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Autore: eika    15/06/2007    11 recensioni
E se per un capriccio di Aoko Kaito fosse costretto a trovarsi sotto gli occhi dell'amica contemporaneamente nelle spoglie di Kaito Kid e del giovane Kuroba??
Genere: Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Kaito Kuroba/Kaito Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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colpo al museo

Colpo al museo

 Salve a tutti!! Questa storia non è stata scritta da Eika, ma da me, ovvero Elisa, la stessa che continua a recensire a vanvera…^^. A me piace molto il personaggio di Kaito Kid e a lui ho dedicato questa one-shot, spero sia di vostro gradimento. Non è né lunga né complessa, una semplice storiella scritta durante le ore di latino...^^ 

-Terra chiama Kaito Kuroba, rispondi, Kaito-

-Eh, cos… ah scusa Aoko non ti stavo ascoltando, dicevi?- farfugliò innocente il ragazzo, pur sapendo che da lì a poco un vulcano avrebbe eruttato.

Kaito Kuroba era un ragazzo diciassettenne. Con ribelli capelli neri e incredibili iridi celesti, incantava ogni ragazza cui passava accanto. Ma non Aoko Nakamori. Il carattere ribelle ed estroverso della coetanea e compagna di classe gli teneva testa, provocando quotidianamente stuzzichevoli litigate. I due ragazzi erano amici d’infanzia. Sapevano tutto l’uno dell’altra, eppure c’era qualcosa che Aoko non sapeva di Kaito. Qualcosa di molto importante.

-Uff, sei un imbranato cronico, Kaito. Ti stavo dicendo che ho sentito mio padre confabulare con Chaki riguardo ad un possibile tentativo di rapina da parte di Kaito Kid. Tra qualche giorno il preziosissimo anello dell’imperatore Tao-Shing verrà esposto al museo Kybishio, e al commissariato è arrivato un messaggio di sfida da Kaito Kid-

Kaito guardò la ragazzina sorpreso, aggrottando un sopracciglio. Non era la prima volta che la sua amica si immischiava nel lavoro della polizia, eppure c’era qualcosa nel suo tono di voce che non lo convinceva per niente.

-C’è qualcosa che non mi stai dicendo?-

-Beh… a dire il vero…- farfugliò Aoko –Secondo mio padre il ladro agirà venerdì notte e… io ci sarò, anzi… noi ci saremo-

Kaito strabuzzò gli occhi, mentre la mascella non rispondeva più di nessun’azione.

-Io… tu… cosa?!-

-Mi sono stufata di vedere mio padre fallire continuamente nella cattura di quel ladruncolo da strapazzo… gli darò una mano anch’io-

Il ragazzo sorrise. Era sempre stato uno spasso vedere la rabbia dell’ispettore Nakamori dopo un fallimentare tentativo di catturare Kaito Kid. Più e più volte lo aveva consolato e incoraggiato. Era proprio il colmo, vero?! Il famigerato fuorilegge tanto agognato da dall’ispettore di polizia, non era altri che il migliore amico di sua figlia. Colui che sia lei sia il padre vedevano quotidianamente.

La determinazione di Aoko, però, lasciò Kaito letteralmente di stucco.

-Tsk, tuo padre non ti darà mai il permesso di avvicinarti anche solo di cento metri al museo…-

-Lo so, è per questo che tu verrai con me. Ho bisogno di qualcuno che mi protegga…-

-…da tuo padre?!-

-No, scemo, non ci faremo vedere dalla polizia. Tu mi devi difendere da Kaito Kid-

-Lascia stare Ao…- La determinazione della ragazzina e il suo sguardo poco socievole, fecero sì che le parole del giovane Kaito gli morissero in gola. Poi aggiunse.

-E se Kaito Kid non si facesse vedere?-

-Non esiste nessun “se…”! Venerdì sera Kid tenterà di rubare l’anello e noi lo cattureremo-

-Kaito corrugò la fronte per poi portarsi le dita al mento.

“Devo inventarmi qualcosa…”

 

***
 

Nonostante i tentativi di convinzione del giovane Kaito, Aoko non si lasciò persuadere e rimase ferma sulla sua idea. Avrebbe catturato quel Kaito Kid ad ogni costo.

Venerdì arrivò e, al termine delle lezioni, Aoko salutò un sempre più depresso Kaito.

-Ciao ci vediamo alle sette sotto casa mia, dico a mio padre che andiamo insieme al cinema e… dai non fare quella faccia disperata!-

Con un grugnito e un cenno della mano, il ragazzo si allontanò dall’amica.

“Un bel guaio. Potrei non tentare il furto, però perderei la faccia con la polizia… Inutile rinviarlo al giorno dopo perché quella là probabilmente andrà al museo tutte le notti finché non incontra Kaito Kid… Ora che ci penso, non le ho chiesto come avrebbe avuto intenzione di catturarmi quando mi avesse visto… Accidenti, a meno che on riesca a sdoppiarmi o a trovare un sosia, Aoko scoprirà subito che sono io Kaito Kid… Potrei fingermi malato, no no quella pazza mi verrebbe a prendere a casa per poi trascinarmi al museo per l’orecchio. Devo pensare a qualche trucchetto… a meno che…”

 

***

 

-Ora che ci penso… come facciamo ad entrare?-

I due ragazzi erano in piedi davanti al museo Kybishio. Era già scesa la sera e il museo era rimasto chiuso tutto il giorno per prepararsi all’esposizione dell’anello di Tao-Shing. Kaito aveva una faccia a metà tra il divertito e l’annoiato, le braccia conserte. Aoko invece scrutava attentamente la porta del museo, grattandosi la testa.

-Ecco, brava, non sai aprire la porta. Ce ne andiamo?-

Aoko fulminò l’amico con lo sguardo.

-Vattene pure, ma ricordati che mio padre sa che io sono con te, quindi se dovesse succedermi qualcosa, il primo a risponderne, saresti tu…-

-Lo so… è per questo che tu verrai con me…-

-Non ci penso neanche- rispose Aoko imbronciata incrociando le braccia. Il ragazzo sospirò, si avvicinò a lei e le cinse la vita. Con un colpo deciso la alzò e se la caricò sulle spalle.

-Ok, il gioco è finito si torna a casa, che ti piaccia o meno-

Inutili furono le proteste levatesi dalla ragazzina che si dimenava. Qualcosa, però, costrinse il ragazzo a fermarsi ai piedi della scala conducente all’uscita.

-Oh oh…- Kaito lasciò cadere l’amica, la quale dovette aggrapparsi al suo petto per non cadere.

-Che c’è, cosa hai visto?!-

-Prima quello non c'era, vero?- Kaito indicò un punto con il dito e Aoko si voltò in quella direzione, per poi impallidire.

No. Quello prima non c'era. Un posto di blocco brulicante di poliziotti, tra i quali l'ispettore Nakamori, era stato formato al cancello del museo. Entrambi i ragazzi avevano la gola secca e la schiena era percorsa da brividi. Kaito fu afferrato per il braccio e trascinato su per le scale.

-Se ci facciamo vedere, mio padre ci ammazza entrambi-

-E allora entriamo, altrimenti ci vedranno...-

-Ma non riesco ad aprire la porta, poi ci sarà sicuramente l'allarme inserito e... cosa stai facendo?-

Kaito aveva estratto dalla tasca una tessera magnetica con la quale aveva cominciato a trafficare con la serratura della porta. In pochi secondi essa scattò. Il giovane fece cenno con la testa all'amica ed entrambi entrarono nel grande atrio buio. Kaito diresse il suo sguardo all'innesco dell'allarme. La ragazzina strabuzzò gli occhi nel vedere l'amico cimentato tra fili e codici.

-Ecco, l'allarme è disattivato-

-Ma bravo, sembri proprio un ladro professionista...-

Il ragazzo deglutì, per poi sorridere ironicamente.

-Non fare la spiritosa, ti ricordo che sei stata tu a ficcarci in questo pasticcio. Dove saresti ora senza di me?!-

-Hai ragione, scusa- disse Aoko posando un rapido bacio sulla guancia del giovane, facendolo arrossire non poco.

-Ah, a proposito- aggiunse la ragazza -Ho fatto una copia della piantina del museo-

Aoko sfilò dalla tasca dei pantaloni una spiegazzata cartina.

“Ti adoro, Aoko” pensò Kaito guardando il foglio.

La teca dell'anello era al centro della sala a forma ottagonale che si trovava al primo piano. Vi erano ben otto accessi. Uno di quelli la collegava a una piccola stanza che dava su un terrazzo.

“Perfetto” pensò il giovane ladro “basterà entrare dalla finestra travestito da agente. Chaki e Nakamori di solito restano vicino alle porte sul retro perchè mi conoscono. Quanto ai raggi infrarossi, li disattivo con...”

-Ehi, Kaito- lo chiamò la ragazzina -non so ma... hai la faccia di uno che sta progettando un colpo...-

-Spiritosa... se vuoi catturare Kaito Kid devi pensare come lui e prevedere le sue mosse...-

Le rispose Kaito deglutendo. Si era già scordato della presenza dell'amica.

Improvvisamente i due ragazzi sobbalzarono.

-Ehi, Chaki, dici che Kid è già qui dentro?- Era il padre di Aoko. La sua voce baritonale sarebbe stata riconosciuta tra mille. Lui e l'agente Chaki erano al di là della porta d'ingresso.

-Sì amico mio, è riuscito ad entrare nel museo senza essere visto... Pazienza. Passerà come al solito dal retro per poi uscire dalla finestra...-

-... e noi lo aspetteremo alla porta dell'ala est-

Kaito veloce riattivò l'allarme e, presa Aoko per un braccio, si nascose nella penombra di una stanza al piano terra, mentre i due agenti entravano nell'atrio.

“A volte è proprio utile cambiare modus operandi” pensò il ladro abbozzando sulle labbra un sorriso di scherno.

 

***

 

-Kaito, dove stiamo andando?-

-Secondo te?! Aspetteremo Kaito Kid nella sala vicino alla finestra...-

Aoko aveva già pero il senso dell'orientamento tra tutti quei corridoi bui.

-Non faremmo meglio ad aspettarlo vicino alla teca?- chiese la ragazzina all'amico.

-Sì, se riesco ad aprire questa porta-

Davanti a loro si ergeva una grande porta. Probabilmente anche tutti gli altri accessi erano chiusi a chiave. Kaito sfilò dalla tasca la stessa tessera magnetica usata in precedenza. Mosse qualche passo verso la porta, ma fu fermato da Aoko.

-Aspetta, ci voglio provare io-

-Tu?! Ma se non sei riuscita nemmeno ad aprire la porta d'ingresso...-

-Se ci sei riuscito tu ce la posso fare anch'io!!-

-Vedi di non romperla...- sbuffò il ragazzo porgendole la tessera magnetica.

“Bene, è il momento!” pensò Kaito allontanandosi dalla ragazzina cimentata sulla serratura della porta.

 

***

Gli agenti Chaki e Nakamori pattugliavano attentamente il corridoio dell'ala est, quello della porta sul retro, quello preferito dal ladro.

-Ehi, Chaki, secondo te Kid ruberà l'anello per poi scappare direttamente?-

-No, di sicuro si farà vedere da noi. Non è nel suo stile agire nell'ombra...-

Uno scoppio e del fumo interruppero i loro discorsi. Una figura candida apparve nell'oscurità.

-Ah, Kaito Kid, cominciavamo a preoccuparci...-

-Dicci, sei già riuscito a rubare l'anello?-

-Certo caro Chaki, le serrature di oggi sono facilmente scassinabili...-

I due agenti mossero qualche passo verso il ladro. La destra sul fodero della pistola.

-Ma bravo, Kid. Ora lascia l'anello se non vuoi del piombo in corpo-

-Tsk, ci vediamo. Prima che il sole sparisca tra i monti di Hottori nel giorno della Candelora. Ah, a proposito, siete sempre i miei agenti preferiti- disse Kaito Kid sparendo nella luce di una bomba abbagliante. Le pistole spararono qualche colpo, ma non c'era nulla lì. Non c'era nulla nemmeno fuori dalla finestra, perché Kaito aspettava qualcuno nella sala del corridoio adiacente...

 

***

 

-Maledizione, non riesco ad aprire la porta! Kaito, mi dai una mano? Kaito?! KAITO!!-

-E taci una buona volta, sono qui!- urlò di rimando il ragazzo all'amica.

-Dov'eri?!- sussurrò lei per evitare che qualcuno la sentisse.

-Dietro l'angolo per controllare che non si avvicinasse nessuno... e poi non urlare più così se non vuoi che ci scoprano-

Aoko scattò in piedi ergendosi in tutta la sua altezza.

-Scemo tu!! Se non ti vedo più mi preoccupo... ehi si è aperta!!-

Proprio così. Sotto l'espressione stralunata del ragazzo e i suoi occhi sgranati, la porta si aprì. Probabilmente lo scoppio d'ira di Aoko aveva fatto scattare la serratura. La ragazzina, sorpresa, fece per entrare nella stanza, quando una voce la paralizzò.

-Non troverai nulla lì dentro...-

Kaito e Aoko si girarono di scatto. Una figura candida avanzava verso di loro. Kaito Kid.

-Arrenditi, Kid, dammi l'anello e consegnati alla polizia!- esclamò Aoko, l'indice teso verso il ladro, il quale scoppiò in una fragorosa risata. Anche il giovane Kuroba nascose un sorriso. La determinazione della sua amica lo sorprendeva e lo divertiva sempre di più.

-Sai che sei proprio buffa, ragazzina?!-

-Mi chiamo Aoko, Aoko Nakamori-

-Ah, allora sei la figlia del grande ispettore... e tu, ragazzino chi sei, il suo fidanzato?!-

Sia Kaito sia Aoko assunsero sul viso un vivace colore purpureo.

-Smettila di fare lo spiritoso e dammi l'anello, Kid!-

-Quanto sei ingenua, ragazzina. Ti conviene andare a casa a dormire, è tardi, sai?!-

-Tsk, non sono una ragazzina, ho diciassette anni!- rispose Aoko furente, incrociando le braccia. Kaito assisteva alla scena divertito.

-Non mi riferivo all'età- riprese Kid con un sorriso -sai, tuo padre tra poco sarà a casa, gli ho appena fatto visita nel corridoio a fianco e sembrava molto arrabbiato...-

Aoko impallidì e Kaito dovette appoggiarsi alla parete per non svenire. Quando il padre dell'amica si arrabbiava, diventava poco socievole.

-Ci vediamo, piccola- la salutò Kaito Kid lanciando una bomba fumogena e dileguandosi nella notte. I due ragazzi rimasero impietriti.

-Aoko... corri!!!-

 

***

 

-Uff, guarda cosa mi tocca fare per quello lì per ringraziarlo per avermi aiutato contro l'organizzazione...- sbuffò Shinichi slacciando il modulatore vocale e liberandosi dai candidi vestiti.

 

FINE

 Fine della storia!! (meno male.NdTutti) Scusate se non è una gran cosa…prima o poi migliorerò!! Lasciatemi un commentino… ciao ciao ely

 


  
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