Una piccola storia su un giorno importante!
Il giorno della... pagella!
“Mamma,
papà! Sono
tornato!” annunciò Trunks chiudendo la porta di
casa.
“Umpf... sai che roba...”
mormorò Vegeta spaparanzato sul divano a fare zapping alla
tv. Trunks non ci
fece caso al commento del padre e si lasciò abbracciare
dalla madre appena
giunta dalla cucina.
“Trunks! Allora? L’hai
presa?” domandò Bulma tutta felice.
“Certo!” Trunks le allungò
la sua pagella “Promosso a pieni voti!”
“Oh, si! Sei proprio il mio
piccolo Trunks!” esclamò Bulma eccitata leggendo
la pagella. Trunks divenne
tutto rosso.
“Piccolo?” ripeté Vegeta
senza nemmeno scomodarsi “Ha diciotto anni. Non penso proprio
che sia tanto
piccolo ormai...”
“Diciannove, papà.” lo
corresse Trunks, ripensando al suo compleanno di ben 3 mesi fa... ma in
fondo
suo padre era così. Per lui era difficile ricordare le date
e gli anni... ma il
commentò che fece Vegeta in quel momento smentì
questi pensieri di Trunks:
“Beh, è uguale. A questo
punto è più in gamba Bra che ne ha sei!”
“Ma perché?” pensò Trunks
rattristato “Perché gli anni di Bra se li
ricorda?” ç_ç
“Comunque, Vegeta” riprese
Bulma con vigore “il nostro Trunks è proprio un
campione! E...” tornò a
rivolgersi a suo figlio “sono sicura che passerai gli
esami-fine-liceo con il
punteggio più alto!”
“Grazie mamma!” le sorrise
Trunks. In quel momento una urlante Bra si precipitò
giù dalle scale:
“Traaaaannnnkkkksssss!!!!
Sei tornato! Com’è andata,
com’è andata, com’è
andata?” Bra si fiondò addosso
al fratello e si avvinghiò alle sue gambe.
“Ehm... bene!” rispose Trunks
imbarazzato.
“Eeeeeeeeeehhhhhh!!!! Il
mio fratellone è il migliore di tutti!”
gridò ancora Bra abbracciando più forte
le gambe del fratello. Bulma sorrise divertita, ma Vegeta non fece
altrettanto.
Anzi, si lamentò... con sua figlia!
“Bra, insomma!” sbottò
Vegeta senza distogliere gli occhi dallo schermo “Ti sembra
questo il modo di
parlare?!”
“Papino!” gridò Bra e si
staccò da Trunks “Ciao! Non ti avevo visto!
E’ da tanto che non ti vedo!” saltò
quindi addosso Vegeta che si agitò sul divano cercando di
staccarsi di dosso
quel polipo.
"Bra... insomma!” Vegeta
non riusciva proprio a liberarsi dallo stretto abbraccio della figlia
“E che
vuol dire che non vi vedi da tanto?! Ma se mi hai visto
mezz’ora fa!”
Bra non rispose, ma,
stringendo ancor di più Vegeta, disse felice:
“Ti voglio tanto bene,
papi!”
Vegeta, a questo punto,
divenne tutto rosso e una gocciolina di sudore prese a scendergli dalla
fronte.
“Ah, già, Vegeta!” si
riscosse Bulma dopo aver riso per un bel pezzo insieme a Trunks
sull’imbarazzo
del Principe dei Sayan “Senti, oggi ho una conferenza!
Dovrò partire subito
dopo pranzo! E... Trunks deve tornare a scuola per informarsi sugli
esami che
dovrà affrontare e, sai com’è,
dovrà anche lui stare via tanto...”
“Dove vuoi arrivare,
donna?” la bloccò Vegeta tirando via, con tutte le
sue forze, il braccio destro
di Bra saldamente ancorato al suo collo, ma, appena lo ebbe lasciato,
questo,
come una molla, si riappiccicò dov’era prima.
“Ecco...” riprese Bulma,
intanto Trunks sgattaiolava in cucina, lontano dai guai.
“Ecco, vedi...” continuò
Bulma “Oggi Trunks ha preso la pagella.”
“Lo so! Non sono mica
stupido!” scattò Vegeta e aggiunse:
“Dimmi qual è il punto!
Subito! E tu Bra, staccati immediatamente!”
“Ti voglio troppo bene
papino!” ribadì Bra e Bulma approfittò
di questo momento di debolezza del
marito per dire tutto d’un fiato:
“Insomma, anche Bra
dovrebbe prendere la sua pagella! Perciò, visto che
né io né Trunks possiamo,
ci potresti andare tu?”
“Oh si, papi!” intervenne
Bra “Sarei tanto contenta!”
“NO!” Vegeta scattò in
piedi e riuscì finalmente a scrollarsi di dosso Bra che
cadde sul divano “Non
se ne parla! Cos’era questo? Tutto un piano per farmi dire di
si?”
“Ehm...” fece Bulma
imbarazzata e per Vegeta fu troppo. Incrociò le braccia e
insistette:
“No, no e poi no! Non ci
andrò, chiaro?” però poi commise
l’errore di abbassare gli occhi... Bra, lì sul
divano, aveva uno sguardo così dolce e indifeso...
“No!” ripeté convinto
Vegeta e distolse lo sguardo... ma la sua attenzione fu di nuovo
attirata da
quel dolce sguardo...
“Mi scusi.” fece l’altro
genitore sostenendo lo sguardo “C’è la
fila.”
Vegeta si sporse e notò almeno
una dozzina di persone in fila affiancate al muro. Allora
commentò:
“E a me cosa importa?”
“Senta” insistette il
genitore “aspetto da venti minuti. Perciò ora si
metta in fila e mi lasci
passare.” strinse quindi più forte la presa.
Vegeta iniziò a perdere la
pazienza.
“Mi lasci il braccio...”
disse a mezza voce con una finta calma.
“Si metta in fila.”
“Mi lasci il braccio.”
ripeté Vegeta “Questo è
l’ultimo avvertimento.”
“Cos’è, una minaccia?” il
padre si mise a ridere osservando la figura mingherlina di Vegeta
“Ah, ma non
mi faccia ridere!”
Questo fu troppo.
La maestra
sobbalzò dalla
sedia dove era seduta udendo dei rumori forti provenire dal corridoio.
Si alzò
per andare a controllare, ma Bra entrò saltellante in aula
in quel momento, seguita
da Vegeta che chiuse la porta e ordinò:
“Siediti. Non ho tempo da
perdere.”
La maestra decise di
obbedire. Il tono di quell’uomo era duro e autoritario che
non permetteva
repliche. Vegeta si accomodò su un’altra sedia e
Bra si sedette al suo fianco.
“Ah, e quindi è lei il
padre di Bra!” iniziò la maestra con un finto
sorriso cercando la pagella della
piccola “... sua figlia parla spesso di lei! E’
molto loquace!”
“Piantala e dacci la
pagella.” tagliò corto Vegeta e le
strappò di mano il foglio.
“Ehm, certo...” fece la
maestra con Bra che rideva allegra di sottofondo
“Però... non vuole prima
vedere i voti?”
“Uhm... certo.” Vegeta aprì
la pagella e si mise a leggere. Tutti ottimi, tranne...
“Chi ha osato dare distinto
di matematica alla mia bambina?!” ringhiò furioso
stringendo forte la pagella.
“Lei papà.” rispose Bra
indicando la maestra di fronte a loro. Vegeta abbassò
lentamente la pagella che
aveva davanti il viso e sbirciò oltre i fogli la maestra che
era arrossita
tutta.
“Beh... si, è vero...”
farfugliò quest’ultima “Ecco... davo
sempre ottimo a Bra, ma quest’ultimo
periodo nelle ultime due verifiche ha preso quasi
ottimo e distinto- per
questo ho
pensato di...”
“Benissimo mamma! Ho tutti
ottimi!” Bra consegnò la pagella alla madre che la
lesse e sorrise, ma il
sorriso le si spense notando il voto di matematica.
“Come mai questo voto è
stato cancellato e poi sopra riscritto ottimo?”
chiese Bulma con un brutto presentimento.
“Ecco... sai, prima c’era
scritto distinto, ma poi
papà ci ha
parlato e...”
“Vegeta!” urlò Bulma e il
Sayan comparve sulla porta della cucina, tranquillamente.
“Che c’è?” sbottò.
“Vegeta! Che cosa hai fatto
a quella maestra?!”
“Proprio niente.” rispose
con calma lui “L’ho solo convinta a ripensare al
voto che aveva dato a Bra e
lei, senza tante storie, ha capito il suo errore e si è
corretta.”
Vi
è piaciuta, spero! Commentate in molti! Ciao!