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Autore: Me91    12/06/2007    23 recensioni
In questa one-shot (lo so, lo so... scrivo sempre one-shot!) troviamo l'orgoglioso Principe dei Sayan, risvegliato in piena notte da un'urlante Bra! Per farla smettere di piangere, metterà da parte il suo orgoglio? Beh... dopotutto lei è la sua piccola!
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un Principe... tenero, tenero!

 Le acute urla riempirono il silenzio della casa.
“Perché mi chiedo... perché?”
Gli strilli aumentarono di volume.
“Perché a me?”
I timpani erano messi a dura prova da quella vocina alta e penetrante...
“E va bene! Sono sveglio!” ringhiò Vegeta balzando seduto sul letto. Il cuscino, che aveva premuto forte sulle orecchie, cadde a terra, seguito dalla coperta che si era strappato di colpo di dosso. Bulma, al suo fianco, si accucciò nel sonno ed ebbe un brivido di freddo, ma non si svegliò. Vegeta digrignò di denti furioso. Proprio quella sera Bulma aveva deciso di ubriacarsi con gli amici colleghi? Proprio quella sera Bra non voleva saperne di addormentarsi? Proprio quella notte Bra doveva svegliarsi alle 2?! Già Vegeta rodeva di rabbia ripensando alla scena di appena 3 ore fa di lui che coccolava in braccio Bra, tutto rosso di vergogna, per cercare di farla dormire, con Bulma che era collassata sul divano da quanto era ubriaca e si era messa addirittura a russare! Neanche Vegeta sapeva quanto aveva impiegato Bra per addormentarsi... minuti... o forse ore! E adesso si doveva risvegliare in piena notte?!? Altamente scocciato prese a scuotere violentemente la moglie per cercare di svegliarla. E no, l’orgoglioso Principe dei Sayan si era reso fin troppo ridicolo quella sera! Non si sarebbe alzato per nulla al mondo per prendere in braccio una mocciosa di appena un anno!
Bulma grugnì ma non volle sapere di svegliarsi.
“Maledetta donna!” sbottò Vegeta incrociando le braccia irato, mentre Bra strillava ancora con tutto il fiato che aveva in corpo.
“Ci penserà Trunks!” decise dopo un po’ Vegeta e appoggiò la schiena al muro dietro al letto, sempre con le braccia incrociate, sempre con un’aria seccata e assonnata, sempre con le urla della piccola che riecheggiavano per il corridoio da due stanze più in là. Però, improvvisamente, Vegeta si ricordò di una cosa.
“Porca...!” sbuffò. Trunks non c’era. Era a dormire da Goten per il weekend. Maledetto ragazzo!
Vegeta chiuse gli occhi, sperando in un miracolo... che so, che Bra finisse la voce o che cadesse dal letto svenendo dopo aver sbattuto la testa... e miracolo fu. Bra tacque. Vegeta aprì subito gli occhi e rimase in ascolto. Silenzio.
Il Sayan sospirò sollevato e scivolò lentamente a pancia in su. Raccolse in malo modo, come suo solito, la coperta e la posò sul suo ventre e, in modo rude, la gettò sopra Bulma... quella donna gliele aveva fatte passare troppe quella sera: non si meritava delicatezza o favori. Agguantò il cuscino e se lo sistemò sotto il capo. Chiuse gli occhi. Sospirò assonnato.    ........
“Mhuaaaaaaaaa!!!!” questa volta le urla di Bra erano dieci volte più acute. Appena dieci secondi per riprendere fiato che era ripartita alla carica, con più voce di prima.
“Basta!” gridò Vegeta e balzò furioso giù dal letto. Scalzo si diresse a passi pesanti alla camera della figlia. Spalancò la porta e dovette socchiudere gli occhi e tapparsi le orecchie, ferito dalla voce acutissima della piccola. Strisciò fino il lettino, con in viso una smorfia di dolore... i suoi timpani non avrebbero resistito ancora a lungo.
“Piantala insomma!” sbraitò e Bra tacque immediatamente. Volse al padre un profondo sguardo tenero e si portò il pollice alla bocca, iniziando a ciucciarlo.
“Così va bene.” Vegeta si tirò su meglio i pantaloncini del pigiama e disse minaccioso:
“Prova di nuovo a sbraitare in quel modo che ti faccio tacere io per sempre!”
La piccola gli rivolse una risatina divertita, cosa che fece infuriare ancor di più Vegeta. Il Principe sbuffò e si voltò per raggiungere la porta. Ma appena afferrò la maniglia sentì qualcosa alle sue spalle che gli fece fermare il cuore... la piccola iniziava di nuovo a singhiozzare piano. Vegeta si girò di scatto.
“No...” scosse la testa a sua figlia “No... no... non ci provare...”
Bra arricciò il labbretto inferiore e iniziò a singhiozzare più forte tirando su con il naso il mucciolo. Vegeta si avvicinò con cautela al lettino.
“No... Bra... Bra, guardami. Non. Lo. Fare.” scandì bene Vegeta, ma Bra non era d’accordo. Il suo visino si arricciò tutto, strizzò gli occhi e...
“Mhuaaaaaaaaa!!!”
Vegeta si portò immediatamente le mani alle orecchie.
“Smettila!” però la piccola non gli dava retta.
“D’accordo! D’accordo!” si arrese Vegeta e allungò le mani verso di lei. La bambina ridacchiò felice quando suo padre, al massimo imbarazzato e colpito profondamente nell’orgoglio, la strinse forte a se, tra le sue braccia. Vegeta, non molto pratico, iniziò a sballottare Bra, avanti e indietro, su e giù... in teoria il suo intento era di cullarla per farla addormentare, però forse la stava scuotendo un po’ troppo...
“Che schifo!” abbaiò Vegeta e mollò, non molto delicatamente, Bra sul letto, poi corse in bagno a cambiarsi. Il suo pigiama era completamente ricoperto di vomito puzzolente della bambina. Intanto, mentre era in bagno, Bra ricominciò a piangere.
“Arrivo, arrivo!” si cambiò in fretta, più in fretta che poté e tornò di corsa in camera di Bra. La riprese in braccio, ma questa volta la piccola non smise di piangere.
“Accidenti...” mormorò Vegeta iniziando a perdere la pazienza “Come diamine fa Bulma in questi casi...?” in quel momento l’immagine di Bulma apparve nitida nella sua mente... se la rivide con Bra sulle gambe, sulla sedia a dondolo, a coccolarla e cercando di farla addormentare... cantando una ninnananna!
“E no!” sbottò Vegeta riscuotendosi dai suoi imbarazzanti pensieri “Io la ninnananna non te la canto!”
Bra, appena sentita la parola “ninnananna”, smise di piangere e volse uno sguardo speranzoso al padre.
“No, no e poi NO! Scordatelo!” le rispose a tono Vegeta. Lentamente la piccola iniziò ad arricciare di nuovo il labbro inferiore...
“E va bene!” Vegeta aveva ceduto. Una bambina, metà terrestre, metà Sayan, aveva battuto il Principe.
Vegeta si mise seduto sulla sedia a dondolo, tenendo Bra tra le braccia, e iniziò a cantare la sua personalissima ninnananna:
Ninnananna, ninna oh,

questa bimba che non vuole dormire a chi la do?

La daremo a MajinBu,

così la mangia e io non ci penso più!

La daremo a Cell,

così l’assorbe e non è più un problema per me!

La daremo alla mamma...

Già, proprio a quella mamma che non vuole saperne di svegliarsi! Comunque...

così le canta lei la ninnananna!

La daremo a Kakaroth...

No! Anzi! Kakaroth non deve osare toccare mai la mia Bra!” a questo ultimo commento Vegeta si paralizzò. Abbassò gli occhi alla sua piccola e la vide dormire serenamente appoggiata alla sua spalla. Vegeta, guardando quel tenero e dolce visino, seppe con certezza che non credeva affatto a ciò che diceva nella canzone... nessuno avrebbe dovuto far del male alla sua piccola Bra! Nessuno! L’avrebbe difesa a costo della sua stessa vita!.... eh, si... si era proprio rammollito!
Mezz’ora più tardi riuscì a tornare al suo letto. Guardò l’ora. Le tre del mattino. Crollò decisamente sul letto, lanciando sguardi infuocati alla moglie che dormiva della grossa... o almeno era ciò che pensava. Infatti Bulma, che si era svegliata quando Vegeta l’aveva scossa bruscamente, rideva sotto i baffi immaginandosi Vegeta che coccolava Bra! In più aveva sentito il Principe cantare quella ninnananna: che spasso!
Vegeta riuscì ad addormentarsi solo verso le quattro. Infatti tendeva le orecchie ad ogni rumore, sperando che Bra non si sarebbe svegliata di nuovo. Ma la piccola non si svegliò e lui poté dormire tranquillo.

Le cinque e mezzo del mattino. Un gallo intonò il suo canto al Sole che stava sorgendo. Eh, povero gallo! Quella non era propria la sua giornata! Infatti lo raggiunse immediatamente una sfera di energia che lo abbrustolì all’istante. Sulla staccionata, del gallo, rimasero solo due zampe annerite. La voce assonnata di Vegeta risuonò tutt’intorno dalla Capsule Corporation:
“CHIEDO SOLO DI DORMIRE! CI MANCAVA SOLO IL GALLO!”
In quel momento, tra la disperazione di Vegeta...:
“Mhuaaaaaaaaa!!!”
“Cosa ho fatto per meritarmi questo?!” si lamentò il Principe dei Sayan sprofondando, sconfitto, la testa sotto il cuscino, con una divertita Bulma, che faceva finta di dormire, di fianco nel letto.

Povero Principe! E' così dolce in queste sue rare manifestazioni d'affetto! Ci sentiamo alla prossima, ciao!

  

  
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