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Autore: LaU_U    26/11/2012    6 recensioni
Prima che Richard Castle diventasse un'icona dei romanzi gialli, c'era il piccolo Rick Rodgers che si cimentava con la scrittura, un po' per diletto e un po' come compiti per scuola. E sua madre Martha era già al suo fianco a dargli qualche consiglio... e a tirar fuori il suo lato più creativamente oscuro.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Martha Rodgers, Richard Castle, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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QUESTO È JOSS

 
 

Questo è Joss.

Ha sette anni e vive con sua mamma. Che è questa.

Un giorno, anzi una notte, Joss era nella sua camera da letto e una persona è entrata dalla finestra. Ma non era una persona normale: era un vampiro.
Allora il vampiro l’ha morso e anche Joss è diventato un vampiro.
E così Joss, sua mamma e il suo nuovo amico vampiro sono andati in giro nella notte a spaventare la gente mostrando i loro canini (perché i vampiri hanno i canini sporgenti).
FINE

 
Martha guardò il quaderno di suo figlio con un velo di scetticismo. Era piuttosto ammirevole che non ci fossero errori ortografici, ciononostante era difficile riuscire a considerare quella una storia illustrata, come richiedeva il compito della signorina Reynolds, la maestra di Rick. Non c’era alcuno svolgimento di trama, non un vero inizio, né una vera conclusione, i disegni erano degli schizzi e completamente bianchi. Il bambino aveva solo sette anni, ma la donna era certa che potesse fare meglio di così.
«Bello che tu abbia parlato dei vampiri, Richard.» Era proprio fissato col macabro. «Ma forse possiamo rendere questa storia ancora più bella, non trovi?»
«Come?» chiese Rick, volenteroso.
«Ad esempio potresti colorare la maglietta di Joss. E poi perché quel poverino ha solo tre dita nelle mani. Quante ne hai tu?»
Il bambino si fissò i palmi e sospirò, consapevole di aver sbagliato quel dettaglio nonostante sua madre gliel’avesse fatto notare più volte.
«Cinque» rispose.
«Proprio cinque» ripeté Martha sollevando la mano. «E poi» aggiunse, «potresti allungare un po’ la storia. Far succedere qualcosa di emozionante» disse cercando di trasmettere entusiasmo.
Richard riprese il quaderno e scomparve nella propria cameretta. Ritornò quando ebbe sistemato il suo racconto.
 

Questo è Joss.

Ha sette anni e vive con sua mamma. Che è questa.

Un giorno, anzi Una notte Joss era nella sua camera da letto e una persona è entrata dalla finestra. Ma non era una persona normale: era un vampiro.
Allora il vampiro l’ha morso e anche Joss è diventato un vampiro.
E così Joss, sua mamma e il suo nuovo amico vampiro sono andati in giro nella notte a spaventare la gente mostrando i loro canini (perché i vampiri hanno i canini sporgenti).
FINE Quando sono entrati in una pizzeria c’era il pizzaiolo che stava cuocendo la pizza e quando li ha visti ha urlato “AAAAAH!” e ha lanciato la pizza in aria per lo spavento. Poi la pizza gli è finita sulla testa e Joss è corso dall’uomo e l’ha morso e gli ha bevuto tutto il sangue.
FINE

 
«Hai visto? Ho colorato anche il vestito della mamma» esclamò con orgoglio Rick dopo che la donna ebbe finito di leggere. «Il vestito è uguale al tuo» aggiunse sorridendo con affetto.
Invece di riscrivere da capo il testo, il bambino si era limitato a sistemare i disegni e aggiungere alcune frasi alla fine.
Il dettaglio della pizza era interessante, ma la conclusione della storia restava poco incisiva, sebbene migliore della prima versione.
«Ti piace?» chiese speranzoso l’autore del racconto.
«Sì, certo» si sforzò Martha chiedendosi perché tutti i compagni di Richard fossero appassionati di cuccioli, indiani e cowboy mentre lui continuava a parlare di mostri, incubi e sangue. «Forse però potresti scrivere qualcosa di più… divertente. Un finale che non fa paura, ma che fa ridere.»
«Ma questa è una storia dell’orrore» spiegò il bambino.
«Puoi sempre trasformala in una storia comica» propose la donna. «E poi… questa povera mamma non li ha i capelli?»
«Ma mamma…»
«Dai, sistema tutto, da bravo. E fai anche un altro disegno!»
Martha spinse dolcemente il bimbo verso la porta della cameretta, nella speranza di potersi dedicare nuovamente allo studio del copione che le avevano appena affidato. Rick andò via borbottando.
Riapparve un quarto d’ora dopo.
 

Questo è Joss.

Ha sette anni e vive con sua mamma. Che è questa.

Un giorno, anzi Una notte Joss era nella sua camera da letto e una persona è entrata dalla finestra. Ma non era una persona normale: era un vampiro.
Allora il vampiro l’ha morso e anche Joss è diventato un vampiro.
E così Joss, sua mamma e il suo nuovo amico vampiro sono andati in giro nella notte a spaventare la gente mostrando i loro canini (perché i vampiri hanno i canini sporgenti).
FINE Quando sono entrati in una pizzeria c’era il pizzaiolo che stava cuocendo la pizza e quando li ha visti ha urlato “AAAAAH!” e ha lanciato la pizza in aria per lo spavento. Poi la pizza gli è finita sulla testa e Joss è corso dall’uomo e l’ha morso e gli ha bevuto tutto il sangue. e sua mamma e il vampiro sono scoppiati a ridere perché la scena era molto comica.
FINE

FINE

 
«Adesso va bene?» Il bimbo era imbronciato, ma ancora speranzoso.
Che senso avesse una gag sulla pizza in una storia coi vampiri, Martha non riusciva a figurarselo.
«Sì, beh… magari… magari potresti… fare una battuta che c’entri con l’essere vampiri. Sul pomodoro che sembra sangue o qualcosa del genere.»
Rick strappò il quaderno dalle mani della madre e si chiuse nuovamente in camera sua.
Dieci minuti dopo lo riportò alla donna e poi andò rapido in bagno, camminando con passo pesante e tenendo lo sguardo serio. Si sentì il rumore della chiave che girava nella toppa e poi il silenzio.
Era chiaramente offeso. La donna si pentì di essere stata così pignola e di avere tormentato il figlio. Ma l’aveva fatto per lui, perché sperava che prendesse un bel voto. Insomma, la letteratura aveva le sue regole, anche se Richard era ancora giovane. Di certo qualcuno aveva spiegato anche al piccolo William Shakespeare che deve esserci un prologo all’inizio del dramma e un epilogo alla fine. Lei stava solo aprendo a suo figlio le porte del successo.
Sospirò e, rimasta sola nella stanza, guardò l’ultima versione del compito.
  

Questo è Joss.

Ha sette anni e vive con sua mamma. Che è questa.

Un giorno, anzi Una notte Joss era nella sua camera da letto e una persona è entrata dalla finestra. Ma non era una persona normale: era un vampiro.
Allora il vampiro l’ha morso e anche Joss è diventato un vampiro.
E così Joss, sua mamma e il suo nuovo amico vampiro sono andati in giro nella notte a spaventare la gente mostrando i loro canini (perché i vampiri hanno i canini sporgenti).
FINE Quando sono entrati in una pizzeria c’era il pizzaiolo che stava cuocendo la pizza e quando li ha visti ha urlato “AAAAAH!” e ha lanciato la pizza in aria per lo spavento. Poi la pizza gli è finita sulla testa e Joss è corso dall’uomo e l’ha morso e gli ha bevuto tutto il sangue. e sua mamma e il vampiro sono scoppiati a ridere perché la scena era molto comica.
FINE

FINE
E Joss e il vampiro sono andati dal pizzaiolo e l’hanno morso così è diventato un vampiro anche lui. E poi insieme sono andati dalla mamma di Joss e l’hanno morsa dappertutto finché non è morta dissanguata.
FINE (che non si può proprio più continuare.)

 

Martha strabuzzò gli occhi, completamente incredula.
«RICHARD!»
Altro che mostri e vampiri succhiasangue. Quella sera l’incubo peggiore di Richard Alexander Rodgers sarebbe stato sua madre.



 

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Lo so. Lo so che ho una certa età e dovrei fare la persona seria, ma non ne sono in grado. Questa fic non andrà mica contro il regolamento? Andiamo, non sto facendo male a nessuno... siate comprensivi, sto solo sperimentando...

Sempre più piccolo! Se in Attenzione ai mostri fatti di caccole il nostro Castle aveva otto anni, qui è un anno più giovane. Nel mio immaginario è un bimbetto cicciottello con un caschetto castano e due occhioni incredibili.

Ok, spero che la vera Martha non abbia fatto così col piccolo Rick (Oooh, oooh, piccolo Richard, oooh oooh…), poverino. No, probabilmente no, ma vabbè...
Spero che questa one-shot illustrata vi abbia divertiti almeno un pochetto. Io mi sono divertita a scriverla ;)
Grazie a chiunque leggerà e commenterà.

   
 
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