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Autore: Miss BloodyFangs    25/11/2012    5 recensioni
"Aveva lo sguardo lucido e ridacchiava, le guance arrossate, stava per seguire un ragazzo che le aveva bisbigliato qualcosa all’orecchio; prima che le accadesse l’inevitabile la raggiunsi e dissi ad alta voce – Ecco dov’eri finita! Ti ho cercata ovunque, scema!- le misi un braccio attorno alla vita e guardai con aria di sfida lo sfigato – scusa, è ubriaca…- poi lo squadrai – e tu non ti vergogni ad adescare ragazze così? Pervertito!- sbottai prima di tirar via Denny, che si ancorava a me per non barcollare troppo."
Dedicata alla VERA Denny
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drunk Denny, sweet Heaven; just Heanny.



Squadrai l’entrata del locale poco convinta, spostando il peso del mio corpo da un piede all’altro, a disagio.

La musica proveniente dal suo interno era chiaramente assordante ed il ritmo non prometteva niente che mi piacesse particolarmente.

 

Ciò che accadeva dentro era piuttosto chiaro: alcool, sesso, droga ecc ecc.

Le solite, sempre.

Con un sospiro feci l’enorme sforzo di addentrarmi in quella massa di corpi che si agitavano, irrequieti.

 

La musica – se così si poteva chiamare…- mi stava rendendo sorda, quindi pensai che se non mi fossi messa a ballare sarei andata in cerca di una sbronza; fu così che mi avviai verso il bancone.

 

Il barista mi chiese cosa volessi ed io ordinai una grey goose, guardandomi intorno come se stessi cercando qualcuno.

 

Stronzata colossale: ero andata da sola.

Il fatto era che avevo voglia di cambiare aria, gente, situazioni.

“Perché mi ostino a fare cose che so già non mi piaceranno?” mi chiesi mentre stavo lì a fare la solitaria, sobria, deficiente.

Qualche ragazzo mi raggiunse per propormi di ballare, magari di offrirmi un drink.

Li rifiutai dal primo all’ultimo, tanto che dopo un po’ smisero anche di scocciarmi.

 

“Andiamo Heav, che diavolo sei uscita a fare se riufiuti gli inviti che ti fanno?” mentre tentavo di darmi una risposta sensata e poco deprimente – ad esempio che non so ballare, sono un disastro nel flirting o che ho paura di incontrare un maniaco stupratore – la vidi.

 

Non so cosa attirò il mio sguardo, del resto mi sembrava una ragazza come un’altra, sta di fatto che mi fissai con lei.

Stava ballando, aveva la bocca spalancata da una risata sguaiata, da quello intuii che era in compagnia.

Accanto a lei c’era un bel ragazzo ed io mi sentii delusa, senza sapere il perché.

Portava un corto vestito nero e dei tacchi alti, i capelli rossi tirati indietro in un codino – erano chiaramente corti.

Poi il suo sorriso mi colpì ed io sentii una scarica lungo il mio corpo per quanto era bello.

 

Senza neanche accorgermene mi alzai dallo sgabello e cominciai a farmi strada tra la folla, volevo sapere il suo nome.

Come si chiamasse, e volevo sentire la sua risata! Di che colore aveva gli occhi?

 

Proprio mentre stavo per aprire la bocca e darle fiato i due si diressero in bagno, sghignazzando.

Mi guardai i piedi.

 

“Che-presa-a-male.” Pensai, avviandomi nuovamente verso il mio sgabello.

Era occupato, beeeene.

Feci retromarcia ed andai nei bagni a mia volta, se non altro perché speravo la musica si smorzasse un minimo…

 

Mi venne voglia di tornare indietro, ancora, dato che sentivo la coppietta scambiarsi effusioni in uno dei cubicoli.

Dopo poco, però, la voce di lei divenne arrabbiata.

Udii uno schiaffo e la ragazza uscì dal cubicolo, rossa in viso e con lo sguardo rovente.

E non certo per l’eccitazione…

Mi guardò ed io sussultai, lei inarcò un sopracciglio ed io abbassai lo sguardo.

 

“Brava Heav, non volevi chiederle il nome?” pensai ironica.

- ciao…- sussurrai mentre si lavava le mani, fissandole attentamente -…io sono Heaven- conclusi, tendendole una delle mie, lei mi guardò sorpresa, poi accennò ad un sorriso e mi strinse la mano – io mi chiamo Denny- replicò.

Denny… che nome strano… però suonava bene, su di lei.

- Bel nome!- dissi senza accorgemene, lei sbuffò – io lo detesto.- replicò acida.

- Beh, è stato un piacere conoscerti…- disse, mi sentii presa dal panico, non volevo che mi lasciasse! Perché non potevamo parlare un altro po’?

Dio, mi sentivo una maniaca!

Però le bloccai comunque il polso.

Denny si voltò e lessi lo stupore nel suo sguardo.

Prima che si divincolasse – prima che potesse fare qualsiasi cosa – la attirai a me e le diedi un bacio casto sulle labbra.

Era poco più bassa di me, ma non mi trovai in difficoltà, piuttosto mi preoccupai perché si irrigidì, probabilmente schifata.

Oh, be’, quello che volevo fare l’avevo fatto…

- scusa…- sussurrai, mordendomi il labbro inferiore ed arrossendo.

Lei non disse nulla, si limitò a voltarsi ed uscire dai bagni.

Mi vergognai terribilmente.

Che mi era preso? Cosa diavolo avevo combinato? Mi sciacquai la faccia ed uscii a mia volta.

 

Dopo aver ballato un po’, nella vana speranza di dimenticare ciò che era successo, mi recai di nuovo al bancone.

E come gli incubi che tornano alla memoria, la rividi.

Solo moooolto più brilla di mezz’ora prima.

 

Aveva lo sguardo lucido e ridacchiava, le guance arrossate, stava per seguire un ragazzo che le aveva bisbigliato qualcosa all’orecchio; prima che le accadesse l’inevitabile la raggiunsi e dissi ad alta voce – Ecco dov’eri finita! Ti ho cercata ovunque, scema!- le misi un braccio attorno alla vita e guardai con aria di sfida lo sfigato – scusa, è ubriaca…- poi lo squadrai – e tu non ti vergogni ad adescare ragazze così? Pervertito!- sbottai prima di tirar via Denny, che si ancorava a me per non barcollare troppo.

 

Decisa a dare un taglio a quella serata la portai fuori, per farle prendere un po’ d’aria fresca.

- cos’hai bevuto?- le chiesi, sperando niente di troppo forte – ahah, non lo so! Ahahah- perché cavolo rideva?

- dove abiti? Ti riporto a casa…- lei continuò a ridere – non me lo ricordo! Ahahahah non è divertente? Non me lo ricooordoooo- tentò di allontanarsi da me per reggersi in piedi da sola, ma fallì miseramente ed io le impedii di cadere, sbuffando – vieni, andiamo…- le dissi, lei mi fece voltare e mi stampò un bacio sulla bocca, lasciandomi totalmente incredula – grazie!- mormorò con una risatina soffocata ed un sorriso appena accennato.

 

“Ok, questa ragazza è sexy.” Mi diedi una sberla mentale per la gentile constatazione.

Le misi un braccio attorno alla vita e la condussi verso la mia macchina, le aprii lo sportello e la feci entrare, mettendole la cintura di sicurezza.

C’era poco da fare: l’avrei portata a casa mia.

 

Fortunatamente si addormentò in macchina, quindi non mi dovetti impegnare più di tanto a chiarire qualsiasi cosa. Ad esempio il motivo per cui la mattina dopo si sarebbe svegliata in una casa che non era la sua.

 

Arrivate al mio appartamento mi trovai a portarla su quasi completamente di peso, nonostante si fosse svegliata barcollava.

 

Una volta che aprii la porta con un calcio e la richiusi allo stesso modo rimasi lì con un braccio attorno ai suoi fianchi, in piedi come un’idiota.

“Bene, ed ora che si fa?” Bella domanda.

Mi voltai di poco verso di lei e constatai che si reggeva in piedi piuttosto bene, quindi mi azzardai a lasciarla andare.

 

Non cadde.

Andai in camera mia e per un momento pensai di andare a dormire sul divano, poi mi dissi che tutto sommato non poteva accadere niente di peggio.

Insomma, si era presa una sbronza, aveva rischiato di farsi uno sconosciuto nei bagni di una discoteca.

Dopo tutto… potevo considerarmi una buona samaritana, no? E poi mica le avrei fatto qualcosa, se avessimo dormito insieme.

Solo non volevo quel vestito nero completamente sudato nel mio letto.

“Si, sono ufficialmente una pervertita.” Sospirai e la aiutai a toglierlo, mentre continuava a ridacchiare.

- okay, ora io vado a mettermi il pigiama, tu non fare casino ed infilati nel letto, d’accordo?- le dissi, mettendole le mani sulle spalle.

Lei annuì e ridacchiò.

Meglio di niente, come rassicurazione.

Il tempo che mi preparai e lei era già crollata dormiente sul letto.

- Denny…- sussurrai coprendola con le coperte.

Mi misi sotto anche io e, facendo attenzione a non svegliarla, mi avvicinai a lei, abbracciandola e addormentandomi a mia volta.

Il calore più dolce che si potesse desiderare.

 

FINE

 

 

-Bloody’s Corner-

 

Saaaalve C: sono tornata, ancora una volta, a discapito vostro u.u

Ringrazio la vera Denny, per avermi permesso di prenderla e ficcarla violentemente (?) nella mia pazzia per tirar fuori la roba qui sopra u.u

Denny in realtà non è così xD l’ho parecchio romanzata u.u

Grazie a Bookie per averla letta, ancora *-*

Non so se a Frà piacerà, spero di si, come sempre u.u

I commenti altrui sono sempre ben accetti :33

 

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