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Autore: Sofy_m    24/11/2012    7 recensioni
Dal testo:
-Non dividerò la stanza con te, Martha e Alexis vanno bene, ma non dormirò con te...
-Detective, perchè pensa sempre male di me?
-...e devi smetterla di chiamarmi Kate!
Castle sbuffò. -Sei un mostro, vuoi rovinarmi tutto il divertimento?

Beckett accetta di partire per una vacanza con la famiglia Castle in un'isoletta sperduta in mezzo all'oceano indiano.
Spiaggia, mare, sole... sembra quasi un paradiso.
Ma loro sono pur sempre una detective della omicidi e uno scrittore di gialli, no?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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capitolo 27


I won't give up.



Kate si alzò dal divano del suo appartamento con un sorriso andando verso la porta per aprire al suo scrittore.
Aveva trascorso l'intera giornata cercando di far passare il tempo in attesa di rivederlo. Solo poche ore di lontananza e già gli era mancato terribilmente, incredibile.
-Alla buon'ora Castle!- esclamò aprendo la porta. -Sei in ritardo di...- la detective si bloccò a bocca aperta appena vide davanti a sè Rick con un'enorme mazzo di rose rosse.
-Lo so, lo so, scusami!- rispose lui con la sua migliore espressione da cucciolo. -Dovevo essere qui mezz'ora fa, lo so. Ma tra Meredith e il fioraio...
-MEREDITH?!- Beckett gli rifilò un'occhiataccia. Non aveva sicuramente un buon ricordo della sua ex-moglie.
-E' venuta a trovare Alexis dopo aver saputo cosa è successo e... la conosci no?- spiegò Castle scrollando le spalle. -Quella donna non cambia mai.
Kate si irrigidì. -Cosa vorresti dire?- chiese gelida.
Lo scrittore la guardò un attimo confuso, poi scosse velocemente la testa. -No! No, no, no! Non intendevo quello Kate! Volevo dire che sai quanto è insistente! Non le ho lasciato nemmeno stringermi la mano, te lo giuro! Appena è arrivata sono corso fuori di casa per venire qui!
-Davvero?
-Davvero Kate! O pensi che sarei tanto stupido da mandare all'aria tutto questo- indicò loro due con sorriso dolce. -per colpa sua?
La donna rimase un attimo a guardarlo in silenzio, poi annuì facendolo entrare. -Ok, ok, mi fido di te Rick. Ma quelli?- chiese indicando i fiori.
Castle sorrise. -Questi sono per te.- rispose porgendoglieli. -In realtà avrei voluto che fossero tanti quanti il numero di giorni che ci conosciamo, ma non avevo il tempo di fare il conto e dubitavo il fioraio ne avesse abbastanza. Quindi... ho comprato queste.
Kate sorrise avvicinandosele al viso. Avevamo un buonissimo profumo. -Sono bellissime, grazie.- rispose commossa. Come aveva potuto anche solo leggermente dubitare di quell'uomo qualche secondo prima? -Perchè le sette al centro sono leggermente più scure?- chiese poi curiosa.
Rick si passò una mano tra i capelli leggermente imbarazzato. -Le sette più scure sono i sette giorni da cui stiamo insieme,  i sette giorni dal bacio sull'isola... Per quanto riguarda le altre... volevo che ognuna indicasse un momento importante che abbiamo passato insieme, per esempio quando sei venuta a prendermi alla festa,- disse indicando una rosa. -oppure quando mi hai ammanettato la prima volta,- ne indicò un'altra. -il "you have no idea", il primo vero caso con te e la squadra, la prima volta che mi hai parlato del caso di tua madre, le partite a poker, le indagini sotto copertura...- continuò indicando altre rose. Sospirò mentre la detective lo guardava senza parole. -Ma poi mi sono reso conto che sarebbero state molte di più dei giorni da cui ci conosciamo... Quindi alla fine mi sono fatto dare tutte quelle che c'erano di quel colore. Troppo esagerato?- domandò con un piccolo sorriso.
Beckett scosse lentamente la testa mentre sistemava i fiori in un vaso. -No, sono perfette Castle, davvero. Io... sono senza parole.- ammise avvicinandosi a lui e passandogli le braccia intorno al collo. Si alzò in punta di piedi per baciarlo. - Ti amo. E buon settimana-versario, giusto?
Castle chiuse gli occhi e fece una smorfia. -Troppo romantico?
La detective sorrise. -A dire la verità no, assolutamente. Penso sia il pensiero più dolce che qualcuno abbia mai avuto per me.- rispose baciandolo ancora.
Il suo partner si rilassò. -Sono contento che ti piacciano.E ti amo anch'io.- le accarezzò il viso. -Stai bene Kate? I lividi ti danno fastidio? Senti dolore da qualche parte?- chiese preoccupato.
Lei lo abbracciò aggrappandosi alla sua camicia viola. -Sto benissimo, tranquillo.
Rick ricambiò l'abbraccio stringendola forte a sè. -Ottimo.- le diede un bacio sui capelli. -Ho fame.- aggiunse dopo qualche secondo.
Kate rise e scosse la testa. -Strano!- si staccò da lui e lo prese per mano. -Non preoccuparti, c'è dell'ottimo cinese in cucina!

Esposito sbuffò per l'ennesima volta aprendo la busta che gli aveva dato Kate. -Bro, ma ti sembra giusto? Abbiamo lavorato come dei pazzi per quasi due settimane, oggi abbiamo chiuso un caso e adesso che sono quasi le nove siamo ancora qui per colpa di quei due tanto sfortunati da ritrovarsi un pazzo omicida pure in vacanza!
-E dai Javi, è solo una busta con qualche prova, non dovremmo metterci tanto!- rispose l'irlandese passandogli una tazza piena di caffè.
-Qualche prova?! Qui ci saranno almeno un centinaio di fogli da controllare! Per non parlare di proiettili, sangue, tracce varie e un'infinità di foto! Staremo qui tutta la notte, lo so già... Lanie non sarà affatto contenta.
Ryan sollevò un sopracciglio e sorrise malizioso. -Lanie?
Esposito imprecò fra i denti e gli lanciò il fascicolo. -Tutto tuo! Io mi prendo il resto.
-Ehi, non è giusto!- si lamentò il suo collega. -Sono solo felice per voi!
Javier non rispose ma si limitò ad iniziare a studiare le prove. Kevin scosse la testa rassegnato.
-Comunque sono stupito.- la voce di Esposito ruppe il silenzio dopo qualche secondo.
-Javi, lo sai che se non inizi a lavorare non finiremo mai, vero? E addio serata romantica con la dottoressa Parish...- disse Ryan con un sorrisetto.
L'ispanico gli lanciò un'occhiataccia. -Mi sembra solo strano che Beckett non si sia ancora catapultata qui a pregare la Gates di riprendersi la settimana di ferie e lasciarla lavorare.- spiegò estraendo il pacco di foto.
Kevin alzò le spalle. -Sono tornati solo stamattina, lasciale il tempo di riposarsi. Probabilmente starà dormendo e domani ce la ritroveremo qui.
Il suo collega annuì. -Sì, forse hai ragione... Ehi!- esclamò poi estraendo una foto. -Dici che sia questa la bagnina di cui parlava Castle?- chiese con un sorriso mostrandola all'altro detective.
La foto ritraeva una donna dai capelli scurissimi e leggermente mossi, gli occhi verdi e la pelle chiara.
-Non penso.- rispose tranquillamente l'irlandese, guadagnandosi uno sguardo confuso dal collega.
-E perchè mai??? E' una bellissima donna!
-Certo Javi, ma è una delle vittime!- rispose Ryan passandogli le foto dei cadaveri e alcuni fogli. -Anastasia Volkov, era una ragazza russa.
Esposito aggrottò la fronte. -Siamo sicuri che non sia stata Beckett in un attacco di gelosia vero?
Kevin scoppiò a ridere. -Mi auguro di no, ma in caso, nascondi le prove!
I due detective continuarono a lavorare per ore, leggendo e rileggendo gli appunti e le trascrizioni degli interrogatori, catalogando le prove, analizzando le foto e riaprendo il vecchio fascicolo del caso della famiglia Stark. Rimasero quasi sempre in silenzio, salutando solamente di tanto in tanto i poliziotti che lasciavano il distretto per tornare a casa.
Verso mezzanotte, quando ormai erano rimasti soltanto loro, Ryan si alzò per la prima volta da ore dalla sua sedia.
-Javi, direi che può bastare così, finiremo il resto domani, tanto prima di una settimana non inizierà il processo.
L'ispanico annuì sbadigliando. -Sì, finisco il caffè e torno a casa, sono esausto.- concordò alzandosi con la tazza in mano, facendo cadere però tutte le foto a terra.
-Oh dannazione!- imprecò chinandosi per raccoglierle e Kevin ridacchiò. -Ora mi tocca pure...- Esposito si bloccò improvvisamente lasciando cadere la tazza piena di caffè che finì sopra il piede del collega e si ruppe in mille pezzi.
-EHI! JAVI SEI IMPAZZITO PER CASO?!- Ryan chiuse gli occhi e serrò la mascella, massaggiandosi il piede e saltellando.
Javier, senza prestargli attenzione, accese la lampada sopra la sua scrivania e si mise a studiare la foto che teneva in mano, la bocca spalancata. -No...- sussurrò scuotendo lentamente la testa. -Non ci credo...
-Javi, che ti prende?- l'irlandese si sedette sulla sua sedia con una smorfia di dolore.
-Figlio di...- Esposito scosse la testa più veloce, sconvolto. -Non ci posso credere.
-JAVI, VOGLIO UNA SPIEGAZIONE!
L'ispanico gli passò la foto senza una parola.
-Aspetta, tu mi hai distrutto un piede per questo?- commentò Ryan. L'immagine raffigurava Castle in piedi, in mezzo al mare, con una donna nuda tra le braccia; il viso affondato tra i suoi capelli, le mani sulla sua schiena. -Solo perchè Castle si è dato da fare?
Esposito fece una smorfia disgustata e chiuse gli occhi. -Guarda meglio la... donna.
L'irlandese si avvicinò la foto al viso esasperato. Che razza di problemi aveva Esposito? -Javi, il volto è nascosto, non...- si bloccò mentre il suo cervello iniziava a lavorare velocemente. Bella donna, capelli castani lunghi e mossi, corpo perfetto, alta fino alle spalle di Castle... -NO.- scosse la testa sbalordito. Non poteva essere. -No. Non penserai davvero che... sia Beckett???
Javier annuì e raccolse le altre foto, controllandole velocemente. Kevin era senza parole.
-Io li uccido!- sibilò sconvolto Javier. -Entrambi! Altro che pazzo omicida, ci penso io!- esclamò passando alcune foto al collega.
Kate e Rick che ballavano insieme, che passeggiavano per mano sulla spiaggia, che si baciavano appassionatamente.
-Sai, se non fosse per il fatto che ci hanno mentito, che Castle si è inventato tutta quella storia della bagnina e che ci ho rimesso un piede sarei anche contento per loro!- commentò Kevin.
-Oh.- Esposito chiuse gli occhi disgustato, girando alcune foto.
-Che altro c'è?- chiese allarmato l'irlandese.
-Mamma e papà mi hanno bloccato la crescita.- rispose passandogliele.
Lo scrittore in mare, la detective aggrappata al suo corpo, le mani di Beckett tra i capelli di Castle e la bocca dell'uomo sul suo corpo, i loro bacini attaccati.
-Fantastico, anche a me adesso!- si lamentò lui rifiutando di guardare le altre.
Esposito rimase qualche secondo fermo, in silenzio, poi si alzò in piedi e gli prese le foto dalle mani.
-E adesso dove vuoi andare?
-A fare due chiacchiere con Castle e la sua cara bagnina!- rispose deciso il detective avvicinandosi all'ascensore.
-Ehm, Javi... è quasi mezzanotte e sono tornati a casa oggi, ho come l'impressione che stiano... "facendo una lezione di nuoto", sai?
Esposito si tappò le orecchie con le mani. -Bro, che schifo! Non bastavano le foto?
Kevin scoppiò a ridere e l'ispanico sospirò. -Ok, va bene, ma lasciami chiamare Lanie. Domani quei due sono una coppia defunta!

Beckett sospirò appoggiando le bacchette di legno sul tavolo. -Scusami per oggi.
Lo scrittore, ancora intento a mangiare, la guardò confuso. -Di che stai parlando?
-Stamattina... quando siamo arrivati all'aeroporto e ho capito che gli altri ci stavano aspettando ho avuto paura dei commenti e delle battutine che avrebbero potuto fare vedendoci arrivare abbracciati e mi dispiace. Sono stata una codarda...- ammise affondando il viso tra le mani.
Castle si alzò velocemente e fece il giro del tavolo raggiungendola e abbracciandola, appoggiando il petto alla sua schiena e il mento alla sua spalla.
-Ehi...- sussurrò piano posandole un bacio sulla guancia. -Kate, non mi interessa quanti lo sappiano, ok? L'unica persona che mi interessa sappia che ti amo e che non ti lascerò mai sei tu. Il resto del mondo non è importante.
Lei scosse lentamente la testa, portando le mani sopra a quelle del proprio partner, appoggiate sul suo stomaco. -Lo so, ma loro sono la nostra famiglia Rick e sappiamo entrambi che hanno sempre sperato in noi.
-Sì,- concordò l'uomo. -ma questo non significa che tu debba sentirti obbligata a...
-No.- Kate si voltò leggermente per poterlo guardare negli occhi. -Io voglio che lo sappiano, voglio che vedano quanto sono felice insieme a te.
Rick sorrise e le spostò dolcemente i capelli per poterle baciare il collo. -Mmm... Quindi saresti felice insieme a me?
Beckett sorrise a sua volta accarezzandogli i capelli con una mano. -Non immagini quanto.
-Quindi... immagino che domani a pranzo daremo a tutti la bella notizia.
La detective annuì.- Mi sembra perfetto.
-Come pensi la prenderanno?- domandò lo scrittore allontanandosi e facendola alzare. Poi la prese per mano portandola verso il divano.
-Oh, Lanie urlerà!- rispose Kate ridendo. -E farà qualche commento imbarazzante, insieme ai ragazzi. E probabilmente uno di loro guadagnerà un sacco di soldi... Jenny penso si limiterà a congratularsi.- disse sedendosi vicino a lui.
Castle le passò un braccio intorno alle spalle e la strinse contro di sè. -E... tuo padre?- chiese leggermente timoroso.
-Pensavo gliene avessi parlato stamattina!
-Cosa?- Rick la guardò sorpreso. -Senza il tuo parere? No! Sei impazzita per caso?
-Cosa gli hai detto all'aeroporto, Rick?- Beckett si voltò per guardarlo negli occhi.
-Oh, abbiamo rievocato qualche bel ricordo...
-Castle...
Lo scrittore le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente. -Non gli ho detto nulla di cui tu debba preoccuparti, ok? Diciamo che potrebbe aver capito che tengo particolarmente a sua figlia.
La sua musa annuì e rimase a lungo in silenzio, semplicemente abbracciata a lui.
-Ho voglia di tornare al lavoro.- sussurrò dopo diversi minuti.
-Di già?! Abbiamo appena preso Stark!
La detective alzò le spalle con un sorriso. -Mi manca il distretto!- si giustificò.
Il suo partner scosse la testa. -Ah, e io che avevo ottimi piani per questa settimana!
-Del tipo?- chiese Kate curiosa.
Castle avvicinò le labbra all'orecchio della sua musa. -Del tipo io e te,- disse a bassa voce facendola tremare.  -soli, possibilmente senza vestiti...
-Wow! Davvero ottimi piani!- commentò lei sarcastica alzando gli occhi al cielo.
Rick sbuffò. -Se mi facessi finire almeno...
-Ok, ok scrittore continua! Sentiamo cos'altro vorresti fare!
Lui sorrise. -Vorrei iniziare a scoprire gli altri strati della cipolla-Beckett. Insomma, ci sono ancora talmente tante cose che non so di te!
Beckett annuì. -Per esempio?
-Per esempio...- Castle inclinò la testa indicando il tavolino. -Non so se sai davvero suonare la chitarra e ti ho sentita cantare solamente una volta.
Kate chiuse gli occhi con una smorfia. -Oh. No.
-Ti prego Kate...- la supplicò lui con la sua espressione da cucciolo.
La detective sbuffò per poi alzarsi e afferrare lo strumento, tornando poi a sedersi a gambe incrociate di fronte a lui. -Ok, ma ad una condizione. Tu canti insieme a me.
Lo scrittore annuì velocemente mentre la guardava ammirato. -Va bene.
Kate si sistemò i capelli e prese in mano il plettro. -Canzone?
-Mmm... I won't give up?
Beckett alzò un sopracciglio stupita sorridendo. -Jason Mraz? Seriamente?
Castle alzò le mani e scrollò le spalle. -Alexis.
Kate ridacchiò ripensando alle parole della canzone. Sì, se le ricordava abbastanza bene... ed erano assolutamente perfette.
Prese un profondo respiro e si perse negli occhi del suo scrittore, iniziando a cantare.

When I look into your eyes
It's like watching the night sky
Or a beautiful sunrise
Well there's so much they hold

Rick era senza parole, la sua musa aveva davvero una voce straordinaria. Le sorrise dolcemente prima di unirsi a lei.

And just like them old stars
I see that you've come so far
To be right where you are
How old is your soul?

I won't give up on us
Even if the skies get rough
I'm giving you all my love
I'm still looking up

And when you're needing your space
To do some navigating
I'll be here patiently waiting
To see what you find

'Cause even the stars they burn
Some even fall to the earth
We've got a lot to learn
God knows we're worth it
No, I won't give up
I don't wanna be someone who walks away so easily
I'm here to stay and make the difference that I can make
Our differences they do a lot to teach us how to use the tools and gifts
We got yeah we got a lot at stake
And in the end, you're still my friend at least we didn't tend
For us to work we didn't break, we didn't burn
We had to learn, how to bend without the world caving in
I had to learn what I got, and what I'm not
And who I am

I won't give up on us
Even if the skies get rough
I'm giving you all my love
I'm still looking up
I'm still looking up

I won't give up on us
God knows I'm tough, he knows
We got a lot to learn
God knows we're worth it

I won't give up on us
Even if the skies get rough
I'm giving you all my love
I'm still looking up

Kate finì di suonare senza smettere di guardarlo, un enorme sorriso sul viso.  -Non rinuncerò a noi, Rick.- sussurrò dolcemente.
Lo scrittore sentì il suo cuore perdere un battito. -Ti amo.- rispose sistemandole una ciocca di capelli e rimettendo la chitarra al suo posto. -Ti amo.- ripetè prima di farla sedere sulle sue gambe e iniziare a baciarla.
Beckett sorrise contro le sue labbra e gli passò le braccia intorno al collo, rispondendo al bacio. Lo spinse lentamente indietro contro lo schienale del divano e premette il suo corpo contro quello del suo partner, le loro labbra che si cercavano affamate.
Kate gli strinse i capelli tra le mani e gemette quando sentì le sue mani accarezzarle le cosce e poi salire lentamente fino a sotto la sua maglietta, sfiorandole la pelle nuda con la punta delle dita e facendola tremare.
Rick fece scorrere la lingua sulle labbra della sua musa, invitandola a schiuderle e ad approfondire il bacio.
Le mani di Beckett scesero sulle spalle e sulla schiena dello scrittore mentre le loro lingue si scontravano.
Castle gemette e la strinse più forte a sè. Amava il sapore della sua detective, il suo profumo, la sua pelle morbida e calda.
Continuarono a baciarsi fino a quando dovettero staccarsi per bisogno d'aria.
-Ti amo anch'io.- sussurrò Kate con il cuore che batteva all'impazzata prima di iniziare a baciargli piano il viso e il collo. Lo scrittore sorrise e chiuse gli occhi, cercando di recuperare fiato mentre la sua musa gli posava le labbra sulla fronte, sulle guance, sul naso e gli mordicchiava piano il mento, facendolo ridacchiare. Poi la sentì prendergli le mani e accarezzargliele piano.
-Grazie.- mormorò Beckett.
Rick aprì gli occhi e la guardò confuso. -Per...?
-Per avermi salvata da Stark.- rispose portandosi le sue mani vicino al viso e baciandogli dolcemente le nocche.
Castle si irrigidì leggermente ripensando a ciò che era successo. -Avrei preferito non fosse necessario.- rispose serrando i denti. -Avrei voluto davvero ucciderlo.
L'espressione della sua musa si addolcì e gli sorrise comprensiva. -Non è vero Rick.
L'uomo scosse la testa. -Tu non puoi immaginare la mia rabbia... Quando ho visto te a terra e lui che ti picchiava... Se fossi stato abbastanza lucido da arrivare alla pistola gli avrei scaricato l'intero caricatore addosso senza pensarci due volte.
Kate scosse la testa. -No. Non te l'avrei mai permesso Rick.
-Perchè?- domandò stupito Castle.
-Non permetterei mai che tu arrivassi ad uccidere una persona a causa mia, mai.
Rick annuì lentamente. -Bene, l'importante è che nessuno provi più a sfiorarti.
Beckett sorrise mordendosi il labbro inferiore. -Comunque devo ammettere che eri molto, molto sexy...- sussurrò facendo scorrere le dita sul suo petto.
Sul volto dello scrittore si aprì un enorme sorriso. -Più del solito?
La detective alzò gli occhi al cielo e scosse la testa rassegnata, spingendo sulle sue spalle per alzarsi.
-Ehi, dove stai andando?- chiese Castle con una nota di panico nella voce.
Kate rise e indicò l'orologio. -Castle, è l'una di notte, forse è meglio se...
-Torno a casa.- concluse il suo partner con un sospiro alzandosi. Non voleva già andarsene, amava stare con lei, anche senza fare nulla, e dubitava sarebbe riuscito ad addormentarsi senza averla al suo fianco.
Beckett si immobilizzò e arrossì violentemente. -In realtà stavo per dire "andiamo a letto"... Ma se devi tornare a casa da Martha e Alexis non...
-No.- rispose lo scrittore all'istante mentre le parole "andiamo a letto" continuavano a rimbombare nella sua testa. Avrebbe passato tutta la notte nel letto della sua musa, probabilmente abbracciandola forte a sè e l'avrebbe ritrovata al suo fianco al suo risveglio. Incredibile. -Non devo andare da nessuna parte.- disse sorridendo.
Kate annuì. -Bene.- poi lo prese per mano e iniziò a camminare all'indietro, conducendolo verso la propria camera da letto mentre gli slacciava lentamente i bottoni della camicia.
Castle, con le mani appoggiate sui fianchi della donna, la guardava ammaliato.
La sua musa sorrise maliziosa mentre finiva di aprirgli la camicia e gli accarezzava il petto e gli addominali con una mano, fino a raggiungere la cintura dei jeans. Gliela slacciò velocemente per poi passare con estrema calma al bottone e alla zip.
Lo scrittore trattenne il fiato sentendo le dita della donna accarezzarlo piano mentre con un piede apriva la porta della stanza.
Beckett si fermò davanti al suo letto e fece cadere a terra la camicia del suo partner per poi portare le mani alla base della sua larga schiena e farle scendere lentamente per sfilargli anche i pantaloni. Sorrise compiaciuta sentendo Castle trattenere un gemito.
Lui si tolse le scarpe e calciò i jeans sul pavimento della camera, prima di afferrare i bordi della maglietta della sua musa e togliergliela velocemente. Le cinse la vita con un braccio e la spinse lentamente verso il letto, facendola distendere sul materasso mentre iniziava a sbottonarle i pantaloni.
Quando la detective rimase solamente i biancheria intima Rick alzò il lenzuolo e coprì entrambi, stringendo forte a sè la sua musa e respirando a fondo il suo profumo.
Kate gli accarezzava lentamente il viso mentre con l'altra mano giocava con l'elastico dei suoi boxer, i loro sguardi incatenati.
-Castle...- sussurrò mentre passava il pollice sulle sue labbra leggermente schiuse e lui le accarezzava i capelli.
-Dimmi.
Beckett abbassò lo sguardo leggermente imbarazzata e si morse il labbro inferiore. -Voglio fare l'amore con te.- ammise sottovoce aspettandosi un sorriso malizioso come risposta dal suo scrittore, il quale però si limitò solo ad irrigidirsi.
Spaventata da quella reazione, Kate si rialzò velocemente lo sguardo.
-Ehi...- il volto dello scrittore si addolcì notando il terrore negli occhi della sua musa. -Voglio anch'io fare l'amore con te...
La detective sbuffò e scosse la testa prima di girarsi e dargli le spalle. -Ma? Perchè c'è un ma, vero?
Castle sospirò e le baciò la spalla. -Ma sei stata picchiata Kate, il tuo corpo deve riprendersi e non voglio correre il rischio che tu possa soffrire.- rispose contro la sua pelle mentre le sue dita sfioravano dolcemente i lividi sul corpo della donna.
-Sto bene, Castle!- esclamò con rabbia lei in risposta, tornando a guardarlo.
-Kate...
-No!- la donna gli passò le braccia intorno al collo stringendosi a lui e fece strusciare leggermente il suo acino contro quello dell'uomo. Rick chiuse gli occhi e trattenne il respiro: ascoltare il suo cervello in momenti del genere risultava piuttosto difficile. -Ti prego...- sussurrò Kate affondando il viso nel suo collo.
Lo scrittore sospirò sconfitto prima di rotolare per portarsi sopra di lei, attento a non pesarle troppo addosso. -E' impossibile vincere con te, vero?- domandò divertito mentre le toglieva il reggiseno.
-Assolutamente impossibile.- rispose soddisfatta la sua musa baciandolo.
Castle scese a baciarle la cicatrice tra i seni e ogni livido presente sul suo corpo, facendole sollevare leggermente la schiena con una mano prima di liberarla anche dell'ultimo indumento, per poi tornare alla ricerca delle sue labbra mentre le mani della donna gli abbassavano lentamente i boxer.
Beckett allacciò le gambe intorno ai fianchi del suo partner e si aggrappò alla sua schiena.
-Ti amo.- mormorò Rick prima di fare unire finalmente i loro corpi.




Angolo dell'autrice:
Chiedo scusa per l'immenso ritardo, spero che la lunghezza e la dolcezza del capitolo mi facciano perdonare!
Castle e Beckett finalmente sono a casa, sani e salvi e possono pensare solo a loro stessi.
Quanto riguarda Ryan ed Esposito... colpa di Katia ed Elena che la prima volta che hanno letto delle foto hanno chiesto che i due le trovassero :D (vi voglio tanto bene ragazze! <3)
Ok, io amo quella canzone di Jason Mraz e trovo sia assolutamente perfetta per i Caskett, quindi dovevo per forza aggiungerla! (QUI  trovate testo, traduzione e video)
Spero di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo (che teoricamente sarà l'ultimo) il prima possibile.
Grazie a tutti quelli che leggono ancora questa storia, come sempre una recensione mi farebbe molto felice! :D
A presto,
Sofy_m


  
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