Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xjustinsavedme    28/11/2012    1 recensioni
- Beh.. se c’è qualcosa che posso fare per farmi perdonare…- - Sei appena arrivato, ci provi con una più piccola di te che a tuo parere, visto che ti scrutava attentamente, aveva voglia di farsi fottere. Hai scelto il posto sbagliato,la persona sbagliata. - mi guarda con la bocca spalancata e inarca un sopracciglio - come mi sono fatto sgamare?- domanda sorridendomi - niente, il contrario. Hai saputo mascherare le tue intenzioni,ma con me ciò che non attacca. Conosco il linguaggio del corpo e il tuo toccarti i capelli e inumidirti le labbra quando mi hai indicato per la proposta di cambio posto era solo indice che probabilmente mi trovi attraente e che il tuo scopo è quello di una botta è via.- esclamo sorridendogli vedendo il suo viso assumere una smorfia buffa - Chi porca vacca sei?!- esclama ridendo e portandosi una mano sulla fronte. - Liz Jhonson , una delle ragazze che non ti fotterai- esclamo ridendo e porgendogli nuovamente la mano, come se poco prima non ci fossimo scambiati le “informazioni di base”.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ventotto novembre, mh non manca più di tanto alle vacanze natalizie, no?
Conoscendo la teoria di mia madre, approvata anche dalla sottoscritta, in questo periodo dell’anno numerosi saranno gli studenti che inizieranno a scioperare per cause utili quando inutili, frullerà all’interno della testa dei rappresentanti d’istituto una probabile occupazione che anche se verrà messa in atto,più di una settimana non durerà.
E’ anche il periodo in cui, secondo una mia di teoria, sarà possibile alleggerire di poco la concentrazione spesa nello studio o roba del genere; insomma.. a Natale sono tutti più buoni,no? Perché questa teoria non potrebbe valere anche per loro?
In questo periodo dell’anno, i professori che possiedono la capacità sviluppata di far esplodere ovaie e di gonfiare enormemente i testicoli, peggio della fase di eccitazione di un ragazzo – sempre se ciò accade- si addolciscono, mettendo quel mezzo voto, quel segno positivo che salvano numerose persone per il trimestre.
No, non sono una stupida che si fa teorie o cose del genere perché non ha una vita sociale,sono solo figlia di una psicologa è mi è stato insegnato sin da piccola ad osservare i comportamenti delle persone per saperli prendere, sapersi rapportare ed evitare spiacevoli equivochi ma per il resto.. sono una testa calda come tutti gli altri adolescenti presenti su questo pianeta.
Ecco il suono della campanella, potrei descrivere un ennesimo comportamento tipico dei ragazzi dal punto di vista “psicologico” al suono della campanella ma onestamente non ne ho tanta voglia, insomma ho appena terminato due ore di filosofia, credo che di pensieri poetici e psicologici non li sentirò fino al mio ritorno a casa.
Ripongo all’interno della borsa a forma di pandorina di color beige e lascio poi la classe con un sorriso stampato in volto, insomma tra poco mendo di due ore questa giornata scolastica finirà, c’è motivo per non essere felici?
- Liz!- sento esclamare alle mie spalle; mi giro ed osservo la mia migliore amica: Sarah.
Le sorrido dolcemente, a parere di mia madre è un soggetto molto affascinante da analizzare, dal punto di vista psicologico.
Nonostante la sua apparenza dolce e fragile è una ragazza molto forte, determinata, capace di contenere il dolore senza mai lamentarsi.
- Ciao ciccia!- esclamo abbracciandola e trascinandola con me al mio armadietto.
- Hai sentito la notizia? Oggi arriva uno nuovo!- esclama sorridendo. Forse è questo il piccolo difetto di Sarah..ha un po’ la bocca larga, non è una pettegola.. ma diciamo che adora essere informata, ecco, diciamo così.
- Su racconta, che sai di lui? Ti conosco, so che avrai passato la giornata a cercare sui blog delle scuole dov’è stato precedentemente che tipo è.- esclamo vedendola abbassare il capo imbarazzata, la conosco come le mie tasche.
- Allora, si dovrebbe chiamare tipo Justin, ha diciotto anni ma se non sbaglio è stato bocciato due volte e dovrebbe fare il terzo liceo..- -Quindi, potremmo trovarcelo in classe?- esclamo vedendola poi annuire.
- E’ un ribelle, ha mandato ripetutamente a fare in culo la preside di una prestigiosa scuola da Atlanta,ha mostrato il suo pene durante la lezione di educazione sessuale dicendo che le ragazze avrebbero appreso meglio mettendo in pratica alcune tecniche di cui stavano parlando.. Ah si, ed è finito su School is a zoo! Sai, quel sito dove vengono postati foto,video di ragazzi “ribelli”?- annuisco ripetutamente pensando al personaggio che a breve inizierà a gironzolare per la scuola.
- Quindi, ci sono molte probabilità che sia un tipo affascinante, il tipico cattivo ragazzo che attira le adolescenti, ma di cattivo non avrà niente.. questi suoi comportamenti saranno causati o da una mancanza di affetto o da una crescita in “cattività”- esclamo vedendo la ragazza portarsi le mani nei capelli.
-Minchia Liz, manco è arrivato è già gli hai fatto una psicanalisi, mi fai paura.- sentenzia allontanandosi di poco e facendo una croce con le dita.
- Sono solo la figlia di una psicologa, e sai che alla fine non siamo poi così diversi.. le motivazioni sono queste.. il bastardo è quello che ha bisogno di più amore, e il più dolce è quello che sente di più la necessità di scopare, e approfitta di sembrare un povero cane bastonato per la sua pena d’amore e sai.. che questo facilita il tutto.-
La sento ridere, e rido anche io con lei, certe volte manco io mi rendo conto di quello che dico però non credo di aver sbagliato la mia diagnosi.



La pausa finisce e attraverso una delle entrare della mensa che da’ sul giardino, dove sino a poco fa siamo state, rientriamo all’interno dell’edificio per ri-dividerci e seguire ognuno le proprie lezioni.
Francese, mh dai se c’è la madre lingua magari non mi deprimerò più di tanto.
Si, faccio il liceo linguistico e non so perché non mi sono scritta a pedagogia, non chiedetemi perché ho fatto ciò che solo a pensarci me ne pento.
- Bonjour!- esclama tutta pimpante la donna ultra sessantenne che mi fa da professoressa, niente madrelingua.. mi esploderanno le ovaie sicuro.
-Allora ragazzi a momenti dovrebbe arrivare la preside quindi fatevi trovare sistemati e non fate battutacce e commenti fuori luogo, non credo che desideriate un altro accompagnamento di classe- esorta sorridente. Ora le sputo in faccia.
Pochi attimi dopo qualcuno bussa alla porta; entra la preside e come tanti soldatini ci alziamo tutti dalle sedie –professoressa compresa- in segno di saluto.
- Grazie ragazzi, state comodi. Vi presento il vostro nuovo compagno- entra dalla porta un ragazzo alto all’incirca sul metro e settanta, capelli biondo cenere, viso angelico ma l’abbigliamento nero è un po’ da contrasto ad esso.
Indossa gli occhiali da soli, Ray-Ban neri. In un modo molto sexy – si, sexy e non so se il togliersi gli occhiali possa essere definita una cosa sexy- e mostra due occhi color caramello.
- Salve raga! Mi chiamo Justin Bieber. Si, sono il tipo di School is a zoo.- esclama sorridendo e poggiandosi alla cattedra come se fosse il professore.
Nessuno glielo impedisce, quel ragazzo è pieno di fascino. Sento le ragazze della classe iniziare ad emettere piccoli mugugni simili ad orgasmi e tra poco la bava uscirà dalla bocca della professoressa.
Siamo messi male.
- Bene, signor Bieber, si sieda vicino a Kesley- esclama la professoressa.
Povero ragazzo. Manco è arrivato e già l’hanno piazzato vicino alla troietta della situazione.
Appena la ragazza sente pronunciare il suo nome, sbottona leggermente la camicetta, sistema i capelli e accavalla le gambe per far poi segno al ragazzo –mentre continua ad inumidirsi le labbra forse per per impedire la fuoriuscita della bava- di sedersi al suo fianco.
- Ehm, professoressa potrei sedermi vicino a quella ragazza?- dice indicandomi - Quella ragazza.. Ke-qualcosa finirà per sbavarmi addosso.- esordisce facendomi ridere.
Mhh.. non male il tipo.
Sento lo sguardo di Kesley su di me, mi sa che vuole uccidermi ma che posso fare se i miei ormoni, nonostante la bellezza quasi oggettiva del ragazzo, se ne stanno buoni,buoni?!
Dopo aver strozzato una risata, la professoressa acconsente alla proposta del ragazzo.
Con una camminata buffa, si buffa, si avvicina a me fino a sedersi.
-Piacere Justin- esclama sorridendomi e porgendomi la sua mano -Liz- rispondo ricambiando il sorriso e afferrando la sua mano. - Scusami..credo di averti messa in difficoltà con la troietta della classe..- - Dell’istituto..- correggo sistemandomi il ciuffo.
- Beh.. se c’è qualcosa che posso fare per farmi perdonare…- - Sei appena arrivato, ci provi con una più piccola di te che a tuo parere, visto che ti scrutava attentamente, aveva voglia di farsi fottere. Hai scelto il posto sbagliato,la persona sbagliata. -
mi guarda con la bocca spalancata e inarca un sopracciglio - come mi sono fatto sgamare?- domanda sorridendomi - niente, il contrario. Hai saputo mascherare le tue intenzioni,ma con me ciò che non attacca. Conosco il linguaggio del corpo e il tuo toccarti i capelli e inumidirti le labbra quando mi hai indicato per la proposta di cambio posto era solo indice che probabilmente mi trovi attraente e che il tuo scopo è quello di una botta è via.- esclamo sorridendogli vedendo il suo viso assumere una smorfia buffa - Chi porca vacca sei?!- esclama ridendo e portandosi una mano sulla fronte. - Liz Jhonson , una delle ragazze che non ti fotterai- esclamo ridendo e porgendogli nuovamente la mano, come se poco prima non ci fossimo scambiati le “informazioni di base”.
  
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