Fandom: Supernatural.
Pairing: Castiel/Dean + Benny e Sam
Rating: Verde.
Genere: Comico, fluff.
Warning: Slash.
Words: 4378
Summary: Un cacciatore e un vampiro colti in un momento equivoco da un angelo geloso! Una terza guerra mondiale sventata da un'alce e una sacca di sangue AB!
Note: Tutto il delirio di questa raccolta ispirato dalla pagina facebook I 'mi piace' minatori delle fidanzate laddove è taggato il proprio ragazzo. ( Sono credits, non pubblicità occulta XD)
Warning: Taaanto nonsense! X°D
Dedica: A tutte le amanti del Destiel!DISCLAIMER: Non mi appartengono! Non guadagno nè Dean e Cas, nè l'ammirazione di chi legge! >__<'
1 - Fidanzate sull'orlo di una crisi di nervi che ripetono con maggiore enfasi ogni frase pronunciata dal proprio ragazzo.
- Non è come pensi. - sbottò immediatamente Dean, colto in fallo. Diavolo non si aspettava mica che Castiel tornasse da lui così presto!
- Non è come....penso?! - sibilò irritato l'angelo, riducendo gli occhi a due fessure.
Okay, era seriamente nei guai, e se voleva salvarsi il culo o almeno limitare i danni doveva correre immediatamente ai ripari.
- Sì, non è come pensi! Non è affatto così, giuro! - ribattè, leccandosi nervosamente le labbra. Castiel inclinò il capo di lato, la stessa espressione di prima sul viso.
- Sul serio Dean, credo di essere abbastanza sano di mente da capire perfettamente ciò che mi si trova dinanzi, la mia domanda è: perché diavolo quel coso è seduto mezzo-nudo sul tuo letto, ma soprattutto perché gli sei seduto sopra, a cavalcioni! -
“Merda” pensò esasperato il cacciatore.
- Ehi zietta! - salutò Benny allegramente, agitando la mano sinistra verso di lui.
“Se gli sguardi potessero uccidere” pensò Dean, quando Cas rivolse al vampiro un'occhiataccia carica di odio.
- Cas, ascoltami, davvero, non è come pensi! Stavo cercando di rimettergli a posto la spalla lussata, ed è mezzo nudo perché gli stavo fasciando le ferite, tutto qui! -
- Non ti ho mai visto sederti a cavalcioni di tuo fratello per una spalla lussata, Dean, eppure vi siete fatti male un sacco di volte. - ribattè lapidario l'angelo.
- Questo perchè Sam è abituato e non si lamenta come una ragazzina, né si muove come un'anguilla! - si difese Dean, arrossendo.
Perchè diavolo si sentiva come la puttana di turno? In fondo era andata davvero così: Benny si era presentato alla sua porta meno di un'ora prima, completamente ricoperto di sangue e senza forze, con una spalla lussata e parecchi graffi sul torso; Dean l'aveva fatto entrare, e dopo aver mandato un Sam riluttante a prelevare del sangue dalla sacca di Benny, abbandonata, a detta di quest'ultimo, sulla sua barca al molo, aveva preso a medicargli le ferite.
La spalla era stato un gran problema visto che, in carenza di sangue, la soglia del dolore del vampiro si era abbassata a tal punto che, senza aiuto per fermarlo, Dean aveva dovuto bloccarlo contro il materasso con il suo stesso peso – in una posizione alquanto imbarazzante – e aggiustargli così la spalla contusa.
Tutto fatto in buona fede, per aiutare un amico, e adesso doveva essere trattato dal suo angelo come un traditore!
- Che c'è Zietta, sei gelosa? - lo prese in giro il vampiro, mentre si alzava dal letto, una volta che Dean fu sceso per andare incontro al suo angelo, e in quel momento, evitare che quest'ultimo uccidesse l'amico.
- Attento a come parli, vampiro – minacciò l'angelo, gli occhi blu che si scurivano pericolosamente – potrei rimandarti in Purgatorio con uno schiocco di dita! -
- Vediamo allora, coraggio! - lo sfidò Benny, sghignazzando.
- Adesso smettetela! - si lamentò Dean – nessuno manderà in Purgatorio nessuno! - e per rimarcare si frappose fra i due, le braccia tese per impedirgli di avvicinarsi.
Si sentiva leggermente a disagio: insomma essere l'oggetto di contesa fra due persone, o meglio, essere sovrannaturali era alquanto... sovrannaturale!
L'aria nella stanza era tesa e preannunciava tempesta; sembrava che dovesse scatenarsi l'inferno quando la porta della camera si aprì, attirando in contemporanea lo sguardo dei tre sul nuovo arrivato.
Sam fu preso in contropiede.
- Uh? Che sta succedendo? - chiese sorpreso, mentre scrutava il volto di suo fratello palesemente sollevato di averlo lì, e quello di angelo e vampiro, il primo arrabbiato e l'altro ghignante.
- Eccoti qui! - esclamò Benny, mentre si dirigeva a prendere la sua sacca di sangue; recuperatola, la sventolò davanti agli occhi dell'angelo.
- Visto? - borbottò Dean – era come ti ho detto! Angelo di poca fede. -
- Scusa, allora. - rispose Castiel, ammorbidendo l'espressione e concentrandosi sullo sguardo verde dell'altro. Dean sorrise.
- Non importa, avrei frainteso anche io. -
Sam rimase a fissare la scena, sempre più perplesso: possibile che appena lasciava quei tre da soli, succedeva un casino?
- Posso sapere che sta succedendo? - domandò ancora – Dean? -
- Nulla di che – ribattè Benny, quando ebbe finito di nutrirsi – l'angelo è geloso di me. -
Prima che Castiel potesse decidere di mandarcelo davvero di nuovo, in Purgatorio, salutò Dean e filò via.