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Autore: viky4forever    15/06/2007    4 recensioni
Kaito Kid ha un rivale e Kaito Kuroba ha una grande amica...che siano la stessa persona?
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Kaito Kuroba/Kaito Kid
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!! Eccomi con la mia seconda fan fic su Conan!!! Più che altro questa è su Kaito…spero vi piaccia!!! Bacioni!!

 

 

Cap1

Il suono delle sirene della polizia si sentiva forte anche dentro il grande museo. Voci di poliziotti, passi pesanti, nel buio delle sale.

Ma a lui non importava, era tranquillo e correva col suo nuovo bottino fra le braccia, il prezioso quadro della Gioconda, esposto al Louvre.

La polizia era quasi arrivata, mancavano pochi minuti e l’avrebbero raggiunto, ma l’astuto Kid era preparato a tutto, con uno schiocco di dita sarebbe sparito nella notte. Ma qualcosa lo fece fermare, le luci di fronte a lui si accesero ed una figura vestita di blu comparve al suo cospetto.

- Kid, ce l’hai fatta allora? – disse minacciosa la figura al suo cospetto. Alto, slanciato, con una maschera che copre la parte superiore del viso, occhi esclusi e un abito blu scuro simile a quella del famoso mago/ladro.

- Sey, di nuovo ad intralciare i miei piani? Mi vuoi fare concorrenza? –

- Mio caro Kid, ricorda che io sono originale a me stesso. Attento, magari il quadro ti sfugge…-

- Ti piacerebbe, Sey! –

Il volto del rivale di Kid, si tramutò in un sorriso compiaciuto dopo di chè le luci si spensero nuovamente e Kid si ritrovò nel buoi per scappare di nuovo.

La polizia era sempre più vicina e lo circondò.

- Finalmente, eccoti qua Kid! – esclamò l’ispettore Nagamori.

- Si, ti saluto mio caro –

Il mago alzò lentamente la mano, schioccò le dita e scomparve nel nulla lasciando i poliziotti a maledirlo.

 

Kaito Kid si trovava nella parte alta della Tour Eiffel, posò il suo bottino a ammirò dall’alto la città di Parigi e quando si rigirò il quadro non c’era più.

- Ma che…-

- Kid, che piacere vederti cercare qualcosa che hai appena rubato! – esclamò la voce di Sey poco più in basso del famoso ladro.

- Torna subito qua! – esclamò il ragazzo vestito di bianco, ma Sey fu più veloce e saltò dalla torre e scappando via.

- Maledetto…ma stai tranquillo che la prossima volta vincerò io –

 

Poco dopo, dietro un vicolo buio, la sorridente Gioconda fu riposta delicatamente per terra.

- Stavolta ho vinto io Kid – sussurrò fra sé e sé una voce.

Si tolse la maschera riponendola in una borsa, tolse il cappello che fece cadere dei sottili e lisci capelli ramati sulle spalle e scosse leggermente la testa.

- Ciao Monnalisa! - continuò a bisbigliare osservando il suo quadro dopo aver tolto la sua tuta da ladro. O meglio, anche se nessuno lo sapeva, neanche Kid…da ladra.

 

- No! –

- Si! -

- No!-

- Siii!! Ma perché sei così cocciuto? Ti dico che è così! –

- Basta ragazzi! Kaito, Romy, smettetela di fare chiasso e lavorate in silenzio! La prossima volta non vi metto più a lavorare insieme!– sbottò la professoressa.

I due compagni di classe si guardarono storti, ma poi tornarono al loro problema di geometria analitica.

Fine delle lezioni.

- Hai visto che era come ti dicevo io, Romy?- disse Kaito Kuroba, dopo 2 ore di lavoro a coppie, per risolvere vari problemi.

- D’accordo Kaito, ma secondo me potevamo trovare la soluzione anche in un’altra maniera, più complicata, ma nessuno ha detto che è sbagliato! –

- Ok, ok come vuoi…- rispose dando un morso al panino.

L’amica si allontanò da Kaito per andare a bere alla fontanella quando fu circondata da tre ragazzi dell’ultimo anno.

- Ciao Romy, come ti va? – disse minaccioso il più alto, il bullo della scuola.

Lei li ignorò.

- Ti è caduta la lingua? –

Romy smise di bere e li fulminò con lo sguardo e riprese la strada quando, sempre il più alto la prese dai fianchi.

- Dai piccola, all’uscita non vieni con me? –

- Lasciami! – esclamò lei.

- Ma dai, sei così carina…- ghignò lui mettendoci più forza perché lei cercava di liberarsi.

- Lasciala –

I tre ragazzi alzarono lo sguardo e videro Kaito di fronte a loro.

- Kuroba, cosa vuoi? –

- Che la lasci stare –

- Un mocciosetto del 4^ anno che mi dice cosa fare? –

- E anche una mocciosetta! – sussurrò e con velocità diede un calcio all’indietro colpendo una parte delicata del ragazzo che la lasciò automaticamente, inginocchiandosi per il dolore.

I due amici, col sorriso sulle labbra, si voltarono, e presero la loro strada.

 

- Hai visto? Non bisogno di difensori! Me la so cavare benissimo da sola! – si vantò Romy camminando in mezzo la folla.

-  Se non fossi arrivato io però, a quest’ora saresti con quei tre maniaci –

- Ma ti sembro che sono cintura nera di karate per niente? –

- Ok, ok, tanto devi vincere sempre in tutto quel che dici perciò, mi arrendo!  

Lei sorrise teneramente, guardando con affetto il suo amico.

- Adesso vado. Ci sentiamo più tardi – si fermò lei all’angolo della strada.

- Se mi trovi…-

Lei gli lasciò un bacio sulla guancia e si dissolse fra la folla.

Kaito la guardò finché si poteva vedere.

E sorrise.

CONTINUA…

  
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