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Autore: CowgirlSara    28/11/2012    2 recensioni
Il dottore se ne va. Esce dalla tua cabina dopo aver emesso la sua sentenza, come un giudice bonario che pensa di avere tutte le risposte.
Sostiene, il caro McCoy, che io non sappia cosa è l’amore, quel sentimento romantico che voi Umani considerate tanto importante.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James T. Kirk, Spock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ST - Hidden
Secondo esperimento nel fandom Trek. Boh, era tanto che ci pensavo e alla fine non so se è uscita come l’avrei voluta. Tra l’altro non è la prima versione che leggo del finale di “Requiem per Matusalemme”. Beh, è la mia visione dei fatti, un’interprestazione molto libera dei pensieri di Spock. Sta a voi dirmi se vi aggrada.

I personaggi usati ed il loro universo appartengono ai legittimi autori e sono usati senza scopo di lucro.

Vi lascio alla lettura!
Sara


- Hidden -

Il dottore se ne va. Esce dalla tua cabina dopo aver emesso la sua sentenza, come un giudice bonario che pensa di avere tutte le risposte.

Sostiene, il caro McCoy, che io non sappia cosa è l’amore, quel sentimento romantico che voi Umani considerate tanto importante.

Pensa che non capisca cosa ti fa soffrire, Jim.

È convinto che essere Vulcaniani significhi non provare nulla.

Dovrebbe seriamente studiarci meglio.

Essere un Vulcaniano è molto più di ciò che crede il dottore.

Noi conosciamo i sentimenti. Li studiamo, li analizziamo approfonditamente. Dobbiamo conoscerli molto meglio di voi umani, che vi fate dominare da essi.

Dobbiamo conoscerli per poterli controllare.

Dobbiamo applicare la logica ad ogni nostra sensazione, emozione.

I sentimenti sono una cosa troppo preziosa per essere lasciata senza controllo.

Noi Vulcaniani proviamo sentimenti, soprattutto io che sono, come mi descriverebbero gli Umani, un mezzosangue.

Ma la logica serve a questo. A filtrare le nostre emozioni ed a renderle giuste. A non lasciare che esse prendano il sopravvento facendoci commettere errori irreparabili.

La mia metà Umana, lo ammetto, mi rende questo processo più difficoltoso, ma non privo di soddisfazioni, poiché servire su una nave piena di Umani mi mette costantemente alla prova.

Provo dei sentimenti di coesione e amicizia verso l’equipaggio e credo di dimostrarlo continuamente con le mie azioni. Mi stupisce che spesso questo non venga compreso.

Ma forse è il motivo per cui sei tu il Capitano, Jim.

Tu, il cuore, ce l’hai sul viso.

E, anche se razionalmente so che i sentimenti riguardano la chimica del cervello più che le funzioni del muscolo cardiaco, temo che la mia parte umana non trovi un’espressione migliore.

Chiunque ti guardi sa cosa provi.

Le tue emozioni sono così forti che si riverberano su chi ti circonda.

Eppure, nonostante questo, riesci a prendere le decisioni giuste.

È una cosa che mi ha sempre profondamente colpito di te.

Sei un uomo appassionato, irruento e istintivo, ma la tua energia è talmente positiva che spesso anche io mi ritrovo a crederti – in maniera del tutto irrazionale – ed a seguirti, perché non potrei fare altrimenti.

Come un pianeta che gravita intorno al suo sole.

Perché questo tu sei per noi, per tutto l’equipaggio: la nostra fonte di luce.

Tu sei un uomo che ama e quando lo fa è in modo totale.

Oggi hai scoperto che questo tuo amore può anche uccidere.

E non servirà a niente che io ti dica che si è trattato semplicemente di un’incongruenza nella programmazione di una macchina a far collassare l’androide.

Per te, lei resterà una dolce donna capace di sentimenti umani, che ha corrisposto all’amore che tu lei hai dato senza domande e che, per questo, è morta.

So che ti senti in colpa.

So che stai soffrendo perché l’amavi.

Lo vedo il tuo dolore, anche ora che sei crollato – distrutto – sulla scrivania.

Il dottore si sbaglia, sai.

Io so perfettamente cos’è l’amore.

Sono anni che lo studio. Lo analizzo sotto ogni angolazione. Mi meraviglio come un bravo scienziato davanti alle sue infinite sfaccettature. Catturo i suoi bagliori improvvisi e gioisco dei suoi regali inaspettati.

Poi lo metto via. Nel vaso più bello della logica. Il tuo vaso, Jim.

E aspetto il momento in cui potrò avere un nuovo frammento di te.

Per questo non starò qui a vederti soffrire per qualcuno che non avrebbe potuto darti niente, quando posso alleviare la tua pena. È logico, no?

Voglio convincermene.

Lo faccio per te, per la nave e l’equipaggio. Sarai un Capitano migliore, domani.

Mi avvicino a te. Non ti muovi, respiri profondamente. Dovresti andare a letto, ma se ti ci portassi io potresti svegliarti e non voglio che succeda.

Mi fermo un attimo, preso dal sospetto di stare per fare un gesto irrazionale ed emotivo.

È probabile, ma non mi fermerà.

Poso delicatamente le dita sul tuo viso. Hai la tempia leggermente sudata, ma la pelle è liscia e tiepida. Chissà se senti il calore dei miei polpastrelli.

Cerco i punti sensibili, poi mi chino su di te. Collego la mente con la tua e ti sussurro: “Dimentica”

Dimentica. E domani ti sveglierai senza questo peso sul cuore, potrai illuminarci col tuo calore di sempre ed il dolore per questa perdita sarà solo un riflesso che confonderai con gli altri.

Io ti guarderò dalla mia postazione, tu sentirai i miei occhi su di te, ti volterai e sorriderai.

Ed io avrò una nuova scheggia del tuo amore da studiare e classificare.

Sono solo un razionale Vulcaniano e tu devi perdonarmi di non saper fare di meglio.

FINE



Beh, insomma… fatemi sapere che ne pensate.
Io, intanto, mi son comprata i fumetti delle Riflessioni di Spock, chissà che non mi diano qualche spunto; attendo fremente il loro arrivo!
A voi… Lunga vita e prosperità!
   
 
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