E se ti dicessi 'Ti amo'?
Prologo.

Tirai un sospiro di sollievo quando vidi che era ancora tutto in ordine mentre la gente entrava e usciva dalla mia nuova casa come formiche. Anzi,nostra.
Era stata un'idea improvvisa quella di andare a vivere insieme.
Io e Alba ci conoscevamo fin dalle medie,andavamo molto d'accordo e avevamo gli stessi gusti,ma riguardo al carattere eravamo incredibilmente diverse.
Un esempio? Io sono incredibilmente pigra,mentre lei alle otto di mattina è già in piedi.
Non c'era voluto molto tempo finché trovassimo un appartamento non troppo piccolo in città,e subito c'eravamo date da fare con il trasloco,così da qui a tre giorni la casa era bella e pronta.
Non molti minuti prima era iniziata la festa e già avevo perso Alba. Tuttavia la casa non era molto piccola,ma mezz'ora prima avevo chiuso tutte le stanze al piano di sopra a chiave,per evitare brutte sorprese alla fine della serata.
Mi aggiustai una piega invisibile del vestito blu che portavo(che mi aveva imposto la mia coinquilina perché 'Mi sta bene e risalta i miei occhi'),e mi guardai in giro cercando chissà chi. Mi sentii sfiorare la spalla,e mi girai incontrando due occhi marroni e una testa riccia sorridermi.
'Ale!' esclamai abbracciandolo di getto.
Erano passati due anni se non di più da quando il mio migliore amico si era trasferito a un centinaio di chilometri da qui,non riuscendo neanche a finire il liceo insieme. Eravamo stati compagni di classe sin dalla prima elementare.
'Che ci fai qui?' gli chiesi,una volta sciolto l'abbraccio.
'Segreto di Stato.' rispose strizzando l'occhio,al quale sorrisi.

'Sai dov'è Alba?' mi urlò poco dopo nelle orecchie cercando di sovrastare il rumore alto della musica.
Sorrisi ripensando alla sbandata che si era preso qualche anno prima per la mia amica,e scossi la testa in segno negativo. Sorrise,poi si dileguò tra la folla.
Sentii la gola secca e decisi di raggiungere la cucina per bere qualcosa.
Non avevo intenzione di ubriacarmi dato che l'alcool davvero non lo reggevo,ma un bicchierino l'avrei bevuto volentieri.
Arrivata in cucina sentii una porta chiudersi,ma pensai che fosse un imbucato(sicuramente non il primo) che era arrivato da poco,e non ci feci caso.
'Che peccato,stavo per chiederti di venire a vivere con me.' affermò una voce che avrei riconosciuto fra mille.
Mi girai lentamente per accertarmi che non fosse un sogno,ma quando vidi un paio di occhi verde-oliva il mio sorriso si allargò a vista d'occhio.
'Gabriele!' dissi soltanto,mentre gli corsi incontro abbracciandolo saldamente.
'Oh Dio,Gabri,non puoi immaginare quanto mi sei mancato!Se potessi ti salterei addosso!' esclamai felice stringendogli le braccia al collo,mentre le sue mi cingevano la vita.
'Ho notato.' disse staccandosi dall'abbraccio per poi scrutarmi maliziosamente.
'Non farci caso,tutta colpa di Alba!' dissi facendo una smorfia disgustata.
'Eh sì,mi raccomando,sempre mia la colpa!' aggiunse una voce femminile entrando in cucina seguita dal riccio incontrato poco prima.
'Finalmente tutti e quattro insieme!' esclamò Alessio sorridendo e mostrando due dolcissime fossette.
'Abbiamo una notizia da darvi...' aggiunse vago Gabriele.
'Cioè?'
'Abbiamo comprato un appartamento non molto lontano da qui.' sorrise Alessio,mentre Alba emise un urletto eccitata.
'Oh,quindi vi avremo sempre e comunque tra le palle?' chiesi retorica,incrociando le braccia.
'Oh,andiamo,come se non ti piacesse la mia compagnia' sorrise sghembo il tizio con gli occhi verdi,dandomi una gomitata amichevole.
Roteai gli occhi al cielo,senza però nascondere un sorriso.
'Allora,brindiamo al nostro ritrovo?' chiese la mora alzando un bicchiere di champagne in aria,gesto che copiammo tutti ma,prima di brindare,Gabriele mi fermò il braccio con cui trattenevo lo champagne. Lo guardai stranita.
'Ma dopo di questo bicchiere non ti metterai a ballare sul tavolo,vero?' mi chiese retorico,puntando a un ricordo di non molti anni prima.
'Non ti preoccupare,ora lo reggo di più' sorrisi,bevendo il liquido giallastro.
Sì,come no.

A festa finita,dopo che avevamo fatto andare tutti via - molto lentamente aggiungerei -,decisi di cominciare a prendere lo spazzolone e il secchio,cominciando a lavare il tutto insieme alla mia amica. Appena finito andai ad aprire le camere al piano di sopra,buttandomi sul mio letto e crollando immediatamente in un sonno profondo.
Infondo avrei cominciato a lavorare la settimana seguente,quindi una lunga notte di sonno potevo ancora permettermela.




Ciao a tutti!
Premetto che sono nuova in questa categoria dato sono sempre stata nelle altre categorie(fanfiction).
Questo è solo il prologo,infatti è abbastanza corto,ma non temete: i prossimi saranno molto più lunghi!
Spero di ricevere un opinione da parte vostra,bella o brutta che sia.
Ah,un'ultima cosa.
Per spoiler,chiarimenti o informazioni mi trovate su twitter con @iimacarrot.
A presto!
Erika.