Questione di moda.

Pur senza renderlo esplicitamente noto, Kasamatsu aveva un pessimo gusto nel vestire.

Anche non entrando in merito alle sue qualità di capitano, né a quelle morali di studente modello della Kaijou High, era innegabile per chiunque che i suoi indumenti sembravano il risultato di un abbinamento fatto da un cieco in una stanza al buio.

Per quanto, però, fosse qualcosa di sopportabile dalla maggior parte delle persone, non lo era altrettanto per qualcuno che della moda ne aveva fatto addirittura il proprio lavoro.

Kise adorava il suo senpai, ma quel giorno - nel vederlo con un maglione azzurro perfettamente intonato ai suoi occhi chiari, ma che cozzava con l'arancio della camicia - le mani avevano iniziato a prudergli di una sensazione diversa da quella del desiderio di prendere in mano una palla da basket: avrebbe tanto voluto togliergli quei vestiti e vederli allegramente fare da carbone per accendere il camino.

La parte che riguardava l'azione dello spogliarlo, inoltre, aveva un fascino indiscutibilmente attraente per il biondo.

Infatti, non da poco il suo sguardo cadeva, quando erano negli spogliatoi, sulla pelle sudata del collo del moro, e faticava a staccarsi dalla vista dei muscoli della schiena che si tendevano, mentre Kasamatsu si cambiava la maglia.

Decisamente stava meglio svestito, aveva considerato Kise.

E forse, ma solo forse, era quello il motivo per il quale lo aveva spogliato con così tanta fretta, subito dopo averlo spinto contro gli armadietti e aver catturato le sue labbra in un bacio.

In realtà, era veramente da troppo tempo

che desiderava sentire il suo sapore.