Oltre la vita, oltre la morte, oltre gli occhi
Prologo
Era buio, fin troppo buio. I lampioni su quel tratto di strada servivano solo ad adornare i marciapiedi, visto che spenti non adempievano al loro dovere.
Gli occhi di Bill nonostante fossero inchiodati sull'asfalto davanti a sè erano stanchi, pesanti. Quel festino l'aveva scombussolato, inoltre l'alcool, nonostante non ne avesse tracannato a litri, faceva la sua parte.
Tom, invece, seduto sul sedile del passeggero accanto a lui era come accollassato. Aveva visibilmente alzato di troppo il gomito e lasciarlo guidare sarebbe stato un suicidio, quindi al volante si era messo lui sicuro che i suoi riflessi ed i suoi sensi non l'avrebbero tradito.
Azionò il pulsante che comandava l'apertura del finestrino del suo lato per far entrare un pò d'aria nell'abitacolo, poi il fratello in dormi-veglia farfugliò qualcosa che lo fece distrarre. Ritornò con lo sguardo sulla strada e davanti a sè improvvisamente si trovò una ragazza.
Affondò il piede sul freno, ma si era accorto troppo tardi della sua presenza, allora cercò di schivarla con una veloce sterzata, ma ugualmente non servì a niente.
L'investì e davanti si vide il corpo volare contro il parabrezza e scheggiarlo, poi lo sentì ruzzolare sopra la sua testa, per infine cadere a terra dietro l'auto.
Le mani cominciarono a tremare sul volante, il suo viso si fece bianco e i suoi occhi si spalancarono in un'espressione di puro terrore misto a shock.
"T-Tom..." biascicò tremante. "Tom..." ripetè.
"Che vuoi?" mugugnò questo "Siamo arrivati?".
"H-ho investito una ragazza...".
Il fratello scoppiò a ridere "Ma che dici?".
"Cazzo Tom! E' sbucata dal nulla una ragazza e non ho potuto evitarla!" urlò scosso e al contempo nervoso.
Il ragazzo guardò nello specchietto retrovisore "E'-è viva?".
"N-non lo so...vado a vedere" mormorò Bill che scese dall'auto e ne raggiunse il retro.
Davanti si trovò un corpicino minuto, in una pozza di sangue. Inutile controllare il polso, l'aveva uccisa e non c'era più nulla da fare.