Fanfic su artisti musicali > Muse
Ricorda la storia  |      
Autore: E n d l e s s l y    26/11/2012    4 recensioni
Apro un po' di più la porta quel tanto che basta a far credere Chris che sia tutto apposto senza far sì che si accorga del letto sfatto, dei vestiti a terra o molto più semplicemente di Dom nascosto nell'armadio.
«Chris! Che piacevole...sorpresa» mormoro con un sorriso tiratissimo.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
buonasera! *v* questo racconto non è nulla di che, solo una cosa che la mia mente malata ha partorito dopo aver concluso una FF tristissima...nonostante questo spero che vi piaccia! C: in caso contrario, credetemi, non ho voluto annoiarvi apposta (semicit.)
buona lettura! ovviamente ogni critica, positiva o negativa che sia, è ben accetta e ringrazio già in anticipo chi si fermerà a dare un'occhiatina
(ps. dedico particolarmente questo racconto alla mia amica pwo_pah, che saluto, abbraccio e ringrazio per l'incredibile pazienza che ha con me! ciao amica mia <3)

1.
Saltelli per la stanza lottando furiosamente con i tuoi pantaloni che non vogliono saperne di salire, mentre io, altrettanto con impegno, mi sto infilando in fretta e furia la prima maglietta che ho raccolto dal pavimento.
«Vai nell'armadio!» ti mimo con le labbra, indicandoti il grosso mobile mogano vicino al letto. Mi guardi interdetto per un minuto e poi, quando sentiamo di nuovo bussare alla porta, spalanchi in un lampo le ante dell'armadio e ti nascondi con ancora indosso solo i pantaloni sbottonati.
Mi passo una mano fra i capelli e fingendo un sorriso il più falso possibile, schiudo leggermente la porta.
«Ehi!» esclama il faccione di Chris.
Apro un po' di più la porta, quel tanto che basta a far credere a Chris che sia tutto apposto senza far sì che si accorga del letto sfatto, dei vestiti a terra o molto più semplicemente di Dom nascosto nell'armadio.
«Chris! Che piacevole...sorpresa» mormoro con un sorriso tiratissimo.
Tre quarti del mio corpo sono ancora dentro alla camera; dalla porta socchiusa sporge solo la mia testa e parte del busto. Il bassista allunga la testa per sbirciare dentro alla stanza.
«Ma stavi dormendo?» mormora confuso. «Ti ho disturbato?»

"Rispettivamente no e sì, moltissimo" rispondo fra me. 

«Sì, stavo riposando...» replico con poca convinzione, senza scatenare peró i sospetti di Chris, che non sembra essersi accorto di nulla.
«Ah, amico, mi spiace» rispondi, senza peró accennare ad andartene. Ti dondoli sul posto.
«Avevi bisogno di qualcosa?» domando corrugando la fronte.
Spalanchi la bocca come se all'improvviso ti fossi ricordato il motivo per il quale avevi bussato.
«Ah, sì! Ecco...» inizi.
Un suono alle mie spalle mi fa raggelare.
Uno starnuto.
Ti blocchi sorpreso. «Ma sei solo?» domandi grattandoti la testa.
Rido istericamente, cercando una scusa. «No, è solo il televisore» azzardo.
«Ah! A proposito di televisori, sai che ieri sera stavo guardando una partita-»
«Chris» taglio corto «di cosa avevi bisogno?» "...che devo tornare a più liete occupazioni?" completo mentalmente.
«Certo» sorridi. «Stavo dicendo...ma perché non mi fai entrare?»
Il finto sorriso che stavo reggendo dall'inizio della conversazione mi si gela sul viso.
«Ecco, vedi...» farfuglio, «ecco, c'è, come dire...c'è»
«Ooooh!» mormori tu, sorpreso, con la faccia di chi ha compreso tutto. «Una ragazza!»
Colgo la palla al balzo. «Sì!» annuisco vigorosamente, «una ragazza!».
Mi dai un pugno sulla spalla. «Amico, potevi dirlo prima! Il Bells colpisce ancora ah ah ah!» esclami con uno sguardo da papà-fiero-del-proprio-figlio.
«Già, vado forte con le ragazze!» confermo ricambiando una finta occhiata complice.
«Allora ci vediamo più tardi» concludi, voltandoti poi per andartene. Sto giá per chiudere la porta e tirare un sospiro di sollievo quando ti blocchi e, girandoti di nuovo verso di me, esclami innocentemente, con un gran sorriso: «Bella maglia! Non è quella che aveva Dom ieri sera?»
In quel momento la consapevolezza di aver davvero fatto una gran cazzata mi colpisce in pieno.
Piccolo promemoria per me: mai prendere maglie a caso dal pavimento, soprattutto se queste sono leopardate e strettamente ricollegabili a Dom.
«Già, che occhio!» ridacchio imbarazzato, mentre lo maledico mentalmente. «Le abbiamo comprate uguali» invento su due piedi.
«Ahh, ecco» sorridi. «Dacci dentro con quella!» saluti infine, minando con le mani due pistole.
Sorrido -sempre in modo molto tirato- fin quando non giri l'angolo ed entri nell'ascensore.
Pericolo scampato.
Ricaccio la testa dentro alla camera e chiudo a chiave la porta, sospirando di sollievo.
«Dov'eravamo rimasti?» mormoro sensuale rivolto a un Dom con indosso -ancora per poco- solo pantaloni.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: E n d l e s s l y