Magica insonnia di un mago “Orsù vieni, Morfeo, deh vieni, per Ercole! Fammi dormire beo. Male notti d’insonnia, in cui il sonno non vien quando ne abbisonnia. Ciriatto, Farfarello, in virtù dell’arte mia a voi fo’ appello!” Come ribolle il brodo Nel fatal pentolame, uscir i diavoli ch’io odo. “Comandate Messere…” Disser li diavoli Con le brutte cere. “A voi vo’ ordinar Di farmi assopir E nel letto riposar.” “Per così poco chiami E invochi l’inferno? Intendo che non ci ami Ma, sai, laggiù è notte Anche per noi. Riposar Potrai, sei in una botte! Ma ricorda, mentr’esce L’incantesimo dorminte Che non prenderai’l pesce.” “Infischio pesi e pesca… Buona notte a voi, e che il sonno esca!” Così disse il mago , rimboccata la coperta inizio a dormire pago.