‘’Era l’amore.’’
 
Una sfumatura di rosso le velava le guance, non era a suo agio sapendo di essere vista in quel modo.
Non era abituata ad una situazione di quel tipo, ma lei era forte e non si lasciava abbattere da così poco.  Una cosa, però, la spaventava più di tutte: il rifiuto da parte sua.
Faceva freddo, ma dove le mani di lui passavano, sentiva il calore attraversarle la pelle e pervaderla fino all’osso.  I loro corpi fremevano ad ogni tocco, gemendo per ogni gesto che andasse più a fondo. Era la passione che li faceva muovere ed era l’amore che faceva in modo che non si fermassero. Entrambi erano trascinati dalla voglia di soddisfare la sua dolce metà, sapendo di farli felici, sapendo di essere felici in ogni caso; i loro occhi si lanciavano sguardi di piacere, era come se dicessero ‘’ti prego, non smettere’’.  Le dita di lui si muovevano con frenesia nell’intimo di lei, esperto, facendola gemere di piacere ed ad ogni gemito, lei lo stringeva più forte a sé graffiandogli la schiena e l’altro, a sua volta, ad ogni graffio sapeva di dover continuare, insistere più forte perché le unghie nella sua carne erano il segnale che stava.. andando bene. Lei seppe che stava a lei doverlo soddisfare e timidamente prese il membro di lui, cercando di agire con decisione, ma anche con delicatezza, cercando di alternare movimenti più veloci a quelli più lenti, accarezzandone la punta.
Il loro respiro affannoso sembrava una sinfonia di piacere.
I movimenti di lui si fecero sempre più decisi e lei sentiva che stava per esplodere di piacere, sudava, il freddo iniziale diede spazio ad un caldo piacere, era quasi arrivata al limite e una volta raggiunto non poté far altro che lasciarsi andare. Le dita di lui erano bagnate del succo del piacere di lei, che esausta diede un minuto di tregua al membro pulsante di lui.
I loro sguardi s’incrociarono e un dolce sorriso apparve sul viso di lei e poco dopo si rifletté sul volto dell’amato.
Era quello il momento: lei riprese ciò che aveva interrotto e il sorriso del ragazzo lasciò spazio ad un gemito inaspettato. La ragazza riprese il ritmo che aveva perso, ma con più intensità, con più passione. Voleva far provare a lui ciò che lui fece provare a lei. Con la stessa intensità, se possibile.
Il liquido biancastro di lui ben presto si riversò sul braccio di lei. Nello stesso momento, lui cercò di improvvisare una qualche parola di dispiacere per l’accaduto, ma non ce n’era bisogno e lei stampò un bacio su quelle labbra carnose di lui.
Era ciò che entrambi desideravano e non c’era nulla da farsi perdonare. Era la natura umana che li ha spinti a fare ciò, nulla aveva bisogno di scuse, nulla aveva una qualche pianifica. Era tutto istintivo, spinto dalla passione che unisce i loro corpi e dall’amore che stringe i loro cuori.
Ed erano lì, abbracciati, i loro corpi caldi, stanchi, ma per nulla pentiti.
 
Era l’amore.
 
‘’Ti Amo.’’
 
Un sussurro leggero uscì dalle loro bocche, nel silenzio che li cullava fino a quel momento, e tutto era così perfetto da sembrare quasi irreale, un sogno ad occhi aperti.
La cosa più bella era che non era un sogno. Loro si appartenevano, si appartengono e si apparterranno per sempre l’un l’altra. Il loro amore durerà per sempre.