26/11/2012
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ON MY OWN
Nellie si era appena allontanata dall’affollatissimo mercato a mani vuote. Non aveva trovato nulla per cui valesse la pena di spendere soldi. Stava camminando sovrappensiero quando venne riportata alla realtà da una voce familiare. Scossa vide che una carrozza le si era accostata e dal finestrino si sporgeva sorridente lui. Benjamin Barker. Il suo migliore amico per dodici lunghissimi anni, fino a quando lui non era partito per andare a Liverpool da suo zio.
“Nell!”
“Ben!”. Avrebbe voluto saltargli al collo e stringerlo. Le era mancato così tanto, aveva pensato a lui tutti i giorni. Un elegante colpetto di tosse attirò la loro attenzione e alle spalle di Benjamin apparì una ragazza bionda con un’espressione insofferente dipinta sul viso.
“Benny avanti, arriveremo in ritardo!” esclamò ignorando completamente Nellie.
Ben parve imbarazzato e si affrettò a fare le presentazioni:
“Lucy, questa è la mia amica Nell… Nell, questa è Lucy, la mia…”
“La sua fidanzata” tagliò corto Lucy “Ora se non ti dispiace dobbiamo andare, abbiamo un invito a cena e non possiamo tardare. Addio!” e con questo esortò il cocchiere a ripartire, senza aggiungere altro. Benjamin guardò l’amica di un tempo per qualche secondo, prima di voltarsi nuovamente.
Nellie rimase immobile in mezzo alla strada, e proprio in quel momento iniziò a piovere.
Fidanzata…
And now I'm all alone again nowhere to turn, no one to go to
without a home without a friend without a face to say hello to
And now the night is near
Now I can make believe he's here
Il sole stava calando e oltre alla pioggia iniziava anche a fare freddo, e la ragazza si strinse il cappotto scuro intorno alle spalle, rabbrividendo.
Fidanzata…
Com’era possibile, erano passati solo sei mesi da quando era partito, e già l’aveva dimenticata?
E ora tornava accompagnato da una bellissima ed insopportabile ragazza… molto più bella di lei, molto più virtuosa.
Sometimes I walk alone at night
When everybody else is sleeping
I think of him and then I’m happy
With the company I’m keeping
The city goes to bed
And I can live inside my head
Percorse tutta Baker Street, e i ricordi vennero a galla. Lì lei e Ben avevano passato la loro infanzia insieme, a rubare caramelle dalle bancarelle per poi dividersele, a fare scherzi, a rincorrersi. Tutto finito. Nellie l’aveva perso per sempre. Lo amava, sapeva di amarlo.
Fidanzata…
On my own
Pretending he's beside me
All alone
I walk with him till morning
Without him
I feel his arms around me
And when I lose my way I close my eyes
And he has found me
Pensò a quel giorno in cui avevano passeggiato a lungo insieme, al tramonto. Era la vigilia della partenza di Benjamin per Liverpool.
“Ti mancherò?” le aveva chiesto distrattamente dopo qualche minuto di silenzio.
“Più di ogni altra cosa” era stata la risposta. Allora l’aveva presa per mano e l’aveva trascinata in un angolo. Le aveva passato un braccio attorno alla vita e l’aveva stretta a sé.
“Io ti mancherò?” domandò lei a sua volta, cercando di sembrare meno nervosa di quanto fosse.
“Più di ogni altra cosa” ripetè Ben baciandola. Era stato il loro primo bacio. E anche l’ultimo.
In the rain the pavement shines like silver
All the lights are misty in the river
In the darkness, the trees are full of starlight
And all I see is him and me forever and forever
La pioggia ora cadeva forte e le stelle prime stelle erano spuntate nel cielo scuro. Nellie era bagnata fradicia, ma camminava comunque con calma, non le interessava di ammalarsi per il freddo.
Fidanzata…
And I know it's only in my mind
That I'm talking to myself and not to him
And although I know that he is blind
Still I say, there's a way for us
Forse avrebbero avuto ancora un’occasione, lui avrebbe lasciato Lucy e sarebbero vissuti per sempre felici e contenti. Era arrivata all’incrocio con Fleet Street. Svoltò a sinistra, immettendosi in quella strada così familiare, dove aveva passato la sua infanzia e la sua adolescenza. Non essere stupida si disse lo hai perso per sempre, non c’è possibilità che torniate insieme.
I love him
But when the night is over
He is gone
The river's just a river
Without him
The world around me changes
The trees are bare and everywhere
The streets are full of strangers
Arrivò all’emporio e chiuse la porta dietro di sé.
“Sono a casa, mamma” strillò attraversando il salotto e appoggiando il cappotto bagnato su un vecchio attaccapanni. La madre si affacciò alla soglia.
“Nellie! Iniziavo a preoccuparmi… hai fame?”.
Lei scosse la testa. Era sull’orlo delle lacrime, non voleva mangiare, non voleva parlare, non voleva fare proprio niente, solo sedersi e piangere, sapendo che l’unico uomo che amava apparteneva già ad un'altra. Non c’era lieto fine per lei, non c’era il ‘e vissero per sempre felici e contenti’. Ogni cosa aveva perso colore, era tutto bianco e nero, le strade piene di sconosciuti dall’aria minacciosa. Non un sorriso, non un cenno di saluto. Solo solitudine.
I love him
But every day I'm learning
All my life
I've only been pretending
Without me
His world will go on turning
A world that's full of happiness
That I have never known
Qualcuno bussò alla porta.
La ragazza sbuffò e andò ad aprire. Ma chi poteva essere a quell’ora?
Albert Lovett, un cliente che aveva una passione per lei, si trovava sulla soglia.
“Nellie!” la abbracciò. Lei, imbarazzata da tutta quella confidenza, arrossì ed abbassò lo sguardo, sperando di riuscire a nascondere gli occhi arrossati.
“Ho una proposta da farti…” proseguì l’uomo, e per sorpresa dell’adolescente, si inginocchio e tirò fuori da una tasca un bellissimo anello con un piccolo brillante.
“Vuoi tu, Nellie Smith, diventare mia moglie?”.
Nellie rimase stordita per un momento. Le aveva davvero chiesto di sposarla?
Oh Albert pensò Non potevi scegliere serata peggiore…
“Io…” iniziò. Aveva intenzione di rifiutare, non avrebbe mai sposato qualcuno che non amava, e per quanto Albert fosse un buon uomo, non lo amava. Poi però l’immagine di Benjamin e la sua bellissima Lucy le attraversarono la mente. Ormai lo aveva perso per sempre, non valeva la pena di piangersi addosso.
La vita è per i vivi, e bisogna viverla.
“Lo voglio” rispose infine. Lovett sorrise raggiante e, rimettendosi in piedi, la prese fra le braccia e la baciò sulle labbra. Non era niente in confronto al bacio di Benjamin.
Nellie piangeva, le lacrime le scivolavano giù dalle guance pallide.
Addio, Ben.
Non erano lacrime di gioia, come pensava il neo fidanzato.
I love him
I love him
I love him
But only on my own
Ok, avete il diritto, anzi il DOVERE di odiarmi! Dovrei andare avanti con "Public Affairs", o almeno con qualche altra mia ff, ma proprio non ci riesco, è più forte di me, la mia mente se ne va a spasso e devo assolutamente scrivere le mie idee malsane, e eccone una.
Essendo in attesa del mitico film su "I Miserabili" che uscirà il 25 gennaio e che io non vedo l'ora di vederlo, sono andata a cercare qualche bella canzone, e ho trovato questa. Eponine è diventato subito uno dei miei personaggi preferiti e la trovo in un certo senso simile a Nellie... quindi questa versione della canzone è quella del 25 anniversario del musical, nel 2010 (Nick Jonas dei Jonas Brothers interpreta Marius D:) ed è cantata da Samantha Barks, che interpreterà Eponine anche nel film...
Sorvolando su queste notizie magari completamente inutili, torno ad ascoltare P!nk... Addio :D