Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Ashtart    25/11/2012    7 recensioni
Perchè Grell era, fondamentalmente, una spudorata, insopportabile, magnifica primadonna.
[Grelliam]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Grell Sutcliff, William T. Spears
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Shinkou'
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Cheshire Cat

 

Il rumore dei tacchi a spillo sull’asfalto era il suo marchio di fabbrica. Sfilava su quel tacco 12 con una naturalezza tale che si poteva pensare fosse parte di lui, come se non avesse fatto altro nella vita che ancheggiare in giro con fare provocante su quei vertiginosi stiletti. Era bello, bella anzi. Bella mentre si aggirava tra gli uffici con fare altezzoso, bella mentre esclamava drammaticamente che: “Oh cielo, mi si è rotta un’unghia!” bella mentre minacciava di una morte atroce chiunque osasse guardarla mentre era senza trucco.
Grell non amava il rosso, no. Grell era il rosso. Era passionale, vendicativo, sanguinario, istintivo, perverso, brioso, inopportuno, brillante. Accecava tutti con la propria luce, tanto da lasciar pensare che quest’ultima fosse una barriera costruita ad arte per nascondere qualcos’altro, ma solo i pochi che sapevano guardarlo senza arretrare ne coglievano la vera essenza. Grell era, fondamentalmente, una spudorata, insopportabile, magnifica primadonna. E poco importava quanto di lui fosse reale e quanto una farsa. Era Grell, semplicemente.
 
Era come un bambino, poi, in fondo. Capriccioso ed egoista. Se voleva qualcosa, se la voleva davvero, c’era da star certi che prima o poi l’avrebbe avuta, anche a distanza di anni. Sapeva essere molto paziente, quando voleva.
E ghignava trionfante, quando i suoi machiavellici disegni diventavano realtà; si esibiva in un insolente sorriso da stregatto, scoprendo i non convenzionali denti appuntiti. Chissà se erano davvero affilati come sembravano: forse si, o forse no, dato che il rosso vi passava la lingua, o si mordeva le labbra senza problemi di alcun genere. Avrebbe voluto passarci la sua, di lingua, per testare di persona quei denti da squalo; seguirne pigramente i contorni, capire che sapore avesse, quella bocca, anche se aveva già una mezza idea, in proposito. Sangue. E lui voleva assaggiarlo.
 
William si riscosse di colpo: non stava davvero desiderando di baciare Grell Sutcliffe, vero?







Angolo fossa buia dell'autrice:
Flashfic balzatami in mente stamattina, perchè la mia mente di questi tempi non mi permette di impegnarmi in cose più lunghe di una pagina, a quanto pare. Lo so, sono una merdaccia.
  
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