Un
attimo che durerà in eterno
And I will love
you, baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, you'll be on my mind
And I'll love you – Always
E io ti amerò, piccolo- sempre
E sarò li per sempre e un
giorno- sempre
Io sarò lì fino a che le stelle non smetteranno si brillare
Fino a che il paradiso non scoppierà e
Le parole non saranno in rima
Ed io so quando morirò, tu sarai
nella mia mente
E io ti amerò-sempre
Continuo a canticchiare questa canzone da un
po’ di tempo a questa parte.
Non so né dove né quando posso averla sentita, ma
ormai è l’unica cosa che mi tiene compagnia e che mi aiuta ad affrontare
la cupa solitudine che regna incontrastata nelle mie giornate.
È assurdo come la mia vita abbia preso una piega
tanto patetica.
Ricordo nitidamente le espressioni incredule dei
miei sottoposti quando gli comunicai il mio trasferimento, qualche mese fa;
nessuno di loro si aspettava da me una decisione simile e, ripensandoci,
nemmeno io riesco ancora a capire cosa mi abbia spinto ad un simile gesto:
aspiravo a diventare il Comandante Supremo, aspiravo ad essere il più potente
fra tutti gli uomini ed, invece, adesso faccio addirittura fatica a definirmi
tale. Adesso sono un’inutile nullità dimenticata da tutti, che vive in
una piccola baita percossa da una violenta bufera di neve…
Una inutile nullità… bastano tre parole per descrivere cosa è diventato
l’ambizioso Alchimista di fuoco, a guerra finita. Ormai sono solo
l’ombra dell’uomo che ero in passato; faccio fatica perfino a
riconoscermi, guardandomi nello specchio!
Come sono arrivato a questo?
Quando il peso dei ricordi è diventato così gravoso
da non riuscire più a sostenerlo?
La risposta arriva automatica.
Da quando se n’è andato.
Da quando Edward se ne è andato.
Ha sacrificato se stesso per salvare suo fratello.
Mi ha lasciato solo…
La mia parte razionale, forse, l’ha sempre
saputo che sarebbe finita così; nella mia mente sapevo che quella era
l’ultima volta in cui l’avrei rivisto, che quella era
l’ultima occhiata complice che mi avrebbe rivolto, eppure non ho potuto
fare altro che dirgli addio.
Pensavo di aver accettato la cosa piuttosto
serenamente, ma a quanto pare mi sbagliavo…
Andandosene via, Edward si è portato una cosa che mi
appartiene: il mio cuore.
E senza quello, un uomo non
può vivere.
Il destino mi ha tolto tutto: il mio migliore amico,
il mio amore e allora si prenda anche ciò che resta della mia insignificante
esistenza! È per questo che sono fuggito qui, sulle montagne;
lascio che le mie debolezze mi annientino a dovere senza coinvolgere gli altri
nel mio lento ed inesorabile sfacelo; non voglio alcuna pietà da loro…
Un sorriso amaro si stende sul mio viso: almeno un
po’ di orgoglio l’ho conservato.
Almeno posso dire che Roy Mustang rimane lo stesso
orgoglioso di sempre.
Una volta, qualcuno ha detto che quando si soffre
tanto, quando si combatte per grandi imprese, che si vinca o si perda non ha
importanza perché si rimane segnati dentro, nel bene e nel male.
Non ci può essere più grande verità di questa e solo
adesso me ne rendo conto.
Nel freddo di questa casupola, illuminata soltanto
dalle braci incandescenti del camino, non mi rimane altro che pensarlo, non mi
rimane altro che aspettare.
Che arrivi lui o la morte non ha importanza.
If you told me to
cry for you
I could
If you told me to die for you
I would
Take a look at my face
There's no price I won't pay
To say these words to you
Well, there ain't no luck
In these loaded dice
But baby if you give me just one more try
We can pack up our old dreams
And our old lives
We'll find a place where the sun still shines
Se tu mi avessi chiesto di
piangere per te
Potrei
Se tu mi avessi chiesto di
morire per te
Vorrei
Guardami in faccia
Non c’è prezzo che io non voglia
pagare
Per dirti queste parole
Bene, non c’è fortuna
In questi dadi truccati
Ma piccolo se mi dai solo un’altra possibilità
Possiamo impacchettare i nostri vecchi sogni
E le nostre vecchie vite
Noi troveremo un posto dove il sole splende ancora
È finita.
Ne sono consapevole io, come ne è consapevole lui.
Non sono servite parole per comunicare tra noi; è
bastato un solo sguardo, quel piccolo gesto di complicità che tanto agognavo,
per capire le sue intenzioni.
Non una sola incertezza, non una sola esitazione è
stata rivelata da quegli occhi d’oro.
So bene che dovremo separarci, inutile illudermi, e
questa volta per sempre: chiudendo il Portale, non avrà più la possibilità di
tornare qui. Mai più.
Osservo la sua figura farsi sempre più lontana e mi
faccio una promessa: non mi dispererò più, non verserò più una lacrima per ciò
che è successo tra me e quell’irriverente
biondino perché ogni lacrima versata, ogni rimpianto non farebbe altro che
sminuire il bellissimo amore che è sbocciato tra noi; abbiamo vissuto il tempo
che ci è stato donato impegnandoci al massimo per goderne ogni singolo secondo.
Non avrei potuto chiedere di meglio.
Mancano ancora pochi attimi prima
che scompaia definitivamente da Amestris e solo allora sento una persona che si
agita tra le mie braccia: Alphonse.
Non è rassegnato come me al fatto che non rivedrà
più Edward; si dibatte, tenta di staccarsi da me, chiama disperatamente suo
fratello, lo implora di fermarsi… ma allora perché devo essere io a
costringerlo a rimanere qui?
Le mie braccia rispondono al posto del mio cervello.
Lo lascio andare.
Quei due hanno bisogno l’uno dell’altro
e non voglio essere io l’egoista che li separa.
Sono convinto che Alphonse riuscirà dove io non ho potuto: resterà al suo fianco sempre e comunque e questo
mi rende più sereno.
E mentre vedo quello strano velivolo planare verso
la città, non posso fare altro che augurare una vita tranquilla e felice ad
entrambi.
È ormai sera quando ritorno
a casa, non nella baita bensì nel mio appartamento di Central
City: non ho più bisogno di nascondermi tra le montagne innevate e crogiolare
nel mio dolore; l’ho visto un’ultima volta e questo mi basta.
Un odore acre di polvere e di chiuso mi accoglie
all’entrata, ma sono troppo stanco per poter farci caso.
Mi sfilo la casacca e l’appendo
all’attaccapanni sulla mia sinistra.
Un foglietto cade dalla tasca.
Lo prendo da terra e lo apro, piuttosto perplesso.
È una lettera.
Rimango pietrificato nel riconoscere la scrittura
del mittente.
Quando ha potuto infilarmela nella giacca, se non ci
siamo neanche sfiorati?
La leggo velocemente, completamente dimentico del
fatto che ho bisogno di respirare per sopravvivere.
E durante la lettura, indipendenti dalla mia
volontà, le lacrime cominciano a rotolarmi sulle guance, irrefrenabili.
Quel maledetto, piccolo fagiolino!
Mi ero ripromesso di non piangere più, ma sono
bastate le sue parole, scritte su questo foglio sgualcito, per farmi rendere
conto di quanto mi fossi illuso prima!
Leggo e rileggo le righe che catturano maggiormente
la mia attenzione, ormai completamente labile.
“Ti amo e spero che sei
d’accordo con me quando penso che sia
l’unica cosa che conta…”
No, non sono d’accordo!
Io lo voglio qui con me, voglio stringerlo, voglio
baciarlo, voglio dirgli che lo amo, maledizione!
Perché? Perché siamo tanto stupidi?
Potevamo fregarcene del mondo e pensare, per una
volta, solo a noi, potevamo amarci, potevamo essere felici! A chi sarebbe
importato di finire all’inferno, se avessi potuto vivere la mia vita
assieme a lui?
ED! ED…Ed…
È inutile che io mi disperi ancora, devo
costringermi a rassegnarmi: evidentemente, eravamo destinati a soffrire.
“Anche se non ci sarò, continua
a vivere.”
Ha ragione: la vita continua ed io non ho più
intenzione di vivere una pallida imitazione di essa;
vivrò il tempo che mi rimane al massimo delle mie forze.
E riprenderò la mia scalata verso il potere; il
paese dovrebbe aver ancora bisogno di un buon Generale…
Ma se per continuare a vivere Edward intendeva anche
ricominciare ad amare qualcun altro, allora non posso accontentarlo perché non
ne sarò più capace .
Il nostro amore è stato uno di quelli che bruciano
l’anima, è stato più violento di una guerra ed è durato solo un
attimo…UN ATTIMO CHE DURERA’ IN ETERNO…
Ti AMERO’ per sempre, fagiolino mio…
And
I will love you, baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, you'll be on my mind
And I'll love you – Always
E io ti amerò, piccolo- sempre
E sarò li per sempre e un
giorno- sempre
Io sarò lì fino a che le stelle non smetteranno si brillare
Fino a che il paradiso non scoppierà e
Le parole non saranno in rima
Ed io so quando morirò, tu sarai
nella mia mente
E io ti amerò-sempre
Ciao a tutti!
Siamo ancora noi, dopo aver letto i
vostri commenti ho deciso insieme alla mia kuma-chan
di scrivere il prosieguo… l’happy ending
non era possibile (e sarebbe stato troppo irreale) ma
spero che vi piaccia quello che abbiamo combinato!!!
La canzone è Always
di Jon Bon Jovi, siamo
convinte che è perfetta per la situazione e ne abbiamo preso
qualche pezzo per adattarla al mitico Roy… ancora una volta dedichiamo
questa ficcy a tutte le persone che hanno commentato
i nostri lavori precedenti, soprattutto vorremo ringraziare chi ha commentato
“Alla fine è l’unica cosa che conta” quindi un bacione a: elyxyz , _peach_, MiLiKa e alla sensei, che ringrazio personalmente perché ci ha tirato
fuori da un brutto guaio (no la voglio ringraziare personalmente io perché mi
ha fatto una bella lavata di capo U.U… grazie sensei!
Vabbè visto che mi sono riuscita a ritagliare questo
piccolo spazietto nei commenti dell’autore,
voglio spendere qualche parolina anche io sulla ficcy
che vi abbiamo propinato… sinceramente non sono convinta della buona
uscita del mio lavoro –il “betaggio”-
ultimamente non riesco a combinare gran che, comunque alla mia neko piaceva e quindi pubblichiamo! Se c’è qualcosa
che non va nella ficcy per favore ditemelo perché più
la rileggo e più sono convinta di averla massacrata!!!
>.< vabbè sono completamente fusa, sarà il
caldo ^^ passo e chiudo by kuma-chan
alias Smigol alias Alessandra ecc ecc
ecc)…
CIAO A TUTTI!!!!!... e commentate XDXD
ALE&ALE