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Autore: Sono_Maschio    26/11/2012    4 recensioni
Questa è una storia drammatica in cui volevo esprimere l'amore in un altro verso. Non sono il tipo che crede nelle storie a lieto fine per cui volevo mostrare il lato negativo dei sentimenti, in cui l'amore provoca dubbi,paura e insicurezza a chi ne è affetto. Buona lettura.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"In another life, I would be your girl 
We'd keep all our promises, 
be us against the world 
In another life, I would make you stay 
So I don't have to say you were 
the one that got away 
the one that got away" 
 

I love you but i didn't know


Erano ormai passati 2 anni da quando avevo ricevuto il ruolo di Blaine. Ricordo che per avere più possibilità di avere quella parte mi ero anche tagliato i capelli prima del provino.
Tuttvia da un anno a questa parte ho cominciato a provare qualcosa per Chris che interpreta il ruolo di Kurt,che nella serie è il mio fidanzato.
Insomma,prima abbiamo fatto amicizia e credo di essere quello che più di tutti ha legato con lui. Siamo amici.
Già amici.
Questa parola mi sta molto stretta ormai.
I nostri baci ad un tratto sono diventati molto più passionali del solito e me ne rendo conto solo ora.
Non potevo restare così,senza capire se quello che provavo realmente era reciproco e non solo uno stato confusionale.
Avevo deciso che il giorno dopo avrei fatto qualcosa,non sapevo bene cosa ma dovevo farlo.

Era sabato,non c'erano le riprese del Glee quel giorno.
Decisi di andare a casa sua,sperando di trovarlo.
In verità non lo vedevo da molto sul set perché sia io che lui eravamo molto impegnati.
Erano le 11:50 quando entrai in macchina e sapevo che sarei arrivato nel giro di mezz'ora.
Non c'era traffico,la strada era libera.
Ero piuttosto tranquillo all'inizio.
Mancava poco all'arrivo,mi tremavano le gambe e avevo le mani sudate.
Ancora poco,un miglio e sarei arrivato,avrei voluto discutere con lui su noi due e sui nostri reali sentimenti.
Sapevo che provava qualcosa perché certe volte mi giravo verso di lui e notavo che mi lanciava certe occhiate a cui io ingenuamente sorridevo senza rendermi conto di cosa veramente volessero dire.
Non ero più tranquillo da un po'. Sapevo che potevo parlargli tranquillamente,come la gente normale fa di solito ma ero un po' stressato.
Cercai di asciugarmi le mani sudate,strisciandole sui jeans e per calmarmi accesi la radio.
C'era "The edge of glory" e mi misi a canticchiare sottovoce.
Mancava ancora qualche metro,dovevo solo girare l'angolo e sarei arrivato.
Ad un tratto sentì il cellulare vibrare.
Era un sms di Chris.

"Dobbiamo parlare di una cosa,vieni da me,adesso."

Presi in mano il cellulare,ripresi a tremare e cercai di rispondere al messaggio,tuttavia dovevo attraversare la strada e girare l'angolo.
Potevo tranquillamente non rispondere,cercare un parcheggio libero,poi attraversare a piedi e raggingerlo per fargli una sorpresa.
Ma in quel momento era il mio ultimo pensiero.
Non feci attenzione a niente tranne che al telefono e girai a sinistra.
Ero in mezzo alla strada e all'improvviso mi sentì schiacciare il viso dall'airbag e rischiare di soffocare tra il sedile e il volante.

Un camion mi aveva preso in pieno.

In un primo momento mi accorsi soltanto del rumore del clacson che suonò per sette volte.
Mi sveglia per un secondo dopo l'impatto e mi guardai con un occhio non coperto nello spechietto retrovisore,ormai rotto.
L'unica cosa che riuscì a vedere fu il mio viso completamente insanguinato e il mio corpo spiaccicato.
Ad un tratto sentì una voce che urlava.
Quella voce che per tante volte ho avuto il piacere di ascoltare,così cristallina,acuta ma pura che io avevo imparato ad apprezzare.
Avrei voluto morire in quel momento,quell'istante,lasciando nella mia mente come ultimo ricordo quel dolce suono.
Mi sentivo come Ulisse,l'eroe omerico. Legato all'albero maestro per poter ascoltare il canto delle sirene che pur sapendo di essere mortale avrebbe rischiato di impazzire solo per sentire quella meravigliosa melodia.
Provavo quelle emozioni.
Ad un tratto sentì le mie forze abbandonarmi e mi sentì pervadere da uno strano vuoto,apparentemente incolmabile.
Non mi bastava più sentire la sua voce,volevo vedere il suo volto.
Così angelico e passivo.
Adoravo le sue smorfie e il suo sorriso smagliannte che mi abbagliava ogni volta.
Ogni giorno passato con lui mi rendeva sempre più felice,come se ogni giorno fosse San Valentino e i giorni in cui non lo vedevo era come se fosse la fine del mondo.
No,era veramente la fine del mondo senza di lui.
Fu allora che mi resi conto di essere innamorato.
Non mi serviva più parlargli,ero sicuro,adesso che stavo morendo.
Io lo amo,davvero. Come non ho mai amato nessuno.
Avrei fatto tutto per lui,pur di passare ogni giorno della mia inutile vita con lui.
Ma ora come gliel'avrei detto?
Ero rinchiuso tra delle ferraglie come una scatola di cartone vuota pronta a essere buttata nel cesto della spazzatura.
Da morto non sarei servito a nessuno,sarei stato solo polvere da tenere in un barattolo dei biscotti da mettere sulla mensola della cucina come ricordo.
Ma il ricordo di chi? 
Ad un tratto svenni. La voce di Chris si perse nel nulla e la ragione della mia coscenza mi abbandonò per fare spazio al niente. Il vuoto o come preferisco definirlo un lungo sonno da cui forse non mi sarei più risvegliato.

Non fu così.
Dopo poco mi svegliai,o così pareva.
Mi sentivo come se fossi rinchiuso in una cella.
Aprì piano gli occhi e una luce abbagliante ma che in realtà era fioca,mi abbagliò e me li fece richiudere rapidamente.
Nell'aria c'era un odore strano,sembravano sostanze chimiche.
Avevo qualcosa sulla bocca e la tolsi delicatamente. Forse un respiratore.
Ai polsi sentì qualcosa che mi tratteneva,era pungente.
Alla mia mente sembrarono catene ma mi resi conto che erano aghi e mi stavano iniettando "qualcosa" che graduatamente mi faceva stare meglio.
Riuscì a muovere le dita e aprire completamente la mano. Piano piano mi stavo riprendendo.
Comincia a capire anche dove mi trovavo. Sembrava una stanza d'ospedale.
Presi tutte le mie forze,mi staccai gli apparecchi che erano collegati,tirai fuori i piedi da sotto le coperte e notai una cosa strana. Al posto delle gamba destra vi era una gamba artificiale.
Mi alzai,senza darci troppo peso,pensando che fosse un illusione. Andai alla finestra per vedere cosa c'era fuori.
C'era silenzio,gli uccelli non cantavano più, i bambini non giocavano all'aperto come facevano di solito,gli alberi non erano più rigogliosi, il cielo non era più chiaro e non vidi più il sole abbagliarmi come accadeva spesso la mattina al mio risveglio.
No,tutto questo era sparito e mi chiedevo perché. In fondo doveva essere estate.
Cercai di aprire la finestra per cambiare aria a causa di quel odore nauseante.
Riuscì ad aprire solo uno spiraglio poiché la mia attenzione si spostò sulla porta, che si stava aprendo.
Entrò un ragazzo,piuttosto alto.
Non mi soffermai sugli abiti e cercai di alzare lo sguardo verso la faccia.
Era Chris.
Sembrava piuttosto stanco a giudicare dalle occhiaie che aveva e in mano portava un mazzo di fiori.
Sembravano rose.
Tutto mi appareva strano poiché ero ancora confuso su dove mi trovassi.
Le rose erano rosse,altre gialle, e altre ancora bianche. Sembrava che non sapesse scegliere o che non avesse dato importanza al colore.
Ad un tratto fece cadere il mazzo di fiori e si precipitò da me in lacrime.
Non feci nemmeno in tempo ad aprire bocca che già mi aveva abbracciato così forte da stritolarmi.
Notai in quel frangente molti altri fiori adagiati su un comodino davanti al letto,con altrettanti biglietti a fianco.
Quasi tutti erano appassiti,sembravano lì da molto.

Chris ancora in lacrime e con voce affranta dal dolore e dalla commozione mi disse:

"Sei impazzito idiota,che ci fai in piedi? Torna a letto"

Obbedì senza dire niente.
Prima di sedermi però mi guardai nello specchio vicino al letto.
Avevo una barba molto folta,eppure mi ero rasato prima di andare da Chris.
Sentì dopo poco un odore terribile che si unì a quello chimico e mi resi conto che si trattava di me.
Mi domandai per quale motivo.
Mi ero lavato prima di uscire di casa.

"Chris..io..cosa è successo?"-chiesi impaziente.
"Hai avuto un grave incidente,io sono sempre stato qui,vicino a te per mesi."
"Mesi?Ma di cosa stai parlando?"
"Sei stato in coma per un anno intero Darren. Tutti erano preoccupati per te:
Il cast,la tua famiglia,i fan..tutti hanno portato qualcosa,ma anche se con tutto il cuore speravano ti riprendessi erano sicuri che saresti rimasto in vita solo con il respiratore."


Rimasi sconvolto da quella notizia,poi comincia a ricordare quei terribili momenti.

"E la mia gamba?"
"Eri rimasto per molto tempo in quella maledetta macchina,intrappolato e la tua gamba destra aveva subito gravi danni perché un pezzo di metallo l'aveva perforata infezzionandola.
La priorità era la tua testa per cui per evitare che l'infezione si propagasse hanno dovuto amputarla e questa decisione è stata molto difficile per i tuoi genitori ma hanno scelto di sostituirla con una gamba artificiale."

"Non mi interessa,stavo venendo da te per un solo motivo e devo parlarti."
"Non ora Darren. Devi riposare. Quando ti sarai completamente ripreso parleremo di tutto quello che vuoi,ora vado a dirlo agli altri."


Non mi lasciò nemmeno il tempo di controbattere che già uscì dalla porta lasciandomi in quella stanza.

Passarono pochi giorni fino a quando mi lasciarono libero e in quel periodo tutti mi vennero a fare visita,persino Jacob con cui non avevo legato molto.
Scoprì da Lea che il programma, per tutto il tempo della mia convalescenza, fu sospeso e che il fandom non si oppose alla decisione di Ryan poiché non voleva un Glee Club senza Blaine e me.
Ovviamente i produttori avrebbere potuto fare in modo che Blaine tornasse dagli Usignoli lasciando le Nuove Direzioni ma questo avrebbe solo indispettito i fan di Klaine.

A casa iniziai la riabilitazione per poter tornare a lavorare,ma sapevo che Chris si sentisse in colpa per gli eventi avvenuti e lo chiamai chiedendogli di passare da me al più presto.

Ero seduto sul divano,con il cuore in gola al pensiero che potesse accadergli qualcosa di male mentre guardavo X Factor,per la prima volta.
Dopo poco suonarono alla porta.
Non mi alzai e dissi solamente:"Avanti".
Chris entrò con una faccia cupa e un sorriso finto che si notava da metri di distanza.

"Chris siediti,devo parlarti."
"Mi disp.."
-non lo feci finire.
"Zitto,tu non ne hai colpa. Io ero agitato e non sono stato attento. Ora ascoltami.
Sai perché stavo venendo da te?
"No."
-disse confuso.
"Volevo parlarti di una cosa che mi sta molto a cuore. Tu.
Tu mi rendi la vita più facile grazie al tuo sorriso,la tua voce mi fa scordare i problemi della vita,quando mi rieni la mano o mi abbracci mi sento come un bambino che per la prima volta riceve un regalo di Natale.Tu mi emozioni Chris,come nessun altro al mondo ed è per questo che voglio passare ogni attimo della mia vita con te. Ogni anno,ogni mese,ogni settimana,ogni giorno,ogni ora,ogni minuto,ogni secondo..perché sei la cosa che più conta per me. Sei indispensabile.
Ti amo, e ho perso troppo tempo a cercare di capire se ti amavo veramente.
Ora lo so per certo e non posso fare a meno di te."


Non fece nemmeno in tempo a rispondere che io già mi ero avvicinato alle labbra.
Entrambi trattenemmo il respiro,ansimando ad ogni secondo.
Era vero amore.
Entrambi riuscimmo a sentire il battito dell altro.
Ad un tratto tutto si fermò:
I nostri cuori,il nostro respiro, il tempo.
Niente aveva più importanza durante quel bacio.
Le mie labbra umide si unirono alle sue,così dolci e asciutte.

Quel bacio,così incredibile. Era tutto vero.
Non c'erano telecamere,io non ero Blaine e lui non era Kurt.
Ci sentivamo noi.
Finalmente liberi di fare quello che volevamo.

"Ti amo."-gli sussurai.
"Io non ho mai smesso di pensarlo."-disse Chris.

Poi tutto venne naturale. Unimmo i nostri corpi e i nostri spiriti.
Ci guardammo negli occhi. Terra e Oceano si mischiarono.
Dovettero passare 3 anni dal momento in cui lo conobbi per rendermi conto di quanto realmento lo amassi. 
Se ripenso che alcune persone non trovano mai il loro vero amore,la loro anima gemella,allora mi ritengo fortunato ad aver trovato Chris,anche se in ritardo.
Perché io lo amo,ma non lo sapevo.
  
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