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Autore: Paolo Ciraolo    27/11/2012    2 recensioni
Forse si possono spalancare le porte dell'universo conosciuto, ad opera di tre fate e della forza d'animo del giovane Poli', uno scrittore promettente vessato da un tirannico sortilegio. Mentre il giovane scrive una fiaba per la sua corte, una piuma cade dalla sua finestra e si posa in una botola segreta, aperta la quale Poli' scopre un'immensa biblioteca, da dove esce fuori il volume alfa dei suoi avi. Questi ultimi gli parleranno affettuosamente e gli diranno alcuni dei misteri che lo riguardano.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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C'era una volta... un luogo tanto speciale quanto remoto, chiamato Castello Paradiso, situato il medesimo all'interno di un paese fatato, ed entrambi erano incastonati dentro una città dimensionale e parallela.
Vi era tuttavia qualcosa di terribile che minacciava continuamente l'equilibrio armonioso di queste tre luoghi. Il suo nome era "L'Orribile Maleficio" che si nutriva della luce del bene; nessuno sapeva dove abitasse o che volto avesse questo demone del male, una cosa era certa, non dava pace a nessun abitante del Castello Paradiso.
La reggia era vigilata da tre Fate buonissime che avevano in custodia un angioletto, il cui nome era Paolino e che faceva lo scrittore tanto di giorno quanto di sera. Erano riservati al giovane Paolino ricchezze inestimabili, in più tre bacchette fatate per esaudire ogni suo desiderio e di entrare nella città parallela dove avrebbe esaudito ogni sogno della persona che avrebbe amato un giorno. Tutto questo avrebbe avuto lui se solo fosse stato in grado di sconfiggere L'Orribile Maleficio.
Il problema per Paolino era che lui sapeva solo scrivere e nulla di più; come poteva vincere in tal modo il suo terribile nemico? Che fra le altre cose insidiava, con ogni oscura maledizione, tutto il suo mondo da sogno.
In un tempo passato il Maleficio aveva fatto ricadere nel giovane scrittore un orribile maledizione. Paolino non perdendosi d'animo, con una pazienza e una volontà infinita, incominciò a scrivere tantissime storie belle. Solo sconfiggendo l'Orribile Maleficio, Paolino avrebbe sconfitto il sortilegio e riacquistato in pieno tutti i suoi inestimabili doni.
Cosi tanto il dì quanto la sera, Paolino scriveva poesie belle e struggenti quanto fiabe e favole meravigliose rendendo il suo castello un vero Paradiso. Quanta ispirazione metteva questo povero angelo nei suoi componimenti, quanta felice illuminazione per difendere se stesso e la sua reggia.
Ma per quanto egli si affannasse a comporre opere suggestive l'Orribile Maleficio arrivava sempre prima di lui per minare la sua felicità; infatti una delle tre fate era stata colpita da un male incurabile, lo stesso per la seconda, mentre la terza era diventata così vecchia, per opera del terribile nemico, che si aspettava la sua dipartita da un momento all'altro. Paolino infaticabile dava speranza ed energia a tutte e tre le fate, portando pozioni fatate ogni mattina, recando parole dolci e buone per tutte e facendo regnare in tal modo l'equilibrio buono delle tre dimensioni costituite dal castello, il paese che lo custodiva e la loro città di appartenenza.
Poi un giorno il Maleficio attaccò la città, e a questo punto Paolino prese la decisione di scrivere una fiaba per tutta la corte, in modo tale che il suo nemico fosse sbugiardato e messo alla berlina una volta per tutte...


N.d.a
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