È come un balletto di danza classica, ogni passo, ogni singolo movimento va controllato, eseguito alla perfezione... Punte tirate, schiena dritta, gambe stese, sguardo verso un punto fisso, massima concentrazione, spinta e giro... Tutto intorno è confuso, la mente è confusa dal punto che prima pareva fisso ed ora invece appare come una miscela vorticosa di realtà... Gli occhi non reggono, si spostano, le gambe fan fatica, le punte dei piedi si rilassano...si cade... Si cade, si cade un milione di volte, ci si fa male, ci si rialza a fatica, a volte con le proprie forze, a volte con l'aiuto della mano di un amico... E si ricomincia, da capo, relevè, schiena dritta, gambe stese, sguardo verso un punto fisso...ma quale? È come un balletto di danza classica, è maledettamente difficile... All'inizio poi, non si fa altro che cadere, all'inizio si è carichi di adrenalina e voglia di cominciare, ma poi tutto si complica e cadere non è più così divertente, perchè diventano Sempre piu frequenti le volte in cui dopo aver preso una botta, alzi lo sguardo e non c'è alcuna mano tesa pronta ad afferrarti e a riportarti su e se c'è, ti accorgi che è proprio quella che ti ha fatto cadere. Ma arriva un momento, dopo anni e anni di allenamento, anni di cadute e di bende e fasce a coprire i lividi, in cui il tuo corpo è improvvisamente pronto. E, senza accorgersene, si ricomincia da capo, per l'ennesima volta... Di nuovo, schiena dritta, gambe stese, punte tirate, sguardo verso un nuovo punto fisso, spinta e giro... Ma questa volta la mente lo mantiene all'interno degli occhi, che non si spostano, le gambe rimangono forti, le punte tirate al massimo e il corpo ruota leggero, l'anima respira, la mente si svuota, gli occhi e la bocca sorridono e tutt'intorno si fa silenzio...sarà cosi che ci accorgeremo che, in un modo o nell'altro, dopo numerose cadute, avremo imparato a ballare, sotto la pioggia, i temporali e le tempeste e anche sotto il sole, avremo imparato a ballare. Irene_7