Tu hai paura
lo vedo,
lo sento,
lo intuisco
dai tuoi movimenti.
Ed è forse per questo
che ora rido
della mia vendetta.
Nei tuoi occhi
è scomparsa
la superiorità;
ora supplichi
inerme.
Ma io non ti ascolterò,
e perchè dovrei
in fondo?
Te lo meriti
completamente
bastardo
e forse ho atteso
troppo.
Il coraggio
mi mancava,
non certo il desiderio
o la forza.
Ma poi tu hai
devastato i limiti
e allora
ho capito:
attendere oltre
sarebbe stato
un peccato
mortale e
imperdonabile.
Perchè cazzo ti dovevi
imporre su di me?
Chi cazzo eri
per ritenerti superiore?
Quale inutile
convinzione
ti ha spinto
a fare questo?
Hai rovinato due vite
con i tuoi gesti,
ma il prezzo
maggiore
sarà il tuo.
E ora muori,
stronzo,
crepa e
muori ancora,
che la mia mente
ormai è andata,
e che il mio cuore
è già perduto,
e che non mi resta
nulla
ora
se non il tuo cadavere
che colpisco
ancora
con violenza
con rabbia
con ira
con follia
con la mia forza
che ora dimostro,
finalmente padrone
e forte
da impormi su di te
annullando
la morsa,
rinascendo,
e scivolando
verso l'oblio
di un pozzo
nero
da cui non uscirò
mai.
Sei morto
ma in fondo
hai vinto,
perchè ora sono
perso
e la tua vittoria
distrugge la mia vita.
Eppure quello che provo
non è più ira
non è più rancore
non è più paura
non è gioia
non è solievo
nè rimorso:
vuoto.
Ecco,
ora è finita
davvero.