Ciao a tutti! Questa è la mia prima One Short in assoluto, quindi siate buoni con le recensioni.
Buona lettura!

Un natale con Ryuji.

Mi chiamo Taiga Aisaka,  sono una ragazza molto bassa e per mia fortuna ho trovato la mia anima gemella: Takasu Ryuji. Un ragazzo fantastico, che mi accetta per quella che sono, che mi ama anche se io sono una ragazza che ha la strana abitudine di picchiare le persone quando mi danno fastidio. Per me è un ragazzo d’oro e lo amo da morire,  anche se non lo do a vedere… Almeno non troppo.
Oggi è la vigilia di Natale, uno dei momenti più belli di ogni anno e la passerò con Ryuji e Mirano: sua madre.
Come mi è solito fare ad ogni vigilia: sono andata al centro postale, accompagnata da Ryuji per consegnare un po’ di regali e di spirito natalizio a chi, durante il Natale, non sta con la propria famiglia e di spirito natalizio ne “vede” ben poco.
-Passiamo al supermercato?- Mi domanda Ryuji.
-E cosa ci dobbiamo fare?- Replico domandando io.
-Dimmi: cosa preparo per stasera, che è la vigilia?- Domanda ancora Ryuji.
-Ok… Però decido io che cosa dobbiamo comprare!- Gli dico.
-Si, come vuoi tu- Mi dice.
Arrivati al supermercato costringo Ryuji a comprare quasi tutta la merce venduta, ma lui non mi dice niente.
Usciti dal supermercato con tre buste “belle” piene torniamo a casa.
-Fortuna, che con me avevo molti soldi, sennò tutta questa roba come l’avremmo pagata?- Domanda lui.
-Stai zitto e non ti lamentare!- Gli rispondo io, facendogli l’occhiolino.
Lui mi sorride, ma non dice nulla.
Arrivati davanti alla porta di casa, Ryuji apre la porta, ci togliamo le scarpe e posiamo le buste sul ripiano della cucina.
-Ragazzi, siete tornati! Finalmente!- Urla Mirano.
-Mamma non strillare!-Gli ordina Ryuji.
-Ok, ok. Vi volevo solo avvisare del fatto che stasera io non ci sarò a casa, devo andare a festeggiare la vigilia da alcuni amici, quindi sarete soli.- Ci avverte Mirano.
-Ma, mamma….! E’ la viglia! Devi passarla con la famiglia, non con gli amici!- Dice Ryuji.
-Dai Ryuji… Non prenderla male! In fondo ci sarà Taiga con te quest’anno!- Mirano cerca di calmare Ryuji.
Io divento tutta rossa in viso ed abbasso lo sguardo. Poi alzo il capo per vedere Ryuji, mi accorgo che mi stava guardando anche lui ed i nostri sguardi si incontrano; mi perdo nei suoi occhi blu scuro… Più lo guardo, più mi piace.
-Oh siete così carini!- Esclama Mirano.
Io e Ryuji per l’imbarazzo abbassiamo ancora una volta lo sguardo.
-Dai non siate timidi, l’amore è una cosa bella ragazzi miei!- Ci dice Mirano alzandosi e dirigendosi verso l’armadio, dove aveva già preparato il suo abito per uscire.
Restiamo soli nella stanza, Ryuji si avvia verso la cucina per preparare la cena; io lo seguo.
-Mi prendi una pentola, Taiga?- Mi chiede.
-Subito!-
Sento Ryuji fare una risatina.
Mi ritrovo davanti allo sportello dove ci sono le pentola, mi accorgo troppo tardi che io sono troppo bassa per prenderne una sul quel ripiano, e Ryuji lo sa benissimo!
-Ahahahahahahah…. Lo sapevo che sarebbe andata così! Ci sei cascata!- Ride Ryuji.
Arrabbiata, gli tiro un pugno in piena faccia; senza fargli troppo male.
-Non giocare con il fuoco.- Lo avverto.
-Ma sei matta?!? Mi ha fatto male!- Si lamenta Ryuji, portandosi una mano sul punto dove lo avevo colpito: la guancia.
-Ehi dovresti saperlo che queste cose mi fanno irritare!-
-Ragazzi, io vado!- Ci dice Mirano, dirigendosi verso la porta.
-Ok… A dopo!- Diciamo all’unisono.
-Ciao, ciao.- Saluta Mirano chiudendo la porta.
-Allora cane rabbioso cosa c’è per cena?- Domando.
-Già pensi alla cena? Ma guardati sei una creatura così piccola e magra, sembra che non mangi niente, invece sei un pozzo senza fondo!-
-Beh… Non c’è nulla di strano!- Mi giustifico.
-Mah… Se lo dici tu! Sai come si dice no? Contenta tu, contenti tutti…- Mi dice indifferente il mio ragazzo.
-Daiiiii: cosa c’è per cena?- Domando ancora.
-Ho voluto fare il tuo piatto preferito: il tonkatsu.-
-Oh… Grazie tanto Ryuji caro!- Lo ringrazio con un sorriso.
-Prego!- Ringrazia.
Mi metto a giocare con un videogioco, mentre Ryuji prepara la cena.
Passa mezz’ora e neanche me ne sono accorta.
-Mmmh… Mi voglio cambiare d’abito!- Annuncio, alzandomi.
-Che cosa? Ma perché?- Domanda Ryuji.
-Così, mi va.- Rispondo calma.
Vado nella stanza di Mirano, dove avevo una valigia con tutti i miei vestiti.
La apro. Ho trovato alcuni vestiti carini, e me li metto.
Mi sono messa una maglietta blu senza maniche, con una gonna bianca e delle pantacollant abbinate alla gonna anch’esse bianche, e delle ballerine sempre bianche, poi mi sono fatta una cosa alta. Questo look è abbastanza estivo, ma in casa fa caldo e poi il mio scopo era: apparire carina davanti a Ryuji e…. Fargli perdere la testa. E’ bello ogni tanto, no?
Esco dalla stanza.
-Come sto?- Domando a Ryuji che stava ancora cucinando.
Si gira, e diventa rosso.
-B-b-b-b-b-b-b-bene!- Balbetta.
Faccio un sorrisetto. Ci sono riuscita!
-Andiamo non diventare un balbuziente!-
-Scusa, sei bellissima!- Mi dice, facendomi arrossire.
-Grazie tesoro!- Lo ringrazio, mentre gli do un bacio sulla guancia.
Ryuji arrossisce ancora, ed io ritorno a fare il videogioco.
Passano circa cinque minuti.
-E’ pronto!- Mi annuncia Ryuji.
In un attimo mi stacco dal videogioco e prendo il mio posto a tavola: difronte a Riuji.
-Gnam! Sembra tutto così buono!-Esclamo.
-Buon appetito, Taiga.-
-Buon appetito, Ryuji.-
Ingoio boccone per boccane il tonkatsu, fino a finirlo tutto.
-Era deeeelizioso! Complimenti Ryuji!-
-Grazie Taiga!-
-Prego!... Visto che abbiamo comprato anche il torrone lo possiamo mangiare?- Propongo.
-Si, ma aspetta che io finisca il tonkatsu!-
-Ok, ma sbrigati!- Gli ordino.
Cambio posto: mi metto vicino a Ryuji, e senza farmi vedere ho preso anche le mie bacchette. Il ragazzo mi guarda in malo modo, poi ritorna a mangiare.
All’improvviso scelgo di prendere un pezzo della sua porzione di tonkatsu, e lo mangio.
-Taiga, sei crudele!-
Avvicino la mia bocca al suo orecchio.
-Mi sono vendicata, per lo scherzetto della pentola- Gli sussurro.
Mi stacco da lui e gli finisco il tonkatsu.
Ryuji è tutto rosso.
Accende la tv poi si alza per prendere il torrone.
Lo taglia.
-Tieni il pezzo più grande è per te, golosona.- Mi dice, dandomi un pezzo di torrone.
-Ma è un pezzo minuscolo!- Mi lamento io.
-Si, come no! Ti ho dato ¼ del torrone!-
Mangio il mio pezzettino di torrone, Ryuji ha già finito il suo.
-Ryuji, voglio un altro pezzo!- Grido.
-Taiga, ne è rimasto poco, lasciamolo anche a mia madre un pezzetto! E non gridare!- Mi dice.
Mi siedo sulle sue gambe, mi giro e lo guardo negli occhi.
Sento il rumore della tv ma non perdo tempo a spengerla e nemmeno Ryuji.
Ci stiamo guardando intensamente negli occhi.
Lui avvicina il suo viso al mio.
Ci baciamo.
Saranno dei giorni che non sento il calore dei suoi baci, mi sono mancati così tanto!
Non voglio staccarmi dalle sue labbra, ma dobbiamo riprendere fiato.
Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio ancora. Sento le sue braccia che mi stringono in un forte abbraccio, porto le miei mani sui suoi capelli bluastri e gli accarezzo dolcemente la nuca.
Non ci stacchiamo più ormai. Riprendiamo fiato per pochi secondi senza staccare di troppo le labbra.
Tra i nostri baci vedo che Ryuji che sorride.
Ci fermiamo, sento che le nostre fronti sono in contatto l’una con l’altra.
Ci guardiamo.
-Ti amo, Taiga.- Mi sussurra Riuji.
-Ti amo anche io, cane rabbioso.-
Continuiamo a baciarci.

Fine.

*spazio autrice*
Innanzitutto mi complimento con chi è riuscito a finire di leggere questa storiella, come One Short mi sembra più tosto lunghetta, ci ho messo un bel po’ per finirla.
Ringrazio tutti quelli che l’hanno letta e ora la qui presente autrice chiede solo che qualcuno recensisca scrivendone cosa pensa.
Saluti!
-Nadynana