iniziò ad
arricciare di nuovo il labbro inferiore...
“E va bene!” Vegeta aveva
ceduto. Una bambina, metà terrestre, metà Sayan,
aveva battuto il Principe.
Vegeta si mise seduto sulla
sedia a dondolo, tenendo Bra tra le braccia, e iniziò a
cantare la sua
personalissima ninnananna:
“Ninnananna, ninna oh,
questa bimba
che non vuole dormire a chi la do?
La daremo a
MajinBu,
così la
mangia e io non ci penso più!
La daremo a
Cell,
così
l’assorbe e non è più un problema per
me!
La daremo
alla mamma...
Già,
proprio a quella mamma
che non vuole saperne di svegliarsi! Comunque...
così le canta
lei la ninnananna!
La daremo a
Kakaroth...
No! Anzi!
Kakaroth non deve
osare toccare mai la mia Bra!” a questo ultimo commento
Vegeta si paralizzò.
Abbassò gli occhi alla sua piccola e la vide dormire
serenamente appoggiata
alla sua spalla. Vegeta, guardando quel tenero e dolce visino, seppe
con
certezza che non credeva affatto a ciò che diceva nella
canzone... nessuno
avrebbe dovuto far del male alla sua piccola Bra! Nessuno!
L’avrebbe difesa a
costo della sua stessa vita!.... eh, si... si era proprio rammollito!
Mezz’ora più tardi riuscì a
tornare al suo letto. Guardò l’ora. Le tre del
mattino. Crollò decisamente sul
letto, lanciando sguardi infuocati alla moglie che dormiva della
grossa... o
almeno era ciò che pensava. Infatti Bulma, che si era
svegliata quando Vegeta
l’aveva scossa bruscamente, rideva sotto i baffi
immaginandosi Vegeta che
coccolava Bra! In più aveva sentito il Principe cantare
quella ninnananna: che
spasso!
Vegeta riuscì ad
addormentarsi solo verso le quattro. Infatti tendeva le orecchie ad
ogni
rumore, sperando che Bra non si sarebbe svegliata di nuovo. Ma la
piccola non
si svegliò e lui poté dormire tranquillo.
“CHIEDO SOLO DI DORMIRE! CI
MANCAVA SOLO IL GALLO!”
In quel momento, tra la
disperazione di Vegeta...:
“Mhuaaaaaaaaa!!!”
“Cosa ho fatto per
meritarmi questo?!” si lamentò il Principe dei
Sayan sprofondando, sconfitto,
la testa sotto il cuscino, con una divertita Bulma, che faceva finta di
dormire, di fianco nel letto.
Povero Principe! E' così dolce in queste sue rare manifestazioni d'affetto! Ci sentiamo alla prossima, ciao!