"Le ragazze intelligenti sono sopravvalutate, sono quelle insicure, sono quelle diverse. Loro sanno com'è il mondo realmente. Loro analizzano ogni piccola cosa nella vita. Perché? Per evitare di farsi male, per cercare la felicità. Loro restano sveglie la notte cercando di pensare ad ogni possibile situazione per superare i problemi. Loro pensano troppo. La loro insicurezza prova che hanno rispetto nei riguardi di loro stesse. Ovviamente loro cercano di vivere lontano dal dramma della vita. Le ragazze intelligenti sanno quanto valgono, adesso sono le uniche per cui vale la pena avere al tuo fianco" Dissi accarezzandole la guancia, fissandola negli occhi scuri.

"E quindi?" Mi chiese scostando lo sguardo sul pavimento, in cerca di un punto da guardare al posto dei miei occhi. Non c'era riuscita. Mai. Non riusciva mai a tenere il mio sguardo: ogni volta fissava qualcos'altro.

"Tu sei una ragazza intelligente..." Lasciai incompleta la frase lasciandola capire dasola.

"Cosa -scostò il suo viso dalla mia mano- Dimmi Mark..." La fissai ancora. Aveva uno splendido profilo. Presi delicatamente il suo viso dal mento con il pollice e l'indice, strattonai leggermente per farmi intrecciare il suo sguardo col suo.

"Non -fece un passo indietro. Evitando ancora il mio sguardo- Ho da fare. Un mucchio da fare, mi dispiace, Derek ha bisogno di me e..." Non terminò. Stava progettando sicuramente qualche scusa adeguata.

"E.. Insomma, devo andare!" Mi girò intorno e uscì fuori dalla stanza. Udii una leggera pressione quando aprì la porta per andare. Mi voltai indietro e vidi, dallo specchio della porta, che andava via mentre mi fissava.

 

Impertinente! E' così antipatico, come si premette di toccarmi. Io non sono mica la sua fidanzata... Che... Ira! Ma perchè a me, perché io? Non poteva andare come tutt le coppie che si separano? Perchè io e Mark dobbiamo sempre crollare e rimetterci insieme, sapendo che poi ci lasceremo e soffriremo insieme a tal punto da odiarci per poi rifinire nella trappola. Sono questi continui tira e molla che mi abbattono ed è difficile superarli. Sempre.

"Sei perfetta per me!" Mi sento urlare alle spalle. Mi volto e vedo Mark fuori dalla stanza dove da dove sono uscita poco fà. Una ragazzina direbbe:' Oddio, sono perfetta per lui. Allora mi ama davvero!!' Poi magari lo correrebbe contro per poi saltarlo addosso e baciarlo,portando il loro amore al 'per sempre felici e copntenti' e io vorrei tanto farlo, ma non posso! Il rapporto Lexie-Mark non è di questo genere. Non posso fare finta di niente (ancora) e ritornare da lui.

"Alexandra Caroline Grey!" La sua voce è tanto forte che riesce a bloccarmi. Mi volto, decisa a guardarlo mentre si avvicina a me.

"Cosa c'è?!" Chiedo scorbutica incorciando le braccia.

"Ti amo! Mi hai sentito? Io ti amo! Mi vedi Lex -adoro quando mi chiama Lex, solo lui sa farlo così- Sono quì e ti dico che ti amo!" Quasi mi urla contro. Mi scruta, cerca un cedimento, un qualcosa. Mi ha ancora piantato gli occhi nei miei e io non posso ancora distogliere lo sguardo. Non ora, potrei sembrare debole, innamorata.

"No! Non puoi ritornare e dirmi che mi amo, mi dispiace Mark. Ci siamo lasciati e questo è quanto." Mi rivolti indietro e continuo a camminare.

"Ma io ti amo..." Dice con voce flebile arrendendosi.

"Mi trasferiscono" Dico voltandomi mentre cammino ancora.

"Cosa?"

"Mi trasferiscono. Andrò al Mercy West" Dico rattristita, ma apparentemente seria.

"Non è vero..." Sorride.

"Sì è vero. Marl, è finita. Time out amore!" Oh... no...

"Cosa hai detto?"

"Niente!" Mento

"Mi hai chiamato amore!" Mi sorride.

"No, cosa? Non è vero" Ero nei guai.

Si avvicina a me e mi prende fra le braccia, mi fissa e, da stupida, distolgo lo sguardo. Mi bacia, inetnsamente. Così bene che mi si stà scogliendo il cuore.

"Bhè, questo non è il domani che mi aspettavo!" Gli sorrido, baciandolo ancora e cascando nella sua trappola.

 

Credevamo entrambi che ci fossimo lasciati ancora, ma quella volta era davvero quella buona. C'eravamo riusciti, eravamo rimasti insieme e finalmente riuscivamo a creare una famiglia, con il bambino che mi cresceva dentro. C'eravamo riusciti e i Sloan sarebbero continuati ad esistere, lasciando donne ovunque, ma sarebbero comunque riusciti a trovare l'anima gemella, come Lexie e Mark. Perchè quel lontano ieri non era quel domani che si aspettavano.