Guardavo il cielo grigio e pensavo a cosa stesse facendo in quel momento Justin,sicuramente aveva stampato sul viso quel suo sorriso da ebete che tanto amavo. Lui non è solo il mio cantante perferito,o una cotta adolescenziale, è il mio unico e vero amore,anche se non sapeva nemmeno della mia esistenza. I miei genitori dicevano che dopo qualche anno non mi sarebbe piaciuto più,sono una belieber da 5 anni e ormai si sono rassegnati all'idea di avere una figlia secondo loro "anormale". Sì,perchè la loro idea di normalità è che a 17 anni una ragazza dovrebbe uscire con le amiche,andare in discoteca,avere un fidanzato,invece io mi chiudo in camera con la musica del mio idolo a tutto volume e passo intere nottate su twitter. I miei compagni mi insultano chiamandomi "Signora Bieberon" , ma non sanno che per me è un complimento essere paragonata alla moglie della perfezione. Vorrei tanto avere un'amica con cui parlare di Lui, confidare il mio amore per lui che aumenta ogni giorno di più, invece mi ritrovavo ad avere affianco delle "amiche" che pensano solo all'espetto esteriore e a parlottare dei gossip della scuola. Chiedo molto?! Su twitter le ragazze sono comprensive,mi capiscono, e mi vogliono bene davvero,ma purtroppo vivono a chilometri e chilometri di distanza da me. Eh già...perchè è sempre quello il problema:la lontananza,che ci divide dalle persone che amiamo.                Sono in macchina con i miei e sto andando in Svizzera a trovare nonna Susanna,da quando il nonno non c'è più andaimo a trovarla più spesso,non vogliamo abbandonarla,è vecchia,sola e la sua memoria incomincia a vacillare. Abita in una vecchia baita di montagna,da piccola amavo passare le vacanze lì, ma ora non ne ho più voglia perchè i ricordi mi travolgono attraversato quel vialetto. Amavo il nonno più di ogni altra cosa al mondo,mi sosteneva sempre e definiva Justin come quel bell giovanotto ch aveva rubato il  cuore alla sua amata nipotina. Mi voleva bene e anche io glie ne volevo,la sua morte mi aveva distrutta. Ancora ora faccio stento a crederci.
Mi vedeva come una principessa bellissima,ma io odio il mio corpo,il mio carattere,detesto tutto di me,ogni minima cosa,sarà l'adolescenza ma, passavo dei momenti in cui volevo morire. I miei folti e ricci capelli rossi mi fanno cadere le cuffiette,le rimetto e lego con una specie di coda quell'ingestibile chioma che mi ritrovo ad avere. 
Vedo mamma che farfuglia qualcosa di incomprensibile,papà è agitato.C'è qualcosa che non va, forse stavano litigando per la millessima volta oppure stavano sgridandomi per non degnarli nemmeno di uno sguardo. Oggi è uno di quei giorni "No",ho un presentimento negativo dovuto all'incubo avuto stanotte,venivo inghiottita dal buio. Forse ho urlato,forse ho pianto,mi sono spaventata davvero perchè sembrava tutto vero. Ecco,arriva la mia canzone preferita, DOWN TO EARTH ,brividi alla schiena,lacrimuccia,questi sono gli effetti della voce di Giustino,ma stranamente oggi non ho versato nemmeno una lacrima(forse le risparmiavo per il futuro). Alzo il volume dell'IPod al massimo. Mi sento la padrona del mondo. Invincibile. 
Improvvissamente vedo tutto sbandare,mi sembra di essere in un altra dimensione,sento delle urla,erano quelle della mamma,mantengo la calma perchè me ne sarebbe servita tana per quello che mi aspettava dopo...





Spero che vi piaccia,è un po corto questo capitolo,ma vi prometto che gli altri saranno molto più lunghi. è la mia prima FF e ci tengo *-* Io sono Matilde , @fandellalavigne su twitter  e mi sta aiutando a organizzare le idee la mia amica Federica... Aspetto recensioni