Fanfic su attori > Cast Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Iccia    28/11/2012    2 recensioni
- Non per essere logorroica ma… dovresti dirle ciò che provi per lei...
- Vane! Te lo ripeto, io non provo niente, è solo la mia migliore amica!
- Oh andiamo! Le migliori amiche non si danno i bacetti e tanto meno si fanno le coccoline a letto! HeMo, si vede lontano un miglio che ti piace! Lo si vede da come la guardi o dal sorriso ebete che hai appena la incontri, per non parlare del tuo sguardo perso nel vuoto ogni volta che pensi a lei!
- È così evidente? – le chiesi stranita.
- Abbastanza…
- È che ho paura di quello che lei può dirmi…
- E cosa ti dovrebbe dire?! Se anche lei ti da i bacetti e ti coccola, non le sei indifferente!
- Ne sei sicura?
- Parola di scout! – mi rispose disegnando una croce nel cuore.
- Le parlerai? – mi domandò cautamente.
- Spero di sì…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Heather Morris, Naya Rivera, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

OGNI COSA AL SUO POSTO

 
-          Cos’è tutta questa allegria stamani? Ah è vero… è Venerdì! – mi disse Vanessa divertita mentre l’abbracciavo.
Mi ero svegliata più iperattiva del solito quel giorno, ero saltata giù dal letto, acceso la radio ed avevo cominciato a ballare per tutta la stanza mentre mi preparavo.
Mi ero fiondata sul set e avevo abbracciato chiunque mi salutasse.
Da quando era ricominciata la quarta stagione tutti i venerdì diventavo più allegra del normale e niente riusciva a togliermi il sorriso dalla bocca.
Tutto questo grazie ad una persona, l’unica che riusciva a cambiare il mio umore con un solo sorriso o che mi rassicurava con la sua presenza.
L’unica capace di darmi forza e di farmi sentire al sicuro stretta tra le sue braccia.
Naya.
Lei e tutto il resto dei “diplomandi”, se non erano sul set a girare con noi, venivano a trovarci il fine settimana.
E tutto tornava come prima.
Adoravo riavere Naya intorno come hai vecchi tempi, svegliarmi la mattina con lei di fianco che dormiva profondamente con il suo viso angelico e l’aria tranquilla, andare insieme sul set, fare colazione, ritrovarla dopo le riprese che scherzava con gli altri accogliendomi con il suo solito splendido sorriso.
Non stavamo insieme, diciamo che eravamo solo due migliori amiche che amavano dormire insieme per coccolarsi e che si scambiavano , di tanto in tanto, qualche bacetto casto, che avrei tanto voluto approfondire.
Ma c’era un problema: Matt.
Era da un po’ che si frequentavano ed io ero gelosissima, ma non volevo farglielo capire.
Con il tempo ero riuscita a farmi bastare il poco tempo che lei passava con me, nel quale era tutta mia.
Molte volte Matt le aveva chiesto di uscire insieme, ma lei aveva sempre declinato l’invito dicendogli che aveva già un impegno.
Questa sera, dopo la cena con tutto il cast, l’avrei avuta tutta per me.
Non vedevo l’ora.
-          Non vedo l’ora che arrivi l’ora di cena! – le risposi.
-          E ci credo! Sono due settimane che non la vedi!
La settimana scorsa non era potuta venire per i suoi vari impegni lavorativi, quindi ero ancora più eccitata questa volta nel vederla.
-          Non per essere logorroica ma… dovresti dirle ciò che provi per lei...
-          Vane! Te lo ripeto, io non provo niente, è solo la mia migliore amica!
-          Oh andiamo! Le migliori amiche non si danno i bacetti e tanto meno si fanno le coccoline a letto! HeMo, si vede lontano un miglio che ti piace! Lo si vede da come la guardi o dal sorriso ebete che hai appena la incontri, per non parlare del tuo sguardo perso nel vuoto ogni volta che pensi a lei!
-          È così evidente? – le chiesi stranita.
-          Abbastanza…
-          È che ho paura di quello che lei può dirmi…
-          E cosa ti dovrebbe dire?! Se anche lei ti da i bacetti e ti coccola, non le sei indifferente!
-          Ne sei sicura?
-          Parola di scout! – mi rispose disegnando una croce nel cuore.
-          Le parlerai? – mi domandò cautamente.
-          Spero di sì…
Avevo paura ma Vanessa aveva ragione, dovevamo parlare per capire cosa c’era tra di noi.
Ero arrivata al punto di non sopportare l’idea che io potessi averla per me solo il week-end, mentre Matt la poteva avere quasi tutti i giorno per sé.
Più pensavo a quello che potevano fare quando stavano insieme e più mi irritavo.
Le sue mani che scorrevano sul corpo caldo della mia latina, i baci appassionati che si potevano scambiare…
No!
La volevo solo per me, quel corpo doveva essere solo mio e di nessun’altro!
Naya era mia.
… … …
 
-          Ragazzi! Ragazzi! Cominciano ad arrivare! – urlò Darren dalla finestra della sala da pranzo del set.
Ormai eravamo tutti lì da almeno mezz’ora ad aspettare i ragazzi che ancora dovevano arrivare.
-          Chi sono? – chiese Jenna mentre io rimanevo bloccata nel tavolino con il cuore in gola.
-          Lea e Chris… per ora… - rispose lui.
Appena entrarono i due cantanti, ci fu un abbraccio generale interrotto da Vanessa che chiese che fine avessero fatto tutti gli altri.
-          Cory ha detto che era con Mark per strada, Naya e Dianna hanno avuto un ritardo con il volo da Parigi, ma hanno detto che erano atterrate e che sarebbero arrivate il più presto possibile… Harry e Amber? – chiese Lea.
-          Dov’erano andate Naya e Dì? – chiese Vanessa.
-          A Parigi, ormai hanno fatto casa lì… era il compleanno di un loro amico… - rispose Kevin con un sorriso.
Non ero mai stata una ragazza possessiva, ma ora mi ritrovavo a provare invidia verso Dianna, perché lei riusciva a vedere Naya molto più spesso di me.
-          Ho appena sentito Cory, sono passati davanti alla casa di Dianna, dice che dovevano fare delle cose… cinque minuti e arrivano… - ci informò Lea.
Avevo i nervi a fior di pelle, stavo tormentando le mie mani e i miei piedi stavano per fare il buco nel pavimento per quanto forte li sbattevo.
-          HeMo calmati… Non è la prima volta che la vedi… è sempre lei… - mi tranquillizzò Vanessa.
Pochi minuti dopo arrivarono Cory e Mark che salutarono tutti calorosamente prima che Cory si fiondasse sulle labbra di Lea.
-          Ma quelle due non hanno voglia di presentarsi? – chiese Darren ancora alla finestra.
-          Stavano scaricando le valige a casa di Dì, non mi sorprenderei se si fossero addormentate in salotto… erano distrutte dal Jet Leg… - rispose Mark.
Mi decisi ad inviarle un messaggio, dopotutto stavano ritardando molto, se dormivano le avrei svegliate.
“Ehi dormigliona! Dove siete, vi stiamo aspettando tutti con ansia… J”
Neanche il tempo di riposare il telefono che mi arrivò la risposta.
“Magari  dormigliona! Ho un sonno che mi porta via! Stiamo arrivando… questa sera dormo da te ! XoXo”     mi rispose subito.
Con quel messaggio mi tranquillizzai.
Naya aveva il potere di agitarmi e tranquillizzarmi allo stesso tempo.
-          Eccole! Eccole! – trillò Darren andando ad aprire la porta.
Non era un segreto che lui avesse un debole per Naya, non era innamorato, semplicemente si fidava e la stimava molto.
D’altronde chi non l’adorava?
-          Ragazze finalmente! – le salutò.
-          Oddio Nay! Dì! – urlò Lea saltando addosso alle due povere arrivate.
Dall’anno scorso loro tre erano diventate inseparabili, non c’era un sabato sera che rimanevano a casa, con loro uscivano anche Cory e Mark.
Ormai era diventato il gruppo trainante di tutto il cast.
Mentre tutti le salutavano io rimasi in disparte, avevo la necessità di un abbraccio tutto nostro, il nostro classico abbraccio Heya.
Che non tardò ad arrivare.
Alzò gli occhi verso di me, capì subito cosa volevo (lo capiva sempre), mi sorrise e si avvicinò.
Aprii le braccia accogliendola con il suo profumo e la strinsi forte a me.
Quanto mi era mancata!
Nascose il suo viso tra i miei capelli e mi lasciò piccoli baci sul collo.
-          Mi sei mancata… - mi sussurrò.
-          Anche a me, non immagini quanto! – le risposi stringendola più forte che potevo.
-          Ehi piccioncine, noi stiamo andando! – ci avvertì Vanessa.
Naya si staccò  e, prendendomi per mano, uscimmo verso l’auto di Dianna.
Per tutto il viaggio Lea non fece altro che ribadire quanto fosse meravigliosa New York.
-          Lea, ti scongiuro smettila! Sei logorroica! Lo sappiamo com’è New York, ci siamo stati tutti! – la riprese scherzosamente Naya, beccandosi una linguaccia.
Il resto del tragitto lo passammo ad ascoltare Dianna e Naya parlare in francese con un loro amico che aveva chiamato.
Era impressionante come quelle due avessero imparato bene la lingua, parlavano con una fluidità disarmante.
Quando andavo a scuola non c’era verso di farmi imparare bene il francese, mi restava troppo difficile.
Assolutamente troppa grammatica.
Arrivati al ristorante prendemmo posto intorno al tavolo e tutto sembrò tornare alla normalità:
tutti scherzavano con tutti, Lea e Cory si raccontavano la loro giornata, Dianna girava intorno al tavolo per parlare con tutti, Mark e Kevin discutevano sulla birra più buona e io e Naya perse nel nostro mondo.
-          Divertita a Parigi? – le chiesi.
-          Da morire! Oh HeMo la devi vedere, è magica! È diventata la mia città preferita, dopo New York, s’intende! Un giorno ci andiamo insieme te lo prometto! – mi rispose con occhi sognanti.
-          Davvero? – le domandai sorpresa.
Da quando ero piccola ho sempre sognato di andare a Parigi e poterlo fare con Naya è più di quanto potessi mai desiderare.
-          Certo! Parigi sarebbe ancora più bella con te vicino… - mi rispose facendomi arrossire.
Quando arrivarono i camerieri con la cena ognuno si rimise al suo posto.
-          Allora ragazzi! Come sono i nuovi arrivati? Ormai è un mese che vi frequentate…. Noi ancora non abbiamo avuto modo di conoscerli bene… - chiese Dianna.
-          Bah sono simpatici, talentuosi, belli… - rispose vago Chord.
-          Già soprattutto belli… scommetto che già avrai puntato Melissa…! – lo prese in giro Naya.
-          Perché proprio lei? Potrei aver puntato anche Becca….
-          No… lei no, è bionda! Tu preferisci le more! – gli disse facendolo ridere.
Fortunatamente quando si facevano queste uscite i nuovi arrivati non venivano mai, dicevano che si sarebbero sentiti d’intralcio.
Io non rispondevo, per me tutti erano d’intralcio in quelle sere, volevo solo Naya.
-          Ryan mi ha detto che dovrò girare delle scene con Melissa, dice che Santana le dovrà fare da tutor…  Almeno la conoscerò meglio, mi piace come canta…- disse Naya .
-          Sì ha una voce stupenda… ma mai quanto la tua! – le rispose Chord sorridendo.
-          Oddio mio! Che sviolinata! – lo prese in giro.
Tra loro due era sempre stato così, si prendevano in giro a vicenda, finendo sempre con un mare di abbracci.
Anche se la serata era divertente, io volevo solo tornarmene a casa per stare da sola con la mia latina, anche se ciò implicava il fatto di rivelarle quel che provavo.
Vedendolo da quel punto di vista, preferivo starmene lì.
-          Ragazzi che ne dite di fare un giro per i pub? – propose Cory.
-          Noi passiamo, domani dobbiamo lavorare! – gli ricordò Kevin.
-          Ma domani è sabato! – rispose ovvia Lea.
-          Ryan ci ha detto che dovevamo presentarci per girare alcune scene arretrare… - dissi.
-          Vabbè vorrà dire che ci andremo solo noi… - optò Mark indicando Cory, Lea, Dianna, Naya, Harry, Chris e Amber.
-          Ehi ma che solidarietà è mai questa! – disse Jenna.
-          Mica è colpa nostra se voi dovete lavorare e noi no! – le rispose facendole la linguaccia.
-          Ehi calmate i spiriti bollenti! – li riprese Dianna –  è meglio uscire domani sera, quando saremo tutti….
-          Dì ha ragione ragazzi… domani sera è meglio… il tempo che abbiamo da passare insieme è poco, almeno godiamocelo stando davvero insieme…. – rispose Naya.
-          Anche perché questa sera non sarei potuta venire…. – aggiunse per sdrammatizzare il “discorsone”.
-          E perché mai? Ah già è vero… HeMo…. – disse Lea cantandosela e ballandosela da sola.
Detto questo chiedemmo al cameriere il conto e, grazie a Naya e Amber, che erano le più brave in matematica, riuscimmo a dividerci il conto in poco tempo e uscire dal ristorante.
Ritornammo tutti insieme sul set per prendere le rispettive macchine, ovviamente Naya era con me, e ce ne tornammo tutti a casa.
Durante il tragitto nessuna delle due parlò, io perché ero nervosissima, lei perché era stanchissima e la musica che trasmettevano alla radio a quell’ora, poteva solo che conciliarle il sonno.
-          Muoviti bella addormentata! – la svegliai dolcemente.
-          No… non ho neanche la forza di scendere dalla macchina…. – mi rispose faticando anche solo ad alzare la schiena dal sedile.
-          Deboluccia…. – la pizzicai.
-          Chi io? – avevo toccato il suo tasto dolente. – Come ti permetti?! Ti faccio vedere io la deboluccia!
Detto questo prese la sua borsa e uscì dalla macchina diretta verso la porta di casa.
Io, con tutta la calma del mondo, spensi l’auto, presi la borsa e mi avviai verso di lei.
-          Andiamo HeMo! Spicciati! Non mi vorrai far aspettare fino alla prossima cometa! – mi richiamò lei.
Sorrisi.
Odiava quanto me vedere la gente andare piano, eravamo due tipe molto energiche e instancabili, infatti era la prima volta che vedevo Naya così assonnata.
Appena entrammo si fiondò subito nel bagno a pianterreno, mentre io andavo in cucina per prepararmi la camomilla.
-          HeMo? La sai l’ultima? – mi chiese Naya comparendomi di spalle.
Mi girai e la vidi appoggiata al balcone della cucina con indosso il suo pigiama rosa (ovviamente) con i conigli, che teneva qui per riserva.
Anche con addosso il pigiama più ridicolo del mondo era semplicemente stupenda.
Aveva quel sex-appeal che poche persone possedevano, era capace di essere oltremodo bellissima anche con addosso un sacco dell’immondizia.
Era dotata di quel carisma  che le permetteva di entrare subito in simpatia alle altre persone, sapeva farsi voler bene.
-          No… cosa? – le chiesi sorridendole.
-          Matt…. – mi rispose prendendo un sorso della mia camomilla.
-          Che vuole?! – le chiesi esasperata, non lo potevo più vedere quello sgorbio.
-          Fino ad ora siamo solo usciti insieme… adesso mi ha chiesto di metterci insieme ufficialmente… - mi rispose con non-calanche.
-          E tu me lo dici così?! – esclamai scioccata.
Non sopportavo la sua calma, come poteva dirmi quelle cose come se niente fosse!
“Calma HeMo, tecnicamente ancora non lo sa che sei innamorata di lei…” mi disse una vocina dentro di me.
-          E cosa gli hai risposto? – le chiesi più tranquillamente.
-          Che per me lui era solo un amico… e che ero innamorata di un’altra persona…
Track.
Ecco cosa si prova ad avere il cuore a pezzi.
Naya era innamorata di un’altra persona.
E non ero io.
Cercavo disperatamente di trattenere le lacrime per il dolore che stavo provando.
Non potevo piangere, non davanti a lei.
“Forza Morris fatti forza, sarà mica la prima volta che ricevi una delusione? Ormai ci dovresti essere abituata!” mi ripetevo dentro.
In realtà non mi aspettavo una delusione da Naya.
Lei era il mio tutto, e non volevo che qualcuno me la portasse via.
Era sempre stata tutta per me, libera da qualsiasi convenzione con qualsiasi ragazzo.
Adesso, invece, lei era innamorata e forse ora il suo cuore non sarebbe stato solo mio, avrei dovuto dividerla con qualcun altro.
Non era giusto.
Non era giusto che me la portassero via così da un momento all’altro.
Lei dovette vedere che dentro di me si stava svolgendo una battaglia, infatti si avvicinò e mi accarezzò una guancia.
-          Ehi piccola tutto bene? – mi chiese premurosa.
-          S-sì… devo andare un attimo in bagno…. Scusa… - le risposi sottraendomi dal suo tocco e rifugiandomi in bagno.
Lì cominciai a piangere senza ritegno senza pensare al fatto che Naya poteva sentirmi.
Non m’importava.
Volevo solo piangere.
Era l’unica cosa che in quel momento riuscivo a fare.
Avrei tanto voluto sprofondare sotto terra per poi non risalire più.
-          Heather?! Ma che ti prende? – mi chiese Naya fuori dalla porta chiusa.
Non riuscii a rispondere, anche solo il sentire la sua voce così dolce, così calda mi fece scendere altre lacrime in viso.
Come poteva farmi questo?
-          Guarda che io entro… - mi avvertì.
Oddio non avevo chiuso la porta a chiave!
Mi alzai di corsa dal water per provvedere alla mia distrazione ma lei fu più veloce di me e, in un batter d’occhio, era già dentro che mi fissava sconvolta.
-          HeMo… - sussurrò preoccupata.
Io le girai le spalle e andai verso la finestra non riuscendo a trattenere una nuova ondata di lacrime.
-          Heather… mi spieghi cos’è successo? Non posso lasciarti piangere così fingendo che non stia succedendo niente…
-          Come se non lo sapessi! Mi hai solo sfruttata fino ad ora! – l’accusai guardandola finalmente negli occhi.
-          C-cosa diavolo stai dicendo? HeMo calmati stai sparlando…
-          No! Mi hai solo usata a tuo piacimento! Anche sapendo cosa io provassi per te! Ed ora che ti sei finalmente innamorata mi lasci come se niente fosse! – le urlai in preda al panico, con il viso rigato dalle lacrime.
-          HeMo…
-          No! Lasciami sola! Tanto non ti è mai importato niente di me… - le risposi riaccasciandomi sopra il water coprendomi il viso con la mano.
Sentii subito due braccia avvolgermi in quella familiare stretta che mi faceva sentire al sicuro.
Perché doveva succedere a me?
Ora mi ero resa ancora più ridicola di fronte a lei.
Le avevo detto che non le ero indifferente, mi ero esposta.
-          Shhh, va tutto bene tesoro… tranquilla…. – mi sussurrò lasciandomi lievi baci nella testa.
-          HeMo, HeMo… - mi richiamò vedendo che non mi calmavo.
Si abbassò alla mia altezza, piazzandomisi davanti, posò la sua mano sotto il mio mento per farmi alzare il viso in modo da vederla.
Cercai di sviare il suo sguardo, non potevo guardarla negli occhi, non ci riuscivo.
Se lo avessi fatto sarei riscoppiata in un altro pianto isterico.
-          HeMo, guardami… - mi sussurrò dolcemente tanto che non riuscii a non farlo.
-          HeMo, ti stai facendo solo film mentali… come al solito hai agito d’impulso e non mi hai fatta finire di parlare… - mi rimproverò con il suo solito tono dolcissimo da farti sciogliere.
-          Avrebbe cambiato qualcosa? – le domandai in un sussurrò quasi percettibile.
-          Sì – mi rispose
-          Se mi avessi lasciato finire di parlare ti avrei detto anche di chi ero innamorata… - continuò non abbandonando mai il mio sguardo.
Rimasi impietrita.
Come poteva farmi questo?
Sapeva che soffrivo sapendo che era innamorata ed ora voleva anche dirmi di chi?
-          Di chi? – domandai tristemente, pensando che per me ormai non ci fosse più una via di fuga.
Dovevo solo continuare a soffrire, sperando che quel momento passasse in fretta.
-          Di te
Spalancai gli occhi stupefatta.
Di me?
Aveva detto che era innamorata di me?
Quindi io avevo avuto una crisi di panico per niente?
-          Cosa? – le chiesi stupefatta.
-          Hai capito bene… - mi rispose con il suo solito sorriso dipinto in quel favoloso viso.
Avevo capito bene.
Naya Rivera era innamorata di me.
Quanto ero stata scema.
Come al solito ero scappata via prima che finisse di parlare, ed avevo fatto tutto questo casino per niente.
-          Sei innamorata di me? – le domandai ancora per essere sicura.
Lei in tutta rispose mi prese il viso tra le sue mani e, con una delicatezza infinita, mi baciò.
Non aveva niente a che fare con i soliti baci che ci scambiavamo sul set, questo era un bacio sentito, che veniva dal profondo.
In un solo bacio era racchiuso tutto quello che provavo per lei e quello che lei provava per me.
Quando si staccò, troppo presto per i miei gusti, mi sorrise.
-          Decisamente  – rispose asciugandomi una delle tante lacrime che continuavano a scendere.
D’istinto l’abbracciai, avevo bisogno di sentire la sua stretta protettiva e rassicurante.
-          Che stupida che sono… dovevo rimanere e finire di ascoltarti… - le dissi con rammarico.
-          Non ti preoccupare… ormai ci sono abituata… ed è anche per questo che ti amo alla follia – mi rispose aumentando di più la stretta.
-          Ti amo anche io… non sai quanto e non sai DA quanto… - le risposi baciandola nuovamente, mai insaziabile.
… … …
 
Non potevo essere più felice di così.
In questo momento, alle tre e mezza di notte, con il corpo di Naya schiacciato sul mio, ero felicissima.
Finalmente mi sentivo bene.
Finalmente potevo dire di avere tutto.
Dopo essere uscite dal bagno ci eravamo fiondate sul letto e avevamo fatto e rifatto l’amore, come se non ci bastasse mai, finché, dopo la moltitudine di coccole, Naya si era addormentata sul mio petto tra le mie carezze.
Era un sogno vederla dormire così beatamente, coperta solo da un leggero lenzuolo che a malapena riusciva a nascondere le sue forme, soprattutto il suo sedere sodo.
L’unica nota negativa di quel momento era la pipì.
Mi scappava da morire, ma non volevo alzarmi, un po’ perché non volevo svegliare Naya, un po’ perché non volevo rovinare quel momento magico.
“Oh andiamo HeMo, vuoi scoppiare?!”
Cercai di alzarmi senza svegliare la mia cucciola ma, sfortunatamente, aveva il sonno leggerissimo.
-          Mmmmh… - mugolò affondando il viso nel cuscino.
Come faceva ad essere così dolce?
-          Amore vado in bagno…. – le dissi sottovoce.
Mi fece cenno di sì con la testa.
Doveva essere distrutta dopo il viaggio e gli “esercizi ” di prima.
Solo a ripensarci diventavo tutta rossa.
Era stato fantastico, non avevo mai provato quelle sensazioni con nessuno.
Quando ritornai in camera la trovai stesa a pancia in giù con la schiena ambrata scoperta e i capelli sparsi per il cuscino.
Mi avvicinai piano per non risvegliarla.
-          Ti sento… - mi disse con la voce soffocata dal cuscino.
Sorrisi.
Altro che sonno leggero, era capace anche di sentire il verso dei pesci, la notte.
Mi fece cenno con la mano di ristendermi vicino a lei, dopodiché si riposizionò con la testa nell’incavo del mio collo e la sua gamba ad intrecciarsi con le mie.
-          Sto bene… - mi disse con un sussurro.
Io in risposta le accarezzai la schiena stringendola più che potevo.
Se ripenso a come mi sentivo qualche ora fa rinchiusa in quel bagno a piangere, mi sembra passata un’eternità.
Ora ero felice tra le braccia della persona che amavo, rinchiuse nel nostro piccolo e magico mondo dove non esisteva altro se non noi.
-          A cosa pensi? – mi chiese dal nulla.
-          Ha come tutto  è cambiato… in meglio ovvio… questa mattina Vanessa mi aveva detto che dovevo parlarti per riuscire a capire quello che c’era tra di noi…. Io non volevo, avevo paura che tu mi rifiutassi…. – le confessai.
Alzò la testa e mi guardò dritta negli occhi.
-          Alla fine mi aveva convinto, anche se non del tutto, ma sapevo che era meglio se parlassimo… mentre ti aspettavo ero agitatissima, avevo il cuore in gola… poi appena ti ho vista entrare è sparito tutto, c’eri solo tu, nient’altro… era sparita tutta la paura e tutta l’agitazione… tu hai questo potere su di me, mi agiti e tranquillizzi nello stesso momento, mi rassicuri sempre con la tua presenza, con te mi sento sempre al sicuro… mi basta averti vicino per stare bene… - continuai emozionata.
Lei mi regalò uno dei suoi straordinari sorrisi e io sentii le famose farfalle nello stomaco.
Mi diede un piccolo bacio a fior di labbra:
-          Non ti avrei mai rifiutato. HeMo io ti amo e ti ho sempre amata e così sarà sempre… sei tutto ciò che io potessi mai desiderare…
Ci scambiammo un bacio desiderato ed eterno, che suggellava tutte le nostre parole.
-          Domani a che ora devi essere sul set? – mi chiese riaccoccolandosi.
-          Nove… -
-          Che ore sono?
-          Ormai le quattro… -
-          Ok allora è meglio se mi godo la tua presenza ora, che poi fino a dopo pranzo non ti rivedo…. – mi disse lasciandomi lievi baci sul petto.
-          Perché? Non vieni sul set? – domandai confusa.
-          No. Io, Dianna e Lea siamo state invitate ad un’inaugurazione…. – mi rispose vaga.
-          Uffa… pensavo che ti avrei avuto intorno tutta la mattinata sul set…
-          Mi dispiace… ma dopo pranzo fino alla sera sono tutta tua!
-          Beh si spera che da ora in poi tu sia mia… - le risposi
-          Sempre, incondizionatamente, inesorabilmente tua! – mi assicurò baciandomi.
Lo sapeva che ero gelosissima di lei.
Finalmente tutto era come doveva essere.
Naya mi amava e io amavo lei.
Ci poteva essere cosa più bella?
Finalmente ogni cosa era al suo posto.





------------------------------------------------------------------
Questa è la prima storia che pubblico:)
fatemi sapere se vi è piaciuta, ho dato tutta me stessa per scriverla:)
Baci, Baci Raissa <3
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Iccia