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Autore: GipsyK    28/11/2012    2 recensioni
Sono sicura che tutti conoscete il Monte Rushmore, quella montagna con su scolpiti quattro volti di quattro presidenti degli Stati Uniti.
Ma sono altrettanto sicura che nessuno lo conosce in questo modo...
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! 
Con questa storia ho cercato di immaginare cosa avrebbero potuto dire i 4 presidenti da statue. Non chiedetemi come è nata questa storia perchè non lo so nemmeno io. E' frutto della mia mente malata e contorta. Un altra cosa e poi vi lascio alla lettura: non sono un'esperta di storia americana, nè della vita o la politica dei presidenti citati, quidi se ho preso qualche bidone vi prego di non essere troppo severi, dopotutto è solamente una grande presa per i fondelli =D



Il sole picchiava forte sulle Black Hills, arroventando gli enormi blocchi granitici del Monte Rushmore. Il silenzio regnava, interrotto soltanto dal cinguettio degli uccellini, dal vento che frusciava tra gli alberi e da un insolito rumore simile a un verso di insofferenza che sporadicamente si verificava.

- Tutti gli anni la stessa storia. - Disse Washington con aria rassegnata.

- Trovo anch'io che il sole sia insopportabile, ma certamente non mi permetto di importunare voi altri con simili grugniti. Cosa vi prende Jefferson? dopo 70 anni di permanenza ancora non vi siete abituato ai cambiamenti climatici? - Assertì Roosevelt.

Il presidente rispose con un altro grugnito, più sonoro dei precedenti.

- Non cerdo, Teddy, che il problema sia il clima. Oggi è il 4 Luglio. - Disse Lincoln, con l'aria di aver compreso una grande verità.

- Mi consenta di dirvi, signor Jefferson, che nonostante sia l'anniversario della vostra morte la vostra condotta non è giustificabile. Devo chiedervi di smettere di infastidire tutti noi. - Disse Washington.

- Credetemi, signor Washington, quando vi confido che se potessi mi sarei gia allontanato da voi altri per ritirarmi in solitudine. - 

- Non fate la vittima, signor Jefferson, non vi si addice. Dopotutto siete deceduto senza troppa sofferenza mi pare. - 

- Mi creda, signor Washington, i dolori che dovetti patire in punto di morte furono atroci se paragonati alla vostra laringite - 

- Signori, se parliamo di morti atroci dovrete convenire che la mia sia stata la peggiore - Li interruppe Lincoln, con l'aria di chi la sa lunga. Ma venne puntualmente ignorato.

- Vi lascio ai vostri pensieri Jefferson, vedo che non siete dell'umore opportuno a una discussione civile. Perchè non pensate alle sofferenze che dovettero patire i vostri schiavi? Potrebbe rincuorarvi. - Rispose Washington.

- Mi sembra che nonostante le vostre belle parole pronunciate contro la schiavitù neanche voi avete liberato i vostri. - Ribattè Jefferson.

- Ordine, signori, ordine! Propongo di analizzare la questione dal principio senza ricorrere a insulti o chiamare in causa questioni politiche. - Disse Roosevelt, in modo risoluto.

- Ci risparmi i suoi artifici da avvocato Teddy - Rispose Lincoln.

- Non mi sento a mio agio con quel soprannome signor Lincoln, gliel'ho detto molte volte. Dopotutto sono il presidente degli Stati Uniti - 

- Lo siamo tutti, Teddy, lo siamo tutti. - Disse Lincoln, con un sorrisetto. 

Un momento di silenzio interruppe le discussioni. Alcuni turisti poco distanti continuavano a scattare foto ignari di tutto. Un bambino, allontanatosi dai genitori, rivolse una linguaccia a Thomas Jefferson e poi corse via.

- Ora si che non la smetterà più - Disse Lincoln, rassegnato.



Finito! Spero vi sia piaciuto e che sul viso ora abbiate stampato almeno un piccolo sorriso :)
 Per qualsiasi domanda, critica ma soprattutto complimento, recensite! 
Alla prossima,
GipsyK
  
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