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Autore: ElsBells    25/11/2012    1 recensioni
Faberry. One-shot. Quinn e la piccola Beth stanno avendo dei problemi ad appendere le luci di Natale il giorno del Ringraziamento, quando Rachel si ferma da loro con una torta di zucca fatta in casa. Buon Ringraziamento!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quinn voleva incontrare la persona che aveva inventato le filette di luci di Natale. Voleva sapere se quella persona amava particolarmente passare infiniti periodi di tempo cercando di sciogliere enormi, assurdi ed inspiegabili nodi durante le vacanze. E poi, voleva uccidere questa persona; dargli o darle solo una spinta giù dal tetto sul quale lei si trovava in quel momento, lavorando in una frustrata frenesia, cercando di sbrogliare quelle cavolo di luci che stava appendendo.

Gesù. Quinn contemplò l’idea di saltare giù dal tetto. Avrebbe potuto rompersi una gamba, e poi suo padre avrebbe dovuto appendere le luci al posto suo. Fece davvero un passo verso il bordo, trascinandosi dietro la massa di luci, ma si fermò quando vide Beth di sotto.

La bimba sedeva con indosso dei vestiti invernali rosa imbottiti in un recinto con dei libri da colorare. Alzò lo sguardo e agitò le piccole braccia verso Quinn con un sorriso.

Mamma!”

Quinn non poté non sorridere. “Hey piccola! Mamma finirà per farsi male, non è così?” Beth ridacchiò.

Beh, okay allora, se questo è quello che prova al
riguardo. Quinn guardò in basso e scoprì che le luci erano avvolte attorno alle sue gambe in una trappola mortale.

“Sì. Non andrà a finire bene.” mormorò distrattamente.


Dopo molte imprecazioni, scatti di rabbia irrazionali, contemplazioni di omicidio, e maltrattamenti di oggetti inanimati, Quinn aveva snodato una delle cinque serie di luci che servivano a fare il giro della casa. Era stesa sulla schiena, fissando il sole e desiderando che la bruciasse in quel preciso momento come una formica, quando sentì Beth ridere di nuovo.

Quinn si alzò e si avvicinò attentamente al bordo del tetto, aggirando il casino di file di luci che aveva fatto.

Rachel?” disse forte, sorpresa di trovare la ragazza nel suo giardino anteriore che faceva saltellare Beth sul suo fianco, sorridendo radiosa come quel dannato sole.

Quinn voleva saltare giù dal tetto per una ragione completamente diversa, ora. Cercò di controllare la propria faccia, ma un sorriso si aprì la strada a forza.


Rachel lasciò quasi cadere la sua bambina dalla sorpresa. Oh mio Dio! Quinn! Non sapevo che fossi là sopra!”

Quinn mise le mani sui fianchi mentre Rachel si avvicinava alla casa, guardando in alto. “Di solito non lascio la mia bimba di diciotto mesi fuori al freddo senza supervisione, Rachel”

Rachel la ignorò.. “Cosa stai facendo?”

Quinn sospirò, riportata alla realtà della ragione per cui si trovava su quel fottuto tetto. Gesticolò verso i nodi di luci che la circondavano. “Sto avendo qualche problema di illuminazione”

Rachel guardò dubbiosa una delle file che era già su. Quinn strinse gli occhi. Neanche per idea. Nessuno era autorizzato a giudicarla per quello in cui l’avevano trasformata quelle luci. Nemmeno Rachel Berry.

Vuoi che ti aiuti?” chiese Rachel, trasferendo Beth in modo che la bambina sedesse sulle sue spalle.

Guarda mamma! Sono alta come Rachel!” esclamò Beth, tenendosi al cappello di Rachel.

Quinn sbuffò.
Penso che fossi già alta come lei, amore.” disse, accucciandosi quando Rachel rantolò.

Se Quinn si fosse gettata in avanti in quel momento probabilmente si sarebbe rotta il collo, ma, insomma, poi non ci sarebbero più state luci. In più, Rachel avrebbe … potuto prenderla.


Ti ho portato una torta, Quinn Fabray. Una torta di zucca fatta in casa.” disse Rachel indignata. “E ritiro la mia offerta di aiuto.”

Fu il turno di Quinn di rantolare. Torta di zucca! “Aspetta, mi hai fatto una torta?”

Rachel guardò il contenitore Tupperware che giaceva vicino al recinto. “Beh, sì. Ne ho fatta una per ciascuno del Glee Club.”

Il cuore di Quinn smise di correre. Oh. Hai fatto dodici torte di zucca?” chiese piatta.

Rachel annuì. “Sei la mia ultima fermata, volevo giocare con Beth” saltellò sulla punta dei piedi e Beth avvolse le braccia attorno alla sua testa. “Spero di non disturbare.”

Quinn sorrise e si alzò. “Per niente. I miei genitori hanno appena fatto una corsa folle al negozio prima che chiuda e ci tocchi avere un dessert del Ringraziamento senza Cool Whip”

 

Dio, Quinn sussultò all’idea. Sarebbe stata una farsa.

Posso venire lì sopra?” urlò Rachel, camminando all’indietro e risistemando una Beth che protestava nel recinto. Scosse un Ih-Oh di peluche davanti alla faccia della bimba per calmarla e Beth rise.

Quinn non voleva essere il motivo per cui Rachel si facesse male, ma guardò una delle file di luci che aveva scagliato attraverso il tetto indignata un’ora prima e sospirò. Le serviva aiuto. Apparentemente anche aiuto mentale, considerando quanto veloce prese a batterle il cuore quando realizzò che Rachel avrebbe dovuto attraversare la sua stanza per andare lì.

Sì,” disse Quinn a Rachel, che la stava fissando in attesa “Vieni, ehm, su per le scale, prima porta sulla sinistra, e fuori dalla mia finestra.”

Rachel prese la sua torta e camminò attraverso la porta e fuori dalla vista di Quinn. Quinn guardò sua figlia di sotto.

Beth. Mamma avrà dei problemi. Tanti tanti problemi.”

Beth batté le mani.

***

Le hai provate prima di portarle qui sopra, vero, Quinn?” chiese Rachel, strisciando sul tetto sulle mani e le ginocchia, vicino a una fila di lucine ancora da sbrogliare.

Quinn roteò gli occhi. Stava per strangolare qualcuno con quelle fottute lucine. Quella fila aveva, tipo, settemila lampadine, e una sola allentata non avrebbe fatto funzionare tutto il set.

Sì,” replicò semplicemente Quinn, soffiandolo tra i denti. Non voleva “perdere le staffe”, per così dire, perché l’unico risultato sarebbe stato qualcuno che volava giù dal tetto.

Rachel annuì, focalizzandosi sulle lampadine che stava controllando. “I miei papà mettono le nostre in dicembre. Di solito non lo facevamo, perché sono per Natale, sai, ma sono così allegre e luminose, che li ho convinti a comprarne alcune.”

Quinn sorrise.

Trovata!” esclamò Rachel, sollevando una sezione del filo “Era una lampadina allentata.”

Appena ebbero appeso la terza fila di luci, i genitori di Quinn risalirono il vialetto e si avvicinarono a Beth nel recinto.

Quinn, come sta andando?” chiamò sua madre.

Quinn si avvicinò al bordo in modo che sua madre potesse vederla, e Rachel la seguì.

La signora Fabray si mise una mano sulla bocca. “Oh mio Dio! Rachel è con te! Russell! Russell, Rachel sta aiutando Quinnie sul tetto!”

Quinn stava quasi per superare il limite, ma Rachel le mise una mano sul braccio e le sorrise dolcemente.

Salve signore e signora Fabray. Felice di conoscervi. Immagino sappiate chi sono?” chiese Rachel.

Oh DIo. Non fare quella domanda. Quinn cercò una via di scampo. Era legata da quelle trappole di morte fatte di luci. Si concentrò sul profumo di tacchino che saliva dalla finestra della sua camera. Poi, iniziò a desiderare che prendesse fuoco in quel preciso momento; se la casa fosse bruciata, Rachel non avrebbe ricordato niente di quello che i suoi genitori avevano detto.

Oh, tesoro, chiamami Judy!”

E Russell.” si intromise il papà di Quinn, lanciando Beth in aria e afferrandola nuovamente.

E ovviamente sappiamo chi sei! Quinn ci ha raccontato tutto di te. Sei la talentuosa, bellissima Rachel Berry che un giorno diventerà una stella di Broadway.” farfugliò Judy.

Se gli occhi di Quinn fossero stati laser, sua mamma sarebbe già stata annientata. Quinn sapeva che Rachel la stava guardando, ma rifiutò di incontrare i suoi occhi. La sua faccia era un cavolo di fuoco, e si focalizzò sulle luci. Oh, amava le luci, erano la miglior cosa di sempre. Non avrebbe mai voluto smettere di guardarle.

Rachel non aveva detto niente.

Beh, ragazze, vi lasciamo a finire. Sta venendo stupendo! Rachel, se ti serve qualcosa, basta che tu venga dentro e chieda, okay?” si assicurò Judy.

Certamente, Judy.” replicò Rachel.

Poi Judy guardò Quinn “E Quinn … ” fece l’occhiolino.

Fece un cazzo di occhiolino, e poi attraversò la porta con Russell. Quinn chiuse gli occhi e quasi si buttò dal tetto, quando sentì una mano sulla schiena.


Allora, altre due file, giusto?” disse Rachel delicatamente, guardandola con i suoi grandi occhi marroni.

Quinn le era grata. Eternamente grata. Sì, avrebbe solo eliminato gli ultimi cinque minuti dalla memoria. Forse anche tutto quel calvario. Maledette luci di Natale.


Appesero il resto delle luci senza incidenti, incidenti che fossero morti o ferite, perché ci furono decisamente alcune discussioni, ma questo è quello che una massa di rabbiose luci aggrovigliate fanno alle persone.

Rachel afferrò eccitata la mano di Quinn e si diresse verso la finestra “Andiamo! Attacchiamo la spina!”

Quinn non si lasciò trascinare attraverso la propria finestra. “No, dobbiamo aspettare il buio per accenderle”

Rachel mise il broncio. “Perché? Io non ci sarò allora.”

Quinn si morse le labbra per impedirsi di sorridere. Il suo cuore stava facendo di nuovo quella strana cosa; probabilmente era solo immenso sollievo perché non avrebbe più dovuto toccare una luce per almeno un mese.

Dev’essere buio, per la, sai, grane rivelazione.” Quinn scosse la testa.

Non aveva intenzione di suonare come un’enorme stupida, veramente, era qualcosa che avrebbero detto i suoi genitori.


Rachel annuì con riluttanza. “Hai ragione. Come l’accensione dell’albero al Rockefeller Center”

 

Quinn annuì, appoggiando quella teoria.

 

Posso tornare quando è buio?” chiese Rachel speranzosa.

Quinn sorrise. “Certamente.” lei, personalmente, non sarebbe stata in grado di muoversi dopo la cena del Ringraziamento, figuriamoci andare fino a casa di qualcun altro, ma forse il tofurkey era meno annebbia-mente e saziante e magnifico. Ora aveva l’acquolina in bocca.

Rachel non aveva lasciato la mano di Quinn, e la tirò di nuovo verso la finestra. “Possiamo giocare con Beth prima che me ne vada?”

Quinn stava ancora sorridendo come una pazza. “Certamente.” disse di nuovo.

Tutto quello che avrebbe mai potuto dire a Rachel era
“Certamente” o “” o “Dio, sì, fai qualsiasi cosa tu voglia, io starò semplicemente qui a guardarti, sorridendo come una cretina.

Entrarono nel recinto, dove Beth abbracciò le loro gambe eccitata e farfugliò nel suo linguaggio insensato, poi sedettero vicino alla piccola.

Hey piccolina.” tubò Rachel, tirando Beth sul suo grembo. “Sei eccitata per la cena del Ringraziamento?”

Beth annuì e saltellò su e giù. Quinn rise.Non sa nemmeno cosa ci sarà, ancora.”

Cosa avrete per il Ringraziamento?” chiese Rachel.

Mmmmh.” Quinn guardò Rachel “Torta di zucca. Tanta e tanta.”

Rachel sorrise.

E tacchino coma-induttore.” lo stomaco di Quinn brontolò e Beth ridacchiò, dimenandosi fuori dalla presa di Rachel dando dei colpetti alla pancia di Quinn. “Purè di patate, verdura, fagioli verdi in casseruola, maccheroni al formaggio, pane, farciture e salse su tutto.”

Tutto?” chiese Rachel con un sorriso.

Quinn annuì. “Assolutamente tutto.”

Noi avremo più o meno lo stesso. Più Tofurkey per me.” disse Rachel. “Beth, penso che tua madre abbia un’insana fissazione per le torte di zucca.”

Beth smise di strofinare la pancia di Quinn e camminò, o barcollò, verso Rachel per abbracciarla.

Quinn roteò gli occhi. “Beth non incoraggiarla, sta facendo la cattiva, amore. E, Berry, tu mi hai portato la torta, quindi … ” Rachel strizzò gli occhi verso Quinn.

Io voglio torta.” sputò fuori Beth.

 

Rachel sorrise e spostò dei capelli biondi dalla sua faccia. Forse, se mamma non se la mangia tutta, ti lascerà averne un pezzo.” rimarcò Rachel, guardando Quinn con la coda dell’occhio.

 

Quinn si limitò a scuotere la testa e si stese con la schiena sull’erba perché non riusciva a contenere il sorriso. Perché non hai guardato la parata di Macy stamattina, Rachel? Solo per girare per il vicinato consegnando torte?”

Rachel stette in silenzio per un momento, ma poi rispose con un categorico. “Sì.”

Quinn ridacchiò tra sé e sé. Si immaginò che la stella gonfiabile gigante che era il logo di Macy sarebbe stata perfettamente nel giardino sul retro di Rachel. Chiunque si fosse avvicinato avrebbe saputo immediatamente “Oh, quindi è qui dove vive la stella di Broadway Rachel Berry.

Lo stomaco di Quinn brontolò di nuovo, e quello di Rachel lo seguì subito dopo. Beth massaggiò la pancia di Rachel con un’espressione seria sul volto.

Rachel ha fame.” disse preoccupata, guardando Quinn.

 

Quinn sorrise e poi sbuffò, perché, davvero , sua figlia si preoccupava più della pancia borbottante di Rachel che della sua. Vabbè, Quinn davvero non poteva biasimarla. Guardò mentre Rachel si alzava, e poi si accovacciava e baciava la fronte di Beth, e poi le sue guance rosse. Poi baciò di nuovo le guance e scompigliò i suoi capelli biondo chiaro, sorridendo teneramente alla bimba.

Tornerai dopo aver mangiato, giusto? Quando sarà buio?” chiese Quinn.

Dio, non suonare così disperata, controllati, Quinn.


Rachel annuì. “Assolutamente.” assicurò raggiante. Guardò in basso verso Beth e mise una mano sulla testa della bambina. “Beth, piccola, assicurati di prenderti un po’ di torta, okay. Non lasciare che mamma la mangi tutta. E assicurati di dire che sei grata per lei, ok?”

Beth annuì vigorosamente e abbracciò le gambe di Rachel in saluto. Probabilmente Rachel avrebbe potuto convincere la figlia di Quinn a saltare giù da un precipizio. Quinn sentiva che stava per piangere. Rachel si abbassò e avvolse un braccio attorno alle spalle di Quinn.

Abbi una fantastica cena, Quinn. Qualcosa per cui sono grata quest’anno sei tu. E Beth. Quindi … spero ti piaccia la torta.”

Il vocabolario di Quinn era svanito nel nulla. “Anche tu, Rachel.” riuscì a dire “Tutto quanto.”

Guardò finché Rachel ebbe girato l’angolo, fuori dalla sua vista, e poi prese Beth tra le braccia ed entrò nella casa calda. Oh Dio, quel tacchino aveva il miglior odore del mondo. Eh, oh Dio, sua madre sembrava lo Stregatto.

Quinnie, Rachel è andata a casa?” chiese Judy.

 

Il suo sorriso era leggermente maniacale. Quinn annuì, intenzionata a non offrire a sua madre nessun’altra informazione che avrebbe potuto usare per torturarla.

Rachel!” esclamò Beth a casaccio. “Voglio giocare con Rachel!”

Judy annuì consapevolmente, con il sorriso più dannatamente fastidioso del mondo. Quinn strinse gli occhi mentre sua madre prendeva Beth dalle sue braccia.

Penso che anche Quinn voglia giocare con Rachel.”

Buon Dio.

***

Quinn si stava riprendendo dal suo coma del Ringraziamento quando le suonò il telefono. Non sapeva se sarebbe stata in grado di alzare il braccio per rispondere, ma ci provò comunque. Hey, guarda qua. Successo.

Pronto.” disse.

 

I suoi occhi erano chiusi e lei era spalmata sul divano in soggiorno. Sua mamma era sul divano e suo papà era sulla poltrona. Beth stava dormendo sullo stomaco di suo padre. La cena e la torta erano definitivamente state un successo.

Hey Fabray, hai già mangiato?” chiese Santana.

Sì.” aveva decisamente mangiato.

 

Era la ragione per cui non era in grado di rispondere con altro, se non monosillabi in quel momento.

Ah, quindi sei nella fase del coma in questo momento. Ho bisogno che muova il tuo culo e mi intrattenga, Q.”

Perché?” chiese Quinn.

La famiglia di Britt è qui, tipo tutta la famiglia, quindi la casa è piena zeppa, e il tacchino ha preso fuoco, e io sono stata relegata sul retro quando ho perso il controllo dell’estintore, la cena è stata ritardata e B è impegnata in un incontro di wrestling con i suoi cugini, e io sono annoiata.” dichiarò Santana con non-chalance.

Mmm.” mormorò Quinn a bocca chiusa.

Hai qualche problema?”

Quinn si obbligò ad aprire gli occhi e si rotolò giù dal divano per strisciare in sala da pranzo. “Mangia un po’ della torta di Rachel per aiutarti a tirare avanti.” suggerì.

 

Si concentrò sull’impedirsi di vomitare al nominare la torta.

Santana fece silenzio per un minuto. “E’ un qualche tipo di allusione sessuale quello che stai cercando di fare? Perché non ho idea di cosa cazzo tu stia parlando.”

Quinn si accigliò “Aspetta, non ti ha portato una torta? E a Britt?”

Santana sembrava avere dei dubbi sulla sanità di Quinn. “Fidati, le uniche torte che abbiamo siamo l’un l’altra.”

Cosa doveva significare, amico. Tipo, veramente. Non era necessario. Ora Quinn aveva a che fare con brutte immagini. Beth arrivò barcollando in sala da pranzo, strofinandosi gli occhi e con i capelli in disordine da sonno. Una perfetta distrazione. Strattonò la maglia di Quinn.

Santana, devo andare. Dimenticherò quello che ho appena sentito, okay. Ehm, non so, picchia qualcuno dei cuginetti o qualcosa del genere. E sii grata.”

Quinn riagganciò e tirò su Beth. Rachel Berry le aveva fatto una torta, e perso la parata di Macy per portargliela. Quinn si sentiva delirante e stordita, e realizzò che, Dio, sì lei e Beth avevano mangiato tutta la torta.

***

Quinn stava aspettando alla porta con Beth, entrambe con addosso le giacche e i cappelli di lana, quando Rachel suonò alla porta. No, non era patetica, era solo impaziente. Impaziente di sapere se tutto quel rincoglionirsi su file di lucine annodate sarebbe stato ripagato. Poteva vedere i suoi genitori, che tentavano di fare come i ninja, guardarla dal soggiorno.

Ciao di nuovo Quinn! E Beth!” salutò Rachel radiosa “Com’è stata la vostra cena?”

Quinn le sorrise “Buonissima. La tua?” chiese, uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.

Rachel afferrò la prolunga e seguì Quinn sul vialetto di fronte a casa. “E’ stata magnifica.” disse “E’ così eccitante!”

Beth stava fissando Rachel come se fosse una dea. Quinn era nervosa, e non solo perché probabilmente stavano per dare fuoco alla casa. Rachel cercò di passare a Quinn la prolunga e la spina.

No, puoi faro tu Rachel. Avrei ucciso qualcuno, probabilmente me stessa, se tu non fossi arrivata e mi avessi aiutata, quindi, vai.”

Rachel le sorrise e fece una faccia buffa a Beth. Beth ridacchiò e guardò in attesa la casa al momento buia. Quinn si morse il labbro mentre Rachel alzava la prolunga; Dio, il suo cuore stava correndo. Non avrebbe dovuto essere così eccitante.

Rachel attaccò le luci e … non successe assolutamente niente.

Fanculo. Odiava le luci di Natale.

In realtà, Quinn non aveva mai sentito che le luci di Natale funzionassero la prima volta che venivano provate. Era una legge della natura. Rachel provò l’altra presa della prolunga, e poi sospirò e guardò Quinn triste. Beth sembrava che avesse appena visto morire il suo coniglietto.

Quinn doveva sistemare questa cosa. Aspettate qui.” disse a Rachel, prima di entrare in casa, poi dentro al garage, e aprire la porta del garage.

 

Quinn  fece cenno a Rachel di raggiungerla e poi raccolse le scatole delle luci dal pavimento dove Quinn le aveva buttate incazzata quella mattina.

Rachel prese immediatamente le istruzioni. Quinn fissò i disegni come se stesse cercando le risposte sull’universo. Beth iniziò a piagnucolare, e Rachel canticchiò a bocca chiusa un po’ di Frosty the Snowman per calmarla.

Oh, Quinn, la presa è sovraccaricata.” proclamò Rachel, indicando le piccole scritte delle istruzioni. “Abbiamo tutte le cinque file attaccate a una presa, e dice che ne può sostenere solo tre.”

Quinn si limitò a fissarla. Dio, se l’avesse saputo prima.

Quindi, dobbiamo solo invertire due delle file in modo da attaccarle dall’altra parte del portico.” continuò Rachel.

Quinn sospirò. Davvero non voleva toccare quelle dannate luci mai più. Poi guardò Rachel, con il suo cappello rosa e gli occhi luminosi, e Beth, la sua faccia arrossata premuta contro il collo di Rachel, pronta ad iniziare a piangere in qualsiasi momento.

Questa è la ragione per cui si ritrovò a brancolare al buio sul tetto alle nove. Almeno non avrebbe dovuto districare le luci quella volta. Stava riagganciando la seconda fila di luci sul portico quando i suoi genitori uscirono.

Aaah, non hanno funzionato, eh?” disse Russell a Rachel.

 

Non sembrava sorpreso. Sembrava divertito, e Quinn voleva saltare giù dal tetto e dargli un pugno in faccia. Ma no, erano le luci a parlare.

Non cadere dal tetto, Quinnie!” urlò sua madre da sotto.

Quinn roteò gli occhi. Sul serio, perché era esattamente quello che stava pianificando di fare. Come poteva sua madre pensare che non fosse una buona idea?

Finì le luci , si arrampicò attraverso la finestra, e uscì dalla porta con un’espressione corrucciata. Espressione che svanì appena Rachel sorrise e mise un braccio attorno a lei.

Penso che dovemmo lasciare che sia mamma a fare gli onori, giusto Beth?” chiese Rachel alla bambina tra le sue braccia.

Beth annuì stanca. Quinn era sicura che non sapesse a cosa stesse acconsentendo, il che probabilmente era pericoloso se era coinvolta Rachel Berry.

Quinn prese la prolunga e si mise vicino a Rachel, i suoi genitori poco lontani sull’altro lato. Prese un respiro profondo, e mise su la spina.

La casa si illuminò perfettamente.

Rachel si rianimò e mise giù Beth in modo che la piccola potesse andare dai suoi nonni, che stavano battendo le mani. Quinn sorrise. Successo, alla fine. La casa stava brillando; il portico e le finestre del secondo piano erano delineati, e Quinn poteva vederli negli occhi di Rachel. Rachel, che aveva portato a lei, e solo a lei, una torta di zucca fatta in casa invece di guardare la parata di Macy scendere per le strade di New York.

Quinn si girò a guardarla. Aveva perso il controllo delle sue azioni, a quel punto. Mettere le luci di Natale l’aveva fatta impazzire. Rachel la guardò con un sorriso confuso sul volto.

Allora, ho sentito che sono l’unica a cui hai portato una torta.” disse Quinn, le labbra piegate all'insù . Il sorriso di Rachel vacillò, ma Quinn non la lasciò parlare. “Era fantastica, comunque, e non mi vergogno di dire che l’ho mangiata tutta. Beh, un po’ me ne vergogno, ma, non importa.

Rachel aprì e chiuse la bocca un paio di volte “Quinn, io-”

Quinn la interruppe. “Buon Ringraziamento Rachel Berry.” si abbassò e baciò dolcemente la ragazza sulle labbra.

Indugiò per un momento, finché Rachel non ricambiò il bacio, ma sfortunatamente non poté prolungarlo oltre perché poteva sentire i suoi genitori ridacchiare come scolaretti in sottofondo.


Quando Quinn si allontanò si limitò a fissare Rachel negli occhi. Erano luminosi, meravigliati e felici; Rachel arrossì e le sorrise. Quinn registrò che Beth le stava strattonando i pantaloni.

Mamma! Mamma! Hai baciato Rachel! Io voglio-io voglio baciare Rachel!” Beth allungò le braccia perché qualcuno la prendesse, cosa che fece Rachel dopo aver riguadagnato l’orientamento.

 

Sporse la guancia perché Beth gliela baciasse. Allora baciami, pazzerella” disse, fissando Quinn per tutto il tempo.

 

Quinn sorrise quando sua figlia baciò entrambe le guance arrossate di Rachel. Rumorosamente.

Bacia mamma di nuovo.” ordinò Beth, puntando un pugnetto verso Quinn.

Rachel sorrise e si alzò verso Quinn, rompendo il contatto visivo solo per baciarle la guancia. Quinn era sicura che stesse per prendere fuoco. Fortunatamente i suoi giovanili genitori erano svaniti dentro casa.

Buon Ringraziamento Quinn Fabray.” disse dolcemente Rachel.

Giusto in quel momento un’intera sezione di luci di Natale si spense.

Buon Ringraziamento davvero.




Note della traduttrice:

Non sono in ritardo, non sono in ritardo, non sono in ritardo...ok, sono in ritardo! Il Ringraziamento è stato giovedì, ma non ho avuto il tempo materiale di pubblicare questa shot. Purtroppo, ho una vita sociale da mantenere e in questi giorni è stata intensa.

Coooomunque, questo è quello che vi dovevo. Spero vi sia piaciuta. Alla prossima!

_LaEle_

 

  
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